Recupero piccolo prestito in caso di decesso

Buongiorno, mi è appena stato concesso un piccolo prestito quadriennale e subito dopo ho scoperto di avere un tumore al seno.
Operata sembra che la situazione non volga al meglio.
Al momento sto facendo la richiesta per la 104.

Quello che mi preoccupa e il recupero del debito da parte di inpdap e il fatto che
non vorrei lasciare al mio coniuge il debito di un bene che, tra l'altro, non servirà più(auto).

Come si comporta l'inpdap in questi casi?
Ho letto che il debito si estingue solo in caso di malattia contratta sul lavoro.
Il mio caso rientra?

Spero di essere stata chiara.
Scusate ma non è facile ragionare in certi termini.

Prima di tutto, sgombrati la mente dai pensieri tragici :-)
Intanto ti faccio i miei auguri più affettuosi e, se ci riesco, vorrei toglierti almeno un pensiero ;-)

Sono andata a spulciare il regolamento dei prestiti inpdap sul sito inps, ma non ho trovato notizie utili.
Quanto al tuo pensiero nero, sapevo che la concessione del piccolo prestito prevede che si paghi una piccola percentuale destinata al Fondo rischi; sapevo anche che il Fondo rischi serve a coprire eventuali mancati rimborsi.

Ho insistito nella ricerca e ho trovato le FAQ sul sito Inps
http://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3B0%3B8186%3B8413%3B8587%3B&lastMenu=8587&iMenu=1&iNodo=8587&iTipo=1&sfiltroentelista=Ex-Inpdap&ifiltroargomento=30&sfiltrotestuale=

Domanda: Cosa succede in caso di morte o sopravvenuta invalidità del beneficiario di un piccolo prestito?
Risposta: In caso di morte del mutuatario o sopravvenuta invalidità assoluta o permanente del dipendente, contratta in servizio e/o per causa di servizio, non si procede al recupero del debito rimanente.

Da quel che capisco, il riferimento alle cause di servizio riguarda solo l'invalidità.

Non hai pensato alla possibilità di chiedere l'estinzione anticipata del prestito, se è venuta meno l'esigenza per cui hai chiesto quella cifra?

PS Ti ho assecondata perché la tua domanda non restasse senza risposta e anche perché capisco il tuo stato d'animo più di quanto tu creda...
Ti abbraccio :-)

Non disperare, successe a una cara amica, il consiglio che ebbe dai medici fu di stare serena in più possibile perchè anche il fatto di essere positiva avrebbe dato un grosso aiuto, ebbene, dopo due anni due di angoscia, altalena su e giù, iniziò a vedere la luce e, finalmente, dopo cinque lungh anni venne dichiarata clinicamente guarita! Auguri!

Non voglio disperare ma solo prevenire delle situazioni, per quello che è possibile.
Naturalmente non è detto che le cure non funzionino.
Se estinguo ora perdo l'acconto, che sicuramente, non è come tutto il prestito, però.
Mi sembra di capire che il fondo rischi è giù incluso nel piano ma non credo aver visto la voce nel foglio che mi è arrivato a casa.

Magari provo a fare un squillo all'inpdap.

Grazie degli auguri e a riaggiornarci presto.

Nikka2014 ha scritto:Non voglio disperare ma solo prevenire delle situazioni, per quello che è possibile.
Naturalmente non è detto che le cure non funzionino.
Se estinguo ora perdo l'acconto, che sicuramente, non è come tutto il prestito, però.
Mi sembra di capire che il fondo rischi è giù incluso nel piano ma non credo aver visto la voce nel foglio che mi è arrivato a casa.

Magari provo a fare un squillo all'inpdap.

Grazie degli auguri e a riaggiornarci presto.

Nel foglio che ti è arrivato, dovrebbe esserci una voce "spese amministrative", che vanno perse, un'altra che è denominata "spese fondo garanzia" o qualcosa del genere.
In caso di estinzione, secondo me, perderesti solo la quota del fondo di garanzia relativa alle prime rate già trattenute.
Ti consiglio di andare personalmente in ufficio per avere un'idea più chiara delle possibilità.
Ciao :-)

tieni duro!!! togli questi brutti pensieri dalla tua mente...

Sono d'accordo, pensare positivo è importante.
Oggi mi sono svegliata bene.
Guarderò le voci e chiamerò, grazie.

In tutto questo mi sto sbattendo anche per cose burocratiche.
L'asl non sa nulla o mi rimanda dal medico di base, che non sa nulla e mi rimanda a un patronato che non sa nulla.
Insomma, al momento ho inoltrato tramite medico di base e patronato la richiesta di invalidita e 104.

Ma della dicitura gravi patologie ai fini lavorativi, nessuno sa dirmi qual'è l'iter da seguire.
Considerato che dovrò iniziare il percorso di cure, avrò bisogno sia di assentarmi da casa per andare in ospedale e sia di un accompagnatore(marito) che dovrà prendersi giorni di ferie.

Ci vuole tanto a creare un opuscolo esemplificativo, da darti alle dimissioni, in ogni struttura ospedaliera?
Oppure isituire uno sportello asl, competente, che porti avanti la pratica dall'iinizio alla fine.
Senza doversi sbattere a destra e manca.

Ciao.

leggi un po' qui sotto, rilevato dal sito INPS.IT

http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5358

Ciao e auguri