Ridiamo per non piangere... realmente accaduto

-Ma tu lavori?
-Sì, a scuola, insegno...
-Ah, ma non sei proprio un vero insegnante, fai le supplenze no!?

GIURO CHE SONO RIMASTA BASITA.
Da notare che la chicca l'ha detta una persona laureata (ingegneria per la precisione).

Consolati, io insegno spagnolo (anzi, no, faccio le supplenze ) e un giorno in una scuola il collega di matematica mi disse che io lavoro grazie a Violetta

Non ci posso credere...

Purtroppo ragazzi è così che ci vede la società. Tristezza!

La gente, specie quella con pochi studi, usa termini sbagliati per intendere altro, con ''vero'' molto probabilmente intendeva fisso, di ruolo, non temporaneo. E' come quando chiedono al dietologo se è più ''buona'' la carne bollita o al forno, non intendono certo parlare di sapore, ma di qualità. E lo dico perchè un nutrizionista su un forum si lamentava per questo.

La pazienza e la comprensione aiutano a capire il mondo molto più del giudizio, della rabbia e dell'indignazione perpetua.

bubbylil ha scritto:La gente, specie quella con pochi studi, usa termini sbagliati per intendere altro, con ''vero'' molto probabilmente intendeva fisso, di ruolo, non temporaneo. E' come quando chiedono al dietologo se è più ''buona'' la carne bollita o al forno, non intendono certo parlare di sapore, ma di qualità. E lo dico perchè un nutrizionista su un forum si lamentava per questo.

La pazienza e la comprensione aiutano a capire il mondo molto più del giudizio, della rabbia e dell'indignazione perpetua.

In questo caso la persona è istruita, almeno sulla carta.

@Rougelechat
Ma era una battuta o il collega diceva sul serio?

Hoffnung2 ha scritto:

bubbylil ha scritto:La gente, specie quella con pochi studi, usa termini sbagliati per intendere altro, con ''vero'' molto probabilmente intendeva fisso, di ruolo, non temporaneo. E' come quando chiedono al dietologo se è più ''buona'' la carne bollita o al forno, non intendono certo parlare di sapore, ma di qualità. E lo dico perchè un nutrizionista su un forum si lamentava per questo.

La pazienza e la comprensione aiutano a capire il mondo molto più del giudizio, della rabbia e dell'indignazione perpetua.

In questo caso la persona è istruita, almeno sulla carta.

Non ho detto che solo le persone non istruite parlano così, ma che lo fanno soprattutto le non istruite, è diverso.
E' probabilmente solo un problema diffuso di mal utilizzo della lingua italiana e non una elucubrazione filosofica tesa a svilire i supplenti. Per me ha usato il ''vero'' inteso come momentaneo al posto del ''fisso'' uguale per tutta la vita. Chiediglielo, se hai ancora dei dubbi, ma molto probabilmente è andata così. Lo dico perchè mi è già capitato di vedere questo termine usato in modo improprio in altri contesti e il senso era proprio quello. Poi beh, tutto è possibile, se davvero crede che un supplente non è un vero insegnante è è uno con scarsissime conoscenze nel campo o uno a cui stai antipatica e che voleva ferirti...
Non mi vengono in mente altre ipotesi possibili.

bubbylil ha scritto:Poi beh, tutto è possibile, se davvero crede che un supplente non è un vero insegnante è è uno con scarsissime conoscenze nel campo o uno a cui stai antipatica e che voleva ferirti...
Non mi vengono in mente altre ipotesi possibili.

In realtà è il governo stesso che, parlando di supplentite in continuazione, oltre a non pagare in tempo gli stipendi ai docenti, tende a diffondere questi pensieri perversi (sì, il termine giusto è proprio questo, quando si lede la professionalità dell'insegnante). Che si iniziasse dall'alto a rispettare i professori precari, se davvero si vuole attuare la buona scuola.

Hoffnung2 ha scritto:

bubbylil ha scritto:La gente, specie quella con pochi studi, usa termini sbagliati per intendere altro, con ''vero'' molto probabilmente intendeva fisso, di ruolo, non temporaneo. E' come quando chiedono al dietologo se è più ''buona'' la carne bollita o al forno, non intendono certo parlare di sapore, ma di qualità. E lo dico perchè un nutrizionista su un forum si lamentava per questo.

La pazienza e la comprensione aiutano a capire il mondo molto più del giudizio, della rabbia e dell'indignazione perpetua.

In questo caso la persona è istruita, almeno sulla carta.

