Piccolo sfogo: "Burattini...all'opera!"

lola2011 ha scritto:
Non so come saranno i quiz, ovviamente. Mi baso su quelli fatti nelle simulazioni. Inutile fare esempi dove è ovvio che servano capacità logiche e di calcolo, se mi parli di chi si occupa di fare i conti per il risanmento di una nazione o che ne so del presidente della banca d'Italia ecc. Parliamo di cose di tutti i giorni!!! E' vero per certe cose (tassi di interesse e questioni simili) ti possono fregare se come me non ne sai nulla, ma tornando al concorso, a cosa mi serve sapere certe cose??? Tu insegni matematica, se non ricordo male sei ingegnere, beh ovvio che tu DEBBA saper fare calcoli e avere capacità logiche! Io ho insegnato storia dell'arte, lettere, e ora sono alla scuola materna, caspita mi serve proprio saper fare calcoli a mente :-). Ognuno può imparare tutto a quasi da autodidatta, allora eliminiamo le scuole non se ne parla più. Ma dai su

Roberto_R ha scritto:Certo che si può, io l'ho scritto sempre ! Ed ogni volta la mia professoressa lo abbelliva con uno splendido segno rosso.
Poi per gratificarmi, come voto mi assegnava il numero perfetto.
Bei tempi quelli, ricordo una volta che feci un tema sulla "pubblicità", scrissi questa parola con un numero sbagliato di "b" (quindi una .... credo) e visto l'argomento centrale del tema lo feci almeno 6 o 7 volte. No, quella volta non mi diede 3.

Arsel ha scritto:Questi orrori avvengono perché tutti i diplomati possono accedere a tutte le facoltà.

E così oggi abbiamo ingegneri che si vantano dei loro 3 in italiano ai tempi delle superiori e hanno l'arroganza di avere anche ragione.

lola2011 ha scritto:

ricorsi FB ha scritto:
Dato che sicuramente non fai parte dell'eletta schiera di grammatici fra i quali la questione "qual'è/qual è" risulta tuttora aperta

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Il mio parere non conta tanto ma quello dell'Accademia della Crusca ha sufficiente autorità credo :-)

ricorsi FB ha scritto:ps Questo viene dall'Accademia della Crusca : )

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Roberto_R ha scritto:

ricorsi FB ha scritto:ps Questo viene dall'Accademia della Crusca : )

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Ho letto solo la prima frase, l'ho trovata errata e non ho più proseguito, quindi non prenderei il seguito come oro colato.

"Piaccia o no, la regoletta è semplice e si trova in qualunque testo scolastico. Alcune parole possono perdere un pezzetto alla fine sia davanti a vocale sia davanti a consonante: uno diventa un gatto e un amico. In questo caso abbiamo un troncamento, e non si usa l'apostrofo. Altre possono essere tagliate solo davanti a vocale: una rimane una gatta, ma diventa un'amica. Questa è l'elisione, e ci vuole l'apostrofo."

Correggetemi se sbaglio.
Per applicare la regola dovrei conoscere tutte le parole femminili del vocabolario e verificare se qualcuna, iniziante con consonante, non preveda l'uso di "una" per esteso.
E chi me lo dice ? Esiste un elenco così strutturato ?

Io so che esistono due articoli indeterminativi maschili (un e uno) ed uno solo femminile (una).
Quando hai voglia di usare una senza vocale finale (perchè la parola seguente inizia per vocale) allora devi mettere l'apostrofo.
Un (e qual) invece esiste come parola a se stante, quindi l'apostrofo non serve.

Pura convenzione, le convenzioni sono immotivate e possono cambiare; possiamo pretenderne il rispetto, ma non possiamo scandalizzarci se vengono criticate, e siamo tenuti a sottometterci se i "rivoltosi" un giorno dovessero vincere e diventare più numerosi degli "integralisti".
La lingua è degli italiani non degli accademici della crusca, questi ultimi ne sono solo i custodi.

Ho letto solo la prima frase, l'ho trovata errata e non ho più proseguito, quindi non prenderei il seguito come oro colato.

Roberto_R ha scritto:

Roberto_R ha scritto:Certo che si può, io l'ho scritto sempre ! Ed ogni volta la mia professoressa lo abbelliva con uno splendido segno rosso.
Poi per gratificarmi, come voto mi assegnava il numero perfetto.
Bei tempi quelli, ricordo una volta che feci un tema sulla "pubblicità", scrissi questa parola con un numero sbagliato di "b" (quindi una .... credo) e visto l'argomento centrale del tema lo feci almeno 6 o 7 volte. No, quella volta non mi diede 3.

Arsel ha scritto:Questi orrori avvengono perché tutti i diplomati possono accedere a tutte le facoltà.

E così oggi abbiamo ingegneri che si vantano dei loro 3 in italiano ai tempi delle superiori e hanno l'arroganza di avere anche ragione.

