Uso degli spazi esterni

Salve a tutti,
non sapevo in quale sezione pubblicare questo post, ma spero che possiate aiutarmi ugualmente.
Se porto qualche volta la classe (una classe delle medie) fuori negli spazi esterni all'aperto ma sempre appartenenti alla scuola (come il cortile o il giardino), posso farlo? Ho una responsabilità diversa da quella che ricade su di me in classe? Sono passibile di qualche violazione in particolare dalla scuola? Preciso che non insegno attività motoria.
Grazie mille.

e perché li dovresti portare fuori? Io ho visto farlo nel caso della ricreazione, da parte di alcuni insegnanti e su specifica richiesta, nel periodo primaverile, ma altrimenti non saprei con quale altra motivazione

Se vuoi fare delle attivita' all'esterno e' comunque sempre il caso di chiedere autorizzazione alla presidenza, soprattutto se non e' normalmente prevista nella tua scuola.

Non me ne sono mai preoccupata quando ho fatto "laboratorio" di Fisica in giardino. Abbiamo fatto sia esperimenti di ottica che di caduta dei gravi. L'unica cosa a cui sono stata attenta è stato non utilizzare spazi di fronte alle finestre delle aule, per non disturbare altre classi.
Resti dentro alla scuola, anche se non esattamente negli spazi assegnati, mi pare che non siano necessarie autorizzazioni.

RUG74 ha scritto:Salve a tutti,
non sapevo in quale sezione pubblicare questo post, ma spero che possiate aiutarmi ugualmente.
Se porto qualche volta la classe (una classe delle medie) fuori negli spazi esterni all'aperto ma sempre appartenenti alla scuola (come il cortile o il giardino), posso farlo? Ho una responsabilità diversa da quella che ricade su di me in classe? Sono passibile di qualche violazione in particolare dalla scuola? Preciso che non insegno attività motoria.
Grazie mille.

Li porti fuori per....?

RUG74 ha scritto:Salve a tutti,
non sapevo in quale sezione pubblicare questo post, ma spero che possiate aiutarmi ugualmente.
Se porto qualche volta la classe (una classe delle medie) fuori negli spazi esterni all'aperto ma sempre appartenenti alla scuola (come il cortile o il giardino), posso farlo? Ho una responsabilità diversa da quella che ricade su di me in classe? Sono passibile di qualche violazione in particolare dalla scuola? Preciso che non insegno attività motoria.
Grazie mille.

A meno che non sia espressamente vietato dal Dirigente si può fare. Ma devi informarti tu ovviamente. Le responsabilità sono le stesse della vigilanza in classe. Certo se si arrampicano su un albero cadono e si sfracellano la testa è un bel problema!
Ma se è una classe tranquilla puoi fare tranquillamente lezione anche seduto sul prato. Io lo facevo talvolta, anni fa, in una succursale con sole tre classi. Avevo due ore di lezione consecutive il sabato dalle 12 alle 14, l'ultima ora, in primavera e se la classe era stata buona l'ora precedente, spesso scendevamo in giardino a fare lezione. Ma dipende dalle norme delle singole scuole.

boston ha scritto:

RUG74 ha scritto:Salve a tutti,
non sapevo in quale sezione pubblicare questo post, ma spero che possiate aiutarmi ugualmente.
Se porto qualche volta la classe (una classe delle medie) fuori negli spazi esterni all'aperto ma sempre appartenenti alla scuola (come il cortile o il giardino), posso farlo? Ho una responsabilità diversa da quella che ricade su di me in classe? Sono passibile di qualche violazione in particolare dalla scuola? Preciso che non insegno attività motoria.
Grazie mille.

A meno che non sia espressamente vietato dal Dirigente si può fare. Ma devi informarti tu ovviamente. Le responsabilità sono le stesse della vigilanza in classe. Certo se si arrampicano su un albero cadono e si sfracellano la testa è un bel problema!
Ma se è una classe tranquilla puoi fare tranquillamente lezione anche seduto sul prato. Io lo facevo talvolta, anni fa, in una succursale con sole tre classi. Avevo due ore di lezione consecutive il sabato dalle 12 alle 14, l'ultima ora, in primavera e se la classe era stata buona l'ora precedente, spesso scendevamo in giardino a fare lezione. Ma dipende dalle norme delle singole scuole.

Dipende anche dalla materia..in quale materia si può fare lezione seduti sulle margherite ammirando l azzurro del cielo, quello strano fungo rosso e marrone che sale verso il cielo in lontananza e coccolati dalle zecche arrivate dal vicino campo in cui pascolano le pecore?