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Istruita? Ma non era un ingegnere?

Hoffnung2 ha scritto:-Ma tu lavori?
-Sì, a scuola, insegno...
-Ah, ma non sei proprio un vero insegnante, fai le supplenze no!?

GIURO CHE SONO RIMASTA BASITA.
Da notare che la chicca l'ha detta una persona laureata (ingegneria per la precisione).

'mbe? anche io dico FACCIO il docente.
cosa c'è di male?

Rougelechat ha scritto:Consolati, io insegno spagnolo (anzi, no, faccio le supplenze ) e un giorno in una scuola il collega di matematica mi disse che io lavoro grazie a Violetta

anche l'alberghiero esiste solo grazie a masterchef..prima che se lo cagava? siamo onesti dai...

Consolati. Io faccio le supplenze (persino se annuali) e per di più sul sostegno. "La bimba del sostegno". C'ho colleghi stupiti che io "sappia qualcosa".

Comunque se Giannini annuncia (facendo scalpore) "guardate che da quest'anno i supplenti li paghiamo pure", l'idea che non siamo proprio proprio lavoratori e/o docenti evidentemente ce l'hanno anche le Ministre...

Davidestoria ha scritto:

bubbylil ha scritto:Poi beh, tutto è possibile, se davvero crede che un supplente non è un vero insegnante è è uno con scarsissime conoscenze nel campo o uno a cui stai antipatica e che voleva ferirti...
Non mi vengono in mente altre ipotesi possibili.

In realtà è il governo stesso che, parlando di supplentite in continuazione, oltre a non pagare in tempo gli stipendi ai docenti, tende a diffondere questi pensieri perversi (sì, il termine giusto è proprio questo, quando si lede la professionalità dell'insegnante). Che si iniziasse dall'alto a rispettare i professori precari, se davvero si vuole attuare la buona scuola.

Concordo. Come se i precari non fossero quelli che contribuiscono, in modo non piccolo, a mandare avanti la scuola (e lo dico a maggior ragione vedendo come si avvia questo a.s.: senza "supplenti" ci sono varie scuole nel caos...), ma fossero una piaga da estirpare.
Comunque se mi volessero deprecarizzare io ci starei ;-)

Il supplente non è un vero docente. Non ha caso non ha neppure i 500 euro per aggiornamento. Esattamente come gli ATA che strutturalmente non possono far parte della Buona Scuola (nè di ruolo nè td) in quanto tali.(perchè ritenuti inutili se non nocivi)
Se è quello che viene detto anche dall'attuale governo (se la supplentite è la malattia della scuola pubblica, il supplente è parte del problema se non il problema) non si può pretendere che poi anche altri non pensano lo stesso.

mordekayn ha scritto:Il supplente non è un vero docente. Non ha caso non ha neppure i 500 euro per aggiornamento. Esattamente come gli ATA che strutturalmente non possono far parte della Buona Scuola (nè di ruolo nè td) in quanto tali.(perchè ritenuti inutili se non nocivi)
Se è quello che viene detto anche dall'attuale governo (se la supplentite è la malattia della scuola pubblica, il supplente è parte del problema se non il problema) non si può pretendere che poi anche altri non pensano lo stesso.

infatti. poi mi fanno ridere quelli che si dichiarano docenti "precari" quando hanno un contratto a termine. alla scadenza del contratto non si è più docenti.
Il bello è che non cercano neanche un altro lavoro sperando anche in 3-4 ore la settimana pur di poter dire: sono docente "precario"...mah

Quest'anno in particolare però senza precari non si potrebbe gestire in alcun modo la didattica, in considerazione delle numerosissime assenze di chi è di ruolo. A noi ad es. stanno salvandoci le docenti (precarie) di sostegno, che peraltro han quasi tutte superato gli scritti di sos (alcune sia sos che posto comune).
Individuare nella supplentite il male della scuola italiana per poi "risolverlo" (per finta) in questo modo è fuorviante.

Un "vero" docente è quello che fa il suo dovere...a prescindere dalla natura del suo contratto.

C080 ha scritto:
infatti. poi mi fanno ridere quelli che si dichiarano docenti "precari" quando hanno un contratto a termine. alla scadenza del contratto non si è più docenti.
Il bello è che non cercano neanche un altro lavoro sperando anche in 3-4 ore la settimana pur di poter dire: sono docente "precario"...mah

I precari sono insegnanti che garantiscono alla scuola pubblica il suo funzionamento, almeno così è stato finora. Hanno la loro dignità come i colleghi di ruolo. Generalizzare è fuorviante e irrispettoso, io conosco numerosi insegnanti che una volta scaduto il contratto cercano altre occupazioni. Per non parlare poi dei colleghi che gli anni passati hanno ricevuto lo stipendio in ritardo e che hanno continuato a prestare servizio, nonostante non avessero soldi per pagare le bollette.

