Evitare il trasferimento forzato dei docenti di fase C

Promemoria primo messaggio :

Per cercare di arginare gli inevitabili trasferimenti fuori regione dei docenti neoimmessi di fase C,  si potrebbe proporre di poter farli restare all'interno della propria provincia o al massimo comunque all'interno della propria regione. Come? Facendo lavorare tali docenti di fase C (che si troverebbero purtroppo costretti all'esodo forzato) nelle scuole paritarie laddove ci fossero posti disponibili, cercando di ridurre così i trasferimenti forzati; il tutto senza costi per le scuole private perchè tali insegnanti sono comunque di ruolo e ovviamente già percependo lo stipendio non dovranno esser pagati da queste scuole private.
Cosa ne pensate?

arrubiu ha scritto:Sinceramente non capisco se c'è o ci fa, come si suol dire

Non ti rispondo neppure! Ti sei già risposto da solo!

tellina ha scritto:...cara mia...A noi la rendi perfettamente. A gianni...no. Questo francamente inizio a trovarlo...preoccupante. Nostro compito è esser compresi, da tutti. Nostro dovere è...farci capire. Confesso: inizio a sentirmi...manchevole. Cribbio

Ho capito perfettamente!

Altre soluzioni, sicuramente più fattibili.
Premetto che mi vergogno a segnalarla perché sarebbe un'autentica beffa per un'altra categoria del personale della Scuola.
Un ambito in cui questa "riforma" (scusate il termine) non ha minimamente considerato è quello tecnico, amministrativo e organizzativo. Anzi, a dire il vero ha caricato genericamente le scuole di ulteriori incombenze senza intervenire nel potenziamento della struttura tecnica e amministrativa. A dire il vero l'ha anche ulteriormente depotenziata tagliando di alcune migliaia di unità gli organici ATA, con scenari quasi drammatici per il settore amministrativo e tecnico.

L'impossibilità di risolvere, neppure ricorrendo alla mobilità nazionale, il problema degli esuberi si potrebbe in parte compensare con il ricorso alla mobilità funzionale. Ma non nella funzione dell'insegnamento, bensì in altre funzioni. Ad esempio, gli esuberi dell'A019 potrebbero essere impiegati nel settore amministrativo delle istituzioni scolastiche in funzioni afferenti alla contabilità. Soprattutto in quelle realtà in cui la competenza del DSGA si estende a insiemi di scuole che fanno capo ad un'unica istituzione scolastica se non, addirittura, a più istituzioni scolastiche, visto che ormai il fenomeno della "reggenza" si sta applicando anche ai DSGA. Ho fatto l'esempio degli A019, ma il discorso si può estendere anche ad altre classi di concorso - purché in esubero nazionale - in cui ci sono altre competenze spendibili. Un esempio viene da alcune classi di concorso ingegneristiche o altre della tabella C, in cui si contemplano già impieghi di ruolo nell'ufficio tecnico degli istituti tecnici e professionali, oppure impieghi in utilizzazione con 18 ore a disposizione di ITP che gestiscono laboratori di una certa complessità. E per gestione non mi riferisco a mansioni di competenza degli assistenti tecnici bensì a funzioni di responsabilità per la corretta gestione e il corretto mantenimento di laboratori, aziende e altre strutture in dotazione alle scuole.

Sicuramente si tratterebbe di una soluzione più utile che tenere dei docenti a disposizione in sala prof in attesa di estemporanee supplenze o, addirittura, mantenendoli in strutture private come le paritarie. Peraltro esistono già i presupposti giuridici, dal momento che la normativa vigente del pubblico impiego contempla la messa in mobilità degli esuberi, sia territoriale sia funzionale.

L'unico aspetto negativo di questa "proposta" è che a pagare sarebbero i precari ATA (tecnici e amministrativi). Pagano già i costi di questo piano straordinario di assunzioni, in parte finanziato anche con il taglio dell'organico ATA. Ma avrebbe soprattutto il sapore di una vergognosa beffa, perché queste assegnazioni di funzione andrebbero in parte a compensare i vuoti lasciati dal taglio agli organici ATA.

Questa è una proposta non solo interessante, ma soprattutto fattibile. Con tutto il rispetto per il personale ATA.

Ma poi assurdo per assurdo permettetemi non sarebbe meglio la citata proposta delle scuole paritarie anche per quelli di Fase C A019? Almeno, sempre ammesso che ci sia in queste scuole private la disponibilità di posti liberi afferenti alla loro classe di concorso, insegnerebbero la loro disciplina per un anno negli istituti paritari della loro provincia o al più della loro regione anzichè fare lavori che non gli competono come applicati di segreteria e anzichè gestire la contabilità?

