E dottorato fu...

Promemoria primo messaggio :

Come da titolo...sono stata ammessa al corso di dottorato al quale tenevo tanto e ora, a parte la felicità, ecco che mi si pone il problema della scuola.
In particolare volevo sapere, avendo vinto con la borsa (il che implica anche dell'impegno da parte mia nei confronti del dipartimento che mi accoglie) come fare con le convocazioni di scuola.
Prima possibile chiederò le informazioni di rito all'ufficio dell'Università, ma intanto so che c'è un tetto massimo da non sforare come reddito per continuare a usufruire della borsa; non penso che qualche supplenza arrivi a intaccarlo e quindi la mia idea era quella di accettare eventuali incarichi da presidi che mi si offrissero nel corso dell'anno (anche perchè prevedo che arrivino, se arriveranno, come l'anno scorso, a fine anno, quindi quando sarò un po' avviata con la ricerca).
Domande:
1) Il discorso che giusto una settimana fa mi fece Giulia Boffa sulla possibilità di chiedere un'aspettativa retribuita (nel caso di vincita senza borsa) può diventare aspettativa non retribuita? In questo caso avrei punteggio? Come si procede?
2) Sapete se dal punto di vista delle normative scolastiche c'è qualcosa che ostacoli la posizione di chi recepisce una borsa da una parte e insegni dall'altra? Mi chiedo cioè se faccio qualcosa di non lecito dal punto di vista della scuola a fare entrambe le cose.
3) Se nelle prossime convocazioni dal csa si dovesse arrivare a me (sono di nuovo convocata per domani, ma è un posto solo e la collega convocata per prima era seconda settimana scorsa e avrebbe accettato) avrei idea di non accettare, perchè ora è troppo complesso per me gestire le due cose insieme. Se fosse una cattedra intera la potrei spezzare?
Scusate la concitazione dei quesiti...ma mi frullano tante cose nella testa, confido nell'esperienza e disponibilità che ho sempre riscontrato da parte di moderatori e utenti del forum!
Grazie a chi vorrà rispondere.

Vero Paolo, grazie mille! Ergo anche i precari non ablitati nominati con contratto annuale, se dottorandi senza borsa, hanno diritto ad aspettativa retribuita, è così?
Se ho capito bene, domani stesso corro al mio sindacato ad informarmi...

Paolo1974 ha scritto:
Non so a cosa fai riferimento nello specifico, ma dal momento che nel 2008 è stato lo stesso MIUR ad asserire che il congedo per dottorato spettava anche ai docenti a TD, questa nota vale come chiarezza in merito al punteggio che spetta per il personale a TD. Cosa che in realtà succede comunque con tutti i contratti a tempo determinato: se non sei pagata dalla scuola, non hai stipendio e contributi e quindi neanche il punteggio.

Quello che mi sto chiedendo in soldoni è: se da un lato la legge stabilisce che i docenti
a tempo determinato che svolgono un dottorato di ricerca hanno diritto a vedersi riconosciuto quel periodo per la loro progressione di carriera (cosa che, mi pare di capire, è confermata anche dalla suddetta nota e anche da te quando dici Vuol dire che il servizio è valido ai fini della ricostruzione di carriera e, per esempio, come servizio di ruolo per i trasferimenti.), dall'altro la nota nega la validità del congedo per il punteggio. Mi sembra che a livello di nota (forse il più autorevole parere che si possa sperare di avere a livello amministrativo su una legge, ma che non credo possa avere lo stesso valore della legge anche se potrei sbagliarmi) si vada contro lo spirito della legge 476 che mi sembra un po' il punto di riferimento generale della questione.

Paolo1974 ha scritto:
Dei colleghi docenti che conosco e che vincono il dottorato, la maggior parte rinuncia alla borsa

Colleghi fortunati...vuol dire che hanno la certezza di essere chiamati anno dopo anno, a meno che una nomina annuale non mi garantisca poi per tutti e tre gli anni la retribuzione ma non credo proprio...io non ho la certezza di prendere un incarico anche l'anno prossimo dato che anche il fatto che siano quasi arrivati a me quest'anno mi sembra un mezzo miracolo!

