Festina lente

Promemoria primo messaggio :

https://www.orizzontescuola.it/bianchi-i-tempi-della-scuola-sono-lenti-i-docenti-permettano-ai-ragazzi-di-riflettere-non-diamo-troppe-nozioni/

Anche anni 90 in certe regioni, e anche oltre...non penso poi che leuropa, con tutta la burocratizzazione abbia agevolato l'arricchimento, a meno di non voler dire che si faccia un po' di truffa, intascandosi i fondi destinati e poi facendo altro, tipo spacciarsi per biologico quando non lo si fa e simili.
Proprio questo ha fatto sì che molti vendessero i terreni, anzi magari li svendessero, pur di doverci lavorare per poco...mah, dipenderà anche dalle varie zone, e in mote sarà anche come dici...

Tu però hai persino rinunciato al connubio con la famosa cuggina, ma allora che mi vieni a raccontare...

sempreconfusa1 ha scritto:Anche anni 90 in certe regioni, e anche oltre...non penso poi che leuropa, con tutta la burocratizzazione abbia agevolato l'arricchimento, a meno di non voler dire che si faccia un po' di truffa, intascandosi i fondi destinati e poi facendo altro, tipo spacciarsi per biologico quando non lo si fa e simili.
Proprio questo ha fatto sì che molti vendessero i terreni, anzi magari li svendessero, pur di doverci lavorare per poco...mah, dipenderà anche dalle varie zone, e in mote sarà anche come dici...

Tu però hai persino rinunciato al connubio con la famosa cuggina, ma allora che mi vieni a raccontare...

Truschini per prendersi i fondi per il biodiesel, e poi il famoso riso, chicchi d oro..
E poi sta cosa del contadino che lavoro tutto il giorno. Manco nei 70 succedeva, e il tempo per andare a fare il ballo del capretto alla sagra del cacciatore di montefiridolfi qualcuno lo trovava sempre
Cambiamo argomento che è meglio

io sta storia del riso chicco d'oro non l'ho ben capita, ma cambiamo discorso, d'accordo.
Solo una precisazione, la sagra non è che si fa tutti i giorni eh...certo che c'è spazio anche per la sagra, ma ogni cosa ha i suoi tempi; se la fai ogni giorno non è mica la sagra del cacciatore, è
/voglia 'e spia/quanno passa e si passa qua/ (De Sio cantava)

Oppenheimer ha scritto: [
Hai un'idea dell agricoltore tipo anni 60...ma va bene cosi..diciamo che oggi l agricoltore è una lobby,  una casta, un lavoro molto remunerativo , un po come il notaio, solo che pur simili come fatturato sono agli antipodi come istruzione..
I trattori li comprano cash,  150-200 mila euro li sull unghia..

Dunque, facciamo a capirsi meglio: prima dici che quello dell'agricoltore è un lavoro che ci si può improvvisare dal nulla anche a 50 anni senza nessuna esperienza e senza nessuna familiarità precedente con quelle tematiche e con quegli ambienti lavorativi; poi, invece, dici che per fare l'agricoltore bisogna già appartenere a una ben precisa casta di privilegiati che sono sempre stati in quell'ambito e che se la cantano e se la suonano tutta tra di loro. Ci decidiamo?

se parliamo di una piccola attività agricola di nicchia,(ad esempio, allevamento quaglie e vendita uova), con un minimo di capitale accantonato e usufruendo di vari incentivi e finanziamenti è fattibile aprirla in un tempo relativamente breve, anche a 50 anni dopo aver abbandonato un lavoro precedente.
se parliamo di diventare imprenditore agricolo che gestisce una azienda con 80 vitelli e n ettari di risaia o mais o grano, è chiaro che quasi nessuno, a meno che vinca alla lotteria, può iniziare dal nulla , dato che occorrerebbero diverse centinaia di migliaia di euro, se non almeno un milioncino..e non parliamo di grandi aziende ma di medie dimensioni.
ecco perchè il mestiere del cuntadin si trasmette al 99% di padre in figlio, in modo che i figli subentrano ai genitori con un capitale già presente, macchinari, animali ecc

... e poi il 50enne ex geometra alleva le quaglie usando google, con gli incentivi si abbona a una rivista specializzata o si trova un Mastro don Gesualdo?