Vantarsi e scherzarci su sono cose diverse, chi riesce a fare un test di logica e comprensione del testo probabilmente ci arriva a capirlo.
L'ortografia non è mai stato il mio forte, sono sempre stato bravo in tutto (in alcune materie anche molto bravo) ma l'ortografia era il mio tallone d'Achille.
Oggi uno come me verificheresti se per caso non sia disgrafico, se lo fosse gli concederesti ausili tecnici e provvederesti compensazioni/dispense per consentirgli di superare indenne le verifiche.
Venti anni fa non era così, ed un'intelligentissima prof d'italiano (probabilmente proveniente dal classico) trovava ragionevole segnare come sei errori, lo stesso errore ripetuto sei volte.
Esprimo un parere personale: quella professoressa era una stupida.
Nessuna arroganza, riconosco che chi scrive correttamente abbia una marcia in più, e ritengo che chi non riesca a superare quel test abbia una marcia in meno.
Nessuno è perfetto.

Alle medie c'era un mio compagno di classe più bravo di me (eterno secondo), lui andò al liceo scientifico e prese 60, io al tecnico e presi 56.
Poi ci reincontrammo all'università, i primi anni con le materie scientifiche lui era sempre qualche passetto più avanti (era più bravo, che c'è da stupirsi ?); al triennio con le materie tecniche me lo mangiai vivo; io mi laureai in 5 anni e mezzo, lui credo in 7.
E tu mi vieni a dire che ingegneria dovrebbe essere riservata ai liceali ?

ricorsi FB ha scritto:

Roberto_R ha scritto:

ricorsi FB ha scritto:ps Questo viene dall'Accademia della Crusca : )

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Ho letto solo la prima frase, l'ho trovata errata e non ho più proseguito, quindi non prenderei il seguito come oro colato.

"Piaccia o no, la regoletta è semplice e si trova in qualunque testo scolastico. Alcune parole possono perdere un pezzetto alla fine sia davanti a vocale sia davanti a consonante: uno diventa un gatto e un amico. In questo caso abbiamo un troncamento, e non si usa l'apostrofo. Altre possono essere tagliate solo davanti a vocale: una rimane una gatta, ma diventa un'amica. Questa è l'elisione, e ci vuole l'apostrofo."

Correggetemi se sbaglio.
Per applicare la regola dovrei conoscere tutte le parole femminili del vocabolario e verificare se qualcuna, iniziante con consonante, non preveda l'uso di "una" per esteso.
E chi me lo dice ? Esiste un elenco così strutturato ?

Io so che esistono due articoli indeterminativi maschili (un e uno) ed uno solo femminile (una).
Quando hai voglia di usare una senza vocale finale (perchè la parola seguente inizia per vocale) allora devi mettere l'apostrofo.
Un (e qual) invece esiste come parola a se stante, quindi l'apostrofo non serve.

Pura convenzione, le convenzioni sono immotivate e possono cambiare; possiamo pretenderne il rispetto, ma non possiamo scandalizzarci se vengono criticate, e siamo tenuti a sottometterci se i "rivoltosi" un giorno dovessero vincere e diventare più numerosi degli "integralisti".
La lingua è degli italiani non degli accademici della crusca, questi ultimi ne sono solo i custodi.

Ti stai inserendo, con alcune considerazioni giustissime e alcuni errori di ortografia, in una discussione in corso fra i grammatici e gli scrittori da molto tempo. Hai il tuo punto di vista, niente di meno e niente di più. La cosa per quanto mi riguarda lascia un po' il tempo che trova, visto che s'inserisce in un dibattito portato avanti da decenni da persone assai più competenti (no pun intended).

Ho letto solo la prima frase, l'ho trovata errata e non ho più proseguito, quindi non prenderei il seguito come oro colato.

E hai fatto male, perché il seguito riporta l'intervento di un altro autore, e ti sarebbe stato utile per capire di cosa si sta parlando.
La fretta, com'è noto, è cattiva consigliera.

Arsel ha scritto:Il punto di partenza sono gli errori ortografici. Se ne facevi e li hai corretti, buon per te.

Alcuni si alcuni no, se veramente sono disgrafico non credo ci sia speranza

Concordo che avevi un'insegnante incapace di capire e intervenire su un tuo limite, ma ciò non cambia il mio pensiero: non ho statistiche, ma se mi dici che a ingegneria i diplomati dei tecnici si "mangiano" i liceali, ti dico solo che mi erano giunte voci diverse.

Calma non ho detto questo, ho detto che io mi sono mangiato a lui; ed ho limitato la mia superiorità all'ambito tecnico...che ad ingegneria ha la sua importanza.
Altri liceali erano meglio di me, ma credo lo fossero intrinsecamente, non perchè provenienti dal liceo.
La più brava delle ragazze, che tu ci creda o no, veniva da ragioneria...ed era più brava di me.
Ho portato il caso del mio amico per avvalorare la mia tesi: anche chi esce dal tecnico può iscriversi ad ingegneria.

Infine è vero che l'ortografia è una convenzione: mi domando solo se è difficile da imparare per voi ingegneri più di un esame di analisi o di meccanica visto che siete sempre pronti a deridere i letterati.

