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Lucca ha pubblicato

Perplessa ha scritto:

francesco_76 ha scritto:Nessun dirigente scolastico chiamerebbe un insegnante incapace.
Se si vuole la scuola di qualità dobbiamo cambiare modo di ragionare.

l'ottanta per cento lo farebbe, se fosse un parente, un amico, parente di amici, amico di parenti etc il cento per cento, nel caso di dirigenti anch'essi incapaci, categoria che abbonda.

L'80% è chiaramente un'esagrazione ma il rischio della chiamata diretta è palese. Che sia peggio degli esodi delle graduatorie (considerando il fenomeno paritarie) non è così scontato ma anche io se dovessi votare sulla chiamata diretta direi no.

silver76 ha scritto:

Perplessa ha scritto:
per le supplenze di una specie di "vantaggio territoriale" di cui non c'è traccia nella normativa che regola il mondo della PA...

E che sarebbe sacrosanto inserire nella scuola.

Perplessa ha scritto:

francesco_76 ha scritto:Nessun dirigente scolastico chiamerebbe un insegnante incapace.
Se si vuole la scuola di qualità dobbiamo cambiare modo di ragionare.

l'ottanta per cento lo farebbe, se fosse un parente, un amico, parente di amici, amico di parenti etc il cento per cento, nel caso di dirigenti anch'essi incapaci, categoria che abbonda.

Basterebbe (è una parola) trasportare all'esterno la valutazione. Ovviamente il DS risponderà in prima persona del proprio corpo docente. Gran Bretagna docet.

Perplessa ha scritto:

silver76 ha scritto:

Perplessa ha scritto:
Il sistema delle code, introdotto l'anno successivo, mi pare, aveva riequilibrato un po' le cose. Ma si è deciso di pensionarlo...

e per fortuna!
il sistema delle cose era un monstrum giuridico, che garantiva a chi aveva un punteggio inferiore in una graduatoria di godere sia per le chiamate a tempo indeterminato che per le supplenze di una specie di "vantaggio territoriale" di cui non c'è traccia nella normativa che regola il mondo della PA...

il sistema di reclutamento della scuola non ha niente a che vedere con quello del resto della PA, nella quale, per altro, non è affatto vietato partecipare a selezioni per titoli o titoli ed esami in 25 province diverse contemporaneamente. Il paragone non mi sembra pertinente.

invece è più che pertinente, proprio pensando a quello che scrivi tu.
in qualunque settore della PA si partecipa a concorsi anche per tutte le province d'Italia e ci si colloca in graduatorie solo in base al punteggio riportato. non esistono code che tutelino gli aspiranti inclusi in una data provincia a seguito di un concorso precedente. anzi, a dirla tutta, la graduatoria di un concorso annulla e sostituisce quella del concorso precedente.

scusa, leggendo di fretta non avevo inteso quello che volevi dire. Con le code, in ogni caso, almeno di "un vantaggio territoriale" in fondo lo avevano tutti. E in più avevano tre volte tanto la possibilità di tamponare una scelta sbagliata. La situazione di adesso se non è peggiore, non mi sembra neanche migliore. Permettere l'iscrizione in quattro province senza code credo che rallenterebbe un sacco le operazioni, dando luogo ad errori e a numerose conseguenti contestazioni.

Plastico ha scritto:

silver76 ha scritto:

Perplessa ha scritto:
per le supplenze di una specie di "vantaggio territoriale" di cui non c'è traccia nella normativa che regola il mondo della PA...

E che sarebbe sacrosanto inserire nella scuola.

e perché mai?
con quale vantaggio per l'amministrazione?

Ma perché pensiamo sempre alla corruzione?
Una selezione seria, basta sul curriculum vitae, è un ottimo modo per selezionare docenti.

I siti web delle scuole dovrebbero pubblicare i curricula dei loro docenti, così
i gentitori e gli studenti avrebbero un'idea di chi insegna in quella scuola.

silver76 ha scritto:
invece è più che pertinente, proprio pensando a quello che scrivi tu.
in qualunque settore della PA si partecipa a concorsi anche per tutte le province d'Italia e ci si colloca in graduatorie solo in base al punteggio riportato. non esistono code che tutelino gli aspiranti inclusi in una data provincia a seguito di un concorso precedente. anzi, a dirla tutta, la graduatoria di un concorso annulla e sostituisce quella del concorso precedente.

