per Paolo Pizzo e/o esperti: Trasferimento interprovinciale e tutela legale del disabile

Buonasera

sono entrata in ruolo nel 2014/15 in provincia diversa da residenza; ho un fratello disabile grave, unica referente e convivente. La mia domanda è, la tutela legale (che non ho mai chiesto) mi darebbe diritto di precedenza nella mobilità interprovinciale? Oppure no? La cosa non mi è chiara.
Nel momento in cui presenterò domanda di trasferimento, la mia particolare condizione di necessità di assistenza per mio fratello, non mi darà diritto ad alcuna precedenza o punteggio, rispetto ad un'altra persona che farà richiesta nella mia stessa provincia (ambito) e stessa cdc, che non ha però alcuna responsabilità di cura e sostegno di una persona cara affetta da disabilità?
grazie

ti devo chiedere se i tuoi genitori sono in vita oppure inabili. Perché in questo caso non hai bisogno della tutela legale.

Buonasera Paolo
i miei genitori (80 e 76 anni) sono entrambi cardiopatici in terapia TAO (anticoaugulante con controlli ospedalieri ogni 10/15 gg) in più mio padre è affetto da patologia reumatologica che lo ha limitato fortemente nella deambulazione; siamo tutti conviventi nella stessa abitazione.
Per quest'anno sono in assegnazione provvisoria, ma temo molto l'eventualità di non ottenere trasferimento. Sarebbe una vera tragedia e lo dico fuori da ogni retorica o pietismo.
Quindi? Con questa situazione familiare potrei avere precedenza?

p.s: non mi sembra neanche eticamente corretto che si sia costretti a ricorrere ad un avvocato per intraprendere una procedura legale, con tutto ciò che ne consegue in termini di spese, lungaggini burocratiche etc etc, per poter semplicemente garantire quel diritto di cura e assistenza al disabile, sancito dalla stessa L. 104. Comprendo perfettamente che tutto ciò possa essere legato agli abusi che purtroppo ci sono e ci saranno sempre...ma quanta sofferenza reale ci sia all'interno di molte famiglie di disabili, questo non può certificarlo davvero nessuno.

leamito ha scritto:Buonasera Paolo
i miei genitori (80 e 76 anni) sono entrambi cardiopatici in terapia TAO (anticoaugulante con controlli ospedalieri ogni 10/15 gg) in più mio padre è affetto da patologia reumatologica che lo ha limitato fortemente nella deambulazione; siamo tutti conviventi nella stessa abitazione.
Per quest'anno sono in assegnazione provvisoria, ma temo molto l'eventualità di non ottenere trasferimento. Sarebbe una vera tragedia e lo dico fuori da ogni retorica o pietismo.
Quindi? Con questa situazione familiare potrei avere precedenza?

p.s: non mi sembra neanche eticamente corretto che si sia costretti a ricorrere ad un avvocato per intraprendere una procedura legale, con tutto ciò che ne consegue in termini di spese, lungaggini burocratiche etc etc, per poter semplicemente garantire quel diritto di cura e assistenza al disabile, sancito dalla stessa L. 104. Comprendo perfettamente che tutto ciò possa essere legato agli abusi che purtroppo ci sono e ci saranno sempre...ma quanta sofferenza reale ci sia all'interno di molte famiglie di disabili, questo non può certificarlo davvero nessuno.

Qualora entrambi i genitori siano impossibilitati a provvedere all’assistenza del figlio disabile grave perché totalmente inabili, viene riconosciuta la precedenza, alla stregua della scomparsa di entrambi i genitori, anche ad uno dei fratello o delle sorelle, in grado di prestare assistenza, conviventi di soggetto disabile in situazione di gravità.

Devi autocertificare la convivenza e devi presentare i certificati di inabilità di entrambi i genitori.

Grazie davvero per la professionalità che emerge dalle risposte. Auguro buon lavoro e buona domenica

Buongiorno Paolo
mi è sorto un dubbio leggendo i vari tuoi commenti ad altri post, la mia domanda sull'assistenza al fratello disabile, è relativa al trasferimento interprovinciale, come indicato in oggetto. Avrei diritto dunque, ugualmente alla precedenza? Grazie

leamito ha scritto:Buongiorno Paolo
mi è sorto un dubbio leggendo i vari tuoi commenti ad altri post, la mia domanda sull'assistenza al fratello disabile, è relativa al trasferimento interprovinciale, come indicato in oggetto. Avrei diritto dunque, ugualmente alla precedenza? Grazie

Per il trasferimento interprovinciale, tranne che a favore dei figli o dei coniugi disabili, NON è prevista alcuna precedenza!

