Non più supplenti ma mai Prof.

Potrebbe accadere?

La supplenza è una forma di disoccupazione a tempo determinato: sei a casa ma uno ti può chiamare, come un tempo con i braccianti

la riflessione di Filippo Merli su Italia Oggi del 2 settembre 2014

http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=2YENP9&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1

E' sconcertante ed a pensarci bene è proprio così. Ma non sono del tutto d'accordo sull'atteggiamento degli alunni che non sempre è quello descritto.

Il supplente è un laureato in Giurisprudenza prestato alla matematica?

Sbaglierò, ma il giornalista mi sembra un altro che parla di scuola senza sapere di cosa parla, abitudine a mio parere un po' troppo diffusa.

In effetti, questa è una caz....ta grossa, a meno che non sia ironica

La svista del giornalista non è poi così grave; pensate se il supplente fosse un laureato in matematica prestato alla giurisprudenza... con ironia, s'intende!

Ma sottointende l'idea che il supplente sia un tappabuchi senza arte nè parte che si improvvisa e si adatta a tutto solo per sbarcare il lunario.

Io avrei aggiunto: spesso sono proprio i colleghi di ruolo che sminuiscono il lavoro del supplente.
Da supplente di sostegno, avevo dei colleghi che ricordavano sempre agli alunni che tanto, anche se facevano delle verifiche o comunque dei compiti con il voto con me (gruppo di recupero), non contavano niente perché ero supplente. E logicamente, "di sostegno", per di più!
Come curricolare, stessa cosa: ragazzi non vi preoccupate, tanto tra 15 gg se ne va...

Che dite, faccio un colpo di telefono all'articolista? ;-D

PS: supplente con la penna BIC...ma che squallore di metafora...ma perché per affermare che il precariato è una viltà di Stato bisogna dipingere i supplenti come degli Sciuscià? Questo non è un articolo giornalistico, è un polpettone ottocentesco di bassa lega!

Dec ha scritto:Ma sottointende l'idea che il supplente sia un tappabuchi senza arte nè parte che si improvvisa e si adatta a tutto solo per sbarcare il lunario.

Infatti Dec, sono d'accordo con te: un laureato in giurisprudenza non può improvvisarsi docente di matematica, così come un docente di matematica non potrebbe improvvisarsi avvocato.
Il lapsus del giornalista potrebbe rivelarsi significativo dal punto di vista "antropologico": la professionalità del docente non è percepita tanto forte quanto quella di altre figure professionali... da qui la mia risposta ironica.