Ore di potenziamento e didattica a distanza

Alcune delle ore di potenziamento, che nella didattica in presenza di solito vengono utilizzate per sostituire, nella didattica a distanza non vengono effettuate. Può il Dirigente chiedere di accantonarle per effettuarle successivamente, dopo la riapertura delle scuole?

Ma direi proprio di no...

Quella delle ore di potenziamento è una questione. Non so se sia legittimo da parte del ds chiedere di accantonarle. Certo è che in questo momento vengono retribuite ma, nella maggior parte dei casi, non svolte.

[quote="serpina"] Certo è che in questo momento vengono retribuite ma, nella maggior parte dei casi, non svolte.[/quote]

Infatti. Docenti pagati full time, ma sostanzialmente in part time. Secondo me una soluzione andrebbe trovata.

...potrebbero svolgere attività di ampliamento dell'offerta formativa anche a distanza!

Credo che pagare docenti per non fare nulla si configuri come danno erariale.

[quote="sabryschool"]...potrebbero svolgere attività di ampliamento dell'offerta formativa anche a distanza![/quote]

Porrebbero se volessero. Ma se non vogliono...

[quote="-nina-"]Credo che pagare docenti per non fare nulla si configuri come danno erariale.[/quote]

I docenti di potenziamento da noi fanno i tappabuchi anche in DDI e in presenza nei laboratori, non penso che incidano così tanto in negativo sul bilancio, altrimenti avrebbero continuato col sistema alla vecchia di chiamare un supplente per ogni assenza.

@ serpina: ma chi l’ha detto? Io sono di potenziamento, ho anche un tot di ore di cattedra e, in compresenza con altri colleghi, collaboro in più situazioni. Dipenderà dalle persone.

[quote="hypernova"][quote="-nina-"]Credo che pagare docenti per non fare nulla si configuri come danno erariale.[/quote]

I docenti di potenziamento da noi fanno i tappabuchi anche in DDI e in presenza nei laboratori, non penso che incidano così tanto in negativo sul bilancio, altrimenti avrebbero continuato col sistema alla vecchia di chiamare un supplente per ogni assenza.[/quote]

Da me no, nelle ore di potenziamento i docenti potenziatori non fanno nulla. Se si assenta un docente non si fa la sua lezione.

Ma la mia è l'unica scuola in cui le ore di potenziamento sono richiestissime per i corsi e gli sportelli di recupero, più ancora che per le disposizioni per supplenze? In un contesto del genere, è assolutamente normale che ci siano delle settimane in cui non c'è da fare nulla, e delle altre settimane molto piene. Mi pare normale che le ore vengano accantonate, e poi documentate via via, basta che il totale torni.

E la stessa cosa per chi le dedica a dei progetti particolari che dipendono da scadenze esterne che si manifestano solo in alcune parti dell'anno scolastico. Chi si occupa, ad esempio, delle varie gare per le eccellenze (olimpiadi di matematica, di fisica e di varie altre materie), non può dedicarvi un'ora fissa alla settimana per tutto l'anno, perché di solito c'è un grosso carico di lavoro da fare tutto insieme tra ottobre e novembre, poi assolutamente nulla da fare da novembre fino a febbraio, e poi un'altra serie di impegni sostanziosi in primavera. E lo stesso per altre forme di ampliamento dell'offerta formativa.

Se si dovessero tutte blindare sull'orario settimanale fisso, questi progetti non si potrebbero proprio fare... e in più, si sprecherebbe una marea di ore attribuite teoricamente alle disposizioni ma poi non utilizzate, perché mica sempre c'è davvero bisogno di una supplenza, ma l'ora a disposizione deve essere conteggiata ugualmente come svolta.

Per cui (considerando che il potenziamento, di per sé, è stata una trovata discutibilissima della quale si poteva fare a meno)... visto che ormai c'è, l'accantonamento delle ore e la possibilità di rendicontarle via via, mi sembra assolutamente il male minore, rispetto all'interpretazione più rigida dei blocchi fissi sull'orario settimanale.

È certamente un'ottima idea, e molto semplice, se il docente usa le ore di potenziamento per dei progetti. Il problema si pone invece se il docente non ha accettato di occuparsi di alcun progetto e fa solo supplenze.
Nella mia scuola le cattedre di potenziamento sono tutte di discipline per le quali non ci sono mai richieste nemmeno di sportelli help (diritto, che nella mia scuola non esiste, storia e filosofia, seconde lingue, storia dell'arte...). Ho colleghi con 6 ore frontali e 12 a disposizione per supplenze (che ora stanno facendo 6 ore a settimana e stop).
Si potrebbe anche, a margine, chiedersi se abbia senso equiparare 1h di supplenza (che non richiede alcun tipo di lavoro preparatorio né di correzione e che non prevede carichi collegiali) a 1h di docenza... ma sarebbe già una finezza.

[quote="hypernova"] @ serpina: ma chi l’ha detto? Io sono di potenziamento, ho anche un tot di ore di cattedra e, in compresenza con altri colleghi, collaboro in più situazioni. Dipenderà dalle persone.[/quote]

Devo essermi spiegata male.
Intendo dire che ci sono colleghi che usano le ore (tutte o alcune) di potenziamento per seguire progetti e ce ne sono altri che, come è loro diritto, non accettano alcun incarico e vengono, di conseguenza, utilizzati solo per le supplenze. Alla domanda "potrebbero essere utilizzati per ampliamento dell'offerta formativa?" la risposta è pertanto "potrebbero se volessero, ma se non vogliono nessuno li può obbligare".

[quote="paniscus_2.1"]Ma la mia è l'unica scuola in cui le ore di potenziamento sono richiestissime per i corsi e gli sportelli di recupero, più ancora che per le disposizioni per supplenze? [/quote]

Credo di no, ma dipende dai potenziatori che sono stati assegnati alla scuola. Anche da me le ore di potenziamento di inglese e di matematica e fisica sono spese per gli sportelli didattici, ma quelle di Scienze Umane o di Musica (che non c'è come materia curricolare) o di Arte/disegno? Per fortuna che, finalmente, i colleghi di Diritto sono stati reclutati per Educazione Civica.

Noi potenziamento di inglese, lettere, matematica, scienze non lo vediamo mai. Forse il mio preside sta sulle palle a qualcuno.

@ serpina: ho capito... si io queste cose le faccio perché desidero farle, il DS ogni anno mi chiede se voglio riprendere quelle ore.

Io anche nelle ore di potenziamento svolgo attività di ampliamento dell'offerta formativa, oltre a ore di compresenza e supplenza. Ovvio che se non avessi voglia di far nulla, come alcuni colleghi, DI POTENZIAMENTO E NON, dovrei vedermela con la d.s. che all'inizio di ogni anno si preoccupa di definire gli impegni dei docenti di potenziamento in base alle 18 ore.

Certo che gli impegni vanno definiti ad inizio anno.
Questi impegni però possono anche consistere solamente in supplenze che in questo momento straordinario non vengono svolte (e non per volontà degli interessati). In alcune scuole si fanno comunque le supplenze a distanza, credo proprio per ragioni di forma (sebbene sia evidentemente un assurdo).
Sollevare questo tema non significa accusare di ignavia chi ha ore di potenziamento (condizione che spesso non si sceglie) ma discutere delle criticità (non poche) che ha comportato la nascita dell'organico di potenziamento.