Matrimonio civile e matrimonio religioso

Salve a tutti. Necessito della consulenza di qualcuno ben informato.

Ad agosto 2012 mi sono sposata con rito civile e non ho usufruito dei 15 giorni che mi spettavano perché non ne avevo bisogno. E' stata una pura formalità, dettata da esigenze di trasferimento del mio futuro marito e lo abbiamo organizzato abbastanza in fretta, anche perché avevamo già stabilito la data per il matrimonio religioso. All'epoca lavoravo presso un aeroporto e non ho chiesto giorni di ferie né altro.
Per maggio 2013 abbiamo fissato il matrimonio religioso, che festeggeremo.
Al momento sto lavorando su una supplenza AD che spero diventi al 30 giugno!
Quando ho iniziato, ad ottobre, ho spiegato alla segretaria la mia situazione, dicendole che a maggio avrei chiesto i 15 giorni per il matrimonio religioso, non avendoli presi per quello civile, e lei mi ha detto che non ci sarebbe stato alcun problema.
E' corretto o rischio di non poter usufruire di quei giorni?

leggi qua http://www.gildavenezia.it/normativa/schede/congedo_matrimonio.pdf

In particolare

Si precisa, ai fini della fruizione del permesso retribuito per matrimo- nio, che per la legge italiana il solo matrimonio valido è quello civile, mentre al matrimonio religio- so sono collegati effetti civili solo quando esso è celebrato in assenza di un precedente vincolo civi- le ( art. 8 legge 25.3.1985 n. 121 e relativo protocollo addizionale).

In pratica sono nei guai! Come farò?! Eppure alla segretaria l'ho spiegato fin troppo bene! Gliel'ho ripetuto diverse volte, tant'è che mi avrà preso per stupida!
Ma se io non ho usufruito di quei giorni per il matrimonio civile, perché non posso prenderli dopo?!

Perché il matrimonio religioso non ha, nel tuo caso, valore civile, dato che il matrimonio civile è stato crlebrato ad agosto. Inoltre tale matrimonio e è stato celebrato mentre eri fuori contratto, perciò quei giorni non ti spettano.

Io la intendo in questo modo, magari qualcuno più esperto di me ti saprà confermare o smentire con certezza le mie affermazioni

Purtroppo io questo dubbio lo avevo, perciò ne ho subito parlato con la segretaria la quale, però, mi aveva rassicurato...

Comunque grazie, Romina. Anche se spero di trovare ugualmente una soluzione!

Eventualmente potrei prendere dei giorni di ferie.
Lavorando da ottobre, a quanti giorni di ferie ho diritto?

A maggio non puoi comunque prendere più di sei giorni di ferie...
Non riesci proprio a rinviare a giugno o a luglio?

Certo che se un dipendente dello stato arriva a sostenere che il matrimonio civile sia "una pura formalità" (e quindi insignificante), mentre quello che conta davvero dovrebbe essere solo quello religioso (e non tanto perché sia religioso, quanto perché quello "si è festeggiato" mentre il primo no), stiamo messi bene... : - (

Con la stessa identica logica, chi va a convivere senza sposarsi affatto, né in chiesa né in comune, dovrebbe rivendicare il congedo matrimoniale dal lavoro, solo perché ha inaugurato la casa nuova facendo una bella festa con amici e parenti...

...più o meno la stessa cosa che poi si rimprovera agli immigrati di livello culturale molto basso, o a quelli che si insediano nei campi rom, quelli che che fanno il matrimonio tradizionale in casa propria, e poi cascano dal pero perché dopo mesi o anni scoprono che non ha nessun valore legale.

E sia chiaro che non parlo da moralista-familista-eccetera, ma parlo da laica che non attribuisce nessun particolare valore di principio al matrimonio, né civile né religioso!

Lisa

Cara Lisa, credo che ognuno faccia ciò che voglia della propria vita e del proprio matrimonio. E ognuno è libero di credere in ciò che vuole e come vuole. Chi sei tu per giudicare le scelte altrui? Cosa ne sai tu delle motivazioni che sono alla base di questa mia scelta?
E se io ho ritenuto il mio matrimonio civile una "pura formalità" cosa ho tolto o aggiunto a te o agli altri che leggono?
Credo che in Italia siamo messi male per ben altro.
Ma purtroppo c'è sempre qualcuno che si erge a paladino di non so che per il puro piacere di dire la propria.
Io ho chiesto un parere su un problema concreto. Non ho chiesto di giudicare la mia scelta di non voler festeggiare il matrimonio civile dal momento che avevamo fissato già la data per quello religioso.
Tra l'altro non mi pare di aver detto che il matrimonio civile non vada festeggiato, mentre quello religioso sì. Ho detto che quella è stata la mia scelta, dettata da mie motivazioni. Ognuno fa ciò che vuole, no?!
Detto ciò, ti saluto e credo di averti dato già troppa attenzione.

Ma guarda che nessuno si è permesso di giudicare i principi in cui credi, e nessuno ti ha chiesto di giustificare il perché hai fatto una scelta piuttosto che un'altra: qua mica si tratta di questioni di coscienza, si parla di conoscenza delle normative di legge.

Che ti piaccia o no, quello che la legge dello stato italiano considera valido è il matrimonio civile; oppure anche il matrimonio religioso, solo SE è celebrato con rito concordatario che ha anche funzione civile.

Il matrimonio soltanto religioso, per lo stato, non vale niente. Per lo stato, tu sei già sposata da mesi, e quindi quello che celebrerai a maggio, per la legge non è affatto un matrimonio, ma è solo una festa privata. Il matrimonio legalmente valido è quello che hai già fatto, tutto lì.

Poi, appunto, potrebbe anche venire la curiosità di chiedersi perché mai tu l'abbia fatto, se pensavi davvero che non contasse niente, ma appunto questi sono fatti tuoi: quello che mi sconcerta non è il motivo per cui l'hai fatto, è il candore con cui dichiari che non lo sapevi. Ma è davvero possibile che una persona adulta, e per di più già sposata, non lo sappia?..

Boh.
Lisa

Ma cosa non so? Cosa ho dichiarato di non sapere, con candore??? Non sapevo di essere già sposata? Io so benissimo che per lo Stato italiano sono già sposata, non è che aspettavo te che tirassi la notizia fuori dal cilindro magico! So che il mio matrimonio ha avuto inizio il giorno in cui ho messo la mia firma sugli atti che mi ha messo davanti il sindaco del mio paese. E l'ho fatto consapevole di ciò che stavo facendo. Quando ho preso servizio a scuola e ho compilato una marea di documenti, ho riportato lo stato coniugata e non più nubile, ovvio!
Tuttavia credevo, come mi era stato detto da più persone, sia in ambito scolastico che non (compresa segretaria e colleghe), che avrei potuto decidere io quando usufruire di quei giorni, se in occasione del matrimonio civile o di quello religioso. Mio marito ha fatto la stessa cosa: non ha preso i giorni per il matrimonio civile e li prenderà per quello religioso, senza problemi... Pensa te! E non ci crederai, ma in tanti mi avevano detto che avrei potuto farlo anche io!

Quindi, invece di stupirti per il candore con cui dico di non sapere (cosa, ancora non l'ho capito) e precipitarti a dare lezioni di normativa, leggi bene ciò che si scrive...