Impegni su due scuole e sorveglianza esami di stato

Buongiorno, lavoro su due scuole da settembre con contratto al 30/06 e devo fare sorveglianza durante gli esami. Una scuola si è preoccupata di darmi un turno solo, mentre l'altra me ne ha affidati due e non vuole che ne faccia solo uno, pur sapendo che ho un altro spezzone. Sono obbligata a fare tutti i turni? grazie

Nella2011 ha scritto:Buongiorno, lavoro su due scuole da settembre con contratto al 30/06 e devo fare sorveglianza durante gli esami. Una scuola si è preoccupata di darmi un turno solo, mentre l'altra me ne ha affidati due e non vuole che ne faccia solo uno, pur sapendo che ho un altro spezzone. Sono obbligata a fare tutti i turni? grazie

Non ci sono regole scritte, ma è consuetudine che chi ha due scuole si mette a disposizione di quella che ha un maggior numero di ore.

A parte questo, la tua situazione è davvero singolare. Facciamo il caso di una scuola che ha 4 sezioni. In quella scuola avrà in organico almeno 40-50 docenti. Ci saranno due commissioni, ipotizzando che le quattro quinte siano dislocate in quattro locali diversi e che si attuino due turni per ogni prova, in tutto saranno necessari, tra le due prove, 16 turni. Per ogni turno saranno necessari in media 3 docenti tra commissari e assistenti, quindi, nel complesso 48 docenti. Togli 18 commissari, resta un fabbisogno di 30 docenti, ciascuno dei quali deve fare un solo turno.
La disponibilità di docenti di una scuola, al netto di quelli che sono già impegnati, è sempre di gran lunga superiore al numero richiesto per coprire la vigilanza, perciò ci sarà sempre un certo numero di docenti che non farà alcun turno e un certo numero che ne farà al massimo uno.
Ebbene, sono riusciti a rifilarti ben due turni! Ti dice nulla, questo?  :-D

In effetti ho le stesse ore in entrambe le scuole, perciò pensavo fosse giusto fare solo un turno in ciascuna scuola. Non riesco a trovare nessuna normativa a riguardo

Io ho 10 h in una scuola e 8 nell'altra, che fare? A me hanno detto che in caso di necessità chiamerebbero, è così che funziona o devo presentarmi comunque?

Oggi ho parlato con la vice di una delle scuole dove lavoro e mi ha detto che se si ha contratto fino 30/06 bisogna essere disponibili fino a quel giorno e per tutto il tempo necessario in entrambe le scuole. Perciò non si ha diritto a metà dell'orario in una scuola e nell'altra per quanto riguarda la sorveglianza, l'importante è che non si sovrappongano gli impegni. A questo punto spero di non lavorare più su due scuole, doppi impegni! Troppi! Poi essendo lavoratrice madre è veramente impegnativo...

angie ha scritto:Io ho 10 h in una scuola e 8 nell'altra, che fare? A me hanno detto che in caso di necessità chiamerebbero, è così che funziona o devo presentarmi comunque?

Ogni scuola si organizza come ritiene più opportuno. Se ti hanno comunicato così, attieniti alle disposizioni ricevute.

quando ho avuto l'incarico su due scuole, sono stata così fortunata da avere due vicepresidi che hanno organizzato i turni di eventuale assistenza a ROTAZIONE, visto che il CD si componeva di almeno un centinaio di docenti. Farti andare 3 volte, sapendo che hai 2 scuole, è la classica manifestazione di chi fa di tutto per rendere difficile la vita agli altri, perché è inutile.

Io insegno in un liceo scientifico, ti assicuro che siamo quasi tutti impegnati con gli esami, tra interni ed esterni, credo che i non impegnati siano giusto quelli di educazione fisica, religione e altri 4 o 5. Non è materialmente possibile fare i turni, vengono tutti durante tutte e tre le prove scritte. Se avessi dovuto decidere io, li avrei lasciati a casa tutti il giorno della terza prova, non c'è sicuramente bisogno di docenti aggiuntivi quel giorno lì.

chiedo un parere: io ero a disposizione in una delle due scuole, chiamò la bidella perché serviva un docente a sostituire, mandarono me, in quanto ultima arrivata, e il presidente mi mandò via, dicendo che sarebbe stato lui a fare sorveglianza, nell'attesa del commissario in ritardo. Disse che sarebbe stato un problema per i verbali.

Ma, allora, perché fanno mettere a disposizione i docenti?

Danitristesse ha scritto:chiedo un parere: io ero a disposizione in una delle due scuole, chiamò la bidella perché serviva un docente a sostituire, mandarono me, in quanto ultima arrivata, e il presidente mi mandò via, dicendo che sarebbe stato lui a fare sorveglianza, nell'attesa del commissario in ritardo. Disse che sarebbe stato un problema per i verbali.

Ma, allora, perché fanno mettere a disposizione i docenti?

Perché la macchina deve funzionare. Il 22, se il presidente ne ravvede l'opportunità, deve avere immediatamente a disposizione il numero necessario di docenti per l'assistenza alla vigilanza. Alle 8.30 non si può aspettare che dalla scuola convochino tot docenti aspettando che facciano colazione, accompagnino i bambini dalla nonna, passino dal pescivendolo per prenotare cinque spigole e via dicendo. I docenti devono essere lì a scuola al momento della necessità.

Nella scuola in cui opera la mia commissione hanno predisposto nella zona più fresca un lungo corridoio che ospiterà i candidati di due commissioni (in pratica 4 classi). Abbiamo già predisposto i turni, nella mia commissione ci saranno per l'intera mattinata 4 commissari per la prima prova e 5 commissari per la seconda, ai quali mi aggiungo io in entrambi i giorni. Nello stesso corridoio presumo ci saranno altrettanti commissari dell'altra commissione.

Siamo già in congruo numero per garantire un'adeguata sorveglianza e una cosa che non voglio che si verifichi è il traffico di docenti estranei alla commissione, perché sarebbero un fattore di confusione.

Domani, pertanto, ai docenti che si presenteranno dirò presumibilmente che possono andare tranquillamente al mare o dove vogliono, naturalmente ringraziandoli per la disponibilità. Ma non posso invece dire in anticipo che non ne avrò bisogno, perché prima di congedarli devo essere sicuro di avere la copertura della sorveglianza. È vero che è fastidioso essere convocati per niente, ma si tratta di prestare un po' di pazienza. Dopotutto si tratta di un giorno o al massimo due in cui si è costretti a fare un salto a scuola, non penso che sia una tragedia.

La mia perplessità era dovuta al fatto che fu lo stesso presidente a non volere i docenti dell'istituto a sostituire i commissari. Anzi, si arrabbiò molto perché mi avevano fatto salire.