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«Precari, 4.500 ora sperano nell'assunzione»
SCUOLA. Dopo il ricorso al Tribunale del lavoro accolto a Genova.
Per ora è un'ipotesi ma il Ministero potrebbe fare contratti a 65 mila evitando i risarcimenti. I sindacati: «Operazione sensata»
Vicenza. È solo un'ipotesi, ma per l'universo dei precari rappresenta anche un'inattesa speranza. E cioè che il ministero dell'Istruzione decida di assumere un contingente sostanzioso di insegnanti senza posto fisso - si parla di 65 mila a livello nazionale, scaglionati in quattro o cinque anni - per evitare rimborsi da capogiro ai professori che, come accaduto il Liguria, sono ricorsi al Tribunale del lavoro rivendicando gli stessi diritti dei colleghi di ruolo. La sentenza, in questo caso favorevole ai ricorrenti, rischierebbe di aprire le porte a decine di migliaia di contenziosi che, per il Miur, si trasformerebbero in un salasso peggiore di un'assunzione di massa. Da qui le voci di un possibile decreto per immettere in ruolo gli aventi diritto prima che questi bussino alle porte dei tribunali.
Ma se tra i precari qualcuno canta già vittoria, c'è anche chi non esita a smorzare gli entusiasmi. «La richiesta di stabilizzazione - fa notare Doriano Zordan, segretario provinciale dello Snals - si rifà alla sperequazione fra i dipendenti pubblici rispetto ai privati. Nel privato dopo tre anni ininterrotti di rapporto di lavoro a tempo determinato scatta l'obbligo della trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Nel comparto pubblico e nella scuola le norme sono chiare (art 36 D.Lgs 165/2001): è fatto divieto alla pubblica amministrazione di stipulare contratti di lavoro a tempo indeterminato come conseguenza di contratti di lavoro a tempo determinato. Il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto scuola del 2007 lo ribadisce, sia per i docenti che per gli Ata».
Questo significa, spiega il sindacalista dello Snals, che gli insegnanti precari con contratto in scadenza al 30 giugno, vale a dire la maggior parte, non hanno, stando alla normativa in questione, i requisiti necessari per ricorrere, in quanto sono necessari negli ultimi 5 anni almeno 3 anni di contratti continuativi con scadenza 31 agosto. «L'eco che si sta dando alla sentenza di Genova e a poche altre - prosegue Zordan - non è controbilanciato dalle sentenze contrarie che in realtà sono molto più numerose. C'è da sottolineare inoltre che le sentenze favorevoli sono di primo grado ma che i contenziosi proseguono fino alla Cassazione, fino cioè a tre gradi di giudizio considerato anche l'appello. E il Ministero ha tutto l'interesse a portare all' ultimo grado di giudizio i ricorsi, perchè eventuali condanne e risarcimenti saranno esecutivi fra quindici anni e perché è cosciente che le sentenze di primo grado vengono emesse da giudici non sempre sono ferrati in campo amministrativo e che quindi possono essere rovesciate nei gradi successivi». In ogni caso per il Cip, il Comitato insegnanti precari, l'aver portato alla ribalta la questione precari rappresenta un passo avanti.
Lo conferma Francesco Casale, insegnante, portavoce dei precari vicentini, circa 4.500 suddivisi in tutti gli ordini di scuola: «L'operazione assunzioni - spiega - sarebbe sensata, oltre che conveniente dal punto di vista del Ministero che rischia altrimenti di trovarsi in difficoltà, dovendo sborsare cifre enormi per risarcire chi in questi mesi ha deciso giustamente di ricorrere per far valere i propri diritti che viene tenuto perennemente in standby. Si è parlato di 65 mila assunzioni, credo che portarne a casa la metà sarebbe un traguardo forse meno illusorio e comunque più che soddisfacente per i precari che attendono da anni un contratto stabile. Vedremo come andrà a finire la partita che è tutta nelle mani di Tremonti».
Per la Cgil una cosa è certa, le azioni giudiziarie stanno portando a risultati concreti.
«Solo di nostri iscritti nel Vicentino - interviene Sebastiano Campisi, segretario provinciale Cgil scuola - abbiamo presentato circa 450 ricorsi e durante le assemblee vengono avanzate continuamente nuove richieste». Per questo l'annunciata assunzione di 65 mila insegnanti nell'arco di quattro o cinque anni non sembrerebbe, osserva Campisi, l'ennesima sparata, semmai la conseguenza del timore fondato di un maxirisarcimento ai danni del Governo.©
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
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Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
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Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
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Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark