Chi non partecipa al concorso

Da julias Dom Apr 03, 2016 7:53 pm

Promemoria primo messaggio :

Incontro sempre più colleghi precari che rinunciano a partecipare al concorso per vari motivi tipo:

a) è un concorso truffa
b) non ho tempo/voglia/età
c) tanto lavorerò lo stesso grazie alle supplenze, come ho sempre fatto, perché sono in seconda fascia

Il terzo punto, in particolare, mi riempie di dubbi (gli altri due sono davvero opinabili): e se avessero ragione? Sì, certo, il tempo passato a studiare non è mai perso, ma ci risparmieremmo un esaurimento nervoso da concorso.

Che ne pensate? Che possibilità ci sono per chi non dovesse sostenere/passare il concorso? Piano B?

Da MaurG Mar Apr 05, 2016 8:03 pm

PJMS ha scritto:Guarda, io conosco ragazzi che fanno il tecnico e preferirebbero di gran lunga fare l'operaio, magari specializzato vicino ad un tornio a CN, che il prof. Non so se amano il tornio e se la loro sia una passione. So di sicuro che se gli dico che dovrebbe studiare altri 5 anni all'università e magari abilitarvi come voi, per guadagnare forse 100 euro in più, quelli mi riderebbero in faccia.

Io credo che oggi le motivazioni per fare il prof. sono solo due. O hai passione e quindi lo faresti pure gratis, oppure sei disperato e sei disposto a prendere 1.300 euro netti (poco più o poco meno, dipende pure dalle regioni) e su quello crearti una ben precisa e purtroppo limitata aspettativa di vita, mentre appena pochi anni prima con la laurea in tasca pensavi se mai avresti trovato un garage spazioso per contenere tutte le tue auto...

Premetto che la mia non vuole essere una polemica ma solo uno scambio di vedute.
Da abilitato TFA l'insegnamento mi piace e sono contento di fare quello che faccio . Una cosa è certa. Se avessi avuto un LAVORO non lo avrei certo lasciato per fare il TFA. Ma un lavoro non lo avevo, ora sì.
Non penso che tutti quelli che fanno l'insegnante vivano da poveri. Tanti hanno famiglia e magari sono in due a lavorare nella scuola.
Avrebbero potuto anche fare altro (in altri tempi) ma entrati a scuola non sono più usciti. Vocazione al martirio? Ne dubito!

Da Ospite Mar Apr 05, 2016 8:38 pm

Per me sono discorsi OLD Style, nel senso che c'è ancora un pregiudizio diffuso sull'insegnamento nato negli anni 80 e proseguito fino all'inizio del 2000.
Che ci siano lavori migliori, è verissimo, chi lo negherebbe. Però è vero che ci sono lavori anche ben peggiori.
Il discorso dell'investimento è relativo, quanti laureati con master sono disoccupati o guadagnano cifre ridicole da precari? Secondo me, entrando di ruolo come insegnante, migliorerebbero di molto la loro vita.
Senza contare che sicurezza del posto fisso, cosa che attualmente gran pochi lavoratori hanno... e fidatevi che anche un ricco manager, se viene licenziato ad oltre 50 anni ed ha perso la sua rete di contatti, non se la passa affatto bene!

Da avidodinformazioni Mar Apr 05, 2016 8:46 pm

MaurG ha scritto:Mi permetto di dire che llora dopo la laurea, ecc bisognava fare domanda come dirigenti alla FIAT e non mettersi in graduatoria per fare l'insegnante

Ho fatto 17 anni alla ThyssenKrupp di Torino, poi dopo la chiusura mi sono riconvertito; da 1900 a 1350 ma con la tranquillità del posto fisso (non subito ovviamente).

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