cattedre orario e posti su potenziamento

Promemoria primo messaggio :

Qualcuno sa se è legittimo il seguente comportamento dell'USP e, se c'è, qual è la fonte normativa che lo legittima:

una riduzione di ore dell'organico di diritto nella classe di concorso X determina il sorgere di una cattedra orario esterna. Questa cattedra viene resa disponibile per i trasferimenti, assorbendo uno dei due posti di potenziamento assegnati alla scuola per la classe di concorso X, mentre l'ultimo docente nella graduatoria interna si ritrova con una cattedra interna (le 18 ore del secondo posto di potenziamento). In sostanza l'USP ha operato uno scambio di cattedre per favorire chi è già titolare nella scuola.
Grazie per le eventuali risposte

Il tutto ha danneggiato il sottoscritto, che non ha ottenuto il trasferimento perché non ha indicato l'opzione relativa alla cattedra orario.

Gentilissima redazione, mi aggiungo al post perchè ho un problema simile. Vi pongo il mio quesito.
Nella mia scuola secondaria di primo grado di attuale titolarità, a seguito della 107/15 già nel 2015 viene chiesto e ottenuto il potenziamento della c.c. X.
Io all'epoca ancora non prestavo servizio in questo Istituto.
Dall'a.s. 2017/18 prendo servizio in questa scuola, giunto su trasferimento in quanto soprannumerario nella mia scuola precedente, occupando un posto su cattedra orario esterna.
Nella scuola attuale siamo tre insegnanti della c.c. X e nella graduatoria d'istituto io occupo il secondo posto.
Purtroppo ho un dubbio atroce, in quanto pur essendo in posizione di gran lunga migliore rispetto alla collega che occupa la terza posizione giunta 5 anni fa col potenziamento, lei continua a prestare servizio sulle 18 ore nella stessa scuola ed io che la supero di ben 200 punti in graduatoria mi trovo costretto a completare in altra scuola, (quest'anno a 33 Km di distanza).
Se è vero che la graduatoria è unica, dove confluiscono anche gli insegnanti giunti per il potenziamento, le 18 ore dovrebbero spettare a me e non a lei, in base alla graduatoria d'istituto.
Allora ho presentato alla mia dirigente un'istanza per ottenere la C.O.I., che in un primo momento è stata accolta, ma successivamente è stata rigettata in autotutela dalla stessa (dopo una lettera dell'avvocato della mia mia collega) rifacendosi all'art. 11 commi 2,3,5 del vigente CCNI.
Di conto, siccome tale articolo disciplina la mobilità dei docenti, ritengo che la motivazione della revoca data dalla dirigente non sia consona, e quindi non applicabile alla situazione specifica perchè non si tratta di mobilità dei docenti, ma di cattedre da assegnare ai docenti in base ad una graduatoria d'istituto, e, tanto più viene anche meno la discrezionalità decisionale del dirigente nell'assegnazione delle cattedre, che assegna invece le classi.
Devo sottolineare che anche il mio sindacato è scettico rispetto alla mia interpretazione, affermando che io sono arrivato nella scuola come C.O.E. e rimango così finchè non si rendono disponibili le 18 ore complete, ma io non ne sono convinto. Mi sto rivolgendo ad un legale, ma non mi sembra una cosa giusta.
Vi saluto e vi sarei grato di una vostra risposta.

Hanno ragione loro. Non conta la graduatoria interna, ma chi è arrivato sulla coe. Solo se la coe è di nuova istituzione si considera la graduatoria interna per la sua attribuzione. Ci sono numerosi articoli di Giovanna Onnis e Paolo Pizzo su questo argomento se hai voglia di cercarli.

Gentilissima redazione, mi aggiungo al post perchè ho un problema simile. Vi pongo il mio quesito.
Nella mia scuola secondaria di primo grado di attuale titolarità, a seguito della 107/15 già nel 2015 viene chiesto e ottenuto il potenziamento della c.c. X.
Io all'epoca ancora non prestavo servizio in questo Istituto.
Dall'a.s. 2017/18 prendo servizio in questa scuola, giunto su trasferimento in quanto soprannumerario nella mia scuola precedente, occupando un posto su cattedra orario esterna.
Nella scuola attuale siamo tre insegnanti della c.c. X e nella graduatoria d'istituto io occupo il secondo posto.
Purtroppo ho un dubbio atroce, in quanto pur essendo in posizione di gran lunga migliore rispetto alla collega che occupa la terza posizione giunta 5 anni fa col potenziamento, lei continua a prestare servizio sulle 18 ore nella stessa scuola ed io che la supero di ben 200 punti in graduatoria mi trovo costretto a completare in altra scuola, (quest'anno a 33 Km di distanza).
Se è vero che la graduatoria è unica, dove confluiscono anche gli insegnanti giunti per il potenziamento, le 18 ore dovrebbero spettare a me e non a lei, in base alla graduatoria d'istituto.
Allora ho presentato alla mia dirigente un'istanza per ottenere la C.O.I., che in un primo momento è stata accolta, ma successivamente è stata rigettata in autotutela dalla stessa (dopo una lettera dell'avvocato della mia mia collega) rifacendosi all'art. 11 commi 2,3,5 del vigente CCNI.
Di conto, siccome tale articolo disciplina la mobilità dei docenti, ritengo che la motivazione della revoca data dalla dirigente non sia consona, e quindi non applicabile alla situazione specifica perchè non si tratta di mobilità dei docenti, ma di cattedre da assegnare ai docenti in base ad una graduatoria d'istituto, e, tanto più viene anche meno la discrezionalità decisionale del dirigente nell'assegnazione delle cattedre, che assegna invece le classi.
Devo sottolineare che anche il mio sindacato è scettico rispetto alla mia interpretazione, affermando che io sono arrivato nella scuola come C.O.E. e rimango così finchè non si rendono disponibili le 18 ore complete, ma io non ne sono convinto. Mi sto rivolgendo ad un legale, ma non mi sembra una cosa giusta.
Vi saluto e vi sarei grato di una vostra risposta.

https://www.orizzontescuola.it/cattedra-orario-esterna-quando-puo-essere-considerata-una-coe-ex-novo/