la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine

Promemoria primo messaggio :

la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine

Roars, 23.4.2022

[e' un vero e proprio blitz quello che si e' consumato
sulla scuola in Consiglio dei Ministri il 21 Aprile 2022; il governo
ha infatti deciso di inserire all'interno del Decreto PNRR 2,
gia' approvato il 13 Aprile, sul Pubblico Impiego, un "pacchetto scuola"
che, nei fatti, rappresenta l'ennesima contro-riforma della scuola]

https://www.gildavenezia.it/draghi-trascina-litalia-in-guerra-contro-la-scuola/

per chi ha una laurea interessante per le aziende
fare l'insegnante date queste condizioni di entrata e di lavoro
sara' visto sempre piu' come un lavoro di ripiego

Gouomi ha scritto:

balanzone21 ha scritto:

Gouomi ha scritto:

gugu ha scritto:

Gouomi ha scritto:Mah, tanti conticini in tasca senza l'oste, vedo.
Chi ha avuto una vita intensa e variegata anche lavorativamente parlando, ha molte meno ansie di certi professori di lungo corso che non hanno mai messo il naso fuori dalla scuola.
Non potrò insegnare perchè il regime dittatoriale imporrà un obbligo vaccinale assurdo?
Pazienza, ho accumulato tante frecce al mio arco e tanto senso di adattamento e animo eclettico, duttile e versatile.
Mai avuto paura di non farcela nella vita, e non vivo in funzione della pensione di vecchiaia.

E chi ti prenderebbe a lavorare fuori dalla scuola a 60 anni?

sei talmente tutt'uno con la mentalità statalista dipendente che per te esiste solo il datore di lavoro.
Mai pensato che il lavoro uno se lo crea?
Ovviamente serve la forma mentis non asservita.

Certo, le startuppe ...

Oppure fare cestini di vimini   e venderli al mercato.

I clochard, poi ,sono ancora più  avanti rispetto un docente, di ruolo o precario

L' indipendenza assoluta, sia pure con qualche inconveniente,  tipo morire assiderati o massacrati da un branco di bulletti per i quali tormentare prof non e' abbastanza.

Non è che con lo stipendio da professore ci sia da scialare assai, eh... potresti scoprire che facendo cestini di vimini da vendere al mercato guadagni persino di più.
E tra l'altro tu al di fuori della scuola riesci solo ad immaginarti scenari da disagiati.
Si vede che non hai mai creato nulla con le tue mani.
Diciamo che la mentalità è proprio quella: incistarsi in un posto di lavoro fino alla agognata pensione.
Se la vita è tutta qui, buon per te.

Si perché’ cosa ci sarebbe d’altro?

Gouomi ha scritto:

balanzone21 ha scritto:

Gouomi ha scritto:

gugu ha scritto:

Gouomi ha scritto:Mah, tanti conticini in tasca senza l'oste, vedo.
Chi ha avuto una vita intensa e variegata anche lavorativamente parlando, ha molte meno ansie di certi professori di lungo corso che non hanno mai messo il naso fuori dalla scuola.
Non potrò insegnare perchè il regime dittatoriale imporrà un obbligo vaccinale assurdo?
Pazienza, ho accumulato tante frecce al mio arco e tanto senso di adattamento e animo eclettico, duttile e versatile.
Mai avuto paura di non farcela nella vita, e non vivo in funzione della pensione di vecchiaia.

E chi ti prenderebbe a lavorare fuori dalla scuola a 60 anni?

sei talmente tutt'uno con la mentalità statalista dipendente che per te esiste solo il datore di lavoro.
Mai pensato che il lavoro uno se lo crea?
Ovviamente serve la forma mentis non asservita.

Certo, le startuppe ...

Oppure fare cestini di vimini   e venderli al mercato.

I clochard, poi ,sono ancora più  avanti rispetto un docente, di ruolo o precario

L' indipendenza assoluta, sia pure con qualche inconveniente,  tipo morire assiderati o massacrati da un branco di bulletti per i quali tormentare prof non e' abbastanza.

Non è che con lo stipendio da professore ci sia da scialare assai, eh... potresti scoprire che facendo cestini di vimini da vendere al mercato guadagni persino di più.
E tra l'altro tu al di fuori della scuola riesci solo ad immaginarti scenari da disagiati.
Si vede che non hai mai creato nulla con le tue mani.
Diciamo che la mentalità è proprio quella: incistarsi in un posto di lavoro fino alla agognata pensione.
Se la vita è tutta qui, buon per te.

"Si vede che non hai creato nulla con le tue mani".

Così parlò mastro Geppetto, noto morto di fame che dovette vendersi la casacca per comprare l' abbecedario a Pinocchio.