Si purtroppo alcuni ingegneri deridono i letterati, io non lo faccio, al massimo rigetto la teoria di Benedetto Croce secondo la quale la cultura umanistica sarebbe più importante di quella scientifica (in effetti penso che Croce e i suoi seguaci siano una delle prime cause dei mali della nostra patria)
La mia opinione è che ognuno debba fare il proprio mestiere, e poi che un tecnico debba farsi capire quando scrive (il che non significa che debba essere perfetto) e che un letterato debba sapersi destreggiare in un ragionamento deduttivo (il che non significa che debba saper gestire una serie numerica o una formula matematica).

Roberto_R ha scritto:
PS C'erano altri errori ortografici ?

Roberto_R ha scritto:
perchè

Roberto_R ha scritto:Alcuni si

mi sono mangiato a lui

Altri liceali erano meglio di me

ricorsi FB ha scritto:Aggiungiamo anche questi, che dici? : ))

Roberto_R ha scritto:Alcuni si

Non si smette mai d'imparare, grazie

mi sono mangiato a lui

Se avessi scritto me lo sono mangiato non avrei messo in evidenza che il discorso era centrato su due singole persone e non sulla globalità degli studenti, quindi non concordo.

Altri liceali erano meglio di me

Mi è scappato, ma mi scappa spesso, quindi grazie nuovamente


Mi fermo qua, ché è meglio.Grazie sopratutto per questo :))

Roberto_R ha scritto:
Certo che si può, io l'ho scritto sempre ! Ed ogni volta la mia professoressa lo abbelliva con uno splendido segno rosso.
Poi per gratificarmi, come voto mi assegnava il numero perfetto.
Bei tempi quelli, ricordo una volta che feci un tema sulla "pubblicità", scrissi questa parola con un numero sbagliato di "b" (quindi una .... credo) e visto l'argomento centrale del tema lo feci almeno 6 o 7 volte. No, quella volta non mi diede 3.

Dulcamara ha scritto:

carla75 ha scritto:allora immaginiamo che chi ha profonde capacita' di logica abbia scarsissima preparazione nell'ambito in cui andra' ad insegnare.lui passa la selezione e un preparatissimo insegnante, magari piu' lento, meno intuitivo o piu' ansiogeno non vi riesce.
perche' la logica dovrebbe essere il prerequisito. e se i test li mettessimo alla fine della prova e prima verificassimo le conoscenze di base? siamo sicuri che tutti ne siano forniti???? io carissimi penso proprio di no.

Ma per carità, ma quali profonde capacità logiche, si parla di minimo sine qua non... LA LOGICA è la più basilare fra tutte le conoscenze è proprio quella qualità che permette di apprendere, ficcatevelo in testa e abituatevi a ragionare piuttosto che a lamentarvi.

Non si hanno queste minime capacità logiche, neppure avendo la possibilità di allenarcisi prima? Bene è LAMPANTE che non sì è adatti all'insegnamento.

lola2011 ha scritto:Sì anche io mi sento molto Fantozzi :-))). Mi servono due ore e carta e penna per questi quiz. Altro che 1 minuto e tutto a mente...

carla75 ha scritto:

lola2011 ha scritto:Sì anche io mi sento molto Fantozzi :-))). Mi servono due ore e carta e penna per questi quiz. Altro che 1 minuto e tutto a mente...

vedi Lola io ho provato una volta a fare i quiz e devo dire che ho ottenuto il punteggio utile. Sono fortunata: vengo dal sostegno e tante cose le so perche' in questi anni ho fatto di tutto. le domande del testo narrativo sono facili (basta leggere prima le risposte e poi cercare le domande nel testo). quelle di logica ne ho fatte tante per concorsi vari (dove pero' non erano richieste conoscenze particolari), ma mi rendo conto che tanti colleghi, piu' "adulti di me" fanno veramente fatica a fare questi quiz e nonostante anni di supplenza alle spalle non lo passeranno mai. ecco perche' dico di valutare prima le conoscenze e dopo selezionare chi ha quel guizzo in piu' in termini di prontezza, logica ecc....

Roberto_R ha scritto:
Se avessi scritto me lo sono mangiato non avrei messo in evidenza che il discorso era centrato su due singole persone e non sulla globalità degli studenti, quindi non concordo.

Altri liceali erano meglio di me

spielrein ha scritto:
se ti può consolare, io ne avevo una di greco che invece di darci le fotocopie delle versioni ce le dettava. Ogni accento e ogni spirito sbagliati erano un punto in meno, arrivavo all'inizio della traduzione che ero già a meno venti
: ))

carla75 ha scritto:
chi e' il fratello del cugino del nipote, che ha sposato la zia di tua madre? dai forza TIC TAC TIC TAC.... sei forse migliore di me se rispondi tre secondi prima della fine e io tre secondi dopo?
mi sembra di rivedere il film di Fantozzi che ando' a fare il concorso con la cacolatrice scassata....

lola2011 ha scritto:mi sento un genio dell'informatica solo x saper usare word e internet