Insegnante statale = fannullone parassita della società…

A voi capita di avere la sensazione, quando siete con delle persone che non fanno il nostro lavoro, di essere percepiti come fannulloni parac**i, parassiti della società, e chi più ne ha più ne metta? A me soprattutto quando si avvicina il periodo della fine della scuola, da alcune persone mi sento guardata con odio… E penso che sia un qualcosa che viene fomentato dai media.

No. Le categorie di cui parli si trovano nelle istituzioni, uffici degli enti pubblici e in taluni centri di " ricerca"

Oppenheimer ha scritto:No. Le categorie di cui parli si trovano nelle istituzioni, uffici degli enti pubblici e in taluni centri di " ricerca"

Ma diciamo che queste persone possono essere un po’ ovunque, ne ho conosciute parecchie che lavoravano anche in aziende private, e avevano affinato l’arte di imboscarsi e di non fare niente, e sapevano tornire i fondoschiena giusti…

L imboscato è colui  che fa un lavoro assolutamente non indispensabile, tale per cui se non lavora nessuno se me accorge.  Solitamente questi parassiti popolano gli uffici pubblici, ricoprendo incarichi ridicoli ( assessorati alle prugne secche ecc) . Difficilmente nel privato ci si può permettere di assumere gente a far nulla.
Ti immagini un controllore del traffico aereo che si imbosca, con la respobsabilita di centinaia di vite? Ma anche noi Prof non possiamo imboscarci.
Puo farlo , appunto,il miracolato in regione , o in città metropolitana , o il deputato di sta fava

Proprio guardato   con odio  , ancora no.

Certamente i soliti luoghi comuni  non rendono popolari gli insegnanti presso l' opinione pubblica. 

Ai  tempi della mia fanciullezza  non era così  .

balanzone21 ha scritto:Proprio guardato   con odio  , ancora no.

Certamente i soliti luoghi comuni  non rendono popolari gli insegnanti presso l' opinione pubblica. 

Ai  tempi della mia fanciullezza  non era così  .

La nostra reputazione non è crollata per il film con banfi preside e Alvaro vitali prof,ma dalla constatazione che diplomiamo e promuoviamo curiosi esseri viventi che a stento sanno scrivere un italiano infantile , e non sanno distinguere su una cartina la toscana dalla cecenia. E in effetti hanno ragione..ma se continuiamo ad alzare le ditina agli scrutini poi raccogliamo anche i pomodori marci che la società ci lancia

Oppenheimer ha scritto:L imboscato è colui  che fa un lavoro assolutamente non indispensabile, tale per cui se non lavora nessuno se me accorge.

Per quella che è stata la mia esperienza, nel precedente lavoro che ho fatto in aziende private, erano persone con ruoli dirigenziali che guadagnavano stipendi da capogiro, semplicemente facevano lavorare i sottoposti e si prendevano il merito. Alla lunga è venuto fuori che non facevano un K… Ma con tutto quello che hanno tirato su negli anni in cui hanno lavorato si sono sistemati a vita.

hypernova ha scritto:A voi capita di avere la sensazione, quando siete con delle persone che non fanno il nostro lavoro, di essere percepiti come fannulloni parac**i, parassiti della società, e chi più ne ha più ne metta? A me soprattutto quando si avvicina il periodo della fine della scuola, da alcune persone mi sento guardata con odio… E penso che sia un qualcosa che viene fomentato dai media.

No, in ogni caso è tutta invidia. Sanno che sono tenuti per i cog*ioni dal datore di lavoro e devono rigare dritti come soldatini cinesi se non vogliono rischiare mobbing ecc..

Di imboscati c'è ne sono ovunque, anche nelle multinazionali.

hypernova ha scritto:A voi capita di avere la sensazione, quando siete con delle persone che non fanno il nostro lavoro, di essere percepiti come fannulloni parac**i, parassiti della società, e chi più ne ha più ne metta? A me soprattutto quando si avvicina il periodo della fine della scuola, da alcune persone mi sento guardata con odio… E penso che sia un qualcosa che viene fomentato dai media.

No mai. Anzi, mi dicono che è un lavoro difficile con i giovani d'oggi...
Le opinioni che riporti dipendono da chi frequenti secondo me.

Si effettivamente un po’ parassita mi sento ma non tanto con riferimento all’esercizio dei miei doveri contrattuali! In tal senso sono formalmente adempiente, quanto piuttosto in termini sociologici: ho smesso di fare del bene a questa società, ne sono cosciente e non me ne importa un ciufolo.

Figurati essere un docente fannullone parassita e non vaccinato... il top.

