compatibilità part time e attività libero professionista

Ciao avrei bisogno di aiuto urgente. Da luglio ho un contratto di 1 anno come libera professionista psicologa in una azienda ospedaliera pubblica. Adesso una scuola infanzia mi chiede la disponibilità per una supplenza part time 12,5 ore,quindi al 50%,fino ad avente diritto. Vorrei sapere se la supplenza è compatibile con il contratto in ospedale, visto che si tratta di pubblica amministrazione. Grazie!

Preciso che il contratto in ospedale prevede 10 ore a settimana.

Nessuno può aiutarmi? Mi sto perdendo nei meandri della burocrazia italiana...

Mi sembra di capire che con l'ospedale tu abbia un contratto di consulenza/collaborazione, giusto?

Io non ci vedo incompatibilità, perché
- l'impegno richiesto non è tale da confliggere con la supplenza
- non ci sono possibilità di conflitto di interesse

Questa scuola riassume le principali norme vigenti e mette a disposizione un modulo di domanda che mi sembra faccia al caso tuo.

http://www.galileimilano.it/attachments/article/256/Incompatibilit%C3%A0%20impieghi%20per%20pubblici%20dipendenti.pdf

Pongo il seguente quesito:

In alcuni istituti il modulo per la richiesta di autorizzazione alla libera professione riporta la voce " iscritto all'ordine professionale ....... o all'elenco professionale......"

Mi chiedo se un dirigente può negare l'autorizzazione nel caso in cui il docente titolare di partita iva svolga una professione non ordinaristica.

Cioè possono essere autorizzate solo le professioni ordinaristiche ( avvocati , ingegneri etc.) o anche altre non provviste di ordine o elenco ( consulenti informatici, grafici etc....)?
La Legge 4/2013 introduce le professioni non ordinaristiche, in teoria il problema non dovrebbe sussistere.

Io per lungo tempo ho abbinato il part time a scuola alla libera professione o addirittura a un secondo contratto. Nessuno mi ha mai creato problemi, l'ho dichiarato asserendo contestualmente che l'orario era compatibile con gli obblighi scolastici

Facevo l'educatrice quindi nessun ordine

psicopompo ha scritto:Pongo il seguente quesito:

In alcuni istituti il modulo per la richiesta di autorizzazione alla libera professione riporta la voce " iscritto all'ordine professionale ....... o all'elenco professionale......"

Mi chiedo se un dirigente può negare l'autorizzazione nel caso in cui il docente titolare di partita iva svolga una professione non ordinaristica.

Cioè possono essere autorizzate solo le professioni ordinaristiche ( avvocati , ingegneri etc.) o anche altre non provviste di ordine o elenco ( consulenti informatici, grafici etc....)?  
La Legge 4/2013 introduce le professioni non ordinaristiche, in teoria il problema non dovrebbe sussistere.

A me sembra prevalente la tesi che sono consentite le libere professioni per le quali sia previsto l'albo.

Ti riporto alcuni pronunciamenti in materia

T.A.R. Sicilia (1983) “le libere professioni, cui fa riferimento l’art. 92, comma 6, D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417, compatibili con la funzione docente, sono le libere professioni tradizionali (avvocato, medico, ingegnere, ecc.) che richiedono una notevole qualificazione culturale e professionale ed accrescono l’esperienza culturale del docente ed il suo prestigio; di conseguenza, restano escluse quelle altre attività che non presentino dette caratteristiche”.

T.A.R. Toscana (1995) “l’art. 92 D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417, nel prevedere che al personale docente è consentito, previa autorizzazione (del direttore didattico e del preside), l’esercizio di libere professioni .... non si riferisce alle sole professioni per le quali sia richiesta iscrizione ad albi”.

Consiglio di Stato (1991) “le libere professioni delle quali l’art. 92, comma 6 del DPR 31 maggio 1974, n. 417 consente l’esercizio al personale docente sono le professioni liberali, richiedenti iscrizione in un albo professionale, cui possono essere ricondotte tutte le attività esercitate continuativamente al fine di conseguire i mezzi di sussistenza…”.

fradacla ha scritto:

psicopompo ha scritto:Pongo il seguente quesito:

In alcuni istituti il modulo per la richiesta di autorizzazione alla libera professione riporta la voce " iscritto all'ordine professionale ....... o all'elenco professionale......"

Mi chiedo se un dirigente può negare l'autorizzazione nel caso in cui il docente titolare di partita iva svolga una professione non ordinaristica.

Cioè possono essere autorizzate solo le professioni ordinaristiche ( avvocati , ingegneri etc.) o anche altre non provviste di ordine o elenco ( consulenti informatici, grafici etc....)?  
La Legge 4/2013 introduce le professioni non ordinaristiche, in teoria il problema non dovrebbe sussistere.

A me sembra prevalente la tesi che sono consentite le libere professioni per le quali sia previsto l'albo.

Ti riporto alcuni pronunciamenti in materia

T.A.R. Sicilia (1983) “le libere professioni, cui fa riferimento l’art. 92, comma 6, D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417, compatibili con la funzione docente, sono le libere professioni tradizionali (avvocato, medico, ingegnere, ecc.) che richiedono una notevole qualificazione culturale e professionale ed accrescono l’esperienza culturale del docente ed il suo prestigio; di conseguenza, restano escluse quelle altre attività che non presentino dette caratteristiche”.

T.A.R. Toscana (1995) “l’art. 92 D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417, nel prevedere che al personale docente è consentito, previa autorizzazione (del direttore didattico e del preside), l’esercizio di libere professioni .... non si riferisce alle sole professioni per le quali sia richiesta iscrizione ad albi”.

Consiglio di Stato (1991) “le libere professioni delle quali l’art. 92, comma 6 del DPR 31 maggio 1974, n. 417 consente l’esercizio al personale docente sono le professioni liberali, richiedenti iscrizione in un albo professionale, cui possono essere ricondotte tutte le attività esercitate continuativamente al fine di conseguire i mezzi di sussistenza…”.

Ringrazio, per la risposta.

Quindi se un docente non svolge una professione ordinaristica, ma è titolare di partita iva per una professione non ordinaristica e il DS pone obiezioni, resta solo la possibilità di optare per il part-time in regime di non esclusività ( 50% o inferiore), in tal caso però non sarebbe più necessaria l'autorizzazione? Corretto?

Grazie fracla. Il mio contratto con l'ospedale è di libera professione. Sto rispondendo alle richieste di disponibilità per le supplenze specificando che per l'eventuale accettazione richiedo l'autorizzazione del ds. Spero così di essere al riparo da qualunque contestazione!