Evitare il trasferimento forzato dei docenti di fase C

Promemoria primo messaggio :

Per cercare di arginare gli inevitabili trasferimenti fuori regione dei docenti neoimmessi di fase C,  si potrebbe proporre di poter farli restare all'interno della propria provincia o al massimo comunque all'interno della propria regione. Come? Facendo lavorare tali docenti di fase C (che si troverebbero purtroppo costretti all'esodo forzato) nelle scuole paritarie laddove ci fossero posti disponibili, cercando di ridurre così i trasferimenti forzati; il tutto senza costi per le scuole private perchè tali insegnanti sono comunque di ruolo e ovviamente già percependo lo stipendio non dovranno esser pagati da queste scuole private.
Cosa ne pensate?

tellina ha scritto:

udl ha scritto:

royalstefano ha scritto:Attività forense? la interrompono.

Io credo che il 95% (almeno) dei potenziatori A019 avrebbero rinunciato al ruolo se fossero stati costretti ad abbandonare la loro vera attività.

Sono  indecisa tra applaudire e fare una ola...

Non penso che quelli di Fase C della A019 avrebbero rinunciato al ruolo se fossero stati costretti a scegliere se insegnare e quindi di abbandonare la libera professione perchè oggigiorno non guadagnano mica granchè facendo la libera attività e uno stipendio fisso da insegnante di almeno 1.400 euro mensili gli fa comodo eccome!

Per chi ha un'attività professionale giuridica o economica e ora ha il ruolo, il problema sarà appunto conciliare le due attività oltre una certa distanza chilometrica fra i due posti di lavoro. Questo è innegabile.

Albith ha scritto:Per chi ha un'attività professionale giuridica o economica e ora ha il ruolo, il problema sarà appunto conciliare le due attività oltre una certa distanza chilometrica fra i due posti di lavoro. Questo è innegabile.

Questo è vero. Anche io per ora ho svolto anche un altro lavoro (iniziato quando non c'erano supplenze annuali), ma per fortuna potrei svolgerlo a distanza.
E sinceramente mi verrebbe da dire: ma non lo sapevano che la mobilità era "nazionale"? Perchè se uno ha un'attività "localizzata", e la vuole conservare, non acconsente a una mobilità di questo tipo.

Albith ha scritto:Per chi ha un'attività professionale giuridica o economica e ora ha il ruolo, il problema sarà appunto conciliare le due attività oltre una certa distanza chilometrica fra i due posti di lavoro. Questo è innegabile.

Infatti di avvocati al giorno d'oggi ce ne sono tantissimi e quindi mentre fino a qualche anno fa guadagnavano bei soldi, adesso riescono a malapena ad arrivare a fine mese. Perciò sfido chi si farebbe scappare un'occasione così allettante con la certezza di ricevere un fisso mensile e poi semmai se vogliono arrotondano con quel poco di libera professione.

gianniesposit ha scritto:
Non penso che quelli di Fase C della A019 avrebbero rinunciato al ruolo se fossero stati costretti a scegliere se insegnare e quindi di abbandonare la libera professione perchè oggigiorno non guadagnano mica granchè facendo la libera attività e uno stipendio fisso da insegnante di almeno 1.400 euro mensili gli fa comodo eccome!

Probabilmente sapevano che ci sarebbe stato qualcuno a fare proposte insulse come la tua; un avvocato che insegna, stai sicuro che non ha mai visto un'aula di tribunale. O lavora con assicurazioni o non è neanche avvocato ma solo laureato in giurisprudenza.

Dimenticavo...se sono davvero così bravi professionalmente allora poco conta se poi verranno trasferiti a 1000 km da casa e quindi non avranno problemi ad esercitare la libera professione lontano da casa :-)

Francesca4 ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:Altre soluzioni, sicuramente più fattibili.
Premetto che mi vergogno a segnalarla perché sarebbe un'autentica beffa per un'altra categoria del personale della Scuola.
Un ambito in cui questa "riforma" (scusate il termine) non ha minimamente considerato è quello tecnico, amministrativo e organizzativo. Anzi, a dire il vero ha caricato genericamente le scuole di ulteriori incombenze senza intervenire nel potenziamento della struttura tecnica e amministrativa. A dire il vero l'ha anche ulteriormente depotenziata tagliando di alcune migliaia di unità gli organici ATA, con scenari quasi drammatici per il settore amministrativo e tecnico.

