Aggiornamento graduatorie con ITP depennati

Sono iscritta in terza fascia e, come molti colleghi, sono in attesa di convocazioni su sostegno come è avvenuto negli anni precedenti. Purtroppo però quest'anno mi pare ci sia ancora più confusione e mancanza di informazioni rispetto all'anno scorso soprattutto riguardo agli ITP e ai nuovi inserimenti. Nella scuola dove ho lavorato l'anno scorso ho saputo che hanno iniziato le convocazioni e che sono stati chiamati molti ITP anche appena inseriti. E io che pensavo che – finalmente – venissero tutti depennati dopo il parere del COnsiglio di Stato! Ora quello che mi chiedo è: 1) possibile che vi siano scuole che continuano a chiamare prima che siano stati i depennamenti? 2) Ci stiamo tutti facendo delle illusioni con l'idea che gli ITP vengano espunti dalla seconda fascia? POssibile che non vi siano indicazioni di quando e come ciò si potrebbe verificare? (A Torino ho letto si parla della scadenza del 26 settembre, ma dalle altre parti? 3) l'articolo che ho letto su chi deve essere depennato e chi no non mi ha dato un quadro così chiaro della situazione reale. Io non sono per niente esperta di ricorsi, ma come si fa a sapere chi ha già avuto sentenza, chi la sta ancora aspettando, chi ha la cautelare ecc. ecc? E come si fa a essere sicuri che gli ITP producano la documentazione giusta per dimostrare di poter restare in seconda fascia?
Le domande sono tante, ma le risposte, purtroppo, sono poche e non soddisfacenti.

Gli Itp che erano inseriti per una cautelare del Tar rimangono in II fascia fino all'appello.
Vengono depennati quelli che avevano un ricorso con il Presidente della repubblica o che sono già stati depennati in appello.

Nella mia scuola la preside ha detto che li metterà tutti in III fascia a rischio di venire citata in giudizio perché in quanto preside ha il dovere di tutelare gli studenti che rischierebbero di continuare a cambiare docente perché eliminati in corso d'anno dalle sentenze.
Le ho chiesto di sposarmi. :-)

Il problema è che il Dirigente Scolastico ha il dovere di rispettare la normativa (potenzialmente potrebbe anche rischiare di pagare decine di migliaia di euro di  risarcimento danni qualora il controinteressato danneggiato dalla mancata nomina non si accontentasse di una conciliazione solo giuridica ma volesse proseguire in tribunale e la corte dei conti decidesse in caso di dolo e colpa grave di rivalersi sul Dirigente) anche a rischio di pregiudicare la qualità della didattica del suo istituto che oramai è in balia del caso (le graduatorie che ovviamente non garantiscono alcuna qualità nè possiiblità di selezione).

Finchè gli ITP hanno dalla loro una qualunque sentenza di qualunque giudice anche con riserva queste persone mantengono il diritto di rimanere nella relativa fascia di istituto e a nulla vale se  poi anche a metà anno dovesse arrivare una sentenza sfavorevole che li depenni.

E' una cosa brutta?
Certo che è brutta..ma purtroppo non sono stato io a volere la scuola "autonoma" modello azienda privata ma con vincoli cosi rigidi sulle graduatorie (la scuola "moderna" attuale è il concentrato del peggio del pubblico con il peggio del mondo del privato), oramai in mano a un sistema informatico (sidi) che non è in grado di gestirne la complessità e con continue modifiche  in graduatoria a causa di ricorsi continui degli interessati.

Un Dirigente Scolastico non può ragionare da preside, come se fossimo nella vecchia scuola pre-autonomia..quel mondo è stato cancellato per sempre (e duole dirlo sotto gli scroscianti applausi dell'associazione nazionale presidi e persino delle associazioni di categoria dei segretari passati a DSGA nei primi anni 2000) e per una serie di deduzioni logiche difficilmente tornerà, perchè troppi sono gli interessi per continuare verso questa strada palesemente fallimentare...