obbligo commissione esami idoneità? 40 ore? retribuzione?

Per cinque candidati privatisti che devono sostenere gli esami di idoneità nel mese di maggio sono state formate ben cinque commissioni diverse, per cinque sottoindirizzi della scuola (nonostante all'esame di Stato siano previste prove comuni), e sono state precettati più di 50 docenti, per un impegno pomeridiano tutti i giorni per una decina di giorni. Ogni pomeriggio, per ogni singola materia su cui i privatisti devono sostenere l'esame, sarebbero quindi in servizio circa 10 docenti per ogni candidato (!).

Chiedo se sia obbligatorio accettare la nomina a far parte di tali commissioni, se sia lecito un tale spreco di risorse e se i candidati non possano sostenere gli esami di idoneità la mattina, in orario di servizio dei docenti, nelle classi a cui sono stati abbinati per l'eventuale esame di Stato.

Vi chiedo inoltre se tale lavoro aggiuntivo assolutamente invasivo (circa 10 pomeriggi consecutivi, tra riunioni preliminari, scritti su tutte le materie, orali), non pianificato nel piano delle attività, rientri nelle 40 ore di attività collegiali, o debba almeno essere retribuito.

Immagino che ti riferisci agli esami preliminari per l'Esame di Stato, non agli esami di idoneità. Sono impegnati i singoli consigli di classe collegati alla commissione cui è stato assegnato il candidato. Probabilmente i cinque candidati sono stati assegnati a cinque diverse sottocommissioni. Se di mattina ci sono lezioni mi sembra difficile che i componenti impegnati nell'esame preliminare siano contemporaneamente liberi dalle lezioni per poter organizzare l'esame di mattina. L'attività è retribuita 15€ per ogni candidato

Grazie. Sì, esami preliminari ora a maggio, ma nel decreto di nomina risulta scritto "di idoneità". Si tratta di privatisti in possesso della promozione dal 4o al 5o anno. 15 euro in totale per ogni membro (coatto) della commissione? Per circa 10 gg di lavoro aggiuntivo, tutti i pomeriggi, 3 ore al giorno? Non ho parole.