Sempre riguardo il sostegno ...

Secondo voi , è normale che all'infanzia la maestra di sostegno sia trattata dalle curricolari al loro pari ,pretendendo aiuto in tutto con tutti i bambini ,con i lavoretti ,le preparazioni ecc ? Finché l'alunno che ha necessità di sostegno non c'è ok ,ma anche nel momento in cui è presente ? Tant'è che certe volte una si deve proprio impuntare a dire : un momento,ora devo lavorare un po' con Tizio ? E,aggiungo ,con difficoltà perché tutti gli altri bimbi ti reclamano e... anche le curriculari !?! L'alunno del sostegno segue la programmazione della classe ,non ne ha una a parte ,anche se comunque necessità di aiuto nello svolgere le attività .Certe volte è assente per ore di terapia alla Asl , e ci sta tutta la cooperazione, ma secondo voi ,quando l'alunno è presente ?Tipo ,finiti i momenti di attività pari agli altri , delle volte è richiesto il mio intervento su altri o a fare altro , lasciandolo quindi un po' a se stesso, a giocare per la classe o a gironzolare ...non è molto capace di relazionarsi con gli altri autonomamente.Per cui secondo me anche nei momenti ludici dovrebbe essere seguito e stimolato ... Alla primaria la solfa è diversa ,ricordo benissimo tutte le volte che ho avuto maestre di sostegno in classe ,che si occupavano solo del loro bambino . Ma dico, all'infanzia la prassi è così ,di più collaborazione,o se ne approfittano semplicemente e bisognerebbe limitarsi un po' il ruolo e concentrare le attenzioni solo sul soggetto per cui il sostegno di fatto è li ?!?

Non esistono regole. Usa il buon senso e la collaborazione. Sei all'infanzia. Non ci sono materie da seguire didatticamente. Segui l'alunno H e collabora con le colleghe sulla sezione. Ci vuole solo buon senso e spirito di collaborazione.

considerando la fatica che ancora oggi si deve fare per essere riconosciute docenti di sezione come previsto dalla normativa, leggere un post del genere suscita tanta amarezza. scusa quando tu non ci sei le colleghe gestiscono tutta la sezione, compreso l'alunno con disabilità, perchè tu non dovresti aiutarle nele attività di sezione?

Non fraintendetemi per favore ,io aiuto volentieri anzi ,sono abituata ad essere curricululare e quindi di tutti e per tutti ! Non avendo mai fatto sostegno prima ,ed avendo visto alla primaria invece che i ruoli sono ben definiti ,mi chiedevo se invece a infanzia fosse normale così o piuttosto se ne stessero approfittando un po' troppo , soprattutto perché una delle due è totalmente nuova del settore ed a oggi non fa nulla ,non programma ,non trova materiali ,a volte non riesce proprio a gestire la classe .E l'altra , ovviamente, è oberata di lavoro ,scontenta di lei ecc . La mia preoccupazione è che l'alunno sia "trascurato " ,perché potrei fare molto di più con lui ,potrei gestire tutto il suo tempo ,mentre tante volte devo fare altro,seguire gli altri ..PS. per la cronaca ,se proprio non ci sono ,al mio posto viene messo un'altro sostegno ,non sono loro a gestire l'alunno . Anzi , se non lo metto io al centro dell'attenzione ,prese dalle loro cose e dai loro dissapori,se lo dimenticano proprio ! In pratica ,io sono per lui e per tutti ,ma per lui sono solo io . Capiamoci bene ,io non mi tiro indietro nell'aiutare nessuno , ma voglio tutelare i diritti del bambino grazie a cui la classe ha sostegno . Capire come deve essere il fatto . La famiglia è giustamente molto attenta , e sono certa che non sarebbe contenta di sapere che mentre potrei stare col figlio tutto il tempo , stimolare ,gestire anche i momenti di gioco ,mi viene detto vabbè hai finito l'attività ? Lascialo stare ,vieni a seguire questi ...vieni a ritagliare queste cose ...porta questi li ...capito il senso ?

Io sono un'insegnante di sostegno all'infanzia. Ti posso dire che dipende molto (o tutto) dal grado e dal tipo di difficoltà del tuo alunno. Ho avuto alunni con un minimo di autonomia e nei momenti in cui lui/lei era tranquillo ad es. nel gioco libero, io potevo dedicarmi (con molto piacere!) agli altri alunni o ad aiutare la collega; mi fa piacere e mi fa sentire di più "maestra di tutti". Ma quest'anno per esempio ho un alunno con maggiori difficoltà, che va seguito in ogni momento, non soltanto nel momento dell'attività guidata, ma anche nel gioco libero, nella merenda, al bagno ecc.; di conseguenza io faccio poco o nulla con gli altri bambini o per aiutare la collega a fare il resto, perchè sono evidentemente assorbita dal mio lavoro principale. Dunque la risposta alla tua domanda è: dipende dai bisogni del bambino. Da quello che mi dici, il tuo alunno avrebbe bisogno anche quando tu aiuti le colleghe di sezione e allora no, fermati e segui lui principalmente: se lì per quello. Solo se intravedi un momento tranquillo o comunque lo ritieni possibile, fai altro; ma non "trascurarlo"!
Non dimenticare che sei lì per favorire l'inclusione. Cerca, nei limiti del possibile, di coinvolgere anche altri alunni ad es. nel gioco libero o guidato, non "appartarti" tu e l'alunno con disabilità soltanto. E poi parla, dialoga tanto anche con le colleghe: condividi le osservazioni che fai, le cose che noti. Fa' sentire loro che tutti i bambini della classe sono alunni di tutte le maestre. Buon lavoro! ;-)

Grazie Verde acqua,sono sempre contenta di leggere i tuoi consigli . In effetti l'alunno può anche stare in autonomia, non crea problemi , il fatto è che la patologia di cui è affetto rende difficoltosa la socializzazione, immagino capisci di cosa si tratta , per cui secondo me andrebbe affiancato anche nei momenti di gioco per non farlo cadere in isolamento e stereotipie...Mentre per le colleghe il fatto che sappia stare per i fatterelli suoi , è come una buona scusa per farmi seguire altri ,aiutarle a preparare i materiali ecc . Cose che mi fanno piacere ,ripeto,anche perché la mia forma mentis nonché esperienza è l'essere maestra di tutti ,prima esperienza di sostegno ! Però mi rendo conto che il mio focus deve essere l'alunno in questione . Anche il momento gioco ,se assistito e ben organizzato,può essere utile al raggiungimento di obiettivi di miglioramento suo personale ,ritengo . Spero che i miei pensieri siano chiari ,non sono una che si sottrae al lavoro o che non è disponibile. Anzi .