Ma i docenti di ruolo sono d'accordo?

Promemoria primo messaggio :




...a fare 6 ore gratis?


Oggi mi sono giunte voci contrastanti, a quanto pare a qualcuno non dispiacerebbe immolarsi...

stefi2010 ha scritto:Non mi sento sfortunata perché non ho avuto il tuo acume a scegliere proprio il marito col quale condividere al 50 per cento esatto il carico dei compiti familiari.

Ma non si può negare l'evidenza: normalmente la maggior parte delle incombenze familiari ricade sulle donne, guardati intorno. Come non si può negare che finora l'orario di lavoro degli insegnanti fosse compatibile con impegni familiari pomeridiani.

Ecco, allora vuol dire che è perfettamente inutile discutere.

Continua a ribadire con forza la tua visione dell'insegnamento come lavoretto leggero e poco impegnativo, adatto alle donne che hanno come prima aspirazione personale quella di fare le casalinghe, e che non hanno bisogno di un vero stipendio dignitoso perché tanto a quello ci pensa il marito... e poi lamentiamoci se ci prendono in parola.

ma non è passata qsta norma delle 24 ore, vero?

per ora pare di no...
ma non riesco comunque a tirare un sospiro di sollievo...
ormai ho l'ansia costante...

tellina ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

tellina ha scritto:contrordine...dalle chiacchiere in sala professori porto brutte notizie.
i nostri colleghi di ruolo han già smesso di indignarsi.
posti davanti alla scelta: stipendio uguale ma 24 ore o stipendio ridotto mantenendo le attuali 18 ore...indovinate cosa scelgono? anzi...in un caso mi sono anche sentita dire che, tutto sommato, se quelle ore aggiuntive fossero di sostegno...sarebbe comunque un bel momento di riposo se confrontate agli impegni di una materia come lettere con conseguenti impegni da coordinatrice.
a questo punto inizio quasi a pensare che sia una, per ora ipotetica, decisione giusta...han ragione tutti quelli che ci vedono come nullafacenti e scaldapoltrone...
p.s. io non potrei fare più di 20 ore frontali, abbassatemi lo stipendio, fate pure, per me non sarebbe questione economica ma fisica...e già due ore oltre la cattedra hanno un peso non indifferente

Mi dispiace per i tuoi colleghi, ma non mi paiono molto rappresentativi della categoria. Anni nella scuola e ancora non capisco la litigiosità autolesionista degli insegnanti: sempre a sottolineare fratture e divisioni!
Io vedo aggirarsi nei corridoi insegnanti con 30 anni di carriera alle spalle lividi di rabbia, incazzati come bufali e pronti a incatenarsi o darsi fuoco!
Non capisco poi perchè accettare, se costretti, le 24h debba essere interpretato come un segno di rassegnazione: beata te che evidentemente lavori per la gloria! io con lo stipendio ci metto insieme il pranzo con la cena e con una decurtazione di 1/3 rischio di crepare di inedia! non per questo mi sento rassegnata o non sono disponibile a far sentire le mie ragioni

spero anche io non siano rappresentativi...ma temo il contrario...
i colleghi di ruolo posti davanti alla scelta delle 24 ore, per coerenza e serietà professionale dovrebbero rispondere, in massa:No.
perchè anche loro, come noi precari continuano a sostenere l'impossibilità fisica di reggere tutte quelle ore frontali...perchè farne una questione di soldi in un momento di massima crisi dove a me, precaria da oltre quindici anni, spesso tocca anche ammettere d'esser fortunata ad averlo questo lavoro, seppur precario e con lo stipendio attuale.
tutti noi sopravviviamo del nostro lavoro ma per farlo, al meglio, dobbiamo far capire al resto del mondo che è un lavoro ben più impegnativo, complesso e oltre le canoniche ore dichiarate....e ribadire fino allo sfinimento che i soldi eventuali aggiuntivi per le ore aumentate....finirebbero in sedute di psicanalisi, meditazione zen, massaggi e tante, tante cure specialistiche!

Siamo d'accordo su tutto (o quasi):
non capisco perchè te la prenda con i docenti di ruolo, che decisamente subiranno la riforma e, te lo ripeto, sono (siamo) arrabbiatissimi a dispetto di quello che puoi verificare nella tua scuola, e dicono NO continuamente!
I diritti vanno rivendicati ed è giusto protestare con ogni mezzo, ma non si può chiedere di immolarsi a chi deve vivere con 1300 euro al mese e con lo stipendio bloccato, non è con questi argomenti che si fa fronte comune! Chi potrà permetterselo sicuramente rimarrà con le sue 18 ore a fare l'anima bella. Chi ha un mutuo e una famiglia da mantenere, magari lontana, sarà sotto ricatto e, certo, si ammalerà più del solito!

