Job acts Renzi: più che dimezzata l'indennita' di disoccupazione per i precari della scuola?

Vorrei avere delucidazioni sulle conseguenze del decreto attuativo del job acts di Renzi riguardante la NASPI, la nuova indennità di disoccupazione che sostituira' dal 1 maggio 2015 l'ASPI. Da un aprima lettura del decreto mi pare che la nuova indennita' di disoccupazione sarà erogata per un periodo pari alla metà di quello lavorato negli ultimi 4 anni, ma verranno stornate dal periodo di indennita' spettante le eventuali mensilita' di indennita' di disoccupazione gia' percepite nei 4 anni di riferimento. Pertanto, mi sembra di capire che un precario della scuola solito lavorare circa 6 mesi all'anno da graduatoria d'istituto e percepire l'indennita' di disoccupazione per i mesi restanti vedra' ridursi il sussidio della metà. Infatti, se con la vecchia normativa era sufficiente lavorare 6 mesi all'anno per raggiungere il requisito delle 52 settimane di lavoro negli ultimi 2 anni che consetiva annualmente al termine delle lezioni di richiedere l'erogazione di una nuova indennita' di disoccupazione pari ad 8 mesi, ora con la nuova normativa lavorando mediamente 6 mesi all'anno si matureranno solo a 3 mesi di nuova indennità di disoccupazione. Insonna, l'indennita' sarà più che dimezzata. Ho capito bene o mi sbaglio? Grazie a chi vorrà fornirmi dei chiarimenti.

Un precario al 30/06 in ciascun anno solare lavora circa 9 mesi su 12 e percepisce lì'ASPI per 3 mesi su 12 .
Allora:
9 x 4 anni = 36 (mesi lavorati in 4 anni);
3 x 4 = 12 (mesi indennizzati in 4 anni;
36 / 2 = 18 mesi (mesi utili per la NASPI);
18 - 12 (mesi utili - mesi già fruiti) = 6 mesi di NASPI spettante.

Cara Mara, se per sventura un anno ci si bruciasse tutti e sei i nesi di disoccupazione (e già oggi sarebbero 8), che conseguenze ci sarebbero l'anno successivo? E' una vergogna togliere ancora diritti ai precari, dopo aver eliminato il pagamento delle ferie, differito il tfr e attivato un piano di assunzione per cui saranno assunti tanti che precari non sono (alcuni evidentemente occuperanno i posti di quelli che hanno lavorato fino ad oggi).

Mara, grazie per il tuo contributo, ma nel mio post prescedente non mi riferivo a chi ottiene supplenze da graduatorie ad esaurimento fino al 30/06, ma a quei precari della scuola che svolgono supplenze brevi sulla base delle graduatorie di istituto e che, in alcuni ambiti come la scuola primaria, riescono annualmente a lavorare comunque anche 6 mesi (è il caso di diverse persone che conosco). Peraltro, non intendevo fare riferimento solo agli insegnanti, ma pure al personale Ata, in specie collaboratori scolastici. Vorrei sbagliarmi, ma credo che queste categorie di persone con la nuova NASPI saranno sensibilmente penalizzate sotto il profilo economico.

Moltissimi stanno in GI (non in GAE) e hanno contratti al 30/06, me compresa. Comunque sì, chi ha avuto un quadriennio più "accidentato" passando di continuo dal lavoro all' ASPI/miniASPI sarà ancora più penalizzato. In generale, possiamo dire che maggiori sono stati i periodi già indennizzati e minori quelli lavorati, più si verrà penalizzati.

Scusate, ma a me non risulta il calcolo che fate voi.

http://www.governo.it/governoinforma/documenti/cdm_20141224/nuova_aspi_20141224.pdf

Semplicemente, io spero, non verranno conteggiati periodi già indennizzati.
Secondo il vostro calcolo un precario che lavora 8 mesi l'anno, (chiamata da GI a fine settembre, fine lavoro a inizio giugno) non percepirà niente.
8 x 4 = 32
4 x 4 = 16 (mesi già indennizzati)
32/2 = 16
16 -16 = 0

in effetti ho guardato bene e non fa una piega, ogni sei mesi ne cancellerebbero altri sei. Mi sembra un'ingiustizia assurda, proprio mentre si proclama di voler estendere la platea degli aventi diritto e aumentarne la durata

Art. 5
Durata
La NASpI è corrisposta mensilmente, per un numero di settimane
pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi
quattro anni. Ai fini del calcolo della durata non sono computati
i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione
delle prestazioni di disoccupazione. Per gli eventi di
disoccupazione verificatisi dal 1 gennaio 2017 la durata di
fruizione della prestazione è in ogni caso limitata a un massimo
di 78 settimane.

In effetti vengono decurtati i periodi di contribuzione già calcolati in precedenza, non i periodi indennizzati.
Quindi ad un precario che lavora 8 mesi e in precedenza ha sempre preso l'ASPI, verranno calcolati solo gli ultimi 8 mesi e indennizzata la metà, ovvero 4 mesi.
E' ingiusto e penalizza chi l'ha presa per 2-3 mesi pur avendo diritto agli 8 mesi dell' ASPI, si è "giocato" i periodi contributivi.