Ma perché lo stato dovrebbe pagare docenti per fare guadagnare i padroni delle scuole private? Me lo potresti spiegare?

gianniesposit ha scritto:Ma poi assurdo per assurdo permettetemi non sarebbe meglio la citata proposta delle scuole paritarie anche per quelli di Fase C A019? Almeno, sempre ammesso che ci sia in queste scuole private la disponibilità di posti liberi afferenti alla loro classe di concorso, insegnerebbero la loro disciplina per un anno negli istituti paritari della loro provincia o al più della loro regione anzichè fare lavori che non gli competono quali applicati di segreteria e anzichè gestire la contabilità?

Ti ripeto, è una questione, oltre che amministrativa, soprattutto economica.

Se Tizio di fase C non va nella sede assegnata per andare in una paritaria, quella sede dev'essere coperta da un supplente, quindi pagato dallo Stato, che dovrebbe pagare quindi due stipendi per una sola posizione gestita dallo Stato stesso.

Quindi potrebbe anche essere accettabile, con un accordo di conservazione del posto, a patto che il docente che va nella paritaria accetti per quell'anno le condizioni economiche definite dalla paritaria.

Le paritarie che vantano condizioni economiche buone non sono poche, ma ce ne sono tantissime che hanno condizioni di trattamento penose (e direi con il beneplacito dello Stato che non fa mai nemmeno mezzo controllo).

Secondo me non è fattibile anche perché gli attori in campo, Stato e scuole paritarie, non hanno alcun interesse l'uno a sganciare i propri docenti e le altre ad avere docenti dello Stato nella propria pancia per un anno.

Gianni, tu ancora non riesci a comprendere che non è possibile far lavorare gente dipendente dello Stato, e quindi pagata dallo Stato, in luoghi di lavoro gestiti da privati, con un servizio offerto da loro, per il quale riscuotono moneta, ma sempre a spese dello Stato stesso.
Noi serviamo la scuola pubblica, ed ha senso che ci paga lo stato: loro servirebbero una scuola privata, che non fornisce un servizio pubblico, visto che è un servizio offerto dietro pagamento di una retta, ma a tuo dire dovrebbero essere pagati dallo stato.
A meno che tuo cuggino non è rappresentante degli istituti paritari italiani, non riesco a comprendere dove vedi un senso logico in quello che affermi.

gianniesposit ha scritto:Ma poi assurdo per assurdo permettetemi non sarebbe meglio la citata proposta delle scuole paritarie anche per quelli di Fase C A019? Almeno, sempre ammesso che ci sia in queste scuole private la disponibilità di posti liberi afferenti alla loro classe di concorso, insegnerebbero la loro disciplina per un anno negli istituti paritari della loro provincia o al più della loro regione anzichè fare lavori che non gli competono come applicati di segreteria e anzichè gestire la contabilità?

gianniesposit, hai letto la mia risposta di ieri? la trovi qui: https://www.orizzontescuolaforum.net/t128460-evitare-il-trasferimento-forzato-dei-docenti-di-fase-c#1455589

La tua proposta è incompatibile con i principi fondamentali dell'ordinamento giuridico ed economico dello stato italiano. Peraltro è anche anticostituzionale, perché violerebbe l'articolo 33 della Costituzione nei commi 3 e 4. È così difficile da capire?

Mi sembra che la mia proposta di destinare gli esuberi ad altri settori della PA, lanciata ieri mattina con l'esempio della parente di mia moglie, abbia riscosso qualche successo.

Mi sembra una proposta ragionevole ed equa.

Mi aspetto l'ovvia contrarietà degli A019: fare i cancellieri di Tribunale credo sia incompatibile con l'esercizio della professione forense

Attività forense? la interrompono.

royalstefano ha scritto:Attività forense? la interrompono.

Io credo che il 95% (almeno) dei potenziatori A019 avrebbero rinunciato al ruolo se fossero stati costretti ad abbandonare la loro vera attività.

Secondo me molti neoassunti della A019 fra qualche anno saranno dirigenti.

udl ha scritto:

royalstefano ha scritto:Attività forense? la interrompono.

Io credo che il 95% (almeno) dei potenziatori A019 avrebbero rinunciato al ruolo se fossero stati costretti ad abbandonare la loro vera attività.

Presso 2 cancellerie di Tribunali del Sud negli ultimi anni hanno convogliato parecchi esuberi degli enti locali, province sopratutto. Naturalmente un A019 che esercita la professione forense non potrebbe andarci, ma qui si discute di docenti in esubero, non avvocati in esubero.

gianniesposit ha scritto:

tellina ha scritto:...cara mia...A noi la rendi perfettamente. A gianni...no. Questo francamente inizio a trovarlo...preoccupante. Nostro compito è esser compresi, da tutti. Nostro dovere è...farci capire. Confesso: inizio a sentirmi...manchevole. Cribbio

Ho capito perfettamente!

Eh no...pare di no.

udl ha scritto:

royalstefano ha scritto:Attività forense? la interrompono.

Io credo che il 95% (almeno) dei potenziatori A019 avrebbero rinunciato al ruolo se fossero stati costretti ad abbandonare la loro vera attività.

Sono  indecisa tra applaudire e fare una ola...

gianniesposit ha scritto:Ma poi assurdo per assurdo permettetemi non sarebbe meglio la citata proposta delle scuole paritarie anche per quelli di Fase C A019? Almeno, sempre ammesso che ci sia in queste scuole private la disponibilità di posti liberi afferenti alla loro classe di concorso, insegnerebbero la loro disciplina per un anno negli istituti paritari della loro provincia o al più della loro regione anzichè fare lavori che non gli competono come applicati di segreteria e anzichè gestire la contabilità?

Ma le paritarie hanno posti di potenziamento?

Tellì, Applausi.. In ola:):) ed esci dal dubbio:)

Michetta, penso che Gianni ritenga che quei docenti debbano andare in cattedra.. Quindi, tenuto conto delle cdc in esubero, dovrebbero creare licei giuridici, altri con indirizzi musicali e licei storio-filsofici. Senza contare che in concreto in Italia ci sono tante piccole province, quindi gli istituti paritari in queste non saranno tantissimi.
Aria, aria fritta:):)

Romado72 ha scritto:Michetta, penso che Gianni ritenga che quei docenti debbano andare in cattedra.. Quindi, tenuto conto delle cdc in esubero, dovrebbero creare licei giuridici, altri con indirizzi musicali e licei storio-filsofici. Senza contare che in concreto in Italia ci sono tante piccole province, quindi gli istituti paritari in queste non saranno tantissimi.
Aria, aria fritta:):)

Posto che, giuridicamente, come è già stato ampiamente sviscerato da altri nel thread è impossibile (molto calzante il tuo paragone poste/corriere)
posto che effettivamente le paritarie non sono poi così numerose
posto che comunque ci sono scuole paritarie in cui si insegnano le discipline degli ammessi in fase C (quindi non solo quelle note in esubero), queste cattedre saranno occupate da altri docenti che ci stanno già lavorando. Cosa si dovrebbe fare? Mandare via quelli per lasciare posto ai fase C?
Se non c'è potenziamento per le paritarie (ed è così, no?) non ci sono posti aggiuntivi e dunque dove ci sarebbero questi posti liberi per piazzare i docenti di fase C?

Esattamente come dici te, o almeno così sembrerebbe da questa genialata proposta. I docenti di ruolo dovrebbero scalzare i docenti che prestano servizio nelle paritarie e prendere il loro posto.

Giancarlo Dessì ha scritto:Altre soluzioni, sicuramente più fattibili.
Premetto che mi vergogno a segnalarla perché sarebbe un'autentica beffa per un'altra categoria del personale della Scuola.
Un ambito in cui questa "riforma" (scusate il termine) non ha minimamente considerato è quello tecnico, amministrativo e organizzativo. Anzi, a dire il vero ha caricato genericamente le scuole di ulteriori incombenze senza intervenire nel potenziamento della struttura tecnica e amministrativa. A dire il vero l'ha anche ulteriormente depotenziata tagliando di alcune migliaia di unità gli organici ATA, con scenari quasi drammatici per il settore amministrativo e tecnico.

L'impossibilità di risolvere, neppure ricorrendo alla mobilità nazionale, il problema degli esuberi si potrebbe in parte compensare con il ricorso alla mobilità funzionale. Ma non nella funzione dell'insegnamento, bensì in altre funzioni. Ad esempio, gli esuberi dell'A019 potrebbero essere impiegati nel settore amministrativo delle istituzioni scolastiche in funzioni afferenti alla contabilità. Soprattutto in quelle realtà in cui la competenza del DSGA si estende a insiemi di scuole che fanno capo ad un'unica istituzione scolastica se non, addirittura, a più istituzioni scolastiche, visto che ormai il fenomeno della "reggenza" si sta applicando anche ai DSGA. Ho fatto l'esempio degli A019, ma il discorso si può estendere anche ad altre classi di concorso - purché in esubero nazionale - in cui ci sono altre competenze spendibili. Un esempio viene da alcune classi di concorso ingegneristiche o altre della tabella C, in cui si contemplano già impieghi di ruolo nell'ufficio tecnico degli istituti tecnici e professionali, oppure impieghi in utilizzazione con 18 ore a disposizione di ITP che gestiscono laboratori di una certa complessità. E per gestione non mi riferisco a mansioni di competenza degli assistenti tecnici bensì a funzioni di responsabilità per la corretta gestione e il corretto mantenimento di laboratori, aziende e altre strutture in dotazione alle scuole.