me la prendo con i tuoi colleghi di ruolo perchè, almeno in questo momento di transizione, potrebbero proprio evitare di dire "che si lo faranno perchè costretti, perchè ricattati, perchè con uno stipendio da fame".
così facendo, di fatto, giustificano tutti quelli che sostengono che lavoriamo poco, che quelle 18 ore son poche e che le prossime 24 ore saranno comunque sopportabilissime.
mentite piuttosto!
e fatelo bene.
dichiarate che piuttosto cercherete di sopravvivere con meno, confermete così la tesi sostenuta da tutti (perchè reale, mica è inventata) che non si può proprio andare oltre le 18 ore.
punto.
senza se e senza ma.

(più ascolto i discorsi in sala professori più mi sto convincendo d'esser finita in un mondo parallelo...una collega di ruolo è inviperita e pronta ad agire anche facendo saltare uscite didattiche, incontri extraorario e raccordi...ma le altre blablabla e parlan di come arrivare rapidamente alla pensione...)

tellina ha scritto:me la prendo con i tuoi colleghi di ruolo perchè, almeno in questo momento di transizione, potrebbero proprio evitare di dire "che si lo faranno perchè costretti, perchè ricattati, perchè con uno stipendio da fame".
così facendo, di fatto, giustificano tutti quelli che sostengono che lavoriamo poco, che quelle 18 ore son poche e che le prossime 24 ore saranno comunque sopportabilissime.
mentite piuttosto!
e fatelo bene.
dichiarate che piuttosto cercherete di sopravvivere con meno, confermete così la tesi sostenuta da tutti (perchè reale, mica è inventata) che non si può proprio andare oltre le 18 ore.
punto.
senza se e senza ma.

(più ascolto i discorsi in sala professori più mi sto convincendo d'esser finita in un mondo parallelo...una collega di ruolo è inviperita e pronta ad agire anche facendo saltare uscite didattiche, incontri extraorario e raccordi...ma le altre blablabla e parlan di come arrivare rapidamente alla pensione...)

Basta con i toni da aizzapopolo che ci fanno sempre perdere ogni battaglia! Ma come si fa a scrivere "i tuoi colleghi" e pretendere poi solidarietà! se sei altro "da noi" non capisco perchè ti indigni del presunto cinismo "della sala professori". Se invece, come spero, aspiri al ruolo per dare il tuo contributo e sei già ora forza viva di una comunità intellettuale, non dovresti cercare di alienarti la simpatia altrui e ragionare invece come se stessimo tutti dalla stessa parte... O sei convintamente precaria?
Siamo tutti usciti dall'adolescenza da diversi anni, trovi realistico organizzare un bluf di categoria? Credi che Profumo sia un ingenuo e non sappia cosa comporti un carico di lavoro aggravato di 1/3? Non ti sentiresti offesa nella tua intelligenza se ora ti dicessi "Si! i miei figli mangeranno pane e cipolle e io mi coprirò di sacco, ma le mie idee moriranno con me!". Non dobbiamo convincere tutti sulla base di falsi argomenti e minacce ridicole, ma cercare di recuperare un posto dignitoso nella società che, evidentemente, abbiamo perso, al punto che tutti vorrebbero la nostra testa! Se ci si disprezza persino tra precari e personale di ruolo, perchè dovrebbero capire le nostre ragioni un metalmeccanico in cassa integrazione o persino un nostro studente?
Mi sconcerta poi la mancanza di comprensione verso chi ha attraversato 30 o 40 anni di scempio della scuola pubblica, vive ora quest'ennesimo insulto, e comprensibilmente vorrebbe andare in pensione!

news?

lucetta...solo in una cosa hai perfettamente ragione: io dopo oltre quindici anni di precariato nella scuola pubblica, dopo due concorsi vinti, inutilmente, dopo una serie di scuole, cambiate ogni anno dove mi ritrovo, costantemente, l'orario peggiore e le ore buche piazzate a caso perchè -parole della solita collega di ruolo addetta all'orario "è colpa mia se non ho presentato i desiderata (n.b. io non sono mai in servizio in tempo utile per far presente i miei eventuali problemi, ovvio)- dopo la previsione di altrettanti anni così...sì, in questo hai perfettamente ragione: sono convintamente precaria, mi sento e vengo trattata in manuera differente dai miei colleghi di ruolo, dai vari dirigenti e dai colleghi di ruolo stessi...
e ancora...
sì, ormai sono pronta a tutto, bluff compresi, pur di tentare, almeno, di salvar le mie e le altrui precarie chiappe.
se la nostra categoria in fondo non è effettivamente granchè (come unione, come potere decisionale, come modi di agire, farsi sentire e rispettare)...che almeno impari a fingere!