Appunto per questo. Se vuoi fare il vigile urbano o l'infermiere puoi partecipare ad una selezione al giorno, in tutti i comuni o le asl d'Italia, moltiplicando le possibilità di essere assunto. E se, mentre stai lavorando a Mantova, ti chiamano da Cagliari, che ti piace di più perché c'è il mare, li saluti e te ne vai. E se poi dopo due mesi ti chiamano da Roma, che ti ha sempre affascinato, se ti va ti risposti. Nella scuola le tue chances te le giochi tutte in una volta, per tre anni. e se ti sei preso uno spezzone annuale di 10 ore e ti propongono una cattedra, anche a 10 metri, lo spezzone non lo puoi lasciare e se non trovi un dirigente disposto a rifar l'orario per spezzare la cattedra farti completare, t'attacchi.

Perplessa ha scritto:

silver76 ha scritto:
invece è più che pertinente, proprio pensando a quello che scrivi tu.
in qualunque settore della PA si partecipa a concorsi anche per tutte le province d'Italia e ci si colloca in graduatorie solo in base al punteggio riportato. non esistono code che tutelino gli aspiranti inclusi in una data provincia a seguito di un concorso precedente. anzi, a dirla tutta, la graduatoria di un concorso annulla e sostituisce quella del concorso precedente.

Appunto per questo. Se vuoi fare il vigile urbano o l'infermiere puoi partecipare ad una selezione al giorno, in tutti i comuni o le asl d'Italia, moltiplicando le possibilità di essere assunto. E se, mentre stai lavorando a Mantova, ti chiamano da Cagliari, che ti piace di più perché c'è il mare, li saluti e te ne vai. E se poi dopo due mesi ti chiamano da Roma, che ti ha sempre affascinato, se ti va ti risposti. Nella scuola le tue chances te le giochi tutte in una volta, per tre anni. e se ti sei preso uno spezzone annuale di 10 ore e ti propongono una cattedra, anche a 10 metri, lo spezzone non lo puoi lasciare e se non trovi un dirigente disposto a rifar l'orario per spezzare la cattedra farti completare, t'attacchi.

d'accordo su tutto.
siccome io a scuola le mie possibilità me le gioco una volta sola è sacrosanto che me le giochi potendo contare sul mio punteggio. se l'amministrazione decide che posso provarci in una sola provincia lo faccio in una sola provincia, se decide che posso farlo in 4 province, invece, non si vede ragione al mondo per cui nella provincia A io debba "valere" 300 punti, mentre nelle province B, C, D io debba valere sempre 300 punti, ma quei 300 valgono meno dei 30 di un altro, il cui unico requisito diverso dai miei è essersi inserito lì l'anno prima...
ripeto: sul piano giuridico le code erano semplicemente illogiche, infatti sono state spazzate via senza rimpianti al primo stormire di ricorsi, producendo oltretutto un contenzioso infinito anche dopo la loro soppressione, da parte di chi si sarebbe trovato in posizione utile per il ruolo in una provincia di coda, se fosse stato a pettine, e poi quel ruolo lo ha preteso (e qualche volta ottenuto a suon di sentenze dei vari TAR).

[quote="silver76"]
... vedo e sento pochi di noi scagliarsi contro l'attribuzione dello stesso punteggio a chi lavora in due tipologie di scuole così diverse sul piano del reclutamento come le statali e le paritarie.
gli insegnanti precari lavorano per mezzo di una graduatoria basata su punteggi, e la graduatoria come concetto funziona così. le alternative che eviterebbero l'ansia triennale da superamento sono solo due:
1. graduatoria nazionale 8posto che anche una graduatoria regionale o per ambiti territoriali allargati a più province non salverebbe dagli scavalcamenti a ogni riapertura)
2. chiamata diretta dai dirigenti scolastici


e facciamo molto male a non "scagliarci". è una vrgogna!

la chiamata diretta potrebbe essere una soluzione se fossimo in un paese serio che prescindesse da "favori" da "raccomandazioni" da "amici degli amici" e da "altro"...e se quindi veramente mirasse, da parte dei dirigenti ad avere nella scuola docenti che dimostrino preparazione, serietà, competenza, buona volontà...
e non si dica che un dirigente non possa essere capace di individuare queste caratteristiche...(se lo volesse) anche con qualche ora di colloquio e un'attenta visione del curriculum dell'aspirante docente in questione... docente

Anche il numero e la qualità delle pubblicazioni la dicono lunga sulla preparazione del docente.
Qualcuno protesterà, lo so bene...
Ma d'altra parte ci sono tanti docenti che hanno un'unica pubblicazione: quella del matrimonio!

silver76 ha scritto:

Plastico ha scritto:

silver76 ha scritto:

Perplessa ha scritto:
per le supplenze di una specie di "vantaggio territoriale" di cui non c'è traccia nella normativa che regola il mondo della PA...