L'impossibilità di risolvere, neppure ricorrendo alla mobilità nazionale, il problema degli esuberi si potrebbe in parte compensare con il ricorso alla mobilità funzionale. Ma non nella funzione dell'insegnamento, bensì in altre funzioni. Ad esempio, gli esuberi dell'A019 potrebbero essere impiegati nel settore amministrativo delle istituzioni scolastiche in funzioni afferenti alla contabilità. Soprattutto in quelle realtà in cui la competenza del DSGA si estende a insiemi di scuole che fanno capo ad un'unica istituzione scolastica se non, addirittura, a più istituzioni scolastiche, visto che ormai il fenomeno della "reggenza" si sta applicando anche ai DSGA. Ho fatto l'esempio degli A019, ma il discorso si può estendere anche ad altre classi di concorso - purché in esubero nazionale - in cui ci sono altre competenze spendibili. Un esempio viene da alcune classi di concorso ingegneristiche o altre della tabella C, in cui si contemplano già impieghi di ruolo nell'ufficio tecnico degli istituti tecnici e professionali, oppure impieghi in utilizzazione con 18 ore a disposizione di ITP che gestiscono laboratori di una certa complessità. E per gestione non mi riferisco a mansioni di competenza degli assistenti tecnici bensì a funzioni di responsabilità per la corretta gestione e il corretto mantenimento di laboratori, aziende e altre strutture in dotazione alle scuole.

Sicuramente si tratterebbe di una soluzione più utile che tenere dei docenti a disposizione in sala prof in attesa di estemporanee supplenze o, addirittura, mantenendoli in strutture private come le paritarie. Peraltro esistono già i presupposti giuridici, dal momento che la normativa vigente del pubblico impiego contempla la messa in mobilità degli esuberi, sia territoriale sia funzionale.

L'unico aspetto negativo di questa "proposta" è che a pagare sarebbero i precari ATA (tecnici e amministrativi). Pagano già i costi di questo piano straordinario di assunzioni, in parte finanziato anche con il taglio dell'organico ATA. Ma avrebbe soprattutto il sapore di una vergognosa beffa, perché queste assegnazioni di funzione andrebbero in parte a compensare i vuoti lasciati dal taglio agli organici ATA.

Giancarlo, la tua proposta è effettivamente più compatibile, almeno tecnicamente, col nostro sistema scolastico ed è una ottima soluzione per chi sia legittimamente in cerca di lavoro, o aspiri esclusivamente ad un impiego pubblico. E fin qui tutto bene, ci sono precedenti di utilizzo anche in altri settori della P.A. dove il servizio prestato un laureato in giurisprudenza potrebbe essere particolarmente congeniale all'amministrazione stessa. Personalmente però a me piacerebbe insegnare, non sono interessata ad un lavoro qualunque, quindi potrei adattarmi a questa situazione solo per un periodo di tempo limitato, poi vorrei realizzare la mia aspirazione lavorativa.
Comunque ti ringrazio per aver segnalato questa possibilità :-)

A parte il fatto che qui si parla del più e del meno e che l'esempio che ho fatto per l'A019 era solo un esempio, qui non si tratta di aspirazioni, ma di gestioni delle emergenze che nel settore scuola sono all'ordine del giorno da anni. Gli esuberi ci sono sempre stati. Già dagli anni 90 il ministero attiva corsi di riconversione per la riqualificazione del personale in esubero. È capitato ad esempio per docenti di classi di concorso ingegneristiche (Costruzioni, Topografia, Meccanica, ecc), abilitati e poi confluiti nell'A047. È capitato per gli insegnanti tecnico pratici, specializzati nel sostegno.
La mobilità funzionale è contemplata dalla normativa sul pubblico impiego già dal 2001 e la legge delega in itinere ne ripropone i contenuti con un inasprimento che vincola le singole amministrazioni al rispetto delle norme generali, con la mobilità territoriale e la messa in disponibilità per due anni. È vero che il comparto scuola ha delle caratteristiche specifiche che deviano dal pubblico impiego strettamente detto, è vero che l'applicazione della 165 del 2001 rimanda alla contrattazione l'attuazione tecnica della norma, ma si è anche visto qual è la linea di condotta di questo governo, fermamente intenzionato ad entrare come un caterpillar in un giardino.
La mobilità imposta entro il raggio di 50 km per il personale del pubblico impiego in esubero fa "ridere" (si fa per dire) un insegnante, per il quale i 50 km possono anche essere una soluzione accettabile, a fronte di una mobilità estesa a tutta la provincia (fino a ieri) o a tutto il territorio nazionale (da oggi in poi).
Così pure la contrattazione. Si è visto in quale modo il governo e il MIUR dialogano con i sindacati, costringendoli ad accettare la propria linea, magari edulcorata con qualche palliativo, o a rompere le trattative.

