Garante: no alle liste prof "no vax"

Promemoria primo messaggio :

https://www.adnkronos.com/liste-prof-no-vax-il-garante-della-privacy-dice-no_1RH0ktZ7VwZdXO53yptp97

No alle liste dei prof 'no vax', perché "non è consentita la verifica diretta delle scelte vaccinali e della condizione sanitaria da parte dei dirigenti scolastici: devono limitarsi a verificare il possesso di una certificazione valida". Lo afferma il garante per la Protezione dei dati personali Pasquale Stanzione, in un'intervista a 'Repubblica' in merito all'ipotesi che le scuole possano avere gli elenchi dei 'prof' vaccinati. "Questa soluzione solleva più d’una perplessità, non solo in termini di privacy ma anche di ragionevolezza della misura. In tal modo, ad esempio, non si potrebbe accertare se un vaccinato nel frattempo si è contagiato, vanificando il senso del Green Pass. E per quanto riguarda i certificati di esenzione, servono cautele per evitare la rivelazione di dati sanitari e patologie" spiega.

Quanto poi all'ipotesi del sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso di un'autocertificazione per controllare i green pass, Stanzione afferma: "Anche in questo caso, questa forma di attestazione non è attualmente prevista dalla normativa vigente. Se venisse introdotta per legge, ci si dovrebbe comunque limitare alla sola certificazione dell’assenza di condizioni che impediscono l’ingresso a scuola, senza riferimento a dati ulteriori". E sull'estensione del Green Pass anche al lavoro in azienda, avverte: "Ogni contesto è diverso e necessita di cautele modulate sulle relative peculiarità. Ciò che va comunque evitato sono le discriminazioni in base alle scelte vaccinali e l’indebita conoscenza, da parte di soggetti non legittimati, dei dati sanitari degli interessati".

Gouomi ha scritto:Al momento, ciò significa che TUTTI ogni giorno, vaccinati, esenti, non vaccinati, dovranno esibire certificazione verde, e l'unico dato che al dirigente è consentito verificare (e neppure registrare) è la validità in corso oppure la non validità.
Non è difficile da comprendere.

Non è difficile da comprendere, ma tu per primo non hai capito, dato che credi che gli esenti debbano esibire il GP.
Rileggiti l'articolo 1, comma 6 del DL 111/2021 e la circolare del Ministero della Salute del 4 agosto 2021, n. 35309.
Consiglio anche di rivedere la definizione di "esente" nel dizionario.

Garamond ha scritto:

Gouomi ha scritto:Al momento, ciò significa che TUTTI ogni giorno, vaccinati, esenti, non vaccinati, dovranno esibire certificazione verde, e l'unico dato che al dirigente è consentito verificare (e neppure registrare) è la validità in corso oppure la non validità.
Non è difficile da comprendere.

Non è difficile da comprendere, ma tu per primo non hai capito, dato che credi che gli esenti debbano esibire il GP.
Rileggiti l'articolo 1, comma 6 del DL 111/2021 e la circolare del Ministero della Salute del 4 agosto 2021, n. 35309.
Consiglio anche di rivedere la definizione di "esente" nel dizionario.

Quindi esiste una lista di esenti?

Se ci sono liste di vax... è ovvio che ci sono liste di no vax. Ma ci siete o ci fate?

lucetta10 ha scritto:E chi ha mai chiesto di verificare le scelte vaccinali e la condizione sanitaria?
Sono settimane che si cerca di spiegare che sul green pass non ci sono dati sensibili a chi sbandiera la violazione della privacy

Sbagli anche tu. Il GP riporta dati sensibili (l'hai mai letto?), e proprio per questo la scuola non può acquisirlo.
Deve essere semplicemente esibito (tramite codice QR) in modo che la scuola possa verificarne la validità senza trattare dati in eccesso rispetto allo scopo.

franco71 ha scritto:

Garamond ha scritto:Non è difficile da comprendere, ma tu per primo non hai capito, dato che credi che gli esenti debbano esibire il GP.
Rileggiti l'articolo 1, comma 6 del DL 111/2021 e la circolare del Ministero della Salute del 4 agosto 2021, n. 35309.
Consiglio anche di rivedere la definizione di "esente" nel dizionario.