Questa visione per cui si immagina di poter fare tutto in qualunque momento e magari meglio di altri, è la stessa dei genitori che vengono a farci la lezioncina su come si insegna la grammatica al bimbo, corollario della cialtroneria italiana: tutti virologi, tutti generali, tutti allenatori di calcio e alla bisogna allevatori di quaglie

lucetta.10 ha scritto:... e poi il 50enne ex geometra alleva le quaglie usando google, con gli incentivi si abbona a una rivista specializzata o si trova un Mastro don Gesualdo?

Questa visione per cui si immagina di poter fare tutto in qualunque momento e magari meglio di altri, è la stessa dei genitori che vengono a farci la lezioncina su come si insegna la grammatica al bimbo, corollario della cialtroneria italiana: tutti virologi, tutti generali, tutti allenatori di calcio e alla bisogna allevatori di quaglie

Hai ragione.. occorre un master post laurea in quaglie

mi sa che questo ritorno alla madre terra si immagina di poterlo fare dalla scrivania... io che non ne so nulla di "attività agricole di nicchia" e non so "coltivare" quaglie suppongo che le professioni si imparino più o meno tutte, quindi direi che le possibilità si restringono a due:

1. Si dispone di un bel gruzzolo da investire in una attività che si affida poi del tutto a Gesualdo e ai suoi schiavi che almeno non cercheranno di seminare uova di quaglia, e si campa di rendita da quaglia come Don Diego.
2. Si cerca un quagliaro disposto a tenerci a bottega per imparare l'arte quaglica, diventare via via un Gesualdo solo più attempato, magari sposare donna Bianca

Adesso chiamare " professione" allevare quaglie..
Io penso che chi vive, è sempre vissuto, e sempre vivrà " sull asfalto e sul cemento " in città, e soprattutto chi non è mai uscito dai binari scuola- universita- insegnamento potrebbe fare la cortesia di non intervenire.
Ma si sa che la nostra deve intervenire disastrosamente in ogni ambito, fosse anche la fissione nucleare..
Comunque si, per allevare quaglie occorre prima imparare la loro lingua, e poi costruire un razzomissilecibernetico per le uova.

... da insegnante di geografia della giungla di asfalto almeno so che allevare quaglie non è una "attività agricola di nicchia", e senza aver mai nemmeno visto una quaglia vera so che se ne pianto una non crescono uova.

Per il resto, per quanto ne so, potrebbe benissimo esser vero che per allevare quaglie occorre prima imparare la lingua quaglica: mica sono un versatile tuttologo! Gli insegnanti hanno questo bizzarro pallino di presupporre che le cose si imparino... salvo per quelli che le esercitano oralmente, ovviamente

lucetta.10 ha scritto:... e poi il 50enne ex geometra alleva le quaglie usando google, con gli incentivi si abbona a una rivista specializzata o si trova un Mastro don Gesualdo

Un mio amico, circa ciinquantenne, laureato, con famiglia, e con una buona professione che non aveva nessuna intenzone di abbandonare, ha dovuto studiare per tre anni per prendersi il diploma di perito agrario (non in un diplomificio truffaldino, ma frequentando regolarmente il corso serale per adulti dell'istituto tecnico statale) per poter mettere a frutto i prodotti di qualche appezzamento di terreno ereditato in famiglia e coltivato a olivi, roba di scala piccola ma abbastanza pregiata e con lavorazione biologica. Per molti anni erano andati avanti a fare produzione autonoma per familiari, amici e parenti, ma quando ha deciso di provare a vendere altrove, e quindi ad aprire una vera e propria azienda agricola, anche se piccolissima, ha dovuto prendersi un titolo di studio specifico, altrimenti non avrebbe potuto vendere. In realtà l'ha fatto volentieri perché quelle materie gli piacevano (c'è chi per sfizio personale si prende una seconda laurea e chi un secondo diploma), ma di sicuro è stata una bella fatica...

paniscus_2.1 ha scritto:

lucetta.10 ha scritto:... e poi il 50enne ex geometra alleva le quaglie usando google, con gli incentivi si abbona a una rivista specializzata o si trova un Mastro don Gesualdo

Un mio amico, circa ciinquantenne, laureato, con famiglia, e con una buona professione che non aveva nessuna intenzone di abbandonare, ha dovuto studiare per tre anni per prendersi il diploma di perito agrario (non in un diplomificio truffaldino, ma frequentando regolarmente il corso serale per adulti dell'istituto tecnico statale) per poter mettere a frutto i prodotti di qualche appezzamento di terreno ereditato in famiglia e coltivato a olivi, roba di scala piccola ma abbastanza pregiata e con lavorazione biologica. Per molti anni erano andati avanti a fare produzione autonoma per familiari, amici e parenti, ma quando ha deciso di provare a vendere altrove, e quindi ad aprire una vera e propria azienda agricola, anche se piccolissima, ha dovuto prendersi un titolo di studio specifico, altrimenti non avrebbe potuto vendere. In realtà l'ha fatto volentieri perché quelle materie gli piacevano (c'è chi per sfizio personale si prende una seconda laurea e chi un secondo diploma), ma di sicuro è stata una bella fatica...

Non sapevo che per vendere prodotti agricoli servisse un titolo di studio..

evidentemente, per essere titolare di un'azienda agricola, o per compiere determinati atti formali in quell'ambito, sì. non lo hai detto tu stesso che tutti gli agricoltori benestanti delle tue parti mandano i figli all'istituto agrario proprio per assicurarsi che possano poi subentrare ai genitori o aprire un'altra attività simile?

paniscus_2.1 ha scritto:evidentemente, per essere titolare di un'azienda agricola, o per compiere determinati atti formali in quell'ambito, sì. non lo hai detto tu stesso che tutti gli agricoltori benestanti delle tue parti mandano i figli all'istituto agrario proprio per assicurarsi che possano poi subentrare ai genitori o aprire un'altra attività simile?

All agrario ci vanno per assolvere all obbligo scolastico.. nel mio caso, con imbarazzanti esiti. Ma al di la della formazione scolastica mediamente sottovuoto ( gli agrari sono al livello degli alberghieri, al di fuori di due tre materie professionalizzanti c è il vuoto cosmico o o al massimo 10^-12 bar), cio che a loro serve per portare avanti l attività l hanno già imparato a 12 anni sul trattore o guardando la notte la webcam della vacca che sta partorendo..il paradosso , appunto, del coltivatore diretto è il lavoro sicuro e molto molto redditizio associato ad una preparazione di base molto modesta . Per tutte le funzioni evolute, ci sono rispettivamente il tecnico per i trattori, il chimico per la scelta dei fertilizzanti e il veterinario per gli animali.
Io ho dato una mano in questioni contabili banali, ma ovviamente anche un foglio excel è un concetto sofisticatissimo e incomprensibile.

Oppenheimer ha scritto:
ecco perchè il mestiere del cuntadin si trasmette al 99% di padre in figlio, in modo che i figli subentrano ai genitori con un capitale già presente, macchinari, animali ecc

e infatti paniscus ti ha chiesto se ci decidiamo.
Il cinquantenne si mette a ereditare quando il padre magari se n'è andato da un pezzo? Tu parli di lavoretti, ho capito, tipo levigare pietre del marciapiede con annesso muretto, magari, ma non parli di lavoro che sostituisce quello perso, e di maggior spessore economico. magari una produzione a carattere e uso familiare, parenti e amici, piccole cose.
Votaantonio votantonio laquaglia.

sempreconfusa1 ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:
ecco perchè il mestiere del cuntadin si trasmette al 99% di padre in figlio, in modo che i figli subentrano ai genitori con un capitale già presente, macchinari, animali ecc

e infatti paniscus ti ha chiesto se ci decidiamo.
Il cinquantenne si mette a ereditare quando il padre magari se n'è andato da un pezzo? Tu parli di lavoretti, ho capito, tipo levigare pietre del marciapiede con annesso muretto, magari, ma non parli di lavoro che sostituisce quello perso, e di maggior spessore economico. magari una produzione a carattere e uso familiare, parenti e amici, piccole cose.
Votaantonio votantonio laquaglia.

