Non accettare una proroga

Buongiorno a tutti,
al momento sono destinataria di una supplenza al 30 aprile, posto comune infanzia. So già che dopo il 30 aprile, arriverà la proroga al 30 giugno. Anche se non so se si possa chiamare proroga, in quanto probabilmente non sarà incluso il 1° Maggio. Il mio problema principale è questo: non voglio sembrare ingrata verso la fortuna che ho avuto nel riuscire ad avere posto comune dopo due anni, il fatto è che la situazione in questa piccola scuola è davvero critica. Siamo in quattro, due precarie, una ragazza in anno di prova e poi lei, la mia collega di sezione, che ci ha fatto letteralmente crepare fino ad oggi, discutere con i genitori e fatto più volte incontrare con la dirigente. Sono davvero molto stanca, perchè mentre le altre due ragazze hanno almeno un po' di respiro in sezione, io devo sempre cercare di non esplodere quando sono con lei. Credetemi, ho provato più e più volte un contatto, ho provato ad essere disponibile, ma non sottomessa; ho provato a farle capire che avrei assecondato le attività, ma continua sistematicamente ad escludermi. Insomma, io vado a lavorare e già so che non metterò esattamente nulla di mio. Ad inizio anno e fino a poco tempo fa ha anche più volte cercato di rendermi poco importante davanti ai bambini, tanto che ho dovuto specificare più volte di essere a mia volta un'insegnante. Se questo fosse il mio anno di prova, probabilmente avrei reagito in modo diverso, ma al momento, da precaria, io non credo di avere più nulla da dare...
Sto aspettando il giudizio di merito del Tar, sono ad un passo dal ruolo avendo un punteggio alto e in Gae con riserva, quindi ho davvero già la testa confusa. E lei non rende gli ultimi mesi per me fattibili. Tutta questa premessa per chiedere se non dovessi accettare la proroga, per la Naspi non ci sarebbero problemi, vero? Inoltre, tralasciando l'aspetto economico, da insegnante mi sento di fallire ogni giorno entrando in quella scuola e vorrei tanto pensare che il 30 aprile fosse il mio ultimo giorno, ma poi sarebbe un fallimento professionale anche lasciare la mia sezione, nella quale, dopo tanti sforzi, so i bambini avermi accettata. Ma ormai non so più cosa sia giusto o meno, opinioni?

Grazie!

Ti capisco perfettamente. E' successo anche a me: di ruolo, in assegnazione provvisoria, assegnata al potenziamento su un progetto doposcuola. Entravo in classe e nemmeno mi salutava, non mi rivolgeva la parola e se le chiedevo le consegne per la continuità delle attività da svolgere nel pomeriggio mi rispondeva di guardare i quaderni. Nelle ore che dovevo svolgere in classe con lei come supporto educativo-didattico non permetteva ai bambini di venire da me a chiedere. Ho passato 3 mesi in questa situazione sperando che il tempo trascorresse velocemente e arrivasse la fine del primo quadrimestre, fine del progetto sperimentale.

http://chiediloalalla.orizzontescuola.it/2016/06/27/supplenze-ata-iii-fascia-il-rifiuto-alla-proroga-non-e-ostativo-per-la-richiesta-della-naspi/
in riferimento all’art. 7 (Effetti del mancato perfezionamento del rapporto di lavoro) comma 1, Punto B), Per supplenze conferite sulla base delle graduatorie di circolo e di istituto: la rinuncia ad una proposta contrattuale, o alla sua proroga o conferma, non comporta alcun effetto. Inoltre conserva anche il diritto all’indennità di disoccupazione, infatti, ricordo che hanno diritto alla NASpI i supplenti della scuola Docenti o ATA che hanno cessato la supplenza per scadenza naturale e NON si sono dimessi volontariamente.

Grazie della risposta e dell'interessamento, Maryangel! Penso userò le vacanze di Pasqua per riflettere!

Scusate, mi intrometto in questa discussione: quindi la NASPI può essere richiesta anche se, di fatto, si rinuncia a una proposta di contratto. Questo vale anche per supplenze brevi da II fascia di istituto?

SilviaFilosofa ha scritto:Scusate, mi intrometto in questa discussione: quindi la NASPI può essere richiesta anche se, di fatto, si rinuncia a una proposta di contratto. Questo vale anche per supplenze brevi da II fascia di istituto?

sì, solo in caso di abbandono di servizio non si può

Valuta che ti capiteranno prima o poi anche in futuro dei colleghi rognosi..mollare ora per delle persone cattive non so se è una buona idea.

romittola ha scritto:Grazie della risposta e dell'interessamento, Maryangel! Penso userò le vacanze di Pasqua per riflettere!

Figurati!
Durante le vacanze cerca di ricaricare le energie fisiche e mentali. Tanti auguri.

Giulia Boffa grazie del chiarimento!

mordekayn ha scritto:Valuta che ti capiteranno prima o poi anche in futuro dei colleghi rognosi..mollare ora per delle persone cattive non so se è una buona idea.

E' il mio pensiero, però dopo 10 anni, ho superato ben di peggio, ma ad oggi, mi rendo conto che ho sempre pensato agli altri e non a me, mentre questa volta non ho più nulla da dare e sono sull'orlo comunque di un possibile litigio. Cosa che non ho voglia accada, mi sentirei veramente male. Ti dico solo che ancora scrive lei gli avvisi e mette solo il suo nome e che il lavoretto di Pasqua l'ha fatto di fretta e furia mentre ero di supporto alla mia collega rimasta sola qualche giorno, solo perchè le ho detto di aver trovato un'idea anche io...
Non posso di certo continuare così. Se fossi di ruolo, ti giuro che le cose sarebbero già cambiate, ma mi sono resa conto che la DS, pur conoscendo il soggetto, non metterebbe in discussione un'insegnante di ruolo per una precaria. Vedo delle cose indicibili. Penso che comunque, se lascerò, spiegherò le mie ragioni alla DS, forse non servirà a nulla, ma è davvero invivibile!
Grazie del consiglio, spero di fare la scelta giusta!