Quindi esiste una lista di esenti?

Hai letto la circolare?

franco71 ha scritto:

Garamond ha scritto:

Gouomi ha scritto:Al momento, ciò significa che TUTTI ogni giorno, vaccinati, esenti, non vaccinati, dovranno esibire certificazione verde, e l'unico dato che al dirigente è consentito verificare (e neppure registrare) è la validità in corso oppure la non validità.
Non è difficile da comprendere.

Non è difficile da comprendere, ma tu per primo non hai capito, dato che credi che gli esenti debbano esibire il GP.
Rileggiti l'articolo 1, comma 6 del DL 111/2021 e la circolare del Ministero della Salute del 4 agosto 2021, n. 35309.
Consiglio anche di rivedere la definizione di "esente" nel dizionario.

Quindi esiste una lista di esenti?

Ovviamente no, ma potrebbero esistere gli esentati da vaccino (anche se credo siano mosche bianche da cercare col lanternino in tutta Italia).

"Chi non può vaccinarsi per motivi medici non ha obbligo di Green Pass, pertanto dal 6 agosto potrà esibire al posto della Certificazione Verde Covid-19 un attestato di esenzione firmato dal medico (vaccinatore): il ministero della Sanità, con Circolare del 4 agosto, ha indicato le caratteristiche che deve avere tale documento, alternativo al Green Pass ai fini di legge, per l’accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, articolo 3 del dl 105/2021. In attesa dell’emissione di una specifico certificazione digitale di esenzione vaccinale (che avrà validità fino al 30 settembre), restano validi i certificati già emessi dai Servizi Sanitari Regionali".
Dopo il 30/9 onestamente non so cosa dovrebbe succedere.

Il punto è che se si sono liste di vax, di conseguenza quelli che non ci sono su quella lista, sono nella lista no vax.

Garamond ha scritto:

lucetta10 ha scritto:E chi ha mai chiesto di verificare le scelte vaccinali e la condizione sanitaria?
Sono settimane che si cerca di spiegare che sul green pass non ci sono dati sensibili a chi sbandiera la violazione della privacy

Sbagli anche tu. Il GP riporta dati sensibili (l'hai mai letto?), e proprio per questo la scuola non può acquisirlo.
Deve essere semplicemente esibito (tramite codice QR) in modo che la scuola possa verificarne la validità senza trattare dati in eccesso rispetto allo scopo.

Mi riferivo anche io al QR... Ho semplificato

Esatto, poi bisogna iniziare ad essere pratici , la scuola facendo la lista non dovra' piu' controllare chi ha il green pass, invece sapra' che tizio e caio sono da controllare ogni 2 giorni,con il lettore appare soltanto la spunta verde che ti dice che quel gp e' valido , nessun dato sensibile, ma e' necessario che il controllore sappia chi deve controllare no?!?

Gouomi ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Pare che la reale questione non riguardi liste novax ma liste vax (la schedatura dei reietti rende evidentemente meglio sul piano mediatico).

I DS o chi per loro chiedevano gli elenchi dei vaccinati per semplificare le procedure di controllo del green pass, ma, come era abbastanza ovvio, la risposta è stata picche

La risposta è  indubbiamente picche, perché  ancora esiste un Garante.
E non capisco come dei docenti di lungo corso ancora non abbiano preso dimestichezza con le norme che regolano la privacy.
Dirigenti che in corso d'anno chiedevano i nominativi dei docenti vaccinati o di coloro ce si volevano prenotare per il vaccino, e persino di coloro eventualmente affetti da gravi patologie.
Oltretutto su WhatsApp.
Trovo tutto ciò  incredibile.

