LUN 18 - A043/A050 (prova comune di Italiano per Ambiti 4 e 9) - Italiano, storia e geografia / Materie letterarie II grado

Quesito 1
"La varietà delle testimonianze storiche è pressoché infinita. Tutto ciò che l'uomo dice o scrive, tutto ciò che costruisce, tutto ciò che sfiora, può e deve fornire informazioni su di lui". (M. BLOCH, Alopogia della storia).
Si commenti questa frase di Bloch a proposito delle fonti e del loro utilizzo in storia.

Quesito 2
Perché la Geografia, nella lettura e interpretazione dei fatti che derivano dalle relazioni tra uomo e ambiente, non può fare a meno di prestare grande attenzione alla dimensione temporale, includendo in questa anche il futuro?

Quesito 3
Esplicitare le principali differenze fra la lingua scritta e quella parlata in vista di specifici percorsi di sviluppo delle abilità linguistico-comunicative.

Quesito 4
"Ma dentro i confini di un medesimo ed unico dialetto non v’è città, il cui linguaggio non differisca piú o meno da quello medesimo della città piú immediatamente vicina. Non differisca, dico, nel tuono e inflessione e modulazione della pronunzia, nella inflessione e modificazione diversa delle (936) parole, e in alcune parole, frasi, maniere, intieramente sue proprie e particolari. Questo si vede nelle città di Toscana (tanto che il Varchi vuole perciò che la lingua scritta italiana, non solo non si chiami italiana, ma neppur toscana, bensí fiorentina); si vede nelle altre città di qualunque provincia italiana, e dappertutto. Di piú, in ciascuna città il linguaggio cittadinesco è diverso dal campestre. Di piú, senza uscire dalla città medesima, è noto che nella stessa Firenze si parla piú di un dialetto, secondo la diversità delle contrade: (e di ciò pure il Varchi); cosí che una lingua non arriva ad essere strettamente conforme e comune neppure ad una stessa città, s’ella è piú che tanto estesa e popolata. E cosí credo che avverrà pure in Parigi ec. Vedi p. 1301, fine.
Da questi dati caviamo alcune conseguenze piú alte ed importanti.
1°, Che la diversità de’ linguaggi è naturale e inevitabile fra gli uomini e che la propagazione del genere umano portò con se la moltiplicità delle lingue e la divisione e suddivisione dell’idioma primitivo e finalmente il non potersi intendere, né per conseguenza comunicare scambievolmente piú che tanto numero di uomini. La confusione de’ linguaggi, che dice la Scrittura essere stato un gastigo dato da Dio agli uomini è dunque effettivamente radicata nella natura e inevitabile nella generazione umana e fatta proprietà essenziale delle nazioni ec.
2°, Che il progetto di una lingua universale (seppure per questa s’è mai voluta intendere una lingua propria e nativa e materna e quotidiana di tutte le nazioni) è una chimera, non solo materialmente e relativamente e per le circostanze e le difficoltà che risultano dalle cose quali ora sono, (937) ossia dalla loro condizione attuale, ma anche in ordine all’assoluta natura degli uomini, vale a dire non solamente in pratica, ma anche in ragione." G. Leopardi, Zibaldone (935-937) [ed. a cura di G. Pacella, Garzanti, Milano, 1991].
Ai fini dell'utilizzazione didattica nel ciclo scolastico di riferimento, si svolga l'analisi delle specifiche strutture del testo a livello morfosintattico, lessicale, testuale, nonché un'analisi critico-letteraria.

profnadia ha scritto:comunque, parlando delle risposte di oggi, ho scritto nella prima le varie fonti, citato le goff e fatto un esempio con i graffiti pompeiani; nella seconda ho parlato della creazione del territorio e del paesaggio ed ho citato christeller; nella terza ho parlati di dislocazioni e lessico, diamesia etc etc; nella quarta cfr con manzoni e paratassi e polisindeti etc etc etc... la fiera della banalità.

Zero Tagliato ha scritto:Scusate, questa non è la mia CdC ma, insomma, italiano l'abbiamo fatto tutti per anni. Mi togliete una curiosità? Ma che diavolo avete risposto con 22 righe a questi quesiti? Qualcuno ha voglia di postare anche le sue personali 22 righe (quello che più o meno ricorda)?

Didi ha scritto:Scusate, tanto per farsi un'idea: ma che avete scritto sull'analisi morfosintattica e lessicale del passo dello Zibaldone? Al di là del fatto che ho impiegato 10 minuti solo per leggerlo per intero...Ho dovuto scrivere le prime cose che mi sono venute in mente perchè stava per scadere il tempo e non sono affatto convinta di aver detto cose sensate...

Didi ha scritto:...forse hai fatto bene...l'unica era mandarla in caciara!!!

Atene ha scritto:o domani avremo lo stesso numero, o avranno davanti gli elenchi quando accoppiano..., penso...

laquila ha scritto:

Barbarale ha scritto:Ho pubblicato una foto con domande su Facebook, gruppo di studio: studiare per il concorso

Ecco, ma come hai fatto a fare la foto alle domande?

Wonder woman ha scritto:A quale numero vi riferite? Io non ho preso nota di alcun mnumero. Ho risposto in maniera frettolosa e banale alle prime tre e l'ultima in dieci minuti... vi lascio immaginare come andrà....

