Famiglia può rifiutare il sostegno e la programmazione differenziata?

Promemoria primo messaggio :

Buongiorno, posto che l'alunno ha la certificazione 104: la famiglia può rifiutare il sostegno e in un altro caso può accettare il sostegno ma rifiutare la programmazione differenziata? Grazie mille

Carla75, concordo pienamente. Insisto nel dire che alcuni colleghi dovrebbero avere meno sensi di colpa e andare dritti per la strada tracciata. A giugno, inoltre, il passaggio dagli obiettivi minimi a quelli differenziati è ridicolo. Soprattutto se avviene sistematicamente ogni anno.

E soprattutto non si fa il bene di questi ragazzi

Scusate se mi inserisco nella discussione:
abbiamo proposto alla famiglia di un ragazzo un PEI differenziato attraverso colloquio via Meet con la mamma, il docente di sostegno e il coordinatore di classe. La famiglia non ha accettao e noi abbiamo elaborato un PEI per o.m. Ora mi sorge un dubbio: essendo in dad ed avendo svolto un colloquio on line, non abbiamo fatto firmare però nulla alla famiglia per via delle restrizioni a scuola. Vorrei sapere se conviene comunque inviare alla famiglia il modulo da firmare in cui risulta il rifiuto della differenziata, e richiedere l'invio dello stesso alla scuola, oppure attendere il rientro in presenza a gennaio?

Non è la prima volta che lo proponiamo, l'abbiamo fatto anche l'anno scorso, la famiglia non ha accettato ma poi il ragazzo, che fa tanta fatica a seguire gli o.m., è stato graziato con la sanatoria covid!

E anche quest'anno ci sarà la sanatoria COVID! Non correte alcun rischio.

Si, conviene far firmare il modulo facendoli recare in segreteria. Credo che sia motivo rientrante tra le esigenze previste per le attuali zone gialle e arancioni.

Per quanto riguarda la storia del Graziare o meno mi pare che quest'anno non ci siano sconti. Il dpcm Infatti prevede che i ragazzi con BES e coloro che hanno problemi di device si possono recare tranquillamente a scuola, in questo caso i docenti devono fare lezione in classe con la strumentazione della scuola stessa quindi il ragazzo disabile riceve lo stesso servizio dei normali anni scolastici.

Grazie ancora per gli interventi.
Buona domenica

Buongiorno a tutti,

coordino la Classe 2^ di un Corso Tecnico per il Turismo nella quale è inserito un alunno con Sindrome di Down (QI 45). La famiglia dell'allievo fin dallo scorso anno ha rifiutato la proposta di un PEI differenziato, così come presentata dal Consiglio di Classe, replicando la propria scelta in maniera ostinata anche per il presente a.s. (è scontato scrivere in questa sede la motivazione della promozione dell'allievo dalla classe prima alla seconda, alla luce della attuale situazione pandemica).

Ho letto attentamente i messaggi precedenti, quindi non starò a chiedere se la famiglia possa continuare ad opporsi perché è chiaro che sia un suo diritto.

Quello che voglio chiedere è invece questo: io come singolo docente in occasione dello scrutinio e, di conseguenza, di una occasione di riflessione sul PEI dell'alunno, a fronte delle gravi insufficienze riportate nelle mie discipline (come per quelle di altri pochissimi colleghi, come me, "non pietosi") posso presentare al Consiglio 'la revoca' (mi scuso per il termine impreciso) della mia firma al PEI semplificato allo scopo di esprimere dissenso e sfiducia verso un strumento che non è assolutamente calibrato sull'alunno e che anzi mortifica delle potenzialità che potrebbero essere messe in luce da un PEI differenziato?
Oppure, sono ormai vincolata al PEI firmato (seppur contro la mia volontà) entro il 30/10?

Ringrazio anticipatamente chi potrà rispondere a questo mio quesito.

carla75 ha scritto:Per quanto riguarda la storia del Graziare o meno mi pare che quest'anno non ci siano sconti.

Conoscendo i  nostri polli (nel senso di polli governativi, non di polli scolastici), aspettiamoci pure che la sanatoria generalizzata per legge possa esserci anche quest'anno, solo che ce lo diranno all'ultimissimo momento.

E sia chiaro che non sto parlando solo dei disabili, parlo proprio in generale.

Ambrosia,
Premesso che insegno nella secondaria di I grado e che non mi sono mai trovata in una situazione simile, io so che il PEI può essere modificato e aggiornato ogniqualvolta si ritenga necessario farlo. Ora però non so come dovresti procedere, credo presentando richiesta formale di aggiornamento alla luce dell'evoluzione della situazione, passando attraverso un'equipe (insomma coinvolgendo anche lo psicologo di riferimento)
Ci penso, intanto vediamo cosa ne dicono gli atri utenti

No Ambrosia, non è tua facoltà. Perché l'ultima parola è della famiglia. Tu devi mettere voti reali e continuare a fare una programmazione che non è certamente quella utile Per l'alunno. L'unica cosa che potresti chiedere è di convocare un altro GLo per fare il punto della situazione. E comunque non si tratta di essere pietosi ma di fare il nostro lavoro. Onestamente Stento a credere che un ragazzo che ha un quoziente intellettivo di 45 possa raggiungere gli obiettivi minimi in un istituto superiore.

Mettete i voti reali e la famiglia se vede la sfilza di insufficienze prendera' coscienza, fatevi aiutare dall' equpe che segie il ragazzo

carla75 ha scritto:No Ambrosia, non è tua facoltà. Perché l'ultima parola è della famiglia. Tu devi mettere voti reali e continuare a fare una programmazione che non è certamente quella utile Per l'alunno. L'unica cosa che potresti chiedere è di convocare un altro GLo per fare il punto della situazione. E comunque non si tratta di essere pietosi ma di fare il nostro lavoro. Onestamente Stento a credere che un ragazzo che ha un quoziente intellettivo di 45 possa raggiungere gli obiettivi minimi in un istituto superiore.

