Prova Nazionale Invalsi Terza Media e software proprietario

Quest'anno tutti i risultati della prova nazionale di terza media (classi campione e classi non campione) devono essere restituiti all'Invalsi tramite un file generato dalla maschera elettronica fornita dallo stesso Invalsi.
La maschera elettronica è un file di Microsoft Excel che utilizza "macro" scritte in Microsoft Visual Basic.

Per essere precisi (cito la risposta che l'Invalsi stesso ha dato alla nostra scuola) "le maschere sono sviluppate in Visual Basic, pertanto bisognerà utilizzare Microsoft Excel come applicativo (dalla versione 2000 alla 2012) e sistema operativo Xp, Vista o Win7".

Ancora una volta l'Invalsi costringe tutte le scuole italiane a dotarsi di software proprietario (chiuso, a pagamento e monopiattaforma) per utilizzare le sue maschere di correzione.

Eppure, come dice il "Codice dell'amministrazione digitale" (http://www.digitpa.gov.it/amministrazione-digitale/CAD-testo-vigente - e ringrazio gli autori di questo thread: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Articolo 52, comma 1-bis:

Le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare e rendere fruibili i dati pubblici di cui sono titolari, promuovono progetti di elaborazione e di diffusione degli stessi anche attraverso l'uso di strumenti di finanza di progetto, assicurando:
a) il rispetto di quanto previsto dall' articolo 54, comma 3 ;
b) la pubblicazione dei dati e dei documenti in formati aperti di cui all'articolo 68, commi 3 e 4.

Articolo 68, comma 2:

Le pubbliche amministrazioni nella predisposizione o nell'acquisizione dei programmi informatici, adottano soluzioni informatiche, quando possibile modulari, basate sui sistemi funzionali resi noti ai sensi dell'articolo 70, che assicurino l'interoperabilità e la cooperazione applicativa e consentano la rappresentazione dei dati e documenti in più formati, di cui almeno uno di tipo aperto, salvo che ricorrano motivate ed eccezionali esigenze.

Perché, quindi, non costruire maschere per LibreOffice (o OpenOffice)?
Perché non utilizzare formati aperti e documentati?
Perché costringere le scuole a pagare?
E la crisi?
E Monti - che, quando fu commissario UE alla concorrenza, multò Microsoft - che dice?

Qualche collega ha trovato soluzioni alternative (cito da questo thread: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Ed ecco scatenarsi la caccia ai pc personali dei docenti per poter lavorare, perché la scuola nel laboratorio ha Open Office e Libre Office.

anche da me che ho openoffice è successo menomale che qualcuno ha dei msoffice piratati

È una soluzione sbagliata, che elude il problema e non lo risolve; ma è del tutto comprensibile.
Ma è questo che vogliamo? docenti "furbetti"? insegnanti "pirati"? scuole "illegali"?
Non credo, né penso che nessuno possa auspicarlo.

Per chiudere, seguito a ribadire quello che all'Invalsi avevo scritto qualche anno fa (ora mi limiterei ad affiancare LibreOffice a OpenOffice.org):

"Allo scopo di evitare in futuro disparità tra:
- scuole e insegnanti che hanno scelto la strada della libertà, degli standard aperti e documentati e del risparmio optando per software e sistemi operativi free e open source (nella fattispecie la suite di applicativi per ufficio "OpenOffice.org");
- scuole e insegnanti che, al contrario, hanno scelto la strada della dipendenza da standard di fatto, chiusi, non sufficientemente documentati e della spesa (nella fattispecie la suite di applicativi per ufficio "Microsoft Office");
si prega, per le prove future, di rendere disponibile sul Vs. sito anche una maschera di inserimento dati compatibile con gli standard aperti supportati da "OpenOffice.org".
Grazie

*** ***
membro commissione esame
Scuola Secondaria Primo Grado *** ***"

Speriamo che la crisi (non senza un po' d'intelligenza) porti consiglio per l'anno venturo.

Elassar