" insegnante statale = (...) "

non e' per dare lezione alla collega
pero' per me e' per una questione di precisione

non si dovrebbe fare confusione tra

(a)

il simbolo =

esempi

a + b = c

1 + 2 = 3

(b)

il simbolo =>

esempio

A => B (B e' vera se A e' vera)

(c)

il simbolo <=

esempio

A <= B (B e' vera soltanto se A e' vera)

(d)

A <=> B (B e' vera se e soltanto se A e' vera)

(

sulle classi prime con informatica
e' una lotta disperata far capire a, b, c, d

domanda : cosa e' => ?

risposta : e' un uguale letto verso destra

)

nel caso specifico sarebbe

" insegnante statale => (...) " (e non l'=)

che poi per me non e' il pensiero di tutti lo e' soltanto di molti

(che non hanno idea di cosa e' gestire una classe)

alle volte pero' ci sono colleghi che lavorano poco

e qua ci sarebbe molto da parlare

(222)

cdfjgrjgnjugf ha scritto:No, in ogni caso è tutta invidia.

Assolutamente d'accordo, è invidia!

Gouomi ha scritto:Figurati essere un docente fannullone parassita e non vaccinato... il top.

Fucilato come nemico del popolo sulla Piazza...

Mario1970 ha scritto:Si effettivamente un po’ parassita mi sento ma non tanto con riferimento all’esercizio dei miei doveri contrattuali! In tal senso sono formalmente adempiente, quanto piuttosto in termini sociologici: ho smesso di fare del bene a questa società, ne sono cosciente e non me ne importa un ciufolo.

A me importa che quelli come te, che saranno si e no il 3%, compromettano la reputazione di tutti e facciano sproloquiare sulla necessità di licenziare, bastonare, aumentare orari e oneri.
Una macchietta che giustifica uno stereotipo.

hypernova ha scritto:A voi capita di avere la sensazione, quando siete con delle persone che non fanno il nostro lavoro, di essere percepiti come fannulloni parac**i, parassiti della società, e chi più ne ha più ne metta? A me soprattutto quando si avvicina il periodo della fine della scuola, da alcune persone mi sento guardata con odio… E penso che sia un qualcosa che viene fomentato dai media.

Addirittura guardata con odio?!? A parte quelli, ma ormai pochi, convinti che abbiamo vacanze estive di due mesi, io invece mi sento sempre più dire "che brava, io non ce la farei", da gente conscia che avere a che fare quotidianamente con gli adolescenti sia tutt'altro che facile. Molto spesso sono proprio i genitori a dirmelo.

Oppenheimer ha scritto:L imboscato è colui  che fa un lavoro assolutamente non indispensabile, tale per cui se non lavora nessuno se me accorge.  Solitamente questi parassiti popolano gli uffici pubblici, ricoprendo incarichi ridicoli ( assessorati alle prugne secche ecc) . Difficilmente nel privato ci si può permettere di assumere gente a far nulla.
Ti immagini un controllore del traffico aereo che si imbosca, con la respobsabilita di centinaia di vite? Ma anche noi Prof non possiamo imboscarci.
Puo farlo , appunto,il miracolato in regione , o in città metropolitana , o il deputato di sta fava

Il bel Paese è zeppo di tanti "CHECCO ZALONE" all'ufficio timbri,che mettono timbri quando hanno voglia e se ne hanno. Purtroppo il pesce puzza dalla testa.

lucetta.10 ha scritto:

Mario1970 ha scritto:Si effettivamente un po’ parassita mi sento ma non tanto con riferimento all’esercizio dei miei doveri contrattuali! In tal senso sono formalmente adempiente, quanto piuttosto in termini sociologici: ho smesso di fare del bene a questa società, ne sono cosciente e non me ne importa un ciufolo.

A me importa che quelli come te, che saranno si e no il 3%, compromettano la reputazione di tutti e facciano sproloquiare sulla necessità di licenziare, bastonare, aumentare orari e oneri.
Una macchietta che giustifica uno stereotipo.

E menomale che ci sei tu che tieni alta la reputazione. Quando il mattarello ti chiamerà per appuntarti la medaglia al valore, mettiti la doppia maglia così non rischi che se ti buca la sisa spari un bestemmione.

Esprit de finesse

evolved_seasparrow_1 ha scritto:" insegnante statale = (...) "

non e' per dare lezione alla collega
pero' per me e' per una questione di precisione

non si dovrebbe fare confusione tra

(a)

il simbolo =

esempi

a + b = c

1 + 2 = 3

(b)

il simbolo =>

esempio

A => B (B e' vera se A e' vera)

(c)

il simbolo <=

esempio

A <= B (B e' vera soltanto se A e' vera)

(d)

A <=> B (B e' vera se e soltanto se A e' vera)

(

sulle classi prime con informatica
e' una lotta disperata far capire a, b, c, d

domanda : cosa e' => ?

risposta : e' un uguale letto verso destra

)

nel caso specifico sarebbe

" insegnante statale => (...) " (e non l'=)

che poi per me non e' il pensiero di tutti lo e' soltanto di molti

(che non hanno idea di cosa e' gestire una classe)

alle volte pero' ci sono colleghi che lavorano poco

e qua ci sarebbe molto da parlare

io insisto sul fatto che un insegnante
non dovrebbe scambiare gli uguale con le implicazioni

poi non sono fatti miei questo e' vero

(507)

lucetta.10 ha scritto:

Mario1970 ha scritto:Si effettivamente un po’ parassita mi sento ma non tanto con riferimento all’esercizio dei miei doveri contrattuali! In tal senso sono formalmente adempiente, quanto piuttosto in termini sociologici: ho smesso di fare del bene a questa società, ne sono cosciente e non me ne importa un ciufolo.

