Corsi per il rientro a casa dei docenti di ruolo

Ieri, secondo quanto riportato da OS il ministro ha parlato di corsi di specializzazione sostegno e di altri percorsi professionali per i docenti di ruolo. A cosa si riferisce? Forse ai corsi previsti dalla 107? Oppure ho interpretato male?

Dichiarazioni, semplici dichiarazioni generiche.
Quando entreranno nello specifiche si saprà qualcosa..

Non ho ascoltato l'audizione. Chi l'ha fatto, potrebbe spiegare meglio cosa ha detto?

patty20 ha scritto:Non ho ascoltato l'audizione. Chi l'ha fatto, potrebbe spiegare meglio cosa ha detto?

Sono mesi che continuiamo a sentire dichiarazioni su queste cose, personalmente aspetto i fatti.

Ok. Ma è la prima volta che sicparla di corsi di specializzazione sostegno e di distinti percorsi professionalizzanti per i docenti di ruolo

Hai scritto "percorsi professionali". Secondo me intende la possibilità di prendere un'altra abilitazione, per chi è di ruolo, senza passare dal concorso.
Ripeto: per me sono formule vuote e già sentite fino a che non si metterà nero su bianco.

Grazie Arrabiu. Che dire, speriamo.....

Ma se l'art.58 ha abrogato la parte della legge 107 che prevedeva corsi per i docenti di ruolo, il ministro a cosa si riferisce. Ma l'ha letta la legge di bilancio?

Io spererei invece che mettessero dei corsi di riconversione per noi di ruolo su materia che intendiamo passare su sostegno. Basterebbe fare dei corsi seri durante l'anno o accertarsi anche di esperienza sul sostegno precedente. Aggiorniamoci qui magari. Io sto in realtà già studiando per entrare alla specializzazione ma mi apre assurdo 'lottare' contro neolaureati (leggevo ieri..)

Leggendo i post, ho avuto l'impressione che il sostegno sia inteso da alcuni colleghi solo come un escamotage per poter tornare velocemente a casa. Triste, molto triste. Triste per l'alunno, per l'istituzione scolastica, per la società italiana, per il docente stesso. Non sarebbe meglio mobilitarsi per ottenere un diverso "annullamento" degli errori dovuti al famigerato algoritmo? Errori che ho patito anche io. Ci sono numerose cattedre vacanti affidate a precari provenienti dai fondi delle graduatorie di istituto. E il sostegno …. provare per credere! Si crede che sia una barzelletta, ma è uno dei lavori più seri ed usuranti. Capace di affaticare e snervare chi è motivato in sé e per sé.

Io personalmente ho 5 anni di esperienza sul sostegno e non sono passata si ruolo sul sotegno solo perché spostandomi di anno in anno non è stato facile prendere la benedetta specializzazione. Corsi di riconversione sul sotegno e viceversa sono sempre esistiti, tutti cambiano. Se questo serve anche a far riavvicinare i doventi a casa non ci vedo nulla di male. Un cattivo insegnante lo è sia su cattedra che su sostegno.

Faccio una premessa. Mi piacerebbe prendere la specializzazione sul sostegno anche se sono di ruolo e lavoro nel mio comune di residenza. Detto questo.. la storia che il sostegno è un escamotage mi ha stancata. Nella mia scuola quest'anno sono arrivati più di 20 docenti di sostegno dalla terza fascia. Un numero incredibile di avvocati e commercialisti che non riescono più a mantenere le loro famiglie con la libera professione. È ovvio che hanno accettato la supplenza per lavorare! Come è ovvio che molti colleghi lontani da casa prenderebbero la specializzazione sul sostegno solo per avvicinarsi. Ma di cosa li vogliamo accusare? Io vedo solo tante persone piene di buona volontà che cercano di dare il meglio. Nell'attuale situazione economica quante persone possono prendersi il lusso di dire: "Non sono tagliata per questo lavoro, quindi non lo faccio"?

Non si può generalizzare, ma la sensazione che avverto nell'aria è quella che ho descritto. Ed è molto triste. Non voglio neppure accusare nessuno, certe cose si capiscono e si giustificano. Insisto affermando che una solida preparazione e una sana consapevolezza sulla propria situazione potrebbero aiutare a lavorare meglio. Nella scuola, c'è tanta superficialità. In tutte le discipline, anche e soprattutto nel sostegno. Chi conosce bene le dinamiche del sostegno e poi lavora quasi sempre in compresenza, è un testimone privilegiato di questa situazione di degrado. Ci lamentiamo dei ragazzi, ma facciamo anche un pò di autocritica sulla didattica pietosa che spesso realizziamo. Il sistema di reclutamento fa acqua da tutte le parti, non solo la mobilità.

PrimulaVera ha scritto:E il sostegno …. provare per credere! Si crede che sia una barzelletta, ma è uno dei lavori più seri ed usuranti. Capace di affaticare e snervare chi è motivato in sé e per sé.

Non posso che darti ragione, ma solo per chi lo fa in maniera seria e coscienziosa, con passione e sacrificio, per gli altri è solo un escamotage per non "tenere la classe" e tanto altro ancora purtroppo...