Nei trasferimenti interprovinciali è riconosciuta la precedenza ai soli genitori, anche adottivi, o a chi, individuato dall’autorità giudiziaria competente, esercita legale tutela e successivamente al coniuge del disabile in situazione di gravità, obbligati all’assistenza.

Il personale scolastico che intende assistere il familiare diverso dal coniuge e dal figlio ai sensi dell’art. 33, commi 5 e 7, della legge n. 104/92, in qualità di referente unico, non è destinatario di una precedenza nell’ambito delle operazioni di mobilità; al fine di realizzare l’assistenza al familiare disabile, il personale interessato partecipa alle operazioni di assegnazione provvisoria, usufruendo della precedenza che sarà prevista dal CCNI sulla mobilità annuale.

Buoonasera,
quindi Paolo Pizzo, non aveva letto bene l'oggetto del messaggio.
Grazie cmq

Buongiorno,
provo a cercare qui le risposte alle mie domande.
Sono curatore (per decreto del giudice) di mio zio (con legge 104/92 art. 3 comma 3). Entrato in fase C da GAE, in una provincia lontana dalla mia, mi accingo a fare domanda di mobilità per l'assegnazione definitiva. L'avere la curatela di un soggetto mi dà precedenza nei trasferimenti interprovinciali? Come farla valere e dove inserirla nella domanda?
Grazie anticipatamente.

Buonasera paolo pizzo ho bisogno di un tuo chiarimento....GRAZIE
Neoassunta fase 0 concorso ho fatto regolarmente la domanda provinciale.....io però lavoro fuori la mia provincia e da qualche mese ho la 104 art.3 comma 1 e sto facendo le chemio nella mia provincia.

Volevo chiederti ora che farò l'interprovinciale la mia precedenza sarà solo nella fase D o per il fatto che faccia cure continuative salvavita avrò almeno il "vantaggio" di rientrare tra i disabili di tutte le fasi che hanno BISoGNO di curarsi almeno vicino casa.

TI SAREI GRATA se mi aiutassi a capire come funziona questo tipo dimobilità.

Salve a tutti, pongo anch'io un quesito riguardante la mia situazione: docente di ruolo assunta entro a.s. 2014/15 interessata al trasferimento interprovinciale nel comune di residenza di due genitori entrambi con la 104 e un fratello che per quest'anno ha ottenuto l'invalidità civile per trattamento chemioterapico. Ho usufruito per l'a.s. dei 3 giorni di permesso retribuito per l'assistenza ad uno dei genitori ex art. 42 ecc. La domanda la farei per l'assistenza ai genitori, io risiedo in una provincia diversa da quella dei familiari citati. Se fossi nella fase A potrei a quanto ho capito usufruire della precedenza ma in quanto rientrante nella fase B punto 1 della mobilità interprovinciale non ho diritto ad alcuna precedenza, giusto? A meno che non sia tutore legale, ma non è la mia situazione.

Solo nelle assegnazioni.

Riposto il messaggio, sperando abbia più rilevanza e qualcuno risponda ... magari Paolo Pizzo, Lalla o altri moderatori .
Buongiorno,
provo a cercare qui le risposte alle mie domande.
Sono curatore (per decreto del giudice) di mio zio (con legge 104/92 art. 3 comma 3). Entrato in fase C da GAE, in una provincia lontana dalla mia, mi accingo a fare domanda di mobilità per l'assegnazione definitiva. L'avere la curatela di un soggetto mi dà precedenza nei trasferimenti interprovinciali? Come farla valere e dove inserirla nella domanda?
Grazie anticipatamente.

GAE78....sicuramente avrai partecipato alla mobilità, potresti dirci se, poi, il tuo AT ti ha convalidato la precedenza in virtù della tutela legale di tuo zio?
Grazie...la tua risposta potrebbe essere di aiuto.