Peraltro i docenti che andavano a vaccinarsi dovevano spesso chiedere un permesso al Ds per farlo in orario scolastico (o quando c'era una riunione) e quindi, anche se non avrà redatto una lista, il Ds sa con buona approssimazione chi ha fatto il vaccino e chi non l'ha fatto. Al di là del fatto specifico, la legge sulla privacy è una delle più assurde che esista in Italia ed è una delle prime cose che dovrebbero essere riformate. Speravo che cogliessero l'occasione del green pass per farlo (e lo speravo non solo per il green pass, ma per liberarci di un po' di inutile burocrazia), ma evidentemente non hanno capito quello che sarebbe successo; non c'è dubbio che dovranno trovare una soluzione.

caesar753 ha scritto:Ma il problema dei supplenti dei non-gp è stato risolto? O avranno un contratto "alla giornata"?

Non è stato risolto.

I ds possono pure immaginarlo per approssimazione, ma è diverso dall'avere certezza e registrare tale dato.
Inoltre i ds cambiano, da me è appena accaduto.

E ci si potrebbe anche essere vaccinati al termine delle lezioni. Insomma, non è che si ragioni su pettegolezzi di corridoio, no?

Gouomi ha scritto:I ds possono pure immaginarlo per approssimazione, ma è  diverso dall'avere certezza e registrare tale dato.
Inoltre i ds cambiano, da me è  appena accaduto.

C'è anche il personale di segreteria.

Gouomi ha scritto:E ci si potrebbe anche essere vaccinati al termine delle lezioni. Insomma, non è  che si ragioni su pettegolezzi di corridoio, no?

Certo, ma la cosa è talmente ridicola che se il governo trovasse una soluzione per aggirare questa norma non so proprio come il Garante potrebbe opporsi. Comunque non sta a me fare proposte: non ne ho la competenza e nemmeno mi interessa; ci pensi chi di dovere; solo eviterei di esultare troppo per questa presunta vittoria.

Incredibile ma in segreteria da me tra pensionamento e trasferimento la segreteria del personale sarà rivoluzionata.
Ripeto, non è un condominio.

Dec ha scritto:

caesar753 ha scritto:Ma il problema dei supplenti dei non-gp è stato risolto? O avranno un contratto "alla giornata"?

Non è stato risolto.

Grazie della risposta

Dec ha scritto:

Gouomi ha scritto:E ci si potrebbe anche essere vaccinati al termine delle lezioni. Insomma, non è  che si ragioni su pettegolezzi di corridoio, no?

Certo, ma la cosa è talmente ridicola che se il governo trovasse una soluzione per aggirare questa norma non so proprio come il Garante potrebbe opporsi. Comunque non sta a me fare proposte: non ne ho la competenza e nemmeno mi interessa; ci pensi chi di dovere; solo eviterei di esultare troppo per questa presunta vittoria.

In effetti, è tutto da molto tempo tanto, ma tanto ridicolo.

Gouomi ha scritto:Incredibile ma in segreteria da me tra pensionamento e trasferimento la segreteria del personale sarà  rivoluzionata.
Ripeto, non è  un condominio.

Sei rimasto solo tu in quella scuola. Fortunati loro. Dev'essere una scuola in cui si sta molto bene, visto che tutti se ne vanno.

In effetti è cosi. Ma io ci sono ancora fino a 31/8, poi chissà.

Buonasera,ho capito bene che un probabile esentato da vaccino temporaneo non avrà il tampone da fare in settimana e non mostrerà green pass. Il mio specialista ha specificato le patologie,quindi deve rifare la certificazione perché il ds non può leggerle? Grazie mille a tutti

Gouomi ha scritto:Qui spiega anche meglio rispetto a orizzonte scuola
https://www.tecnicadellascuola.it/vaccinati-a-scuola-i-dirigenti-scolastici-non-possono-chiedere-i-nominativi

"Come abbiamo già detto,  con alcune Faq pubblicate sul sito del Garante per la protezione dei dati personali , è stato specificato che il datore di lavoro non può acquisire, neanche con il consenso del dipendente o tramite il medico competente, i nominativi del personale vaccinato o la copia delle certificazioni vaccinali."


