abilitazione in Romania

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti. Volevo sapere se qualcuno di voi ha mai sentito parlare
oppure si è abilitato all'insegnamento in questa università
in Romania: Valahia University of Targoviste.
ho preso contatto con una scuola privata che per il primo anno
ha preso accordi con questa università estera.
Grezie per l' eventuale risposta.

QUALCUNO È PARTITO PER LA ROMANIA?
IO PARTO LA SETTIMANA PROSSIMA MA MOLTO MOLTO PERPLESSA.....

Chi si va ad abilitare in Romania lo fa in base ad almeno due presupposti: la diponibilità economica e il conseguimento velocissimo dell'abilitazione con il minimo sforzo. Questa è l'Europa Unita!
In virtù dei suddetti presupposti, chi si becca una truffa se la merita tutta.

P.S. Questo topic ha finora realizzato 226 interventi e 11862 visualizzazioni. Come vogliamo essere un Paese serio e meritocratico?!...

Questo topic ti permette di dire decine di volte la tua opinione. Dovresti essergliene grato. Non vado a contare (non ho interesse), ma sicuramente la tua opinione risulta ripetuta continuamente.
Anche se in realtà, i docenti che entrano su questa pagina lo fanno per avere informazioni su tali corsi abilitanti esteri. L'opinione è lecita, la ripetizione continua e pressante no.

Visto che questo thread è pubblico e lo legge chiunque, giornalisti compresi, poi non ci lamentiamo se esce qualche articolo di assalto frontale contro la categoria intera, descritta come un'armata brancaleone di cialtroni emuli di Renzo Bossi, che non vedono l'ora di andare a comprarsi un titolo a pagamento in un paese di cui non conoscono nemmeno la lingua, e in un'università truffaldina che a sua volta si è comprata a pagamento un immeritatissimo riconoscimento europeo.

E quindi io credo invece che sia MOLTO importante che quelli di noi che sono schifati da questa farsa indegna si facciano sentire eccome, sottolineando con forza il fatto che esistono anche tanti, ma tanti docenti che sono CONTRARI a tali truffe.

Giobbe ha tutta la mia solidarietà, come pure la collega di origine rumena che era intervenuta tempo fa e che aveva spiegato come funzionano in Romania le abilitazioni VERE.

Davide ha scritto:Questo topic ti permette di dire decine di volte la tua opinione. Dovresti essergliene grato. Non vado a contare (non ho interesse), ma sicuramente la tua opinione risulta ripetuta continuamente.
Anche se in realtà, i docenti che entrano su questa pagina lo fanno per avere informazioni su tali corsi abilitanti esteri. L'opinione è lecita, la ripetizione continua e pressante no.

Per fare l'insegnante non bisogna essere "compratore di abilitazioni" ma persone degne di svolgere tale professione (quindi preparate) e soprattutto oneste. L'arrembaggio alle abilitazioni rumene, nonostante il timore sulla loro validità, fa capire che nella scuola possono entrare anche una "razza" di docenti che discredita la scuola in generale e, nello specifico, la categoria stessa dei docenti VERI!

Un'abilitazione estera RICONOSCIUTA dal MIUR è valida e quindi non ha necessità di giudizio di alcun tipo, già il MIUR lo ha dato (non io, non tu, ma il ministero). Un'abilitazione NON riconosciuta dal MIUR non esiste, non vale in Italia, dunque anche qua non c'è alcun giudizio da dare. Per il resto lascio a voi 2 la continuazione del dibattito con i vostri giudizi di valore... chissà poi con quale autorevolezza vengono dati... Mistero. Io mi limito a giudicare gli alunni. Il resto lo lascio felicemente a voi, mi risparmio tale fardello. Buon proseguimento.

Quindi secondo te, basta che una cosa sia formalmente legale, allora diventa automaticamente obbligatorio approvarla e condividerla, e non deve più esistere la possibilità di non essere d'accordo e di DIRLO esplicitamente?

Le normative burocratiche devono assurgere al ruolo di dittatura morale sui pensieri e sulle coscienze?

Ma complimenti sul serio.

