PRIMO BILANCIO COMPETENZE NEOIMMESSI

iaiataf ha scritto:Io non mi aspetto niente di buono sinceramente. Sarei ottimista di natura ma sono nella scuola da abbastanza tempo da aver imparato che non dobbiamo mai rilassarci. Le carte cambiano sempre a giochi aperti e non ci sono mai sicurezze. Magari avremo meno caratteri o di piu' o domande diverse, nessuno puo' saperlo. Qualcuno ha avuto modo di confrontarsi con il proprio tutor o di capire se prima di firmare il Patto con il preside e crociare le nostre personali criticita' avremo modo di conoscere quali corsi di formazione offrira' il territorio? Perche' se io crocio "dispersione scolastica" e poi non si attiva nessun corso in merito, che si fa?

mate ha scritto:PUNTO N.15 secondo voi va bene cosi'?
n. 15 utilizzare diverse tecniche e strumenti per la valutazione formativa
La verifica, all’interno di un gruppo classe, è un’azione complessa, che investe diversi ambiti. La centralità del momento valutativo, visto come momento di crescita, è legata alla valenza formativa della valutazione. La valutazione è un processo carico di significati e di risvolti psicologici e non può essere una semplice misurazione di aspetti quantitativi: bisogna valutare anche l’impegno, l’atteggiamento relazionale di ogni singolo studente e la crescita globale. La valutazione non può assumere rigida, bensì deve essere flessibile, formativa: deve favorire la progettazione di percorsi educativi che tengano conto delle basi di partenza, del patrimonio di conoscenze già acquisite dallo studente. Valutare per educare, senza escludere anche una funzione di responsabilizzazione e di rinforzo all’impegno e alla partecipazione. La classificazione delle prove di verifica può essere fatta in base a diversi indicatori:
- tipo di prestazione richiesta: prove orali di comprensione e di produzione, prove scritte di comprensione e di produzione, prove scritto - grafiche di comprensione e di produzione, prove pratiche – operative
- periodo dell’anno scolastico in cui le prove vengono somministrate: - Prove iniziali o d’ingresso, prove intermedie, prove finali o d’uscita
- funzione che le prove svolgono nel processo formativo messo in atto: - Prove diagnostiche o iniziali, prove di verifica formativa, prove sommative.
- strutturazione: prove non strutturate, prove strutturate, prove semistrutturate
Come scegliere il tipo di prova da somministrare? La risposta non è univoca, ma subordinata alla classe, agli obiettivi prefissati a monte dell’unità di apprendimento, delle finalità. Quello che si può affermare è che una prova è valida nella misura in cui rileva ciò che ci si era prefisso di rilevare, quando c’è corrispondenza tra ciò che la prova riesce a rilevare e quanto s’intendeva rilevare.

perly ha scritto:ma ai laboratori noi dobbiamo già iscriverci tramite link del nostro ust a prescindere dal bilancio

tellina ha scritto:genio!!!!
non ho inserito nemmeno una parolona anglononsocchè
dirò quindi, sottolineando la cosa, che sono evidentemente molto carente in inglese.
così mi spediranno a specifico corso.
e non mi dispiacerebbe affatto.

perly ha scritto:Nella mia provincia si potrà scegliere tra sette laboratori diversi le cui tematiche sono già note

tellina ha scritto:me la son persa...
quali sarebbero?

NI84 ha scritto:Grazie michetta la stavo ricercando, intendevo questa. Posso gentilmente chiederti su cosa hai argomentato al punto e) indicatore 30?

mate ha scritto:PUNTO N.15 secondo voi va bene cosi'?
n. 15 utilizzare diverse tecniche e strumenti per la valutazione formativa
La verifica, all’interno di un gruppo classe, è un’azione complessa, che investe diversi ambiti. La centralità del momento valutativo, visto come momento di crescita, è legata alla valenza formativa della valutazione. La valutazione è un processo carico di significati e di risvolti psicologici e non può essere una semplice misurazione di aspetti quantitativi: bisogna valutare anche l’impegno, l’atteggiamento relazionale di ogni singolo studente e la crescita globale. La valutazione non può assumere rigida, bensì deve essere flessibile, formativa: deve favorire la progettazione di percorsi educativi che tengano conto delle basi di partenza, del patrimonio di conoscenze già acquisite dallo studente. Valutare per educare, senza escludere anche una funzione di responsabilizzazione e di rinforzo all’impegno e alla partecipazione. La classificazione delle prove di verifica può essere fatta in base a diversi indicatori:
- tipo di prestazione richiesta: prove orali di comprensione e di produzione, prove scritte di comprensione e di produzione, prove scritto - grafiche di comprensione e di produzione, prove pratiche – operative
- periodo dell’anno scolastico in cui le prove vengono somministrate: - Prove iniziali o d’ingresso, prove intermedie, prove finali o d’uscita
- funzione che le prove svolgono nel processo formativo messo in atto: - Prove diagnostiche o iniziali, prove di verifica formativa, prove sommative.
- strutturazione: prove non strutturate, prove strutturate, prove semistrutturate
Come scegliere il tipo di prova da somministrare? La risposta non è univoca, ma subordinata alla classe, agli obiettivi prefissati a monte dell’unità di apprendimento, delle finalità. Quello che si può affermare è che una prova è valida nella misura in cui rileva ciò che ci si era prefisso di rilevare, quando c’è corrispondenza tra ciò che la prova riesce a rilevare e quanto s’intendeva rilevare.