Dipende dal regolamento: possono esserci aree interne alla scuola non utilizzabili (per motivi di sicurezza, p. Es. un cortile che però funge da parcheggio) o aree esterne ma utilizzabili (se p.es. la scuola è adiacente a un parco è possibile che le famiglie firmino un'autorizzazione permanente per lo svolgimento di alcune attività didattiche in quel parco: di solito lo si fa per scienze motorie ma vale per chiunque).

Rimaniamo in attesa di svelare l arcano: per quali attività di dovrebbe andare fuori? Di che ordine di scuola parliamo?
Tra l altro ricordo che, a seguito di analisi effettuate, per le scuole cittadini la concentrazione di inquinanti è maggiore all aperto che dentro le aule..

rilassati, opp,, anche se fosse solo per spiegare Dante la collega chiedeva info in merito alle responsabilità non al livello di inquinamento. Non è che dobbiamo fare polemica per ogni cosa.

Non ci sono responsabilità aggiuntive o regole diverse rispetto all'attività in classe.
Anch'io insegno alle scuole medie, non motoria. Con il bel tempo utilizzo spesso lo spazio esterno alla scuola, attrezzato dall'istituto proprio per poter fare lezione godendo della tranquillità del verde e dell'aria pulita.
Se hai dei dubbi, non puoi chiedere rassicurazioni a DS o coordinatore di sede? Ti sono state mosse delle critiche?

boston ha scritto:

A meno che non sia espressamente vietato dal Dirigente si può fare. Ma devi informarti tu ovviamente. Le responsabilità sono le stesse della vigilanza in classe. Certo se si arrampicano su un albero cadono e si sfracellano la testa è un bel problema!
Ma se è una classe tranquilla puoi fare tranquillamente lezione anche seduto sul prato. Io lo facevo talvolta, anni fa, in una succursale con sole tre classi. Avevo due ore di lezione consecutive il sabato dalle 12 alle 14, l'ultima ora, in primavera e se la classe era stata buona l'ora precedente, spesso scendevamo in giardino a fare lezione. Ma dipende dalle norme delle singole scuole.

Anche perché, mettiamo, stiamo in un istituto comprensivo, e tutte le classi decidessero di farlo, ci sarebbe quantomeno un problema di affollamento e di caos non preventivato.
Se lo si fa per questioni didattiche è anche diverso, come nel caso di melia, però resta sempre il fatto che se sono tutte le classi a farlo, l'improvvisata creerebbe non pochi problemi.
Anche l'età dei ragazzi non è dettaglio ininfluente, cosi come la caratteristica delle classi. Io preferirei gestirla negli spazi abbastanza conosciuti, se fosse classe di ragazzini scalmanati, per esempio.

Quando lavoravo alle medie lo facevo fisso, avevamo un bel giardino chiuso con le inferiate e quando non ne potevo più di tenerli li portavo a sfogarsi un po’ all’aperto. Era una cosa che a turno facevamo un po’ tutti, non ho mai pensato che fosse necessario chiedere un’autorizzazione, in quanto erano luoghi che facevano parte del plesso.

hypernova ha scritto:Quando lavoravo alle medie lo facevo fisso, avevamo un bel giardino chiuso con le inferiate e quando non ne potevo più di tenerli li portavo a sfogarsi un po’ all’aperto. Era una cosa che a turno facevamo un po’ tutti, non ho mai pensato che fosse necessario chiedere un’autorizzazione, in quanto erano luoghi che facevano parte del plesso.

Il luogo preposto alle lezioni è l aula..stare all aperto deve essere una eccezione, anche perché fuori mancano sedue e banchi per poter seguire la lezione. La scuola non è l oratorio del sabato, i ragazzi si sfogano negli intervalli ma ci sarebbe qualcosa da eccepire se regolarmente i ragazzi " si sfogano fuori" durante le lezioni

Oppenheimer ha scritto:Il luogo preposto alle lezioni è l aula..stare all aperto deve essere una eccezione…

Condivido, tuttavia dal momento che in molte scuole medie di periferia e di paese ci si trova in situazioni ingestibili a livello disciplinare, soprattutto quando insegni materie artistiche, questo giardino era un modo per sopravvivere quando arrivavi a saturazione.

hypernova ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:

aula

situazioni ingestibili a livello disciplinare
questo giardino e' un modo per sopravvivere

e' vero

il problema e' pero' che c'e' una retroazione

quando capiscono
che facendo piu' caos possibile
sono portati in giardino o in aula cinema (inverno)
allora producono caos APPOSTA

(433)

evolved_seasparrow_1 ha scritto:

hypernova ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:

aula

situazioni ingestibili a livello disciplinare
questo giardino era un modo per sopravvivere

e' vero

il problema e' pero' che c'e' una retroazione

quando capiscono
che facendo piu' caos possibile
sono portati in giardino o in aula cinema (inverno)
allora producono caos APPOSTA

L aula cinema mi mancava..