Davide ha scritto:Un'abilitazione estera RICONOSCIUTA dal MIUR è valida e quindi non ha necessità di giudizio di alcun tipo...

Come dire la Buona S(cu)ola", con la sua chiamata diretta dei docenti, gli ambiti, il bonus sul merito, è legge ed in quanto tale non può essere nemmeno criticata.

Davide ha scritto:Io mi limito a giudicare gli alunni

Caso mai con un'abilitazione rumena...

Come detto sopra, forse non si è letto bene, (leggere bene prima di rispondere....) io sottolineo il fatto che l'opinione è lecitissima, la RIPETIZIONE a oltranza, perchè questo fai su questo topic, no!
La gente che entra qua (non solo tu) cerca informazioni sulle abilitazioni estere, tu hai detto e ridetto la tua opinione,
abbiamo capito chiariSSImamente la tua posizione, dunque non capisco la ripetizione.
Forse pensi di non esserti spiegato, ma non preoccuparti, te lo confermo io, la tua opinione è STRA NOTA.
Quindi arrivato a ciò si può anche permettere agli interessati di cercare informazioni senza che per l'ennesima volta la risposta sia un messaggio di contrarietà. La libertà è anche questo, lasciare (dopo aver STRADETTO la propria opinione) gli altri scambiarsi informazioni.

Purtroppo in Italia sembra tutto un muro per pochi eletti, quindi è un "bene" stare nella CE per valutare queste opportunità. Io personalmente conosco uno studio legale che si sta occupando del percorso abilitante in Romania e ritengo che sia da valutare. Come sempre però ci sono varie associazioni con sedi all'estero che "vendono questo prodotto" e poi l'aspirante docente troverà problemi al riconoscimento in Italia; bisogna sempre stare attenti al tipo di percorso che viene proposto. Se vuoi approfondire il discorso puoi vedere il profilo facebook "Danilo Valentino".

Eccone un altro che si è iscritto apposta per fare spam e che forse pensava che non si notasse...

Ma c'è qualcuno che ha avuto il riconoscimento del titolo in italia?

Il fatto che ci sia bisogno di ricorrere a studi legali per il riconoscimento squalificano e scoraggiano questa strada. Quando la cosa è più seria e più sicura esistono accordi bilaterali che ne semplificano e garantiscono il riconoscimento.

lost_in_space ha scritto:Il fatto che ci sia bisogno di ricorrere a studi legali per il riconoscimento  squalificano  e scoraggiano questa strada. Quando la cosa è più seria e più sicura esistono accordi bilaterali che ne semplificano e garantiscono il riconoscimento.

lo studio legale o l'agenzia ritengo serva per fare da tramite, visto che saranno pochissimi quelli che parlano romeno. quando si parte?

A scanso di equivoci, visto che va tanto di moda sparare addosso agli stranieri, vorrei dire che ovviamente (o meglio, ovviamente per me, ma non per tutti evidentemente) anche in Romania, Albania, Bulgaria ecc esistono delle normali università serie (che poi sono la stragrandissima maggioranza) in cui ci si laurea, specializza e/o con anni di studio, esami, obbligo di frequenza e tirocini ''seri'' esattamente come in Italia.

La situazione di queste abilitazioni mordi e fuggi è una grossa falla del MIUR romeno, come è una falla del MIUR italiano riconoscere i ''finti'' diplomi ''5 anni in 1'' dei diplomifici a fronte dei 5 anni di vero studio dei normali licei italiani.

Quindi è un errore l'assioma ''Romania uguale scappatoia''. Diciamo che esiste una piccola nicchia di privato semi-truffaldino che offre queste scappatoie sfruttando le falle del sistema un po' ovunque nel mondo, ma che non rappresenta il normale iter di studio di questi paesi.

