Legge 104/92 e dichiarazione degli altri famigliari

Salve su Orizzonte è stao pubblicato un articolo nel quale si afferma che "Permessi legge 104/92: per fruire dei 3 gg. al mese il dipendente non deve dimostrare che gli altri familiari siano impossibilitati ad assistere il disabile", volevo sapere se anche per quello che riguarda le prossime domande di assegnazione provvisoria, allo stesso modo, non sarà necessario dimostrare l'impossibilità di assistenza da parte degli altri famigliari, grazie.

E' quello che vorrei sapere anche io. Cioè la legge 183/11 dice che bisogna solo presentare un'autocertificazione, invece in segreteria mi hanno detto che bisogna presentare una dichiarazione per per ogni familiare anche non lavoratore motivando oggettivamente perchè non può occuparsi del disabile. Qualcuno può darci una mano in merito? Grazie

Per l'A.P. bisogna dichiarare di essere referente unico, come per il trasferimento, con tutto quello che comporta: dichiarazioni altri familiari, ecc. Naturalmente se non si è residenti con il disabile, il quale invece vive con altri familiari, il tutto diventa più difficile.

Non è che "ogni" familiare deve autocertificare il "perchè" non può essere referente unico! La persona disabile ha la piena facoltà di scelta del suo referente - e ci mancherebbe altro. Ci possono essere tanti motivi per una scelta,  anche magari "semplicemente"  (!?) affettivi, o magari di organizzazione familiare. Inoltre  potrebbero esserci  anche situazioni di rapporti interrotti con alcuni familiari.  Purtroppo c'è ancora molta ignoranza in merito, nell'amministrazione.

Ti dò pienamente ragione. Comunque se la richiesta dei tre giorni la fai alla tua presidenza e puoi spiegare appunto al preside e in segreteria tutti i motivi personali e familiari per cui sei tu il referente (e se nessun altro familiare usufruisce dei tre giorni, per legge te li devono dare); il discorso per l'A.P. è diverso: vogliono proprio dei motivi oggettivi, ad esempio se tu convivi con un genitore, devi dimostrare che l'altro genitore e quindi il coniuge per motivi oggettivi (come motivi di salute sempre certificati) non può assisterlo, pensa che neanche l'età avanzata del coniuge molto spesso non è considerato motivo oggettivo!!