" O babbo, ma non ti potevi fare assumere al cantiere navale di Piombino? Ho sentito da Mastro Ciliegia che cercano carpentieri e che danno pure la minestra a mezzogiorno e la gratifica a natale ".

La mia mamma ogni tanto mi dice: cosa avresti fatto tu, se non avessi potuto studiare. Le rispondo che avrei fatto la cuoca, ma non a più di 50 anni, avrei cominciato quando ero giovane. D'altra parte a 20 anni ho fatto un po' di tutto dall'agricoltore a giornata, alla fruttivendola, alla croupier, tutti lavori che non si iniziano dopo i 50.
Se fossi rimasta senza lavoro dopo i 50 anni avrei potuto fare quello che faccio adesso alla mia mamma: la badante.

piccola digressione

@melia
non ci sono dei libri di matematica (e di fisica) che possono fungere da "breviario"?
Per esempio, a chi come me prende troppo spesso classi prime e seconde l'analisi infinitesimale, le serie di Fourier, le curve algebriche eccetera, tende a dimenticarle. Non ci sono libri, non eccessivamente tecnici, che possono tenere in vita quello che uno ha studiato molti anni fa e poi non più esercitato?

@melia ha scritto:La mia mamma ogni tanto mi dice: cosa avresti fatto tu, se non avessi potuto studiare. Le rispondo che avrei fatto la cuoca, ma non a più di 50 anni, avrei cominciato quando ero giovane. D'altra parte a 20 anni ho fatto un po' di tutto dall'agricoltore a giornata, alla fruttivendola, alla croupier, tutti lavori che non si iniziano dopo i 50.
Se fossi rimasta senza lavoro dopo i 50 anni avrei potuto fare quello che faccio adesso alla mia mamma: la badante.

Ma infatti sono solo fanfaronate.

La croupier ? Quella che dice: " le jeux sono faites. Rien va plus"?

Ganzo! Meglio che fare il  bracciante.


Comunque  a 20 anni  sarebbe meglio che uno studente  studiasse e basta.

Certo che se uno viene da una famiglia povera o ha un padre che pur  potendo guadagnare bene come ingegnere( ex ore suo) preferisce fare il prof, precario per giunta, allora si deve ingegnare.

balanzone21 ha scritto:
La croupier ? Quella che dice: " le jeux sono faites. Rien va plus"?

Ganzo!

Quello l'ho fatto negli USA, in una nave da crociera dove papà faceva l'idraulico, nell'estate tra la quarta e la quinta liceo, per imparare l'inglese.
Non ero alla roulette, i principianti come me lavoravano ai tavoli del Blackjack.

@melia ha scritto:

balanzone21 ha scritto:
La croupier ? Quella che dice: " le jeux sono faites. Rien va plus"?

Ganzo!

Quello l'ho fatto negli USA, in una nave da crociera dove papà faceva l'idraulico, nell'estate tra la quarta e la quinta liceo, per imparare l'inglese.
Non ero alla roulette, i principianti come me lavoravano ai tavoli del Blackjack.

erano gli anni di "love boat" se non vado errato..:)))
per quale compagnia? Carnival?

Oppenheimer ha scritto:per quale compagnia? Carnival?

La Carnival include anche la Costa Crociere. Ha diverse articolazioni.

balanzone21 ha scritto:

@melia ha scritto:La mia mamma ogni tanto mi dice: cosa avresti fatto tu, se non avessi potuto studiare. Le rispondo che avrei fatto la cuoca, ma non a più di 50 anni, avrei cominciato quando ero giovane. D'altra parte a 20 anni ho fatto un po' di tutto dall'agricoltore a giornata, alla fruttivendola, alla croupier, tutti lavori che non si iniziano dopo i 50.
Se fossi rimasta senza lavoro dopo i 50 anni avrei potuto fare quello che faccio adesso alla mia mamma: la badante.

Ma infatti sono solo fanfaronate.

La croupier ? Quella che dice: " le jeux sono faites. Rien va plus"?

Ganzo! Meglio che fare il  bracciante.


Comunque  a 20 anni  sarebbe meglio che uno studente  studiasse e basta.

Certo che se uno viene da una famiglia povera o ha un padre che pur  potendo guadagnare bene come ingegnere( ex ore suo) preferisce fare il prof, precario per giunta, allora si deve ingegnare.

bracciante...si dice "coltivatore della terra agricola"
comunque si dice "rien ne va plus"....ultimamente stai esibendo conoscenze di lingue straniere più disastrose del Vajont

Oppenheimer ha scritto:
erano gli anni di "love boat" se non vado errato..:)))
per quale compagnia? Carnival?