E che sarebbe sacrosanto inserire nella scuola.

e perché mai?
con quale vantaggio per l'amministrazione?

Un corpo docente meno stressato, maggiore continuità didattica, snellimento delle procedura, indebolimento del fenomeno delle paritarie fantasma, tanto per cominciare.
I vantaggi di questi esodi di massa invece quali sono?

CHIAMATA DIRETTA DAI DIRIGENTI subito e penalizzazioni per chi cambia provincia! Chi decide di investire in una regione non può essere scavalcato da 175 persone con punteggi gonfiati nella maggior parte dei casi.

Grosseto esodi anche qua: nell'ambito 4 e 9 perfino nella A052 ben 5 arrivi!!!! Ovviamente sapranno che si lavorerà nelle classi inferiori perchè qui i classici vanno scomparendo...la chiamata diretta o i concorsi in un paese normale sarebbero funzionali, ma qui tutto è nepotismo, raccomandazioni e servizi per punteggi a stipendio zero....vedremo cosa succederà a settembre...bene quando c'era il Granducato di Toscana!!!!! Quello che mi fa più schifo, oltre alla natura degli pseduopunteggi, è che da anni il sistema è noto a tutti...ma a tutti fa comodo che rimanga così!

kitkat73 ha scritto:CHIAMATA DIRETTA DAI DIRIGENTI subito e penalizzazioni per chi cambia provincia! ... .

Giustissimo!

Devono fare qualcosa, qui c'è gente DEL POSTO che non lavorerà,
non è ammissibile.

Bè, con il Granducato di Toscana le cose sarebbero andate diversamente... :-)

il Granducato lasciamolo perdere, va', che è meglio.

Che cittadini/e italiani/e non possano circolare in Italia mi pare una pretesa assurda e esagerata. Invocare il granducato di Toscana è una scemenza.

E se aprissero le frontiere e perdessimo il posto a favore di insegnanti stranieri?
Quello andrebbe bene?

Ma quale posto hai perso? Non sei di ruolo, quindi non hai alcun posto. Pensa alle cose serie, tipo che lo stato non ti assume nonostante ti abbia formato per una professione

Io sto pensando a coloro che, nati e cresciuti nel posto X, vengono scavalcati da persone nate e cresciute nel posto Y.
Ma chiudiamola qui, tanto ognuno ha propria visione sulla faccenda.

Sono d'accordo, è inutile parlare con chi considera i suoi connazionali alla stregua di "stranieri".

L'Italia è una. Dura lex, sed lex

fra78 ha scritto:Che cittadini/e italiani/e non possano circolare in Italia mi pare una pretesa assurda e esagerata.

Verissimo, dare priorità a chi risiede (da x anni) nella provincia dove chiede di lavorare invece non è né assurdo né esagerato. Certo se ne può discutere, a me sembra qualcosa di auspicabile.

io ritengo legittimi i trasferimenti, ma andrebbero posti dei limiti e delle regole.non si può giocare a totoscuola ogni due o tre anni.ci sono province letteralmente invase e altre dove i trasferimenti si contano sulle dita. stabilire un tetto massimo di trasferimenti, non più di dieci per esempio, basterebbe a salvaguardare un precariato storico e chi intende trasferirsi. i trasferimenti non possono danneggiare così pesantemente gli altri.sarà così ad ogni aggiornamento, è inammissibile! tanto più se si pensa ai punteggi altissimi della maggior parte di questi docenti. tanti di loro non hanno mai messo piede in una scuola statale, sono servizi delle scuole paritarie.personalmente conosco scuole paritarie dove un docente( amico o parente) si fa due ore alla settimana, non pagate naturalmente, ma i 12 punti sono assicurati,poi svolge altro lavoro.perchè non vanno a controllare questa vergogna della scuola italiana? purtroppo la conoscono bene, ma farà comodo a qualcuno chiudere un occhio. anche per questo andrebbero poste delle regole: per il ruolo nella scuola devi aver svolto almeno 3 anni nella statale.altrimenti resta nella paritaria, visto che ha pari dignità e opportunità.e basta anche con le lamentele di chi ha svolto servizio nelle paritarie: non c'era altro, poverini hanno svolto il lavoro gratis ecc. perchè non avete denunciato queste scuole?vi facevano comodo? allora tacete, siete alla loro stessa stregua. per non parlare poi dei vari corsi e master... stendiamo una "coperta" pietosa.l'italia è una, dice fra 78, DOVREBBE ESSERE UNA.

L'Italia è una sulla carta geografica, ma nella pratica...