Bonus 500 euro

Flash1 ha scritto:Desidero acquistare un portatile in un negozio di elettronica che va per la maggiore approfittando della possibilità, offerta in questo periodo, di pagare a rate a canone zero (finanziamento).

Sarebbe una soluzione ottima per le mie modeste possibilità economiche, ma mi è venuto un dubbio a cui non sono riuscito a trovare risposta: è possibile impiegare il bonus dei 500 euro di quest'anno?

In negozio un'operatrice mi ha detto che non lo sa, un'altra che ha già servito con questa soluzione altri docenti.

Qualcuno sa dirmi se è possibile?
Grazie in anticipo.

bintor ha scritto:

avidodinformazioni ha scritto:si

Grazie mille! PS: è vero che acquistando con fattura la garanzia dei prodotti è ridotta ad un solo anno?
L'avevo sentito/letto tempo fa ma non ho avuto conferme...

fradacla ha scritto:

Flash1 ha scritto:Desidero acquistare un portatile in un negozio di elettronica che va per la maggiore approfittando della possibilità, offerta in questo periodo, di pagare a rate a canone zero (finanziamento).

Sarebbe una soluzione ottima per le mie modeste possibilità economiche, ma mi è venuto un dubbio a cui non sono riuscito a trovare risposta: è possibile impiegare il bonus dei 500 euro di quest'anno?

In negozio un'operatrice mi ha detto che non lo sa, un'altra che ha già servito con questa soluzione altri docenti.

Qualcuno sa dirmi se è possibile?
Grazie in anticipo.

Che tu paghi a rate o in unica soluzione,
che tu paghi in contanti, con carta di credito o bonifico,
che tu non paghi affatto :-))
è del tutto irrilevante.
E' rilevante che il negozio ti rilasci una fattura o ricevuta fiscale da cui risulta che hai acquistato l'articolo .... al prezzo di .... in data ....

marycal ha scritto:Carissimi Colleghi
ho alcuni dubbi:
-  nella ricevuta fiscale del mio acquisto , non è stato riportato: 'spesa eseguita con il contributo dello stato'
va bene ugualmente?
SI

- non trovo più lo scontrino. E' un problema?
Potrebbe esserlo, dipende da con chi hai a che fare: qualcuno potrebbe considerare sufficiente la ricevuta fiscale, qualcun altro potrebbe fare il cacaspilli e pretendere anche lo scontrino. Se lo trovi è meglio.

- sulla ricevuta fiscale nominativa, il cassiere del grande magazzino ha omesso l'ultima lettera del mio codice fiscale
Cosa devo fare?
La cosa più banale: aggiungi tu l'ultima lettera :-D
basta usare una penna dello stesso colore e imitare quanto più è possibile la grafia

GRAZIE moltissimo a chi vorrà rispondermi.

raganella ha scritto:Finalmente mi è arrivata via mail la fattura di un acquisto. Mi hanno sbagliato l'indirizzo mettendoci quello della scuola. Nome e CF sono giusti. Ci saranno problemi? Devo farmela rifare con tutti i dati giusti?
Che Paaaaaalle!

avidodinformazioni ha scritto:

raganella ha scritto:Finalmente mi è arrivata via mail la fattura di un acquisto. Mi hanno sbagliato l'indirizzo mettendoci quello della scuola. Nome e CF sono giusti. Ci saranno problemi? Devo farmela rifare con tutti i dati giusti?
Che Paaaaaalle!

Trasferisciti a scuola, così potrai lavorare giorno e notte senza perdere tempo in trasferimenti.

Ora le scuole funzionano anche d'estate; pensano a tutto.

raganella ha scritto:Mi hanno sbagliato l'indirizzo mettendoci quello della scuola. Nome e CF sono giusti. Ci saranno problemi?

raganella ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

raganella ha scritto:Mi hanno sbagliato l'indirizzo mettendoci quello della scuola. Nome e CF sono giusti. Ci saranno problemi?

No, è sufficiente una certificazione rilasciata dalla scuola che attesti che tu non risiedi nella scuola e che nessuno tuo omonimo risieda nella scuola  in modo che la scuola possa prendere atto della regolarità de facto della pezza giustificativa.
Lunedì chiedi al DSGA una certificazione di non residenza nella scuola e appena te la consegna rigiragliela. Sperando che non faccia storie per l'autenticazione della firma del certificatore.

Giancarlo Dessì ha scritto:Sembra l'espressione di un'Hyla sarda che ha appena messo le zampe nell'atrio di una scuola alle 8.30 del 29 luglio.
Però non sapevo che le raganelle usassero il rossetto,al più un po' di ombretto davanti e dietro gli occhi...

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Hyla_sarda_g2.jpg

RobertaB ha scritto:1) se spendo più di 500 euro ovviamente l'eccedenza è a mio carico (e ci mancherebbe)... ma poichè anche io ho segreteria "cacaspilli" (o più che altro poco competente), se non mi accetta la fattura o documentazione perchè eccedente... che gli rispondo?

avidodinformazioni ha scritto:

RobertaB ha scritto:1) se spendo più di 500 euro ovviamente l'eccedenza è a mio carico (e ci mancherebbe)... ma poichè anche io ho segreteria "cacaspilli" (o più che altro poco competente), se non mi accetta la fattura o documentazione perchè eccedente... che gli rispondo?

La stessa cosa che gli risponderesti se ti dicessero che non l'accettano perchè gliel'hai consegnata con la mano destra invece che con la sinistra: che sono cretini e che devono cambiare lavoro.

