L'obbligatorietà delle prove INVALSI fa aumentare le certificazioni?

Secondo voi è possibile che l'obbligatorietà delle prove INVALSI ai fini della partecipazione agli esami di licenza media faccia aumentare le certificazioni di BES? Infatti con il fatto che queste prove sono obbligatorie per l'esame finale ecco che i controlli del MIUR soprattutto sulle scuole campione saranno più capillari, per monitorare attraverso le prove il livello di istruzione raggiunto. Ma se una scuola aumenta le certificazioni ecco che può più facilmente giustificare un livello basso di preparazione dell'utenza, poiché le certificazioni indicano che i ragazzi hanno difficoltà di apprendimento. Nel caso contrario, invece, sarebbero i docenti della scuola a dare un servizion carente. Anche voi avete riflettuto su questo aspetto?

Questa tesi, sostenuta da TC, è irragionevole: non è un caso che chi è contro l'Invalsi, di solito, non è altrettanto contrario alla proliferazione di certificazioni.

herman il lattoniere ha scritto:Questa tesi, sostenuta da TC, è irragionevole: non è un caso che chi è contro l'Invalsi, di solito, non è altrettanto contrario alla proliferazione di certificazioni.

Boh, devo dire che questa non mi risulta.

Io, tra i colleghi che sono contro l'invalsi, ho esperienza soprattutto di fronti che sono contro l'invalsi per principio, perché sono contrari a una finta obiettività pretestuosa, che viene presentata al pubblico come "mezzo infallibile per valutare gli insegnanti" mere questo non è vero... ma NON che siano contrari all'invalsi perché quel tipo di prove causa troppo stress ai poveri fanciulli fragili e svantaggiati, che quindi devono esserne esonerati in tutti i modi possibili con la proliferazione di certificazioni.

Nella mia esperienza, anzi, quelli che sono più fanatici del'invalsi sono anche quelli più fanatici delle certificazioni, semplicemente perché entrambe le cose sono caldeggiate dal pensiero unico dominante, e considerate virtuose per la buona scuola, e quindi le caldeggiano tutte e due insieme, senza nemmeno porsi il problema che siano in contraddizione o no.

Per dare lustro all'istituto, fa figo dichiarare di dare un'importanza enorme alle prove invalsi, e fa figo anche dimostrare di avere una percentuale altissima di certificazioni, in modo da risultare come una scuola molto inclusiva?

Il preside apprezza entrambe le cose?

E allora gli invasati se le fanno andare bene tutte e due insieme, che problema c'è?

...mai visto scuole che si vantino di numeri altissimi di certificazioni. E dove? Nel ptof? E a che scopo?
Pensa che colpaccio presentare la propria come una scuola piena di alunni con difficoltà di apprendimento! Pieno di iscrizioni garantito! Roba da mentecatti. Proprio mentre i licei si vantano di avere solo alunni pettinati...  

Vi domando invece, l'esonero dalla prova Invalsi di inglese per i DSA esonerati dallo scritto di lingua, inficia la validità del titolo?

alle medie assolutamente no

lucetta10 ha scritto:...mai visto scuole che si vantino di numeri altissimi di certificazioni. E dove? Nel ptof? E a che scopo?
Pensa che colpaccio presentare la propria come una scuola piena di alunni con difficoltà di apprendimento! Pieno di iscrizioni garantito! Roba da mentecatti. Proprio mentre i licei si vantano di avere solo alunni pettinati...  

Certo che aumentano le iscrizioni: aumentano le iscrizioni di alunni di livello basso, o per difficoltà effettive, o anche per semplice somaraggine. MI pare assolutamente ovvio: il messaggio che passa è che "questa è una scuola facile e poco esigente, in cui si mantiene un livello di richieste calibrato sulla portata dell'alunno più debole, e in cui siamo disponibilissimi a concedere facilitazioni personalizzate a chiunque le richieda". Secondo te scarseggiano, i potenziali clienti? Ma col cavolo!

Tu veramente assumi che la maggior parte delle famiglie cerchi la scuola tosta e rigorosa? Dal tuo osservatorio imparziale di insegnante delle medie, che le tipologie di alunni le vede tutte, allo stesso modo, ti risulta questo?

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Qunto al fatto che "i licei si vantino di avere solo alunni pettinati", mi sa tanto che ti sbagli: quello è ciò che fanno solo una piccola minoranza di licei di elite, e quasi tutti di centri cittadini di grandi metropoli, che campano sulla fama storica di utenza blasonata...

...e che finiscono sui media in maniera esageratamente SOVRArappresentata rispetto alla media dei licei normali (non dico quelli più scarsi, ma la media di quelli normali), che invece non possono permettersi di campare sulla selezione delle elite, ma devono arrabattarsi per non perdere iscrizioni a causa della concorrenza di altri licei normali quanto loro.  

Non ci sono solo il Parini di Milano e e il Visconti di Roma, contrapposti alla succursale disgraziatissima con una sola sezione nel paesello a casa dei lupi... ci sono millemila istituti di medie dimensioni, di medio livello e di medie cittadine di provincia, che devono raccogliere utenza così -così, e che devono per forza farsi concorrenza su dettagli minori, mantenendo di fatto il livello uguale tra di loro,e  semmai trascinato al ribasso.

Prendi un qualsiasi indirizzo di studi liceali. Se un medio capoluogo di provincia toscano, umbro o abruzzese ha solo due licei classici intitolati a un paio di glorie umanistiche locali, l'istituto "Rambaldo da Montebotolino", filologo minore del Quattrocento, e l'istituto "Margherita Cenci", poetessa sentimentale barocca, mi pare ovvio che questi:

a) si disputeranno gli alunni alla pari, e non potranno mai permettersi di presentare offerte formative troppo diverse dall'uno all'altro; cioè, non può esistere la contrapposizione tra "quello tosto" e "quello facile", altrimenti nel giro di pochi anni il travaso di iscrizioni dall'uno all'altro porta a invertire la situazione, con un ciclo ricorsivo e rimbalzante...

b) aumenteranno il potenziale parco-clienti aprendo da un anno all'altro anche sezioni di linguistico, sezioni di scienze umane, sezioni di liceo musicale, forse perfino di scientifico con la promessa che siano "più inclusive" (cioè, più facili) rispetto ai licei scientifici consolidati della stessa città, cioè per raccogliere i bocciati o gli scoraggiati dello scientifico vero... mentre a sua volta lo scientifico aprirà le sezioni di indirizzo sportivo o di economico-sociale, per le stesse identiche ragioni, cioè per raccogliere i bocciati o gli scoraggiati dell'altro scientifico, o del classico. O anche per fare concorrenza agli istituti tecnici in materia di prime scelte, e non di ripieghi.

Cioè, facciamo vedere che accogliamo tutti, che diamo gli aiutini a tutti, che siamo poco richiedenti, e confidiamo che le iscrizioni aumentino.

Possibile che ti suoni così strano?