X PAOLO PIZZO: Congedo frazionato e legge 104

Salve Paolo, ho letto la tua guida e non ho trovato risposta ad un quesito: Se prendessi congedo parentale fino al 18 dicembre, poi 19,20,21 per legge 104, mandassi una pec con la ripresa del servizio e poi il 7,8,9 gennaio di nuovo 104 e poi congedo....mi potrebbero contare le vacanze natalizie come congedo?Il mio preside pretenderebbe un mio rientro in classe l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze (sab 21). Ti prego, rispondimi presto perché la scuola preme x sapere cosa intendo fare!Grazie in anticipo

ventitre ha scritto:Salve Paolo, ho letto la tua guida e non ho trovato risposta ad un quesito: Se prendessi congedo parentale fino al 18 dicembre, poi 19,20,21 per legge 104, mandassi una pec con la ripresa del servizio e poi il 7,8,9 gennaio di nuovo 104 e poi congedo....mi potrebbero contare le vacanze natalizie come congedo?Il mio preside pretenderebbe un mio rientro in classe l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze (sab 21). Ti prego, rispondimi presto perché la scuola preme x sapere cosa intendo fare!Grazie in anticipo

Lo sapete ormai cosa pensiamo.
Per noi la sospensione delle lezioni non è un periodo festivo. Per tale motivo, se ti assenti fino all'ultimo giorno di lezione e poi riprendi l'assenza dal 7 gennaio per noi il docente durante le vacanze è in servizio.
In ogni caso consigliamo di fare una presa di servizio formale anche con una pec o un fax il primo giorno utile (es. 23 dicembre). Lo diremo fin quando non sarà il MInistero a smentirlo.
Negli ultimi anni abbiamo convinto (anche se non del tutto) anche l'Assosciazione Nazionale Presidi che sulla questione ora dichiara:

"Tuttavia, perché il periodo delle vacanze di Natale venga considerato servizio a tutti gli effetti occorre che essa manifesti la propria disponibilità per la ripresa del servizio.

L’interruzione del congedo e la ripresa di servizio può essere manifestata in modo inconfutabile presentandosi a scuola il primo giorno di vacanze e firmando (se nella scuola è stato predisposto per docenti) il foglio firme di presenza giornaliera, ancorché per quel giorno non siano previste per lei né attività didattiche o attività funzionali individuali o collettive.

Ma è altresì opinione diffusa e condivisibile che la disponibilità alla ripresa del servizio possa essere manifestata dalla docente con una preventiva comunicazione avente carattere di certezza, ad esempio una lettera, un fax, una e-mail certificata indirizzata alla scuola, nella quale dichiari la cessazione della condizione ostativa al servizio e la messa a disposizione dell’istituzione scolastica.

Starà poi al dirigente, tenuto conto della effettiva presenza a scuola della docente il primo giorno di vacanza o della comunicazione di cui sopra, considerare in servizio da tale data l’insegnante medesima.

In merito alla ripresa del servizio dopo un periodo di assenza a vario titolo coincidente con l'inizio della sospensione delle attività didattiche, una nota della Ragioneria Generale dello Stato (prot. 108127 del 15/06/1999) aveva precisato: “poiché la funzione docente si esplica non solo con l’insegnamento ma anche con la partecipazione ad altre attività individuali e collettive, la sospensione delle attività didattiche di fatto non preclude l’effettiva ripresa del servizio al termine del periodo di assenza. E’ appena il caso di precisare che ricade nella responsabilità del capo di istituto la dichiarazione dell’avvenuta ripresa del servizio”."

Noi condividiamo solo la seconda parte, perché il fatto di chiedere al dipendente di presentarsi fisicamente a scuola in un giorno in cui non c'è nessuna attività è contro i dettati del CCNL.

In ogni caso sappiamo che ogni scuola si regola da sé, quindi è sempre meglio informarsi bene presso la propria sede di servizio.