La "potenziata"

Sono io, mi presento; sono una giovane docente di arte e immagine, abilitata due volte con specializzazione biennale, vincitrice di concorso 2012 terza in graduatoria regionale, terzo anno di ruolo, ottavo d'insegnamento...assegnata d'ufficio lo scorso anno su cattedra spezzatino, trasferita a domanda con titolarità su scuola a giugno 2016. Vado il 1 settembre a prendere servizio. Il mio fascicolo in segreteria riporta la dicitura "potenziato"; il mio nome in elenco al collegio riporta a fianco in grassetto "potenziamento"; mi sono presentata al ds: "Ah, lei è quella di potenziamento. Allora presenterà un progetto ma guardi, sarà utilizzata prioritariamente per fare le supplenze". La possibilità di avere una cattedra "mista"? nemmeno lontanamente. Cosa io abbia fatto in passato, quali siano le mie competenze o come potrei contribuire al miglioramento della scuola? Non importa, nemmeno mi viene chiesto. La collega "veterana" ha almeno vent'anni più di me, nella scuola da undici: basta e avanza per mantenere lo statu quo. Sarebbe stato più gratificante aver presentato curriculum e non essere stata scelta, almeno per soddisfazione d'averci provato! Posso ufficialmente buttare nel cestino il mio progetto pedagogico a lungo termine, il mio blog on line, la didattica digitale, il rapporto con gli alunni, con i genitori, la considerazione alla pari dei colleghi, e tutto il resto che rendeva la mia professione un minimo gratificante. Domani mi attacco il cartellino "potenziata" sulla maglietta...non sia mai che mi chiamino per nome.

quello che posso dirti è questo: siamo al primo anno. molti ds si sono fatti cadere addosso questa cosa senza cercare di vederci bene dentro. le cose cambieranno.
sei giovane, hai davanti una trentina d'anni (se va bene) per i tuoi progetti di didattica.
quest'anno prenditela comoda, iscriviti a qualche corso interessante e non farti il sangue marcio.

Hai ragione. Grazie...Vedere il bicchiere mezzo pieno ;-)