Se un domani il MIUR dovesse chiederti di sederti in un ufficio, perché sei in esubero, a gestire inventari o graduatorie, che ti piaccia o non, dovrai farlo. Succede già adesso con insegnanti di classi di concorso tecniche in esubero, che vengono trasferiti in organico in una scuola per ricoprire il posto di referente nell'ufficio tecnico.

Non è stravolgendo i piani di studio che si risolve il problema degli esuberi. Con questa legge ci hanno provato dalla porta di servizio, imponendo alle scuole personalizzazioni dell'offerta formativa che sono fuori da qualsiasi logica dettata dal buon senso. Perché altrimenti non si spiega per quale motivo in un istituto tecnico industriale, con indirizzi di un indirizzo di meccanica, due di aeronautica, due di informatica, uno di elettrotecnica e uno di costruzioni, su sette docenti di potenziamento di indirizzo ne hanno assegnato due dell'A019 e tre dell'A058. Questo perché nella mia provincia l'A019 e l'A058, sia pure in proporzione alla disponibilità di posti, sono le classi di concorso più in esubero.

La soluzione più logica sarebbe stata quella di assumere laddove ce ne è bisogno, ma così non è stato. Ne prendiamo atto. Ma gli esuberi ci sono e con questi si dovrà fare i conti. Non sono io a decidere come, in questo thread si fanno delle ipotesi fini a se stesse, perché ovviamente non fanno testo.

Ma in linea di principio non si può chiedere che lo Stato sia un assumificio e al tempo stesso chiedere che si "scelga" la propria funzione. Se un giorno lo Stato dovesse chiedermi di andare in un laboratorio a lavare la vetreria invece di entrare in un'aula lo farò. Oppure deciderò di licenziarmi. Così come, se dovesse chiederti di sederti ad una scrivania a smaltire inventari, lo faria. Oppure deciderai di licenziarti.

Una cosa è certa: non si può insegnare senza studenti. E se gli studenti sono pochi, qualche insegnante dovrà pur fare altro.

Disotterrate l'ascia, adesso ce n'è per tutti.

C080 ha scritto:

gianniesposit ha scritto:
Non penso che quelli di Fase C della A019 avrebbero rinunciato al ruolo se fossero stati costretti a scegliere se insegnare e quindi di abbandonare la libera professione perchè oggigiorno non guadagnano mica granchè facendo la libera attività e uno stipendio fisso da insegnante di almeno 1.400 euro mensili gli fa comodo eccome!

Probabilmente sapevano che ci sarebbe stato qualcuno a fare proposte insulse come la tua; un avvocato che insegna, stai sicuro che non ha mai visto un'aula di tribunale. O lavora con assicurazioni o non è neanche avvocato ma solo laureato in giurisprudenza.

Non meriti alcuna mia risposta! Con le tue offese ti sei risposto da solo!

gianniesposit ha scritto:

Romado72 ha scritto:Esattamente come dici te, o almeno così sembrerebbe da questa genialata proposta. I docenti di ruolo dovrebbero scalzare i docenti che prestano servizio nelle paritarie e prendere il loro posto.

Sì è proprio così

Spero tu stia scherzando

michetta ha scritto:

gianniesposit ha scritto:

Romado72 ha scritto:Esattamente come dici te, o almeno così sembrerebbe da questa genialata proposta. I docenti di ruolo dovrebbero scalzare i docenti che prestano servizio nelle paritarie e prendere il loro posto.

Sì è proprio così

Spero tu stia scherzando

Non sto scherzando, purtroppo la ruota gira per tutti prima o poi...oggi a te e domani a me!

Albith ha scritto:Per chi ha un'attività professionale giuridica o economica e ora ha il ruolo, il problema sarà appunto conciliare le due attività oltre una certa distanza chilometrica fra i due posti di lavoro. Questo è innegabile.