Leggere gli interventi per cortesia.
Nessun  cinquantenne rimasto disoccupato alla Meccanica Foggiana srl ha i capitali per aprire una bella azienda agricola con vacche terreni trattori ecc. Quelle sono attività con capitali enormi che eredita il fortunato figlio di chi già li possiede in famiglia.
Stiamo parlando di attività piccole ,che garantiscono il sostentamento come comprare degli animali e magari aprire un  banco al mercato che vende ANCHE i tuoi prodotti.
Le uova di quaglia si vendono molto bene, era per fare un esempio, ma anche qualche pecora...
Non si fa dall oggi al domani, semplicemente quando tira brutta aria di crisi uno si muove in anticipo, si informa, inizia a mettere da parte i soldini e se capita il patatrac sa come muoversi 
Ovvio non puoi fare concorrenza ai mega cuntadin con 3 milioni di cascina già sul mercato dal 1943..ma punti su prodotti di nicchia non presenti sul territorio..esempio allevamento di trote, un piccolo laghetto di pesca sportiva.

Guarda che avevo capito alla fine...l'ho scritto anche io, se leggi. Prima si è spento il dispositivo e non l'ho potuto scrivere, ma avevo capito.
Una situazione alla  Rossella O'hara insomma...ma meno scenografico...però lei era giovane, la terra fertile, e aveva personale che lavorava con lei.

Cosa succede se stai in un territorio poco fertile?
Devi poi avere almeno un'altra persona che ti aiuta, minimo, o pensi di fare tutto da solo? Il mangime noi lo importiamo, e anche i fertilizzanti che aiutano nel lavoro agricolo, già te l'ho detto. Che succede se te lo fanno pagare più dell'oro? Io trovo che di questi tempi sia molto più complessa, la situazione.
Dopodiché, la pecora in una certa regione non è che sia proprio di nicchia...le trote, vedi mangimi di cui sopra, e il laghetto di pesca sportiva come lo fai? artificiale?
Tutto è possibile, quello di cui dubito è che sia remunerativo per chi lo fa (salvo dover trovare un modo per arrotondare altri tipi di entrate, ripeto).

...e faccio presente che i prezzi delle materie prime e della maggior parte delle risorse alimentari base, nei prossimi anni immediati, andranno ad aumentare (il trend c'era già prima della guerra in ucraina, per banali motvi di diminuzione naturale delle risorse energetiche non rinnovabili, e del fatto che, più si esauriscono, più aumentano i costi e i tempi di estrazione di quel poco che rimane)

Oppenheimer ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:
ecco perchè il mestiere del cuntadin si trasmette al 99% di padre in figlio, in modo che i figli subentrano ai genitori con un capitale già presente, macchinari, animali ecc

e infatti paniscus ti ha chiesto se ci decidiamo.
Il cinquantenne si mette a ereditare quando il padre magari se n'è andato da un pezzo? Tu parli di lavoretti, ho capito, tipo levigare pietre del marciapiede con annesso muretto, magari, ma non parli di lavoro che sostituisce quello perso, e di maggior spessore economico. magari una produzione a carattere e uso familiare, parenti e amici, piccole cose.
Votaantonio votantonio laquaglia.

Leggere gli interventi per cortesia.
Nessun  cinquantenne rimasto disoccupato alla Meccanica Foggiana srl ha i capitali per aprire una bella azienda agricola con vacche terreni trattori ecc. Quelle sono attività con capitali enormi che eredita il fortunato figlio di chi già li possiede in famiglia.
Stiamo parlando di attività piccole ,che garantiscono il sostentamento come comprare degli animali e magari aprire un  banco al mercato che vende ANCHE i tuoi prodotti.
Le uova di quaglia si vendono molto bene, era per fare un esempio, ma anche qualche pecora...
Non si fa dall oggi al domani, semplicemente quando tira brutta aria di crisi uno si muove in anticipo, si informa, inizia a mettere da parte i soldini e se capita il patatrac sa come muoversi 
Ovvio non puoi fare concorrenza ai mega cuntadin con 3 milioni di cascina già sul mercato dal 1943..ma punti su prodotti di nicchia non presenti sul territorio..esempio allevamento di trote, un piccolo laghetto di pesca sportiva.

Adesso apre il banco al mercato e passa agli ovini (che a spanne non mi pare granché di nicchia) sempre con grande semplicità e naturalmente senza bisogno di alcuna competenza... come se avere la licenza e il posto a un mercato rionale sia una cosa semplicissima che si ottiene con una marca da bollo. E cosa vende? Il vello?
E immagino che il cinquantenne di cui sopra sappia anche gestire il pascolo, le vaccinazioni e far sgravare la pecora Rosina alla bisogna: chiede a Gesualdo o a pastor Google? Mi sa che ci fermiamo già a capire come portarla a casa con la Punto... o la compri su Amazon?