A me importa che quelli come te, che saranno si e no il 3%, compromettano la reputazione di tutti e facciano sproloquiare sulla necessità di licenziare, bastonare, aumentare orari e oneri.
Una macchietta che giustifica uno stereotipo.

Quello che tu consideri sproloquio, è la normalità non solo in Italia ma nel Mondo. Il problema di chi è sempre stato dipendente pubblico, è quello di pensare che la normalità sia quello di andare a lavoro senza ansie e rotture di qualcuno che ti valuta e ti giudica. E' quello di dare per scontato che non si possa perdere il posto per questioni economiche, per questioni stragegiche, per questioni di incopentenza.
Il problema di noi dipendenti pubblici è che siamo stati abituati a fare i liberi professionisti con i benefit del lavoratore dipendente.
Il Mondo fuori è totalmente diverso. Milioni di lavoratori vivono quotidianamente quello che tu consideri sproloquio.
Se il privato funzionasse come il pubblico, l'Italia sarebbe al livello del Burkina Faso.

Io invece vorrei capire come si spieghi che si venga accusati di essere dei fortunatissimi privilegiati e CONTEMPORANEAMENTE di essere dei poveri sfigati...

Sono giorni che mi cervello, finalmente sono riuscito ad anagrammare:
mArCoTeRzI82=rEnAtoBrUnEtTa

paniscus_2.1 ha scritto:Io invece vorrei capire come si spieghi che si venga accusati di essere dei fortunatissimi privilegiati e CONTEMPORANEAMENTE di essere dei poveri sfigati...

Un bicchiere riempito per metà, è mezzo vuoto o mezzo pieno?
Chi lo vede mezzo pieno, dirà di ringraziare il signore per aver vinto un win for life fino alla pensione.
Chi lo vede mezzo vuoto, dice "5 anni di Università + un concorso selettivo per guadagnare come una commessa della Lidl".

Punti di vista...

MarcoTerzi82 ha scritto:

lucetta.10 ha scritto:

Mario1970 ha scritto:Si effettivamente un po’ parassita mi sento ma non tanto con riferimento all’esercizio dei miei doveri contrattuali! In tal senso sono formalmente adempiente, quanto piuttosto in termini sociologici: ho smesso di fare del bene a questa società, ne sono cosciente e non me ne importa un ciufolo.

A me importa che quelli come te, che saranno si e no il 3%, compromettano la reputazione di tutti e facciano sproloquiare sulla necessità di licenziare, bastonare, aumentare orari e oneri.
Una macchietta che giustifica uno stereotipo.

Quello che tu consideri sproloquio, è la normalità non solo in Italia ma nel Mondo.  Il problema di chi è sempre stato dipendente pubblico, è quello di pensare che la normalità sia quello di andare a lavoro senza ansie e rotture di qualcuno che ti valuta e ti giudica. E' quello di dare per scontato che non si possa perdere il posto per questioni economiche, per questioni stragegiche, per questioni di incopentenza.
Il problema di noi dipendenti pubblici è che siamo stati abituati a fare i liberi professionisti con i benefit del lavoratore dipendente.
Il Mondo fuori è totalmente diverso. Milioni di lavoratori vivono quotidianamente quello che tu consideri sproloquio.
Se il privato funzionasse come il pubblico, l'Italia sarebbe al livello del Burkina Faso.

Quante parole servono per un ètuttounmagnamagna?

Meno male che la lobby degli ingegneri di orizzontescuola ci impara il mondo!

MarcoTerzi82 ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:Io invece vorrei capire come si spieghi che si venga accusati di essere dei fortunatissimi privilegiati e CONTEMPORANEAMENTE di essere dei poveri sfigati...

Un bicchiere riempito per metà, è mezzo vuoto o mezzo pieno?
Chi lo vede mezzo pieno, dirà di ringraziare il signore per aver vinto un win for life fino alla pensione.
Chi lo vede mezzo vuoto, dice "5 anni di Università + un concorso selettivo per guadagnare come una commessa della Lidl".

Punti di vista...

Paragone eccessivo,ma nei fatti se andiamo ad analizzare bene le 2 categorie docente e cassiera in termini economici e temporali siamo li,hai ragione.Es. cassiera con zeru tituli.( attenzione potrebbe anche essere laureata è stare alla cassa) ,si fa il kulo per 8 10 ore al dì,il docente con tituli fa 18 ore  a settimana, ( la cassiera le 18 ore le fa in 2,25 giorni) + altre ore facoltative (ci sono varie soluzioni per evadere impegni pomeridiani ,nel privato non esiste).Quindi siamo li laurea + ferrea selezione per prendere lo stesso stipendio della cassiera,ma con la libertà e il vantaggio di essere impegnati soli 2,25 giorni.