Ma se questi docenti di Fase C della A019 sono davvero bravi professionalmente allora poco importa se poi a settembre prossimo verranno trasferiti ad insegnare a 1000 km da casa e quindi non avranno problemi ad esercitare la libera professione anche a mille km lontano da casa!

Forse non lo sai, ma molti di quelli che lavorano nelle paritarie hanno contratto a tempo indeterminato. A parte questo ti pare corretto o giusto o legale o qualsiasi altro aggettivo vuoi scegliere?  Chiedi correttezza e pacatezza nelle risposte e poi tu rispondi la ruota gira per tutti prima o poi? Mi dileguo Non voglio dare ulteriore risalto a questo post

michetta ha scritto:Forse non lo sai, ma molti di quelli che lavorano nelle paritarie hanno contratto a tempo indeterminato. A parte questo ti pare corretto o giusto o legale o qualsiasi altro aggettivo vuoi scegliere?  Chiedi correttezza e pacatezza nelle risposte e poi tu rispondi la ruota gira per tutti prima o poi? Mi dileguo Non voglio dare ulteriore risalto a questo post

OK è stato un piacere ciao.

royalstefano ha scritto:Disotterrate l'ascia, adesso ce n'è per tutti.

Infatti! Bravo royalstefano :-)

...spettacolo! Ahahahahahahaha

gianniesposit ha scritto:
Non meriti alcuna mia risposta! Con le tue offese ti sei risposto da solo!

non la voglio una tua risposta...se già ragioni così!

gianniesposit ha scritto:
Ma se questi docenti di Fase C della A019 sono davvero bravi professionalmente allora poco importa se poi a settembre prossimo verranno trasferiti ad insegnare a 1000 km da casa e quindi non avranno problemi ad esercitare la libera professione anche a mille km lontano da casa!

infatti...lo stesso vale per quelli che da domani faranno le valigie e andranno ad insegnare, consapevoli fin dal primo momento che avrebbero partecipato alla mobilità nazionale. 1000 km sono 1 ora di aereo...a milano in 1 ora in auto non fai 5 km!

Giancarlo Dessì ha scritto:

Francesca4 ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:Altre soluzioni, sicuramente più fattibili.
Premetto che mi vergogno a segnalarla perché sarebbe un'autentica beffa per un'altra categoria del personale della Scuola.
Un ambito in cui questa "riforma" (scusate il termine) non ha minimamente considerato è quello tecnico, amministrativo e organizzativo. Anzi, a dire il vero ha caricato genericamente le scuole di ulteriori incombenze senza intervenire nel potenziamento della struttura tecnica e amministrativa. A dire il vero l'ha anche ulteriormente depotenziata tagliando di alcune migliaia di unità gli organici ATA, con scenari quasi drammatici per il settore amministrativo e tecnico.
L'impossibilità di risolvere, neppure ricorrendo alla mobilità nazionale, il problema degli esuberi si potrebbe in parte compensare con il ricorso alla mobilità funzionale. Ma non nella funzione dell'insegnamento, bensì in altre funzioni. Ad esempio, gli esuberi dell'A019 potrebbero essere impiegati nel settore amministrativo delle istituzioni scolastiche in funzioni afferenti alla contabilità. Soprattutto in quelle realtà in cui la competenza del DSGA si estende a insiemi di scuole che fanno capo ad un'unica istituzione scolastica se non, addirittura, a più istituzioni scolastiche, visto che ormai il fenomeno della "reggenza" si sta applicando anche ai DSGA. Ho fatto l'esempio degli A019, ma il discorso si può estendere anche ad altre classi di concorso - purché in esubero nazionale - in cui ci sono altre competenze spendibili. Un esempio viene da alcune classi di concorso ingegneristiche o altre della tabella C, in cui si contemplano già impieghi di ruolo nell'ufficio tecnico degli istituti tecnici e professionali, oppure impieghi in utilizzazione con 18 ore a disposizione di ITP che gestiscono laboratori di una certa complessità. E per gestione non mi riferisco a mansioni di competenza degli assistenti tecnici bensì a funzioni di responsabilità per la corretta gestione e il corretto mantenimento di laboratori, aziende e altre strutture in dotazione alle scuole.
Sicuramente si tratterebbe di una soluzione più utile che tenere dei docenti a disposizione in sala prof in attesa di estemporanee supplenze o, addirittura, mantenendoli in strutture private come le paritarie. Peraltro esistono già i presupposti giuridici, dal momento che la normativa vigente del pubblico impiego contempla la messa in mobilità degli esuberi, sia territoriale sia funzionale.
L'unico aspetto negativo di questa "proposta" è che a pagare sarebbero i precari ATA (tecnici e amministrativi). Pagano già i costi di questo piano straordinario di assunzioni, in parte finanziato anche con il taglio dell'organico ATA. Ma avrebbe soprattutto il sapore di una vergognosa beffa, perché queste assegnazioni di funzione andrebbero in parte a compensare i vuoti lasciati dal taglio agli organici ATA.