Atene ha scritto:o domani avremo lo stesso numero, o avranno davanti gli elenchi quando accoppiano..., penso...

an ha scritto:anch'io sono rimasto abbastanza disorientato di fronte a queste tracce. Sinceramente, le prove di filosofia e storia mi avevano un po' illuso e pensavo di potermela veramente giocare fino in fondo sui contenuti. E invece, ci è toccata una prova in gran parte giocata sulla linguistica e su contenuti metasiciplinari.

Mi ero presentato stamattina confidando su una preparazione abbastanza corposa (compatibilmente con l'immensità del programma) in letteratura e storia, avendo dato un'occhiata più o meno approfondita alla didattica e (poco) alle avvertenze generali. Sul resto, ero consapevole di essere deboluccio: geografia poco e male, linguistica praticamente nulla (ma avevo preparato bene storia della lingua). Insomma, una forte componente di rischio c'era, ma sinceramente non mi aspettavo una prova tutta basata sui miei peggiori incubi...

1° traccia: gravissimo errore mio, non avevo rivisto tutta la parte legata alla metodologia e alla critica delle fonti. Ho dovuto resuscitare a fatica ricordi universitari di venti e più anni fa. Insomma, tanta aria fritta e davvero pochissima sostanza.
2° traccia: mi sono lanciato in gustosissimi discorsi da bar sul riscaldamento globale, l'innalzamento del livello dei mari e il prosciugamento del lago d'Aral
3° traccia: anche qui mi mancavano le basi per strutturare un discorso serio: ho messo giù un po' di storia della lingua (che sapevo bene) e quel poco di glottodidattica funzionale che avevo sfogliato qualche giorno fa, andando probabilmente fuori tema con entrambe le argomentazioni.
4° traccia: tralasciando tutta la parte di analisi morfosintattica e lessicale, ho privilegiato l'analisi critico letteraria del testo. Ma oramai ero anche un po' demoralizzato.

Insomma, credo che questo scritto non lo passerò. Mi rimane un po' di amarezza perché se avessi avuto a disposizione anche solo un paio di tracce più incentrate sui contenuti avrei potuto bilanciare l'aria fritta che ho dovuto spargere a piene mani nelle rimanenti. Così, sinceramente, provo un po' di "fremdschämen" (quel vergognarsi per conto terzi che è un bellissimo termine tedesco che noi non abbiamo) al contrario, immedesimandomi in chi, dovendo correggere il mio scritto, non potrà fare a meno di compatire quell'arrabattarsi senza ritegno per riempire quelle maledette 22 righe.

rosy11 ha scritto:Ciao a tutti, nel bene o nel male (sono ancora troppo in trance per poterlo dire) finalmente è finita.

Alle ore 8:00 tutti davanti ai cancelli (Roma), ci identificano, entriamo in aula, 18 persone, tutte molto preparate e questo mi fa molto molto piacere.
Gira che ti rigira abbiamo iniziato alle 10:15, quindi abbiamo avuto tempo per socializzare, smorzare la tensione, fumare, fare un po' di totoquiz.

Leggo i quesiti, i primi dieci minuti sono stati di smarrimento.
Altri cinque minuti di "rosicamento" per tutto il tempo che ho passato a studiare tutto lo scibile.

Poi rifletto e mi convinco che sono tracce fattibili, che posso spaziare come mi piace tanto fare.
Ok, per ogni quesito elaboro una mini mappa concettuale.
Inizio a scrivere, di getto, la prima risposta, la seconda.
La terza continuava a spiazzarmi ma poi ho deciso come impostare il lavoro.

La quarta l'ho iniziata con una certa titubanza: come faccio a fare tutto in così poco spazio e tempo?
Apro una parentesi, io Leopardi lo odio profondamente e spesso mi sono ritrovata a ringraziare il Cielo che non sia morto novantenne altrimenti invece che letteratura italiana avremmo dovuto studiare letteratura leopardiana, ma ok, inizio a scrivere differenziando i vari tipi di analisi, poi rielaboro e faccio un calderone di quello che veniva richiesto.

Fin qui tutto bene.
Mi accorgo che devo iniziare a copiare in bella, sono molto veloce nello scrivere, ma ho calcolato male i tempi e lo spazio a disposizione, così mi sono ritrovata a dover copiare, sintetizzare e guardare l'orologio contemporaneamente e non ho avuto tempo di rileggere, quindi spero vivamente di aver espresso bene i concetti, così come li avevo in testa.

Non so dire quindi se sia andata bene o meno, comunque nella mia aula commissario e vigilanti impeccabili, li ho trovati seri e compìti. Anche i colleghi, come ho scritto, erano preparati, nessuno ha fatto cose inconsulte.
Se avrò superato la prova, sarà stata una giornata interessante.

Ora vado a leggere i vostri post a questa giornata.

rosy11 ha scritto:...Mi accorgo che devo iniziare a copiare in bella, sono molto veloce nello scrivere, ma ho calcolato male i tempi e lo spazio a disposizione, così mi sono ritrovata a dover copiare, sintetizzare e guardare l'orologio contemporaneamente e non ho avuto tempo di rileggere, quindi spero vivamente di aver espresso bene i concetti, così come li avevo in testa...

Atene ha scritto:Ieri sera mi chiedevo come avrebbero fatto a strutturare una prova di italiano-storia-geografia valida per tutte le cdc interessate... Devo in effetti ammettere che ci sono riusciti, con domande ampie ma generiche (le prime) e con quella di Leopardi che da sola si potrebbe ritenere pressoché pari al tema del '99... peccato per le 22 righe e il poco tempo!!
Forse sbilanciata più sulla 043 la terza...

Almeno si è evitato il nozionismo! :-P