Sicuramente si tratterebbe di una soluzione più utile che tenere dei docenti a disposizione in sala prof in attesa di estemporanee supplenze o, addirittura, mantenendoli in strutture private come le paritarie. Peraltro esistono già i presupposti giuridici, dal momento che la normativa vigente del pubblico impiego contempla la messa in mobilità degli esuberi, sia territoriale sia funzionale.

L'unico aspetto negativo di questa "proposta" è che a pagare sarebbero i precari ATA (tecnici e amministrativi). Pagano già i costi di questo piano straordinario di assunzioni, in parte finanziato anche con il taglio dell'organico ATA. Ma avrebbe soprattutto il sapore di una vergognosa beffa, perché queste assegnazioni di funzione andrebbero in parte a compensare i vuoti lasciati dal taglio agli organici ATA.

Giancarlo, la tua proposta è effettivamente più compatibile, almeno tecnicamente, col nostro sistema scolastico ed è una ottima soluzione per chi sia legittimamente in cerca di lavoro, o aspiri esclusivamente ad un impiego pubblico. E fin qui tutto bene, ci sono precedenti di utilizzo anche in altri settori della P.A. dove il servizio prestato un laureato in giurisprudenza potrebbe essere particolarmente congeniale all'amministrazione stessa. Personalmente però a me piacerebbe insegnare, non sono interessata ad un lavoro qualunque, quindi potrei adattarmi a questa situazione solo per un periodo di tempo limitato, poi vorrei realizzare la mia aspirazione lavorativa.
Comunque ti ringrazio per aver segnalato questa possibilità :-)

tellina ha scritto:
In teoria la partenza verso l'assegnazione definitiva sarebbe già dovuta essere messa in pratica...l'anno scorso, appunto.

Non è così: la sede assegnata in prima istanza dall' "algoritmo" era definita "provvisoria" nella legge 107, la sede definitiva si stabilisce solo con la mobilità straordinaria del 2016 (adesso).

Poi per tutte le proteste che son seguite...lo stupore dimostrato da moltissimi colleghi che, forse chissà, davvero non avevano compreso cosa comportava fare domanda di immissione in ruolo a livelo nazionale...il miur si è inventato l'anno prenditempo, tipo...organizzati, più che altro mentalmente, alla partenza che ci sarà nell'anno scolastico 2016.

L'unica cosa che hanno potuto fare è permettere a chi aveva una supplenza di differire la presa di servizio di 1 anno.

Poi...se chiedi a me a cosa sia servito...non so risponderti...certo per lo scorso anno nessuno si è mosso e tutti felici e contenti (tranne i fase b, veri rognati, in movimento dal giorno successivo all'uscita delle assegnazioni).

Penso che siano partiti anche molti della fase C. Nel sud le domande erano doppie rispetto ai posti quindi era impossibile che rimanessero tutti.

Siccome il sistema comunque prevede tempistiche immediate e poco prevedibili...gli spostamenti scansati l'anno scorso ci saranno, forse, quest'anno e siccome il sistema, pessimo, comunque non ha detto a...maggio...dove si lavorerà a settembre...i problemi organizzativi sono rimasti pressocché invariati.

Quest'anno ci sono ulteriori spostamenti perchè la mobilità straordinaria riguarda tutti i docenti già in ruolo con precedenza rispetto ai neoimmessi.

Va bene babbeus...
Chi aveva una supplenza ha differito (e questa è stata la sorpresa positiva, la cosa non era prevista...in teoria, sulla carta, all'inizio...sembrava che tutti dovessero presentarsi nella sede provvisoria).
Qualcuno si è già mosso, dici...probabile...ma la maggioranza no, piuttosto ha preso poche ore di supplenza pur di rimandare la partenza (e ha fatto bene, ovvio. Quello che non capisco è però perché il miur non sia riuscito a fare tutte queste assegnazioni definitive prima, in corso d'anno... traslocare in un mese _agosto!_ non sarà facile per nessuno, a quel punto quasi annulli i benefici del trasferimento scampato l'anno scorso...).
Comunque, per dovere di cronaca, nel mio ic su 24 fase c se ne è presentata solo una, è rimasta un mese scarso e dopo presentando certificati vari...non si è più vista.
È un sistema che non può funzionare....e infatti non funziona.
Quello che contesto è che la follia...sembra quasi sia stata palese solo ai nostri occhi...mah.

Romado72 ha scritto:Esattamente come dici te, o almeno così sembrerebbe da questa genialata proposta. I docenti di ruolo dovrebbero scalzare i docenti che prestano servizio nelle paritarie e prendere il loro posto.

Sì è proprio così