E oggi il Garante della privacy è stato chiaro: sui certificati di esenzione, servono cautele per evitare la rivelazione di dati sanitari e patologie. Anche sull’ipotesi del sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso di presentare un’autocertificazione per controllare i Green Pass, Stanzione afferma: “Anche in questo caso, questa forma di attestazione non è attualmente prevista dalla normativa vigente. Se venisse introdotta per legge, ci si dovrebbe comunque limitare alla sola certificazione dell’assenza di condizioni che impediscono l’ingresso a scuola, senza riferimento a dati ulteriori”.

La FAQ a cui si riferisce recità
https://www.tecnicadellascuola.it/vaccino-anti-covid-il-datore-di-lavoro-non-e-tenuto-a-sapere-se-il-dipendente-e-vaccinato
"Il datore di lavoro può chiedere conferma ai propri dipendenti dell’avvenuta vaccinazione?
NO. Il datore di lavoro non può chiedere ai propri dipendenti di fornire informazioni sul proprio stato vaccinale o copia di documenti che comprovino l‘avvenuta vaccinazione anti Covid-19. Ciò non è consentito dalle disposizioni dell’emergenza e dalla disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il datore di lavoro non può considerare lecito il trattamento dei dati relativi alla vaccinazione sulla base del consenso dei dipendenti, non potendo il consenso costituire in tal caso una valida condizione di liceità in ragione dello squilibrio del rapporto tra titolare e interessato nel contesto lavorativo (considerando 43 del Regolamento)."

Tradotto: il DS non può chiedere perchè poi il docente autorizza per paura, se il DS chiede ed il docente autorizza, l'autorizzazione non vale.

OK, ci sta, ma io parlavo di una cosa diversa ovvero di motu proprio del docente (io nella fattispecie).
Io senza alcuna richiesta da parte del DS offro i miei dati personali dichiarando esplicitamente che per me valgono meno della carta igienica; se il DS ne vuole approfittare bene, se si caga addosso vorrà dire che perderemo un'ora di lezione al giorno, tento gli alunni mica sono figli miei !

Gouomi ha scritto:La risposta è  indubbiamente picche, perché  ancora esiste un Garante.

Già, se il virus avesse avuto mira oggi le cose avrebbero potuto essere diverse; ricordate Boris Johnson ad inizio pandemia sull'immunità di gregge ? Poi il virus l'ha calmato.

Gli inglesi sono stati più fortunati di noi.

stringiamciacoorte ha scritto:

Gouomi ha scritto:Qui spiega anche meglio rispetto a orizzonte scuola
https://www.tecnicadellascuola.it/vaccinati-a-scuola-i-dirigenti-scolastici-non-possono-chiedere-i-nominativi

"Come abbiamo già detto,  con alcune Faq pubblicate sul sito del Garante per la protezione dei dati personali , è stato specificato che il datore di lavoro non può acquisire, neanche con il consenso del dipendente o tramite il medico competente, i nominativi del personale vaccinato o la copia delle certificazioni vaccinali."


E oggi il Garante della privacy è stato chiaro: sui certificati di esenzione, servono cautele per evitare la rivelazione di dati sanitari e patologie. Anche sull’ipotesi del sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso di presentare un’autocertificazione per controllare i Green Pass, Stanzione afferma: “Anche in questo caso, questa forma di attestazione non è attualmente prevista dalla normativa vigente. Se venisse introdotta per legge, ci si dovrebbe comunque limitare alla sola certificazione dell’assenza di condizioni che impediscono l’ingresso a scuola, senza riferimento a dati ulteriori”.

La FAQ a cui si riferisce recità
https://www.tecnicadellascuola.it/vaccino-anti-covid-il-datore-di-lavoro-non-e-tenuto-a-sapere-se-il-dipendente-e-vaccinato
"Il datore di lavoro può chiedere conferma ai propri dipendenti dell’avvenuta vaccinazione?
NO. Il datore di lavoro non può chiedere ai propri dipendenti di fornire informazioni sul proprio stato vaccinale o copia di documenti che comprovino l‘avvenuta vaccinazione anti Covid-19. Ciò non è consentito dalle disposizioni dell’emergenza e dalla disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il datore di lavoro non può considerare lecito il trattamento dei dati relativi alla vaccinazione sulla base del consenso dei dipendenti, non potendo il consenso costituire in tal caso una valida condizione di liceità in ragione dello squilibrio del rapporto tra titolare e interessato nel contesto lavorativo (considerando 43 del Regolamento)."