Io passerei ai Malavoglia e investirei nel carico di lupini... certo che se hanno fallito loro che erano del ramo...

lucetta.10 ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:
ecco perchè il mestiere del cuntadin si trasmette al 99% di padre in figlio, in modo che i figli subentrano ai genitori con un capitale già presente, macchinari, animali ecc

e infatti paniscus ti ha chiesto se ci decidiamo.
Il cinquantenne si mette a ereditare quando il padre magari se n'è andato da un pezzo? Tu parli di lavoretti, ho capito, tipo levigare pietre del marciapiede con annesso muretto, magari, ma non parli di lavoro che sostituisce quello perso, e di maggior spessore economico. magari una produzione a carattere e uso familiare, parenti e amici, piccole cose.
Votaantonio votantonio laquaglia.

Leggere gli interventi per cortesia.
Nessun  cinquantenne rimasto disoccupato alla Meccanica Foggiana srl ha i capitali per aprire una bella azienda agricola con vacche terreni trattori ecc. Quelle sono attività con capitali enormi che eredita il fortunato figlio di chi già li possiede in famiglia.
Stiamo parlando di attività piccole ,che garantiscono il sostentamento come comprare degli animali e magari aprire un  banco al mercato che vende ANCHE i tuoi prodotti.
Le uova di quaglia si vendono molto bene, era per fare un esempio, ma anche qualche pecora...
Non si fa dall oggi al domani, semplicemente quando tira brutta aria di crisi uno si muove in anticipo, si informa, inizia a mettere da parte i soldini e se capita il patatrac sa come muoversi 
Ovvio non puoi fare concorrenza ai mega cuntadin con 3 milioni di cascina già sul mercato dal 1943..ma punti su prodotti di nicchia non presenti sul territorio..esempio allevamento di trote, un piccolo laghetto di pesca sportiva.

Adesso apre il banco al mercato e passa agli ovini (che a spanne non mi pare granché di nicchia) sempre con grande semplicità e naturalmente senza bisogno di alcuna competenza... come se avere la licenza e il posto a un mercato rionale sia una cosa semplicissima che si ottiene con una marca da bollo. E cosa vende? Il vello?
E immagino che il cinquantenne di cui sopra sappia anche gestire il pascolo, le vaccinazioni e far sgravare la pecora Rosina alla bisogna: chiede a Gesualdo o a pastor Google? Mi sa che ci fermiamo già a capire come portarla a casa con la Punto... o la compri su Amazon?

Io passerei ai Malavoglia e investirei nel carico di lupini... certo che se hanno fallito loro che erano del ramo...

Ma è ovvio che chi sa fare solo l insegnante e null altro,  e che va alla pompa di benzina al servito perché non sa farsela da solo, può solo rimanere a vita a compilare argo e firmare verbali. Questo è pacifico

Non si può certo competere con in pastori da tastiera! Questo è pacifico

Nella prossima (ennesima) riforma del reclutamento il ministro Bianchi ha previsto che, nella tabella di valutazione titoli, alle seguenti competenze sarà riconosciuto un punteggio aggiuntivo:
1) saper allevare le quaglie;
2) saper fare rifornimento self al distributore; punteggio doppio nel caso del gpl;
Sono già previsti emendamenti su proposta di altre categorie di allevatori di nicchia (di struzzi, castori, lumache, pecore nane etc).

Oppenheimer ha scritto:


Ma è ovvio che chi sa fare solo l insegnante e null altro,  e che va alla pompa di benzina al servito perché non sa farsela da solo, può solo rimanere a vita a compilare argo e firmare verbali. Questo è pacifico

Vabbé, tu lo devi ancora dimostrare d'esserne capace, di allevamenti,a quanto mi risulta. Non hai la minima esperienza da raccontare, sul merito.
Mentre ci sono vip, artisti di vario tipo che neppure hanno la patente, e si fanno scorrazzare dai taxi...figurati se si perdono il tempo a flagellarsi perché non sanno fare benzina al self service...e stanno meglio di te e me, sicuramente.

Mi pare che hjai una scala di valutazione bassa palo, oggi...a quando quella che si eleva un po'