"INFATTI A NORMA DELL’ART.19, COMMA 1 DEL
VIGENTE CCNL AL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO SI APPLICANO, NEI
LIMITI DELLA DURATA DEL RAPPORTO DI LAVORO, LE DISPOSIZIONI IN
MATERIA DI FERIE, PERMESSI ED ASSENZE STABILITE DAL CONTRATTO PER IL
PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO."

ecco, questo non era vigente quando vinsi io il dottorato.
Mi chiedo se ora, che sono di ruolo, il periodo del dottorato, che ho svolto senza chiedere congedo, ma solo non accettando incaricchi e supplenza, possa valere qualcosa nell'ambito del punteggio della graduatoria interna alla Scuola (individuazione perdenti posto) e di trasferimento. Cioè, in definitiva, secondo voi posso chiedere che i tre anni di dottorato svolti prima dell'immissione in ruolo vengano valutati come anni di servizio? Qualcuno mi disse di sì, anni fa, poi il sindacato mi disse di no...non capisco. A chi potrei rivolgermi? Grazie!

gatto79 ha scritto:

Paolo1974 ha scritto:
Non so a cosa fai riferimento nello specifico, ma dal momento che nel 2008 è stato lo stesso MIUR ad asserire che il congedo per dottorato spettava anche ai docenti a TD, questa nota vale come chiarezza in merito al punteggio che spetta per il personale a TD. Cosa che in realtà succede comunque con tutti i contratti a tempo determinato: se non sei pagata dalla scuola, non hai stipendio e contributi e quindi neanche il punteggio.

Quello che mi sto chiedendo in soldoni è: se da un lato la legge stabilisce che i docenti
a tempo determinato che svolgono un dottorato di ricerca hanno diritto a vedersi riconosciuto quel periodo per la loro progressione di carriera (cosa che, mi pare di capire, è confermata anche dalla suddetta nota e anche da te quando dici Vuol dire che il servizio è valido ai fini della ricostruzione di carriera e, per esempio, come servizio di ruolo per i trasferimenti.), dall'altro la nota nega la validità del congedo per il punteggio. Mi sembra che a livello di nota (forse il più autorevole parere che si possa sperare di avere a livello amministrativo su una legge, ma che non credo possa avere lo stesso valore della legge anche se potrei sbagliarmi) si vada contro lo spirito della legge 476 che mi sembra un po' il punto di riferimento generale della questione.

Paolo1974 ha scritto:
Dei colleghi docenti che conosco e che vincono il dottorato, la maggior parte rinuncia alla borsa

Colleghi fortunati...vuol dire che hanno la certezza di essere chiamati anno dopo anno, a meno che una nomina annuale non mi garantisca poi per tutti e tre gli anni la retribuzione ma non credo proprio...io non ho la certezza di prendere un incarico anche l'anno prossimo dato che anche il fatto che siano quasi arrivati a me quest'anno mi sembra un mezzo miracolo!

L'interpretazione o comunque la direttiva data da Chiappetta ha suscitato molti malumori, in effetti le contraddizioni non sono poche.

cheope ha scritto:"INFATTI A NORMA DELL’ART.19, COMMA 1 DEL
VIGENTE CCNL AL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO SI APPLICANO, NEI
LIMITI DELLA DURATA DEL RAPPORTO DI LAVORO, LE DISPOSIZIONI IN
MATERIA DI FERIE, PERMESSI ED ASSENZE STABILITE DAL CONTRATTO PER IL
PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO."

ecco, questo non era vigente quando vinsi io il dottorato.
Mi chiedo se ora, che sono di ruolo, il periodo del dottorato, che ho svolto senza chiedere congedo, ma solo non accettando incaricchi e supplenza, possa valere qualcosa nell'ambito del punteggio della graduatoria interna alla Scuola (individuazione perdenti posto) e di trasferimento. Cioè, in definitiva, secondo voi posso chiedere che i tre anni di dottorato svolti prima dell'immissione in ruolo vengano valutati come anni di servizio? Qualcuno mi disse di sì, anni fa, poi il sindacato mi disse di no...non capisco. A chi potrei rivolgermi? Grazie!

CCNI 2009 tabella di valutazione

Al personale docente di ruolo che abbia frequentato, ai sensi dell'art. 2 della legge 13.8.1984, n.
476, i corsi di dottorato di ricerca e al personale docente di ruolo assegnatario di borse di studio
- a norma dell'art. 453 del D.L.vo 16.4.1994 n. 297 - da parte di amministrazioni statali, di enti
pubblici, di stati od enti stranieri, di organismi ed enti internazionali, é riconosciuto il periodo di
durata del corso o della borsa di studio come effettivo servizio di ruolo e quindi valutato ai fini
del trasferimento a domanda o d'ufficio - lettera A) e lettera B), nella parte relativa al servizio in
altro ruolo, del titolo I delle tabelle di valutazione. Tale riconoscimento avviene tenuto conto
della circostanza che il periodo di questo tipo di congedo straordinario é utile ai fini della
progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza.
Detto periodo non va valutato ai fini dell'attribuzione del punteggio concernente la continuità del servizio nella stessa
scuola.
Il servizio prestato nelle scuole paritarie non è valutabile in quanto non riconoscibile ai fini della
ricostruzione di carriera.

