Assurda richiesta per la Legge 104

Scuola che cambi, usanze che trovi, verrebbe da dire.

Sono afflitto da grave patologia e per ben cinque anni (purtroppo) ho usufruito dei tre giorni di permesso messi a disposizione dalla Legge 104.

Non ho mai avuto problemi con segreterie e Dirigenti....quest'anno il nuovo D.S. mi chiede un resoconto annuale di tutte le assenza che farò. Cioè vuole che io gli dica a settembre e fino al 30 giugno quando andrò in ospedale a farmi la chemio, a visita, etc. etc.

Mi sembra una richiesta assurda ma lei insiste che le nuove disposizioni sono queste. E' per caso cambiata la normativa? Me la linkate per piacere, a me sembra una richiesta
assurda (della serie guarda nella sfera di cristallo).

saluti

Giulio

il parere della Funzione Pubblica n. 13 del 18/02/2008 :

“le amministrazioni, nell'ambito del quadro sopra delineato e nell'esercizio della propria discrezionalità datoriale, debbano individuare a seconda delle circostanze che si presentano i presupposti per la concessione dei permessi. Al fine di evitare la compromissione del funzionamento dell'organizzazione, le amministrazioni dovrebbe concordare preventivamente con il lavoratore le giornate o le ore di permesso. A questo scopo può essere utile elaborare un piano per la fruizione dei permessi, che naturalmente è solo lo strumento formale dell'accordo lavorativo, il cui contenuto si può riempire sulla base della sussistenza del presupposto della legittimazione al congedo per il lavoratore”.

circolare n. 8 del 05/09/2008 della Funzione Pubblica:

r“organizzare l’attività lavorativa in maniera tale da evitare che le assenze giustificate del personale possano andare a detrimento della funzionalità e dell’offerta di servizi. In quest’ottica, è particolarmente rilevante l’attività di programmazione da parte del dirigente anche relativamente alle presenze e alle assenze dal servizio; quindi dovranno essere date chiare indicazioni ai dipendenti affinché nei limiti del possibile le richieste di permesso siano presentate con congruo anticipo”.

La Funzione Pubblica, circolare n. 13 del 6 dicembre 2010:

“ Salvo dimostrate situazioni di urgenza, per la fruizione dei permessi, l'interessato dovrà comunicare al dirigente competente le assenze dal servizio con congruo anticipo, se possibile con riferimento all'intero arco temporale del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dell'attività amministrativa “.

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali interpello il n. 31/2010 del 6 luglio 2010

Stante l’assenza di una disciplina normativa in ordine alle problematicità oggetto di interpello, occorre richiamare principi di carattere generale volti a contemperare la necessità di buon andamento dell’attività imprenditoriale con il diritto all’assistenza da parte del disabile.
In tal senso si ritiene possibile, da parte del datore di lavoro, richiedere una programmazione dei permessi, verosimilmente a cadenza settimanale o mensile, laddove:
- Il lavoratore che assiste il disabile sia in grado di individuare preventivamente le giornate di assenza;
- purché tale programmazione non comprometta il diritto del disabile ad una effettiva assistenza;
- segua criteri quanto più possibile condivisi con i lavoratori o con le loro rappresentanze;
la predeterminazione di tali criteri dovrebbe altresì garantire il mantenimento della capacità produttiva dell’impresa e senza comprometterne, come detto, il buon andamento.


A mio avviso assolutamente illegittima la richiesta della Ds sulla programmazione annuale.

Hai tutti i riferimenti normativi a cui appellarti.

Beh, mi sembra abbastanza chiaro. Le normative parlano sempre con verbi al condizionale o con frasi dubitative ("dovrebbe" "se possibile" "si ritiene" "verosimilmente") quindi nessun diktat, nessun imperativo, nessun obbligo. Pertanto se il disabile riesce a dare in anticipo le date , bene, altrimenti, di certo per questo non possiamo negargli un suo diritto.

Io ho sempre preso giorni di congedo con la 104 nei casi di chemio e visite specialistiche, ma mi chiedo, se uno non si sente bene per la somministrazione a casa di un farmaco inerente sempre la grave patologia, può usufruire di uno dei tre giorni della legge 104 o deve ricorrere ai normali congedi per malattie, quelli che dà il medico di base?

orsa99 ha scritto:Beh, mi sembra abbastanza chiaro. Le normative parlano sempre con verbi al condizionale o con frasi dubitative ("dovrebbe" "se possibile" "si ritiene" "verosimilmente") quindi nessun diktat, nessun imperativo, nessun obbligo. Pertanto se il disabile riesce a dare in anticipo le date , bene, altrimenti, di certo per questo non possiamo negargli un suo diritto.

Io ho sempre preso giorni di congedo con la 104 nei casi di chemio e visite specialistiche, ma mi chiedo, se uno non si sente bene per la somministrazione a casa di un farmaco inerente sempre la grave patologia, può usufruire di uno dei tre giorni della legge 104 o deve ricorrere ai normali congedi per malattie, quelli che dà il medico di base?

In casi particolari, come quello che (purtroppo) dscrivi, se hai ancora il giorno di 104 a disposizione puoi fruire di quello.

Altrimenti puoi utilizzare anche i giorni di malattia. Tali giorni, come quello del post chemio o simili, rientrano nella grave patologie e non hanno decurtazione né sono compresi nel periodo di comporto. Altresì non ci potrà essere visita fiscale. Rientrano tali assenze nelle "conseguenze certificate di grave patologia".

Paolo grazie delle preziose info.

Un cordiale saluto,

Giulio

orsa99 ha scritto:Paolo grazie delle preziose info.

Un cordiale saluto,

Giulio

Prego e in bocca al lupo.

ciao Giulio tantissimi in bocca al lupooooooooooo!!!! (gridato a pieni polmoni). quando leggo certe cose mi si rizzano i capelli in testa dalla rabbia, certi ds sono proprio degli emeriti imbecilli. guarisci presto, pensa solo a stare bene. come dice giustamente paolo i giorni di malattia per grave patologia non hanno decurtazione di stipendio, non sono conteggiati e non prevedono visita fiscale.

Aggiorno la situazione, adesso non vuole il resoconto annuale, ma che gli porti un certificato ogni volta che mi assento (la domanda per la 104 non basta), siccome io faccio prelievi endovenosi anche in strutture private, non sempre posso garantire una certificazione simile, d'altronde, settimanalmente mi somministro un farmaco potente a casa che spesso mi procura febbre e vomito, con effetti non sempre controllabili, situazione che mi dà diritto di stare a casa. E poi la certifcazione della 104, non serve anche a questo, cioé a sburocratizzare situazioni simili quando appunto già si é riconosciuta una grave situazione clinica?

orsa99 ha scritto:Aggiorno la situazione, adesso non vuole il resoconto annuale, ma che gli porti un certificato ogni volta che mi assento (la domanda per la 104 non basta), siccome io faccio prelievi endovenosi anche in strutture private, non sempre posso garantire una certificazione simile, d'altronde, settimanalmente mi somministro un farmaco potente a casa che spesso mi procura febbre e vomito, con effetti non sempre controllabili, situazione che mi dà diritto di stare a casa. E poi la certifcazione della 104, non serve anche a questo, cioé a sburocratizzare situazioni simili quando appunto già si é riconosciuta una grave situazione clinica?

Non concordo con il dirigente. Ai fini della fruizione dei 3 giorni al mese non bisogna presentare ulteriori certificazioni oltre a quella già presentata ad inizio anno. Ovvero i giorni non devono essere giustificati ogni volta che il docente ne fruisce.

Ci piacerebbe sapere da quale normativa il ds evince le sue pretese.