Ipocrisia comune: vai avanti tu che a me viene da ridere

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1) Chi non è consapevole dei propri diritti, riuscirà ad insegnarli ai suoi studenti ?

2) E' morale attendere che altri vincano (a proprie spese) le proprie battaglie (legali) per poi accodarsi al carro dei vincitori ?

3) La possibilità di ricorrere verso una norma considerata ingiusta, non è in fin dei conti, un modo di rispettare la normativa ? In caso affermativo, chi non ricorre, non ha semplicemente scelto di applicare la parte di normativa a lui più comoda, rinunciando volontariamente ad una parte dei potenziali benefici ?

ultimo ma non ultimo

4) Siamo proprio sicuri che il rispetto di qualsiasi regola (anche la più insensata od ingiusta) sia da considerarsi sempre e comunque lodevole ?

Non ho voluto essere lapidario, ho messo i punti interrogativi, si dia comunque inizio alla lapidazione !

non credo occorra la lapidazione :-)

vanno messi in chiaro due aspetti

1) chi ha promosso il ricorso non è "fuori dalla regola". porta avanti un diritto sancito dalla normativa

2) chi è ammesso a partecipare domani e dopodomani alle prove preselettive del concorso (con o senza istanza cautelare, dato che in alcuni casi non si è resa necessaria), non è stato "di diritto" ammesso a partecipare al concorso.

la partecipazione di tutti i candidati avviene con riserva. i requisiti di accesso saranno controllati solo per coloro che supereranno la prova preselettiva.

in quel momento si renderà necessario aver promosso un ricorso per poter dimostrare di poter concorrere anche in difetto dei requisiti ritenuti corretti dal ministero

la partecipazione, anche a tutte le fasi del concorso non è di per sè indice di "ce l'ho fatta", questo spetterà ai giudici dirlo attraverso le sentenze di merito

lallaorizzonte ha scritto:non credo occorra la lapidazione :-)

Il quarto punto sopratutto temo non sia molto condiviso, non tra gli insegnanti.

A mio avviso le signora in questione, e chiunque altro la pensi come lei, denuncia una grave ignoranza dei fondamenti più basilari del diritto, e, in senso più generale, una grave mancanza di senso civico.

Rispettare le regole, anche quando queste regole sono insensate e ingiuste, non è affatto lodevole, ma è segno di sudditanza.
Quando le regole sono ingiuste è dovere morale di ogni buon cittadino non accettarle e cercare di fare valere i propri diritti, come ci hanno insegnato i padri dell'Illuminismo.

Athanasius ha scritto:Quando le regole sono ingiuste è dovere morale di ogni buon cittadino non accettarle e cercare di fare valere i propri diritti, come ci hanno insegnato i padri dell'Illuminismo.

ed i partigiani.

Anzi, credo che raramente il progresso della civiltà sia avvenuto in maniera "pacifica".

Intendiamoci, non inneggio alla violenza fisica; in casi estremi (leggi razziali, invasione militare, ecc) può essere lecita anche quella; in casi più normali, alle "normali" prevaricazioni ed ingiustizie, si risponde con "violenze" più misurate: scioperi, manifestazioni, blocchi del traffico, "disobbedienze" ecc.

Purtroppo invece siamo tutti con i nostri sederi sulle sedie, sia chi si sta preparando per il quizzone, pur lamentandosene, sia chi il quizzone non potrà farlo. Viva l'Italia...

sos ha scritto:Purtroppo invece siamo tutti con i nostri sederi sulle sedie, sia chi si sta preparando per il quizzone, pur lamentandosene, sia chi il quizzone non potrà farlo. Viva l'Italia...

Quasi tutti caro...quasi tutti... ih ih ih... (scusate, almeno una ve la dovevo visti i deliri di questa sezione del forum che ho letto negli ultimi 15 gg... in bocca al lupo a tutti comunque, per me domattina sarà una giornata come le altre...penso di essere l'unica insegnante non di ruolo che se ne è stra-sbattuta del concorso-farsa...come dire: un posto estratto a sorte dal Miur= 2 mesi di esaurimento... la dignità e il piacere di potersene fregare del concorso: priceless..ci sono cose che non si possono comprare...). Goodnight and good luck!!