PS ma a chi è venuto in mente per primo che la fattura non deve eccedere i 500 € ? Scommettiamo che i primi cretini sono proprio i docenti ?

Ah se non avessimo il posto fisso e 3 mesi di vacanze !

avidodinformazioni ha scritto:
PS ma a chi è venuto in mente per primo che la fattura non deve eccedere i 500 € ?

mac67 ha scritto:

avidodinformazioni ha scritto:
PS ma a chi è venuto in mente per primo che la fattura non deve eccedere i 500 € ?

A chiunque abbia avuto a che fare con un impiegato della burocrazia italiana.

Credo di averlo già raccontato: ai tempi del dottorato non mi fu rimborsata una notte in un ostello all'estero, perché non avevo la dichiarazione dell'ambasciata che non era un albergo di lusso. Naturalmente fu inutile fare presente che un albergo di lusso non poteva costare l'equivalente di 30 mila lire di metà anni '90, né che gli ostelli non sono alberghi di lusso.

Sempre ai tempi del dottorato, quando si andava a conferenze pagate con fondi di ricerca, noi dottorandi imploravamo gli organizzatori di rilasciarci un attestato di partecipazione in cui fosse esplicitamente detto che i costi di iscrizione alla conferenza non includevano i pasti, perché altrimenti l'università non ce li avrebbe rimborsati (spiegazione: i pasti ve li dovete pagare voi). Gli organizzatori ci guardavano chi con sconcerto, chi con compassione.

Per non parlare del burocrate che, avendo in mano i documenti di un viaggio di lavoro autorizzato dal direttore dell'istituto, si permise di chiedermi che cosa ero andato a fare nella località X.

Come vedi, ho una lunga lista di situazioni semplicemente ridicole agli occhi di qualunque persona dotata del minimo sindacale di buon senso, che però sono regolarmente accadute per anni e anni.

avidodinformazioni ha scritto:
Tutto questo perchè non si ha il coraggio o la voglia di andare fino in fondo e denunciare il burocrate per omissione di atti d'ufficio (reato penale credo).

Ostello: lo stato non paga il lusso ? OK, ma questo non toglie che io abbia diritto a vivere come voglio, anche nel lusso, e che lo stato debba pagarmi la quota non di lusso; starà al burocrate individuare quante di quelle 30 mila lire sono lusso e quante no; quando brucia il culo a lui che deve fare un'indagine alla camera di commercio, vedi come le paga tutte senza fiatare.

Pasti: chi l'ha detto che è tua incombenza dichiarare che i pasti non sono compresi ? Sicuro che non spetti a lui provare il contrario ?
Dovevate dimostrare anche che non erano comprese le mignotte ?

Lavoro autorizzato: sono andato a fare quello che il DS mi ha detto di fare; se vuoi sapere cosa lo chiedi al DS; gli ordini di servizio si ottemperano anche se sono insensati, e se generano diritto al rimborso si rimborsa; qualora il viaggio fosse insensato, il burocrate deve avviare una procedura di recupero del danno erariale contro il DS ..... se ne ha il coraggio ovviamente.

In tutti questi casi andando dal giudice il burocrate si pente di essere nato coglione.

mac67 ha scritto:

avidodinformazioni ha scritto:
Tutto questo perchè non si ha il coraggio o la voglia di andare fino in fondo e denunciare il burocrate per omissione di atti d'ufficio (reato penale credo).

Ostello: lo stato non paga il lusso ? OK, ma questo non toglie che io abbia diritto a vivere come voglio, anche nel lusso, e che lo stato debba pagarmi la quota non di lusso; starà al burocrate individuare quante di quelle 30 mila lire sono lusso e quante no; quando brucia il culo a lui che deve fare un'indagine alla camera di commercio, vedi come le paga tutte senza fiatare.

Pasti: chi l'ha detto che è tua incombenza dichiarare che i pasti non sono compresi ? Sicuro che non spetti a lui provare il contrario ?
Dovevate dimostrare anche che non erano comprese le mignotte ?

Lavoro autorizzato: sono andato a fare quello che il DS mi ha detto di fare; se vuoi sapere cosa lo chiedi al DS; gli ordini di servizio si ottemperano anche se sono insensati, e se generano diritto al rimborso si rimborsa; qualora il viaggio fosse insensato, il burocrate deve avviare una procedura di recupero del danno erariale contro il DS ..... se ne ha il coraggio ovviamente.

In tutti questi casi andando dal giudice il burocrate si pente di essere nato coglione.

E secondo te un dottorando che negli anni '90 prendeva 13 milioni di lire l'anno aveva tempo, voglia e soprattutto soldi per stare dietro a tutto questo?

Giancarlo Dessì ha scritto:

mac67 ha scritto:
E secondo te un dottorando che negli anni '90 prendeva 13 milioni di lire l'anno aveva tempo, voglia e soprattutto soldi per stare dietro a tutto questo?

Negli anni 90 non tanto, nel terzo millennio, si. Ormai si va più frequentemente dall'avvocato di fiducia che dal salumiere di fiducia.
Non so i motivi. Forse il prezzo della mortadella è salito alle stelle o quello degli avvocati è crollato. Forse gli avvocati fanno un marketing più efficace di quello dei salumieri. O forse non fanno più né la mortadella di un tempo né le leggi di un tempo, motivo per cui si è demotivati a recarsi dal salumiere e fortemente motivati a recarsi dall'avvocato.