Meglio lavorare come A.A oppure fare l'insegnante ?

Buongiorno a tutti, in questo periodo mi ritrovo a fare una scelta: continuare con la magistrale ( e di conseguenza incamminarmi verso il percorso dell'insegnamento) oppure accettare l'impiego di segretario in una scuola privata ? Da un lato mi dispiacerebbe molto non continuare con la specialistica, ma non so nemmeno se l'insegnamento sia la strada giusta per me. Il lavoro mi piacerebbe anche in teoria, tuttavia la mia paura è di quella di non riuscire a gestire una classe piena di soggetti indisciplinati. A queste perplessità, aggiungiamo anche una lunga gavetta e un concorso molto selettivo, non semplice da superare al primo tentativo. Per quanto riguarda l'impiego nelle segreterie, onestamente non ho proprio idea del lavoro, di come sia, se mi potrà piacere e se farò una buona scelta a non continuare gli studi, per seguire questa strada. Chi ha svolto questo lavoro che consigli mi potreste dare ? Vi siete trovati bene ? Quanto è grande la mole di lavoro in una segreteria scolastica ? Grazie mille per tutte le vostre risposte.

domande : >

mie risposte

> continuare con la magistrale

scelta personale

> e di conseguenza (...)

? ? ?

> gestire una classe piena di soggetti indisciplinati

insegnare e' un lavoro usurante

https://www.orizzontescuola.it/author/vittorio-lodolo-doria-2/

anche genitori colleghi e presidi possono essere cattivi

esistono poi anche le classi
che riescono a fare brutte sorprese alle spalle
sembra che va tutto bene e tanti sorrisi
e invece mandano una lettera
molto cattiva al preside contro di te

> lunga gavetta

non e' detto

> concorso molto selettivo
non semplice da superare al primo tentativo

non e' detto

> impiego nelle segreterie

precisione istintiva
interesse per il diritto scolastico
ottimo uso PC

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AA94 ha scritto:Buongiorno a tutti, in questo periodo mi ritrovo a fare una scelta: continuare con la magistrale ( e di conseguenza incamminarmi verso il percorso dell'insegnamento) ...

Esistono lauree magistrali che non consentono di fare altro lavoro se non l'insegnante?
Non mi risulta, nel senso che anche SFP, che ha il suo naturale sbocco nella scuola, è comunque un titolo di studio superiore spendibile anche in altri settori dove non si richiede una laurea specifica, ma una laurea tout court (o anche un diploma, con prospettive di carriera diverse).
IMHO

Beh, lavorare su spezzone con contratto docente è più fattibile, anche economicamente. Su quelli ATA, la riduzione oraria è più complessa, ma è una mia considerazione tutta personale.
Anche gestire una miriade di pratiche dovendo conoscere bene la normativa in proposito non è uno scherzo, cosa c'èntra la gestione della classe come unico motivo per rinunciare alla docenza, mica il motivo è riconducibile a una interpretazione così riduttiva.
Sono due lavori completamente differenti

sempreconfusa1 ha scritto:Beh, lavorare su spezzone con contratto docente è più fattibile, anche economicamente. Su quelli ATA, la riduzione oraria è più complessa, ma è una mia considerazione tutta personale.
Anche gestire una miriade di pratiche dovendo conoscere bene la normativa in proposito non è uno scherzo, cosa c'èntra la gestione della classe come unico motivo per rinunciare alla docenza, mica il motivo è riconducibile a una interpretazione così riduttiva.
Sono due lavori completamente differenti

Sarei portato a dire che per la minima differenza di stipendio tra i due impieghi sicuramente è meglio ata …ma tant’è

Dexter ha scritto:
Sarei portato a dire che per la minima differenza di stipendio tra i due impieghi sicuramente è meglio ata …ma tant’è

Non direi proprio minima, ma è questione di punti di vista.
Un ATA potrebbe dirti che deve stare sul posto di lavoro 36 ore a settimana per 46 settimane all'anno; un docente potrebbe ribattere che le pause più lunghe e frequenti nell'attività didattica sono indispensabili per bilanciare lo stress correlato al particolare lavoro.

Dexter ha scritto:

Sarei portato a dire che per la minima differenza di stipendio tra i due impieghi sicuramente è meglio ata …ma tant’è

Come fradacla, anche io commenterei "minima" per modo di dire...prendiamo un caso ipotetico, di lavorare su spezzone magari di 9 ore (oppure 12, che è quello più ricercato e più difficile da ottenere, nel caso di docenza) e da non vaccinato:  come Ata, faresti certo fatica anche a coprire eventuali spese per il tampone oltre al resto...a meno di non lavorare al massimo su 2 giornate consecutive.
Certo, da vaccinato e se vivi vicino alla scuola, magari dietro l'angolo, allora quel che guadagni non lo perdi, ma certo la differenza rimane. E anche come punteggio c'è differenza.


Diverso è per il docente, e anche lo spezzone da 9 ore ha un'altra consistenza. Fermo restando che ne faccio un discorso di orario di lavoro "canonico",  quindi considerando le 18 ore di lavoro del docente come da "contratto", anche se, di fatto, le ore di lavoro effettive superano di gran lunga quel numero.

fradacla ha scritto:

Dexter ha scritto:

Sarei portato a dire che per la minima (...) meglio ata

Non direi proprio minima
ma e' questione di punti di vista

gli insegnanti di ruolo
verso la fine carriera
prendono molto di piu' degli ATA
parliamoci chiaro

e non e' molto giusto per me
nel senso che anche un bravo
(competenza da valutare con concorso specifico)
assistente tecnico con la laurea specifica
oltre al diploma minimo per avere il posto
avrebbe diritto a prendere di piu'

lo stesso potrebbe valere
anche per gli impiegati della segreteria

quello che con la situazione attuale
e' NETTAMENTE a vantagglo degli ATA

e' il rapporto (/ : divisione matematica)

stipendio / soldi e tempo per diventare di ruolo

questo RAPPORTO e' di molto a vantaggio degli ata

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Con la situazione attuale, tanti docenti passano di ruolo per concorso poco dopo essersi laureati o comunque in pochissimi in alcune cdc. Quindi il discorso del lungo precariato dei docenti era generalizzato per tutti e per anni in passato. Ora non è piú cosí. Almeno non per tutti.

beh, però è una novità tutta di questi due anni, per cui si dovrà valutare nel lungo corso, e sicuramente a macchia di leopardo per le diverse cdc, secondo le necessità (leggasi STEM). Poi c'è da considerare tutto il passaggio successivo della eventuale formazione, che in effetti, per chi entra in ruolo come Ata non trova corrispondenza. E comunque, anche per i concorsi, ci sono state differenze tra chi poteva provarne diversi, e chi no.