E se non si ottiene il trasferimento (assunti prima del 2014)?

Buongiorno a tutti!
Sono un'insegnante di scuola primaria in ruolo dal 2008.
Lavoro a 15 km da casa perché negli ultimi anni non ci sono mai stati posti disponibili nel mio comune di residenza.
Ora pare che i posti ci saranno perché ci saranno dei pensionamenti.
Ammesso che il MIUR confermi la possibilità di scelta delle scuole, vorrei fare domanda di trasferimento ma, qualora non lo ottenessi, rimarrei nella mia attuale scuola di titolarità o finirei negli ambiti territoriali?

Rimarresti nella tua attuale scuola

Grazie, spero proprio che sia così. :-)

E' sempre così, se fai una domanda di trasferimento volontaria. Se non ottieni quello che hai chiesto, resti dove stavi.

Non ne sarei così certa perché con il discorso degli ambiti qualcuno sosteneva che la domanda di mobilità comportasse la perdita della sede di titolarità.

maestra.cinzia ha scritto:Non ne sarei così certa perché con il discorso degli ambiti qualcuno sosteneva che la domanda di mobilità comportasse la perdita della sede di titolarità.

"A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017 i ruoli del personale docente sono regionali, articolati in ambiti territoriali" (art. 1 c. 66 L. 107/2015) e "l'organico dell'autonomia" comprendente "l’organico di diritto e i posti per il potenziamento, l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento" viene "ripartito tra gli ambiti territoriali" (c. 68), quindi comunque non esisterà più la titolarità su sede. Saremo, in altri termini, tutti titolari su ambito e non su sede. Tant'è che dal prossimo anno scolastico l'organico dell'istituzione scolastica verrà stabilito in base al PTOF, quindi su base triennale, eventualmente rinnovabile, sempre che il nostro posto sia compatibile col piano. Altrimenti finiremo nel calderone degli ambiti, con il relativo funesto corollario di curriculum da presentare, giri delle sette chiese, colloqui col preside col cappello in mano, ecc. ecc.

A riprova di ciò, tutta la mobilità (tranne forse i trasferimenti a domanda condizionata per coloro che sono andati in soprannumero negli anni precedenti) opererà tra gli ambiti territoriali (c. 73), quindi non si potrà più presentare la domanda di trasferimento verso le singole sedi, ma solo verso gli ambiti.

In questo caso, nella mia situazione, non avrebbe più alcun senso chiedere trasferimento e mi converrebbe rimanere esattamente dove sono.
Però mi sembra che la situazione si delinei nella prospettiva di una mobilità straordinaria sulle scuole:
http://www.orizzontescuola.it/news/mobilit-201617-salva-mobilit-provinciale-scuola-sindacati-si-battono-codici-scuola-anche-interp
"...La seconda fase è sempre PROVINCIALE ma con movimenti tra comuni diversi, quindi fase intercomunale.
Anche qui sono confermate le precedenze e la fase riguarderà i trasferimenti da un comune all'altro della provincia nei confronti dei docenti titolari nella provincia medesima (confermata anche il trasferimento per i DOS come nella fase comunale).
Anche questi trasferimenti avvengono su scuola e non su ambito...."

Purtroppo si tratta ancora di ipotesi; bisognerà vedere se saranno confermate nel contratto annuale finale, soprattutto alla luce degli ultimi nulla di fatto emersi nel confronto tra OO.SS. e ministero. Con questi chiari di luna, secondo me, è preferibile prendere tutto con pinze lunghe almeno un metro...

In ogni caso c'è una certezza: il docente che non ottiene trasferimento (parlo di mobilità volontaria) non perde la titolarità nella scuola in cui è titolare nel corrente anno scolastico.