abbandono e nuova presa servizio

Un docente in servizio su uno spezzone (reclutato da III fascia GI) viene contattato da un'altra scuola di una provincia diversa tramite MAD per una cattedra ad orario intero.
1) Il docente è tenuto a dare un preavviso per l'abbandono del servizio nella scuola dova ha lo spezzone ? Se sì, di quanto tempo?
2) Dovrà presentare una lettera di dimissioni nella scuola in cui ha lo spezzone? Come secondo voi è più opportuno motivare l'abbandono del servizio?
Grazie a chi vorrà fornire consigli.

l'abbandono del servizio per forza di cose deve avere una data anteriore al primo giorno di supplenza presso l'altra scuola. Dato che l'abbandono del servizio ti impedisce di prendere altre supplenze (l’abbandono del servizio comporta la perdita della possibilità di conseguire supplenze, sia sulla base delle graduatorie ad esaurimento che di quelle di circolo e di istituto, per tutte le graduatorie di insegnamento.) la seconda scuola non può farti il contratto.

A meno che la seconda supplenza non sia almeno fino al termine delle lezioni e la prima non lo fosse. Comunque in linea di massima la risposta di Disillusa è corretta. E' ininfluente che le province siano diverse, che si sia chiamati da MAD o che si tratti di una cattedra intera invece di uno spezzone.

a nostro parere abbandonare una supplenza comporta l'impossibilità di poter instaurare altri rapporti di lavoro, anche da MAD.

se proprio si vuole attribuire la supplenza (ma la prima scuola dovrebbe essere informata dell'abbandono del servizio) sarebbe esclusa la valutazione del punteggio.

deve passare il principio secondo cui la supplenza da MAD, nel momento in cui viene attribuita, è un contratto determinato a tutti gli effetti. altrimenti la mad rischia di essere più vantaggiosa delle graduatorie

lallaorizzonte ha scritto:a nostro parere  abbandonare una supplenza comporta l'impossibilità di poter instaurare altri rapporti di lavoro, anche da MAD.

se proprio si vuole attribuire la supplenza (ma la prima scuola dovrebbe essere informata dell'abbandono del servizio) sarebbe esclusa la valutazione del punteggio.

deve passare il principio secondo cui la supplenza da MAD, nel momento in cui viene attribuita, è un contratto determinato a tutti gli effetti. altrimenti la mad rischia di essere più vantaggiosa delle graduatorie

Visto tutti i problemi che stanno creando le MAD il Miur, in previsione del prossimo aggiornamento, dovrebbe provvedere a cambiare limiti, vincoli (spesso del tutto inutili) sulle scelte delle scuole in GI.
Con la convocazione via PEC il discorso di perdere troppo tempo per cercare un supplente mosso nel 2007 non ha più ragione di esistere; a meno che non si voglia dire che spulciare fra le mad renda il sistema più efficace.

concordo. Non ha senso far lavorare da mad se nella stessa provincia ci sono persone non occupate o in grado di accettare spezzoni. Quest'anno ho perso la possibilità di completare con altre 6 solo perchè la mia scuola pur essendo molto vicina alla scuola con le grad esaurite non rientrava nelle scuole viciniori

gugu ha scritto:Visto tutti i problemi che stanno creando le MAD il Miur, in previsione del prossimo aggiornamento, dovrebbe provvedere a cambiare limiti, vincoli (spesso del tutto inutili) sulle scelte delle scuole in GI.
Con la convocazione via PEC il discorso di perdere troppo tempo per cercare un supplente mosso nel 2007 non ha più ragione di esistere; a meno che non si voglia dire che spulciare fra le mad renda il sistema più efficace.

E il primo vincolo da togliere sarebbe l'assurdo divieto di iscrizione in III fascia (ancora non applicato) per chi si è laureato dopo il 19 luglio 2013. Vedi che finisci per darmi ragione sul fatto che ridurre il reclutamento da graduatoria e aumentare quello da mad significa di fatto introdurre per alcune categorie di insegnanti una forma di chiamata diretta? Il sistema è più efficace solo perchè permette di chiamare chi vogliono loro. Poi se si vuole anche aumentare il numero delle scuole o dare la possibilità di inserire scuole di province diverse (come proponevi tu) non ho nulla in contrario.

Dec ha scritto:

gugu ha scritto:Visto tutti i problemi che stanno creando le MAD il Miur, in previsione del prossimo aggiornamento, dovrebbe provvedere a cambiare limiti, vincoli (spesso del tutto inutili) sulle scelte delle scuole in GI.
Con la convocazione via PEC il discorso di perdere troppo tempo per cercare un supplente mosso nel 2007 non ha più ragione di esistere; a meno che non si voglia dire che spulciare fra le mad renda il sistema più efficace.

E il primo vincolo da togliere sarebbe l'assurdo divieto di iscrizione in III fascia (ancora non applicato) per chi si è laureato dopo il 19 luglio 2013. Vedi che finisci per darmi ragione sul fatto che ridurre il reclutamento da graduatoria e aumentare quello da mad significa di fatto introdurre per alcune categorie di insegnanti una forma di chiamata diretta? Il sistema è più efficace solo perchè permette di chiamare chi vogliono loro. Poi se si vuole anche aumentare il numero delle scuole o dare la possibilità di inserire scuole di province diverse (come proponevi tu) non ho nulla in contrario.

Il problema della mancanza di docenti verrebbe risolto al 95% se si allargassero le possibilità, lo sappiamo tutti. Il blocco servirebbe di fatto a non produrre nuovo precariato, anche perchè si assumerebbero persone senza titolo. Secondo me se abbattiamo i vincoli numeri e provinciali, con i nuovi TFA/PAS, non ci sarà più bisogno di ricorrere alle MAD così come saranno ridotti al minimo i contratti da 3 GI.
Io scommetto, comunque, che le OOSS non chiederanno nessun cambiamento. Si sarebbero già mossi.

Io non sono per nulla d'accordo. Per molte classi di concorso le GI di terza fascia vengono esaurite anche in ambito provinciale e difficilmente qualcuno cambia provincia (e tanto meno si sposta dal sud al nord) per una supplenza breve.
La storia del non produrre nuovo precariato non l'ho mai capita, perchè queste persone, dopo che avranno lavorato per anni da mad, avanzeranno certamente le loro richieste e sono convinto che troveranno ascolto in sede politica, sindacale e forse anche giudiziaria.
Concordo con te che non cambierà nulla, perchè le OOSS sono disinteressate all'argomento limitandosi a difendere chi è già "dentro" e più i docenti di ruolo che i precari e più gli incaricati annuali dei supplenti brevi; ma una volta che queste persone diventeranno tante e costituiranno un gruppo di pressione e un bacino di tessere allettante non dubito che cambieranno idea; solo che allora il pasticcio sarà già stato fatto e bisogna ricorrere alle solite sanatorie e provvedimenti tampone.
Per quanto riguarda l'amministrazione, non so se sia semplice insipienza o se ci sia sotto un disegno di far passare per via amministrativa (la finestra) ciò che non è passato per via politica (la porta).