Tradotto: il DS non può chiedere perchè poi il docente autorizza per paura, se il DS chiede ed il docente autorizza, l'autorizzazione non vale.

OK, ci sta, ma io parlavo di una cosa diversa ovvero di motu proprio del docente (io nella fattispecie).
Io senza alcuna richiesta da parte del DS offro i miei dati personali dichiarando esplicitamente che per me valgono meno della carta igienica; se il DS ne vuole approfittare bene, se si caga addosso vorrà dire che perderemo un'ora di lezione al giorno, tento gli alunni mica sono figli miei !

Ma la legge se ne frega del motu proprio del docente e della disponibilità del ds ad accoglierlo.
Questa è  una disamina molto interessante

https://journals.uniurb.it/index.php/dsl/article/download/2888/2540/12474

Alcuni brani:
Per assicurare la libertà di espressione del consenso, è opportuno che il consenso non costituisca un valido presupposto per il trattamento dei dati personali in un caso specifico, qualora esista un evidente squilibrio tra l’interessato e il titolare del trattamento, specie quando il titolare del trattamento è un’autorità pubblica e ciò rende pertanto improbabile che il consenso sia stato espresso liberamente in tutte le circostanze di tale situazione specifica. Si presume che il consenso non sia stato liberamente espresso se non è possibile esprimere un consenso separato a distinti trattamenti di dati personali, nonostante sia appropriato nel singolo caso, o se l’esecuzione di un contratto, compresa la prestazione di un servizio, è subordinata al consenso sebbene esso non sia necessario per tale esecuzione (Considerando 43)”.

(...)ove si ritenesse lecito il trattamento dei dati vaccinali da parte del datore di
lavoro, si autorizzerebbe la (ri)organizzazione dell’attività lavorativa basata “sul
discrimen lavoratore vaccinato/lavoratore non vaccinato”, sulle convinzioni
personali del lavoratore (art. 15, comma 1, lett. b) e comma 2, dello St. lav.), ovvero
sul “diritto costituzionalmente riconosciuto, in assenza di specifico obbligo legale,
all’autodeterminazione circa i trattamenti sanitari cui sottoporsi”
.
(...)In altre parole, non è pensabile aggirare l’assenza dell’obbligatorietà ex lege
del vaccino antiCovid-19 nelle realtà lavorative non sanitarie attribuendo al datore
di lavoro un potere di controllo sullo stato di salute dei propri dipendenti che non
gli è riconosciuto né dallo Statuto dei lavoratori né dalla normativa, italiana ed
europea, sulla protezione dei dati personali.
La tutela della salute pubblica è coperta dalla riserva di legge, e in ogni caso
“il contemperamento del coesistente diritto alla salute di ciascun individuo”
previsto dall’art. 32 della Costituzione deve svolgersi “nel rispetto della tutela della
riservatezza della persona”. Così ha affermato la Corte costituzionale, con la
sentenza n. 218 del 1994, stabilendo che “l’interesse comune alla salute collettiva e
l’esigenza della preventiva protezione dei terzi consentono (…), e talvolta rendono
obbligatori, accertamenti sanitari legislativamente previsti, (…) ‒ i quali ‒ trovano
un limite non valicabile nel rispetto della dignità della persona che vi può essere
sottoposta. (…)”. Nella sentenza si legge anche “In quest’ambito il rispetto della
persona esige l’efficace protezione della riservatezza, necessaria anche per
contrastare il rischio di emarginazione nella vita lavorativa e di relazione”.

Non sarà una vittoria per la quale esultare, come ho letto, ma almeno il generale Figliuolo è sistemato.
E per rispondere alla domanda, chi è che lo vuole (voleva)?
Lui per primo, sicuramente.