Infatti presenterò allo scrutinio l'allievo con il 3 sia in Italiano che in Storia, dal momento che davanti a lui è stato posto un percorso totalmente impercorribile e che è anzi fonte di frustrazione per lui.
Anche io sono dell'idea di chiedere la riconvocazione del GLO, sebbene come CdC abbiamo già preso coscienza del fatto che la neuropsichiatra dell'ASL sia asservita ai deliri di onnipotenza della madre (per la cronaca, è intenzionata a iscrivere il figlio all'Università dopo che quest'ultimo avrà conseguito il diploma).
Purtroppo il Consiglio è spaccato sulla questione valutazione poiché oltre ai colleghi che, come me, presenteranno l'allievo con gravi insufficienze, ci sono quelli "illuminati" e capaci che dichiarano di riuscire a tirar fuori le potenzialità dell'alunno...nonostante tutto.
Ringrazio molto tutti coloro che mi hanno gentilmente risposto.

Probabilmente le potenzialita' sono solo meccaniche alias a domanda secca e diretta risponde perche' ha imparato a memoria come un pappagallo ma se ti allontani dal meccanico crolla

cosa può imparare a memoria? mezza paginetta, con una fatica che manco al mio peggior nemico? e questo e' un obiettivo minimo? e come la mettiamo con la matematica? le lingue straniere?
mentre vi scrivo sto semplificando l'Umorismo di Pirandello:
l'adeguamento passivo alla forma... la discordanza, la contraddizione, l'uso di divagazioni che distruggono i valori del passato...il riflettere ironicamente e il guardarsi vivere.... e penso: tra un collega che mette sei ad un alunno che evidentemente e palesemente non riesce a raggiungere la sufficienza (tra l'altro facendo uno sforzo che gli arreca solo danno) e i professori dell'Università di Perugia qual è la differenza?

Quello che voglio chiedere è invece questo: io come singolo docente in occasione dello scrutinio e, di conseguenza, di una occasione di riflessione sul PEI dell'alunno, a fronte delle gravi insufficienze riportate nelle mie discipline (come per quelle di altri pochissimi colleghi, come me, "non pietosi") posso presentare al Consiglio 'la revoca' (mi scuso per il termine impreciso) della mia firma al PEI semplificato allo scopo di esprimere dissenso e sfiducia verso un strumento che non è assolutamente calibrato sull'alunno e che anzi mortifica delle potenzialità che potrebbero essere messe in luce da un PEI differenziato?
Oppure, sono ormai vincolata al PEI firmato (seppur contro la mia volontà) entro il 30/10?

Ringrazio anticipatamente chi potrà rispondere a questo mio quesito.

La revoca della firma no. Non si cancella il passato però puoi presentare argomentazioni per le quali non ritiene sia più fattibile quando è stato fatto

Ire ha scritto:

Quello che voglio chiedere è invece questo: io come singolo docente in occasione dello scrutinio e, di conseguenza, di una occasione di riflessione sul PEI dell'alunno, a fronte delle gravi insufficienze riportate nelle mie discipline (come per quelle di altri pochissimi colleghi, come me, "non pietosi") posso presentare al Consiglio 'la revoca' (mi scuso per il termine impreciso) della mia firma al PEI semplificato allo scopo di esprimere dissenso e sfiducia verso un strumento che non è assolutamente calibrato sull'alunno e che anzi mortifica delle potenzialità che potrebbero essere messe in luce da un PEI differenziato?
Oppure, sono ormai vincolata al PEI firmato (seppur contro la mia volontà) entro il 30/10?

Ringrazio anticipatamente chi potrà rispondere a questo mio quesito.

La revoca della firma no. Non si cancella il passato però puoi presentare argomentazioni per le quali non ritiene sia più fattibile quando è stato fatto

Temo anche io sia così, anche se - come è notorio - il PEI firmato entro il 30/10 è un documento programmatico suscettibile di modifiche, migliorie, calibrature. E se, nei mesi seguenti si rivela inadeguato per obiettivi e contenuti sarebbe opportuno (dal p.d.v. normativo, intendo) non tenesse legato il docente alla firma apposta come fosse un cappio al collo.

Ambrosia, vedo che altri hanno risposto, portando il loro contributo.
Rileggendo vedo che non sono stata chiara: la revoca della firma no, come ti ha risposto Ire quel passaggio è fatto e approvato.
Ma chiedere una revisione, ridiscussione del PEI si, e non c'è un componente del GLO che abbia più diritto di un altro di chiederlo, quindi se tu (e da quel che capisco anche altri colleghi) ritieni che gli obiettivi indicati nel PEI non siano adatti hai il diritto (e direi anche il dovere) di chiedere una nuova convocazione dell'equipe, in sostanza di dire "nonostante gli sforzi profusi....avendo avuto modo di osservare... ritengo che gli obiettivi da me firmati non siano adeguati..."
Credo che un'azione del genere sia anche più forte dei 3 allo scrutinio; che poi sortisca effetti questo è un altro paio di maniche.
Perché dici di aver firmato il PEI contro il tuo volere? forse è questo che non si dovrebbe fare. Servirebbe avere la forza di rispettare le proprie convinzioni, tra cui anche quella di avere una professionalità che ci guida nelle nostre prese di posizione (e lo dico anche per me purtroppo, dopo una brutta esperienza).
Facci sapere cosa deciderai di fare!