Detto questo, a guardarla bene, può essere considerato uno scandalo anche che in Italia venga ''regalata'' l'abilitazione al sostegno a quelli di ruolo soprannumerari con un semplice corsetto online di 3 mesi, senza selezione e per di più gratis.
Ma a questo punto è ingiusto anche che c'è chi è entrato di ruolo con i PAS vs chi lo ha fatto tramite il TFA o il concorso, o peggio ancora chi in passato entrava di ruolo in automatico dopo solo 3 anni di supplenze.
Come si vede, il mondo delle disuguaglianze è infinito....da chi ha fatto l'infermiera con la sola terza media più corsetto regionale vs la laurea attuale, a chi per fare il dentista prima doveva studiare 10 anni (6 di medicina più 4 di specializzazione) rispetto ai soli 5 attuali di odontoiatria. E persino nei vecchi concorsi, con tassi di bocciati alti al nord e bassissimi in certe zone del sud.
Anche chi ha dovuto fare SFP rispetto al diploma magistrale avrebbe da mangiarsi i gomiti, ovviamente.

Tutto questo per dire che il tempo e i meccanismi cambiano le cose e creano sperequazioni ingiuste, ma purtroppo è così e in realtà c'è poco da recriminare.
Chi oggi si lamenta per la Romania magari ha una madre entrata anni fa a lavorare al catasto, o in posta solo con la terza media senza fare nessuna fatica, o un nonno che ha avuto la pensione di invalidità o una casa popolare in modo molto ''facile'' come accadeva a volte in passato, il che equivale a una montagna di soldi ''regalati'' secondo gli standard attuali, cosa impensabile che accada oggi.

Della serie: la vita è una ruota, attenti a insultare, perchè ''favori'' o meno di questo tipo, a ben guardare, probabilmente li abbiamo avuti tutti....

Nessun equivoco. È chiaro che le precedenti considerazioni si riferivano ai corsi brevi pubblicizzati on-line e non ai corsi esteri nella loro generalità.

bubbylil ha scritto:A scanso di equivoci, visto che va tanto di moda sparare addosso agli stranieri, vorrei dire che ovviamente (o meglio, ovviamente per me, ma non per tutti evidentemente) anche in Romania, Albania, Bulgaria ecc esistono delle normali università serie (che poi sono la stragrandissima maggioranza) in cui ci si laurea, specializza e/o con anni di studio, esami, obbligo di frequenza e tirocini ''seri'' esattamente come in Italia.

E certo.

Perché è noto che la maggior parte degli italiani che cercano l'abilitazione in Romania (o che cercano informazioni in questo thread sulle abilitazioni in Romania)...

... lo fanno frequentando regolarmente corsi universitari seri, in cui si richiedono anni di studio con residenza fissa sul luogo, con frequenza obbligatoria, con conoscenza della lingua, con tirocini professionali continuativi.

Ed è noto che quelli che ricorrono alle scuole semiprivate truffaldine che sono state ampiamente descritte e pubblicizzate in questo thread, e che garantiscono l'abilitazione in due o tre settimane senza parlare una parola di rumeno, quelli invece sono una minoranza.

Ma roba da chiodi...

Credo di conoscere più parole di lingua rumena io (per esserci stata in vacanza per pochi giorni, e per aver poi provato sinceramente a comunicare in lingua con la badante di mia nonna)... piuttosto che quelli che si vantano di aver preso in Romania l'abilitazione a insegnare in Italia.

bubbylil ha scritto:A scanso di equivoci.....

Nessun equivoco. I truffaldini esistono in tutto il mondo, Italia compresa. Io condanno energicamente chi permette queste truffe. Come condanno energicamente chi cerca di accaparrarsi un titolo (in questo caso l'abilitazione) ricorrendo a strategie traffaldine.
Detto questo, sono ARCICONVINTO che chi va a prendersi un'abilitazione in Romania dichiara implicitamente di voler praticare un percorso truffaldino.

giobbe ha scritto:Nessun equivoco. I truffaldini esistono in tutto il mondo, Italia compresa. Io condanno energicamente chi permette queste truffe. Come condanno energicamente chi cerca di accaparrarsi un titolo (in questo caso l'abilitazione) ricorrendo a strategie traffaldine.
Detto questo, sono ARCICONVINTO che chi va a prendersi un'abilitazione in Romania dichiara implicitamente di voler praticare un percorso truffaldino.

tu puoi pensare quel che vuoi, se la legge lo permette è legale. Avete voluto l'europa unita?