Hoffnung2 ha scritto:-Ma tu lavori?
-Sì, a scuola, insegno...
-Ah, ma non sei proprio un vero insegnante, fai le supplenze no!?

GIURO CHE SONO RIMASTA BASITA.
Da notare che la chicca l'ha detta una persona laureata (ingegneria per la precisione).

Non c'è da stupirsi... chi è fuori dal mondo della scuola non conosce assolutamente niente dei meccanismi di nomina, supplenza, immissione in ruolo, abilitazione ecc ecc... a me è capitato di spiegare millemila volte alle stesse persone la questione graduatorie e nomine a inizio anno, ma periodicamente tornano a farmi le stesse domande: "ma non puoi tornare nella scuola dell'anno scorso?", "ma ti possono mandare lontano da casa?" e così via.

Non prendiamocela con chi è fuori da questo mondo, d'altronde anche noi prima di entrarci non ne capivamo niente.

non è ignoranza, è un metodo vecchissimo per mettere in imbarazzo e denigrare una persona... non bisogna cascarci

Davidestoria ha scritto:
I precari sono insegnanti che garantiscono alla scuola pubblica il suo funzionamento, almeno così è stato finora. Hanno la loro dignità come i colleghi di ruolo. Generalizzare è fuorviante e irrispettoso, io conosco numerosi insegnanti che una volta scaduto il contratto cercano altre occupazioni. Per non parlare poi dei colleghi che gli anni passati hanno ricevuto lo stipendio in ritardo e che hanno continuato a prestare servizio, nonostante non avessero soldi per pagare le bollette.

non si sta parlando di deontologia. anche io ho lavorato da settembre a gennaio senza percepire lo stipendio; Anche quest'anno gli AD non abbiamo contratto e non sappiamo quando ci pagheranno.
Io sto dicendo che un precario, non E' ma FA.
Sarà un ingegnere che fa il docente (ad esempio).
Se non sei di ruolo non sei, ma fai.
Se vai a vedere il significato della parola supplire, è sostituire temporaneamente.

mordekayn ha scritto:Quest'anno in particolare però senza precari non si potrebbe gestire in alcun modo la didattica, in considerazione delle numerosissime assenze di chi è di ruolo. A noi ad es. stanno salvandoci le docenti (precarie) di sostegno, che peraltro han quasi tutte superato gli scritti di sos (alcune sia sos che posto comune).
Individuare nella supplentite il male della scuola italiana per poi "risolverlo" (per finta) in questo modo è fuorviante.

Un "vero" docente è quello che fa il suo dovere...a prescindere dalla natura del suo contratto.

nessuno ha detto che non lavorano. resta il fatto che un supplente "fa" il docente.
altrimenti sarebbe di ruolo.
se tu pensi che in 3gi non serve nulla se non (e manco quello a volte) il titolo di accesso...

Io penso che ci si possa dire docenti quando si è conseguita l'abilitazione all'insegnamento.
Così come ci si può dire ingegneri non dopo il conseguimento della laurea, ma dopo l'iscrizione all'albo.

[quote="C080"]

Davidestoria ha scritto:
non si sta parlando di deontologia. anche io ho lavorato da settembre a gennaio senza percepire lo stipendio; Anche quest'anno gli AD non abbiamo contratto e non sappiamo quando ci pagheranno.
Io sto dicendo che un precario, non E' ma FA.
Sarà un ingegnere che fa il docente (ad esempio).
Se non sei di ruolo non sei, ma fai.
Se vai a vedere il significato della parola supplire, è sostituire temporaneamente.

Questione di punti di vista. Secondo me non esiste la differenza tra insegnanti e supplenti, ma solo tra insegnanti con un contratto a tempo indeterminato e insegnanti con contratto a tempo determinato. La professione, nonché le responsabilità ad essa connesse (ricordo che anche i cosiddetti precari hanno la responsabilità penale nei confronti degli alunni), sono identiche.

E non è perché un ingegnere iscritto all'albo non progetta che smette di essere ingegnere.
Allora anche un abilitato non smetterà perché non sta insegnando di essere docente o professore che sia.