Mi dispiace che l'idea sia che si faccia lezione in giardino solo per esasperazione e che si inneschino solo dinamiche controproducenti; mi fa ridere invece  l'affermazione che il luogo preposto per la lezione sia l'aula, come se le quattro pareti, un pavimento e un tetto fossero gli elementi fondanti della pedagogia, insieme al doppiopetto e alla borsa in pelle. Forse si pensa che tutta la scuola funzioni e possa funzionare solo con alcune modalità da scuola superiore ipertecnologica, e che tutto il resto sia oratorio? Me ne farò una ragione!
Ho la fortuna di avere classi gestibili e posso permettermi di portarli a studiare all'aperto non perché si sfoghino, non perché non li reggo più in classe, ma perché nell'ampio giardino c'è uno spazio pensato e attrezzato dal ds per fare lezione tra gli alberi, e i ragazzi sanno benissimo che se all'aperto non fossero produttivi non ce li riporterei. Riescono a studiare in gruppetti, ad aiutarsi a vicenda, ad attivare e/o suggerirsi strategie produttive. Non è uno spazio adatto a tutte le classi (due non le ho mai portate), né a tutti i tipi di attività didattiche possibili;  per trattare certi aspetti non posso andare in giardino, ma la mia materia si presta ad attività diverse dalla lezione "da seguire". Quando ritengo sia fattibile entro in classe, fornisco le spiegazioni necessarie e poi con il materiale utile si va in giardino. Lì posso monitorare il procedere dei lavori, spostandomi da un gruppetto all'altro e affiancando individualmente i ragazzi che ne hanno bisogno. Certo, anche all'aperto c'è chi si distrae, chi vorrebbe passare l'ora a chiacchierare con il vicino e chi si perde a guardare l'insetto di turno...proprio come in aula!

ginger75 ha scritto:Mi dispiace che l'idea sia che si faccia lezione in giardino solo per esasperazione e che si inneschino solo dinamiche controproducenti; mi fa ridere invece  l'affermazione che il luogo preposto per la lezione sia l'aula, come se le quattro pareti, un pavimento e un tetto fossero gli elementi fondanti della pedagogia, insieme al doppiopetto e alla borsa in pelle. Forse si pensa che tutta la scuola funzioni e possa funzionare solo con alcune modalità da scuola superiore ipertecnologica, e che tutto il resto sia oratorio? Me ne farò una ragione!
Ho la fortuna di avere classi gestibili e posso permettermi di portarli a studiare all'aperto non perché si sfoghino, non perché non li reggo più in classe, ma perché nell'ampio giardino c'è uno spazio pensato e attrezzato dal ds per fare lezione tra gli alberi, e i ragazzi sanno benissimo che se all'aperto non fossero produttivi non ce li riporterei. Riescono a studiare in gruppetti, ad aiutarsi a vicenda, ad attivare e/o suggerirsi strategie produttive. Non è uno spazio adatto a tutte le classi, né a tutti i tipi di attività didattiche possibili;  per trattare certi aspetti non posso andare in giardino, ma la mia materia si presta ad attività diverse dalla lezione "da seguire". Quando ritengo sia fattibile entro in classe, fornisco le spiegazioni necessarie e poi con il materiale utile si va in giardino. Lì posso monitorare il procedere dei lavori, spostandomi da un gruppetto all'altro e affiancando individualmente i ragazzi che ne hanno bisogno. Certo, anche all'aperto c'è chi si distrae, chi vorrebbe passare l'ora a chiacchierare con il vicino e chi si perde a guardare l'insetto di turno...proprio come in aula!

La scuola non è solo pedagogia.
Non capisco cosa non vada nel doppiopetto e nella borsa in pelle: comunque chi riesce a far lavorare in autonomia i ragazzi, all ombra delle fronde, vestito in pantaloncini e canotta, o ascoltando la pioggia che cade su le tamerici salmastre e arse, buon pro gli faccia.
Ormai questa immagine bucolica della bambina che fa lezione sui pascoli del sud Tirolo mentre le caprette fanno ciao ha catturato la nostra fantasia e i nostri sogni.

ginger75 ha scritto:

ho la fortuna di avere classi gestibili
e posso permettermi di portarli a studiare all'aperto

l'immagine [studiare all'aperto]
e' sicuramente molto romantica

io pero' li porterei in giardino
soltanto sapendo di avere una assicurazione
che contiene anche l'attivita' in giardino

perche' se un bambino
viene punto da una vespa o altro animaletto
che causa una reazione allergica molto grave
potresti avere a che fare
con un magistrato che te la fa pagare cara

(462)

per non considerare certi piccioni...onnipresenti...micqa se ne stanno nel loro recinto, macché.