Perché pagare un'abilitazione presa in una università rumena - farlocca o meno non fa testo - quando tra 2-3 anni potrebbero venderle i senegalesi nei parcheggi e nelle spiagge?

Io però vorrei capire per quale motivo non appena uno si permette di criticare un comportamento che rova eticamente inaccettabile, puntualmente salta su qualche rabbioso che strilla che "tu non hai il diritto di criticarlo perché è legale" .

Ma infatti nessuno ha detto che è formalmente illegale, si è detto che qualcuno di noi lo trova eticamente inaccettabile ANCHE se è legale, e che personalmente ci auspichiamo che tali leggi vengano cambiate e che sia reso nuovamente illegale come meriterebbe.

Dove sta il problema?

Si ha l'obbligo di approvare e considerare buona e giusta qualsiasi cosa solo perché è legale?

Si ha l'obbligo di considerare tutti i comportamenti ugualmente accettabili solo perchè sono legali?

Pure drogarsi è legale (vendere la droga no, ma usarla sì), ma non vuol dire che lo si debba approvare per forza...

paniscus_2.0 ha scritto:I

Ma infatti nessuno ha detto che è formalmente illegale, si è detto che qualcuno di noi lo trova eticamente inaccettabile ANCHE se è legale, e che personalmente ci auspichiamo che tali leggi vengano cambiate e che sia reso nuovamente illegale come meriterebbe.

Dove sta il problema?

Si ha l'obbligo di approvare e considerare buona e giusta qualsiasi cosa solo perché è legale?

Si ha l'obbligo di considerare tutti i comportamenti ugualmente accettabili solo perchè sono legali?

Pure drogarsi è legale (vendere la droga no, ma usarla sì), ma non vuol dire che lo si debba approvare per forza...

tu no ma Giobbe ha parlato di truffa e metodi truffaldini.
dove sarebbe la truffa se è metodo legale.
l'etica e la morale non sono uguale, viviamo in uno stato di diritto; quel che è normale per te è immorale per me.
il senso di criticare in un post in cui si parla di un argomento preciso mi è sconosciuto; puoi fare tutte le crociate che vuoi ma è così in tutti i campi.

Giancarlo Dessì ha scritto:Perché pagare un'abilitazione presa in una università rumena - farlocca o meno non fa testo - quando tra 2-3 anni potrebbero venderle i senegalesi nei parcheggi e nelle spiagge?

perchè ci sta un potrebbero..oggi studiare in romania è realtà.

Oddio... "studiare": ora non esageriamo!

C080 ha scritto:tu no ma Giobbe ha parlato di truffa e metodi truffaldini.
dove sarebbe la truffa se è metodo legale.
l'etica e la morale non sono uguale, viviamo in uno stato di diritto; quel che è normale per te è immorale per me.
il senso di criticare in un post in cui si parla di un argomento preciso mi è sconosciuto; puoi fare tutte le crociate che vuoi ma è così in tutti i campi.

Ma potresti per favore chiarire un punto semplice semplice?

Ossia: se fosse vero come dici tu, che è tutto serissimo e regolarissimo, quale sarebbe il motivo misterioso che spinge tanti italiani a cercare l'abilitazione in Romania cacciando fuori fior di quattrini quando potrebbero tranquillamente prenderla in Italia spendendo meno (non dico che il percorso italiano sia gratis, ma sicuramente, nel complesso, viene a costare MENO)?

Perché quella italiana "è troppo difficile" mentre in Romania è più facile?

Perché quella italiana "è troppo selettiva" mentre in Romania accettano tutti?

Perché quella italiana richiede un intero anno di impegno (e in passato anche due) mentre in Romania te la sistemano in due settimane anche se non parli una parola di romeno e non hai mai frequentato un giorno di lezione vera?

E allora, semplicemente, NON E' VERO che le due cose siano equivalenti, e non avrebbero dovuto ottenere la parificazione. Se l'hanno ottenuta è stato per ragioni ambigue e (appunto) truffaldine.

Non vedo cosa ci sia di male a farlo notare.