Solo per dire ancora una volta grazie per tutto a tutti quelli che mi hanno aiutata a capire meglio i confini del problema e a raccogliere il materiale legislativo.
Credo che sia, come quasi tutto quello che leggo in questo Forum, di grande interesse per molti.
Ora credo proprio che metterò per un po' da parte il pensiero, d'altronde ancora non so se arriveranno a me con le convocazioni e se finora posso dire di aver imparato qualcosa del mondo della scuola è che è meglio vivere le questioni che si presentano via via con la stessa resistenza e pazienza che servono per correre una maratona. Nel nostro caso il percorso è di lunghezza indefinibile e da un momento all'altro potrebbe trasformarsi in corsa a ostacoli...altro che Olimpiadi!!!

Salve a tutti, e grazie per le importanti informazioni che avete dato nel topic.
Quanto a me, sono una dottoranda senza borsa, e ho appena iniziato il terzo anno.
Negli anni passati ho sempre lavorato su supplenze brevi, ragion per cui non ho mai chiesto
alcun congedo. I miei quesiti sono due:

1) Finalmente, lo scorso novembre ho avuto un contratto a t.d., per 12 ore, fino al 30 giugno, così ora ho chiesto il congedo retribuito per il dottorato di ricerca.
La segreteria della mia scuola non ha molte informazioni sulla materia, così ho fornito io alcune indicazioni normative datemi da un sindacato.
In particolare, mi era stato detto che l'estensione ai docenti a t.d. della possibilità di avere il congedo retribuito si basa sugli artt. 18 e 19 del contratto, dove si afferma che ai docenti a t.d. si applicano le stesse norme valide per i docenti a t.i.; inoltre, ci sono state anche alcune sentenze (in particolare, quella del Giudice del lavoro di Caltagirone, registro generale n. 103/2004) che hanno ribadito la stessa cosa.
Mi sarebbe molto utile se qualcuno potesse darmi i riferimenti di sentenze analoghe, oppure se poteste indicarmi uno o più siti nei quali cercarle, in modo da avere più appigli nel caso il Dirigente dovesse opporre delle obiezioni alla mia richiesta.

2) Una scuola mi ha contattato ieri per un'altra supplenza, che mi sarebbe utile per completare l'orario. Il punto è che in questo caso si tratta di una maternità a rischio, quindi non avrei un contratto fino al 30 giugno, ma presumibilmente vari contratti di supplenza breve.
Ritenete che, data la situazione, potrei ottenere il congedo anche in questo caso? O la tipologia di supplenza, temporanea e non fino al termine delle attività didattiche, potrebbe indurre il Dirigente a negarmelo?
Siete a conoscenza di casi analoghi o simili al mio?

Potreste per cortesia darmi, se possibile, una risposta celere?
Infatti, avere queste informazioni mi sarebbe molto utile domani, quando parlerò con i Dirigenti delle due scuole.

Grazie a chi sappia e voglia darmi un aiuto!

F.

Dopo aver sollevato dei dubbi in merito alla remunerazione per i dottorandi e aver messo la pulce nell'orecchio all'A.D.I. (Associazione Dottori e Dottorandi Italiani), la rappresentate al CNSU Valentina Maisto (a cui vanno i nostri complimenti per la proposta) ha sollevato i quesiti, in forma scritta al Ministro Gelmini....ed ecco a voi l'attuale risultato!

http://www.repubblica.it/scuola/2011/02/11/news/dottorandi-12342151/

Come dottorandi, affascinati dalla ricerca e dai suoi possibili prodotti, non possiamo lasciarci sopraffare da una burocrazia che ci tarpa le ali, tentando di annullare in un nichilismo profondo le nostre speranze.
Continuiamo a resistere, credendo e sperando, come facciamo nella ricerca, di produrre un cambiamento positivo al contesto che ci avvolge.

Salve a tutti...vorrei inserirmi nella discussione, perchè i dubbi in riferimento a questo argomento sono tanti...

1) A settembre ho avuto un contratto a TD fino al 30 giugno su cattedra. Tra qualche settimana ci saranno le selezioni per il dottorato di ricerca. Nell'ipotesi di poter riuscire a superare le selezioni per il dottorato, se rinunciassi alla borsa di studio (o se vincessi il dottorato senza borsa) avrei diritto all'aspettativa retribuita? Continuerò a percepire lo stipendio dalla scuola?

2) Supponiamo che durante i tre anni di dottorato di ricerca riesco ad ottenere tre contratti a TD fino, al minimo, al 30 giugno. Quanti punti si maturano? 36 punti + 12 punti di dottorato? Cambia qualcosa, nel punteggio alla fine dei tre anni, se il dottorato è svolto con borsa di studio o senza borsa di studio?
Grazie per le risposte!