Giancarlo, la tua proposta è effettivamente più compatibile, almeno tecnicamente, col nostro sistema scolastico ed è una ottima soluzione per chi sia legittimamente in cerca di lavoro, o aspiri esclusivamente ad un impiego pubblico. E fin qui tutto bene, ci sono precedenti di utilizzo anche in altri settori della P.A. dove il servizio prestato un laureato in giurisprudenza potrebbe essere particolarmente congeniale all'amministrazione stessa. Personalmente però a me piacerebbe insegnare, non sono interessata ad un lavoro qualunque, quindi potrei adattarmi a questa situazione solo per un periodo di tempo limitato, poi vorrei realizzare la mia aspirazione lavorativa.
Comunque ti ringrazio per aver segnalato questa possibilità :-)

A parte il fatto che qui si parla del più e del meno e che l'esempio che ho fatto per l'A019 era solo un esempio, qui non si tratta di aspirazioni, ma di gestioni delle emergenze che nel settore scuola sono all'ordine del giorno da anni. Gli esuberi ci sono sempre stati. Già dagli anni 90 il ministero attiva corsi di riconversione per la riqualificazione del personale in esubero. È capitato ad esempio per docenti di classi di concorso ingegneristiche (Costruzioni, Topografia, Meccanica, ecc), abilitati e poi confluiti nell'A047. È capitato per gli insegnanti tecnico pratici, specializzati nel sostegno.
La mobilità funzionale è contemplata dalla normativa sul pubblico impiego già dal 2001 e la legge delega in itinere ne ripropone i contenuti con un inasprimento che vincola le singole amministrazioni al rispetto delle norme generali, con la mobilità territoriale e la messa in disponibilità per due anni. È vero che il comparto scuola ha delle caratteristiche specifiche che deviano dal pubblico impiego strettamente detto, è vero che l'applicazione della 165 del 2001 rimanda alla contrattazione l'attuazione tecnica della norma, ma si è anche visto qual è la linea di condotta di questo governo, fermamente intenzionato ad entrare come un caterpillar in un giardino.
La mobilità imposta entro il raggio di 50 km per il personale del pubblico impiego in esubero fa "ridere" (si fa per dire) un insegnante, per il quale i 50 km possono anche essere una soluzione accettabile, a fronte di una mobilità estesa a tutta la provincia (fino a ieri) o a tutto il territorio nazionale (da oggi in poi).
Così pure la contrattazione. Si è visto in quale modo il governo e il MIUR dialogano con i sindacati, costringendoli ad accettare la propria linea, magari edulcorata con qualche palliativo, o a rompere le trattative.
Se un domani il MIUR dovesse chiederti di sederti in un ufficio, perché sei in esubero, a gestire inventari o graduatorie, che ti piaccia o non, dovrai farlo. Succede già adesso con insegnanti di classi di concorso tecniche in esubero, che vengono trasferiti in organico in una scuola per ricoprire il posto di referente nell'ufficio tecnico.
Non è stravolgendo i piani di studio che si risolve il problema degli esuberi. Con questa legge ci hanno provato dalla porta di servizio, imponendo alle scuole personalizzazioni dell'offerta formativa che sono fuori da qualsiasi logica dettata dal buon senso. Perché altrimenti non si spiega per quale motivo in un istituto tecnico industriale, con indirizzi di un indirizzo di meccanica, due di aeronautica, due di informatica, uno di elettrotecnica e uno di costruzioni, su sette docenti di potenziamento di indirizzo ne hanno assegnato due dell'A019 e tre dell'A058. Questo perché nella mia provincia l'A019 e l'A058, sia pure in proporzione alla disponibilità di posti, sono le classi di concorso più in esubero.
La soluzione più logica sarebbe stata quella di assumere laddove ce ne è bisogno, ma così non è stato. Ne prendiamo atto. Ma gli esuberi ci sono e con questi si dovrà fare i conti. Non sono io a decidere come, in questo thread si fanno delle ipotesi fini a se stesse, perché ovviamente non fanno testo.
Ma in linea di principio non si può chiedere che lo Stato sia un assumificio e al tempo stesso chiedere che si "scelga" la propria funzione. Se un giorno lo Stato dovesse chiedermi di andare in un laboratorio a lavare la vetreria invece di entrare in un'aula lo farò. Oppure deciderò di licenziarmi. Così come, se dovesse chiederti di sederti ad una scrivania a smaltire inventari, lo faria. Oppure deciderai di licenziarti.
Una cosa è certa: non si può insegnare senza studenti. E se gli studenti sono pochi, qualche insegnante dovrà pur fare altro.