Ero proprio sulla Carnival, all'epoca la compagnia aveva solo due navi da crociera, la Carnival e la Mardi Gras.

MarcoTerzi82 ha scritto:
Chi ha vinto un concorso è entrato eccetto casi eccezionali di cdc sature e di nicchia, inutile che continui a frignare se insegni in una cdc satura con pochissimi posti in tutta Italia.
GLi altri,  i precari, insegnano da anni senza che qualcuno li abbia mai valutati e questa è di per se una GRANDISSIMA occasione ed opportunità...seppur sconvolgente. Tanti non avrebbero mai lavorato se ci fossero state delle valutazioni inziali.
Figuriamoci dargli il ruolo. Ruolo che dovrebbe essere comunque rivisto: chi non è idoneo, non ha piu voglia etc deve poter essere cacciato come nel privato.

Non è vero nulla, quest'impostazione è assolutamente fuorviante e distante dal reale.
Un conto è parlare di CDC sature, un conto è generalizzare.
Ci sono CDC su cui si lavora su posto vacante e disponibile due anni su tre e non è possibile entrare in ruolo perchè le norme sull'immissione in ruolo lo impediscono (vedi assurda differenziazione tra organico di fatto e di diritto, non esistono alunni di fatto o di diritto).
Tanto è vero che l'italia, quella rigorosamente con la "i" piccola dei crendenti nel mitologema "delleuropa" tutto attaccato, è stata ripetutamente condannata persino alla luce della giurisdizione europea per abuso di precariato.

evolved_seasparrow_1 ha scritto:
per chi ha una laurea interessante per le aziende
fare l'insegnante date queste condizioni di entrata e di lavoro
sara' visto sempre piu' come un lavoro di ripiego

Guarda non credo proprio.
Conosco parecchie colleghe che hanno mariti laureati e impiegati anche a TI nelle imprese private, fanno la fila per riuscire a trovare uno spiraglio nella scuola anche come docente di sostegno.
Oggi essere dipendente di un'impresa privata in europa, tralasciando le mansioni apicali statisticamente numericamente irrilevanti, significa fare un lavoro stressante, totalizzante e sottopagato.
Nel privato lavori fino alle 18, tutti i giorni, hai solo due settimane di ferie ad agosto (quando te le concedono) e se i colleghi o il capo sono insopportabili non pui chiedere il trasferimento presso altra sede.
Oggi nel modello propagato dal credente del medium televisivo il lavoro è una merce e come tale va svalutato per rendere competitiva l'impresa.

Enoc ha scritto:

evolved_seasparrow_1 ha scritto:
per chi ha una laurea interessante per le aziende
fare l'insegnante date queste condizioni di entrata e di lavoro
sara' visto sempre piu' come un lavoro di ripiego

Guarda non credo proprio.
Conosco parecchie colleghe che hanno mariti laureati e impiegati anche a TI nelle imprese private, fanno la fila per riuscire a trovare uno spiraglio nella scuola anche come docente di sostegno.
Oggi essere dipendente di un'impresa privata in europa, tralasciando le mansioni apicali statisticamente numericamente irrilevanti, significa fare un lavoro stressante, totalizzante e sottopagato.
Nel privato lavori fino alle 18, tutti i giorni, hai solo due settimane di ferie ad agosto (quando te le concedono) e se i colleghi o il capo sono insopportabili non pui chiedere il trasferimento presso altra sede.
Oggi nel modello propagato dal credente del medium televisivo il lavoro è una merce e come tale va svalutato per rendere competitiva l'impresa.

a me se me lo proponessero dopo 22 anni di scuola accetterei subito( magari per pentirmene dopo un pò!)
ma se tieni conto che sono schifato della scuola, non mi dispiacerebbe se guadagnassi 500-600 euro in più, sono celibe e di tempo a disposizione non so che farmene,....
solo che ho 52 anni, una laurea in fisica e quasi un'altra( si fa per dire quasi, mi mancano 11 esami!) in biologia-
se qualche privato credesse in me da investire in una mia riqualificazione in un altro settore lo prenderei come un opportunità di rinnovamento imperdibile
comunque Enoc, la tua è un'analisi a mio avviso che non fa una pecca.

evolved_seasparrow_1 ha scritto:
per chi ha una laurea interessante per le aziende
fare l'insegnante date queste condizioni di entrata e di lavoro
sara' visto sempre piu' come un lavoro di ripiego

Sai benissimo che gli ingegneri insegnano per avere un introito fisso, poi o lavorano anche nel privato oppure si buttano sulla sicurezza (diciamo così) delle scuole.