Infatti con la nuova bozza del governo in tema di riforma del pubblico impiego potremo dire addio ai due pilastri fondamentali che reggono la pubblica amministrazione: addio al posto fisso e addio agli scatti automatici di anzianità di servizio e quindi anche gli statali diventeranno precari! Mi raccomando, continuiamo a votare pd!

C080 ha scritto:

gianniesposit ha scritto:
Ma se questi docenti di Fase C della A019 sono davvero bravi professionalmente allora poco importa se poi a settembre prossimo verranno trasferiti ad insegnare a 1000 km da casa e quindi non avranno problemi ad esercitare la libera professione anche a mille km lontano da casa!

infatti...lo stesso vale per quelli che da domani faranno le valigie e andranno ad insegnare, consapevoli fin dal primo momento che avrebbero partecipato alla mobilità nazionale. 1000 km sono 1 ora di aereo...a milano in 1 ora in auto non fai 5 km!

Già va un pò meglio, C080 :-)

Ma che meglio:)
Mica con 5 km di traffico spendi quanto 1 h di aereo!
Te lo dice una che quest'anno si è sparata 32 voli, per 1 h di volo. Un altro pó e mi assumevano come pilota honoris causa:)
Meglio 5 km a botta di capriole

gianniesposit ha scritto:
Infatti con la nuova bozza del governo in tema di riforma del pubblico impiego potremo dire addio ai due pilastri fondamentali che reggono la pubblica amministrazione: addio al posto fisso e addio agli scatti automatici di anzianità di servizio e quindi anche gli statali diventeranno precari! Mi raccomando, continuiamo a votare pd!

solo un governo di sinistra può finalmente fare questa riforma, se lo avesse fatto la destra ogni giorno uno sciopero. Ora tutti zitti! lasciamoli lavorare in pace. ahaha

Romado72 ha scritto:Ma che meglio:)
Mica con 5 km di traffico spendi quanto 1 h di aereo!
Te lo dice una che quest'anno si è sparata 32 voli, per 1 h di volo. Un altro pó e mi assumevano come pilota honoris causa:)
Meglio 5 km a botta di capriole

il concetto è che si parla di 1000 km come se si andasse al polo nord. se non ti piace l'aereo usa il treno o gli autobus.

Avevo capito, era una battuta ovviamente. Io ho già vissuto il polonord:)

gianniesposit ha scritto:

C080 ha scritto:

gianniesposit ha scritto:
Ma se questi docenti di Fase C della A019 sono davvero bravi professionalmente allora poco importa se poi a settembre prossimo verranno trasferiti ad insegnare a 1000 km da casa e quindi non avranno problemi ad esercitare la libera professione anche a mille km lontano da casa!

infatti...lo stesso vale per quelli che da domani faranno le valigie e andranno ad insegnare, consapevoli fin dal primo momento che avrebbero partecipato alla mobilità nazionale. 1000 km sono 1 ora di aereo...a milano in 1 ora in auto non fai 5 km!

Già va un pò meglio, C080 :-)

C080 ha scritto:

gianniesposit ha scritto:
Infatti con la nuova bozza del governo in tema di riforma del pubblico impiego potremo dire addio ai due pilastri fondamentali che reggono la pubblica amministrazione: addio al posto fisso e addio agli scatti automatici di anzianità di servizio e quindi anche gli statali diventeranno precari! Mi raccomando, continuiamo a votare pd!

solo un governo di sinistra può finalmente fare questa riforma, se lo avesse fatto la destra ogni giorno uno sciopero. Ora tutti zitti! lasciamoli lavorare in pace. ahaha

Che teneri... si stanno innamorando... ♥