Curriculum dello studente

Promemoria primo messaggio :

https://www.corriere.it/opinioni/21_maggio_04/scuola-nuova-maturita-il-curriculum-sara-po-classista-1dadcbbc-acfe-11eb-b89d-9c2f0a2ddccd.shtml:
"... È evidente infatti che il «Curriculum dello Studente» in buona parte rispecchierà null’altro che la condizione economica della sua famiglia"

https://www.orizzontescuola.it/maturita-2021-cacciari-sul-curriculum-dello-studente-e-classista-ma-almeno-non-ipocrita/:
"... La scuola, la sanità, tutto è tornato ad essere di classe in questo Paese. E’ saltato tutto ciò che era una tendenza, una prospettiva all’uguaglianza di condizioni ..."

Andrebbero considerati nel curriculum solo i corsi aggiuntivi offerti dalla scuola (o da reti di scuole) ed in ogni caso corsi o attività in cui ci sia un accesso a parità di condizioni iniziali da parte degli studenti.

lucetta10 ha scritto:Per schedare i minorenni su dati del genere Instagram basta e avanza

E allora, che lo lascino fare a instagram (dove la gente mette i cavoli propri per scelta, e non per obbligo istituzionale), senza farne carico alle istituzioni dello stato, né tantomeno renderlo un obbligo pubblico.

paniscus_2.1 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Per schedare i minorenni su dati del genere Instagram basta e avanza

E allora, che lo lascino fare a instagram (dove la gente mette i cavoli propri per scelta, e non per obbligo istituzionale), senza farne carico alle istituzioni dello stato, né tantomeno renderlo un obbligo pubblico.

...qualcuno ha scritto che si tratta di una cosa sensata?

lucetta10 ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Per schedare i minorenni su dati del genere Instagram basta e avanza

E allora, che lo lascino fare a instagram (dove la gente mette i cavoli propri per scelta, e non per obbligo istituzionale), senza farne carico alle istituzioni dello stato, né tantomeno renderlo un obbligo pubblico.

...qualcuno ha scritto che si tratta di una cosa sensata?

La mia preside 15 minuti fa

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Per schedare i minorenni su dati del genere Instagram basta e avanza

E allora, che lo lascino fare a instagram (dove la gente mette i cavoli propri per scelta, e non per obbligo istituzionale), senza farne carico alle istituzioni dello stato, né tantomeno renderlo un obbligo pubblico.

...qualcuno ha scritto che si tratta di una cosa sensata?

La mia preside 15 minuti fa

una risata li seppellirà

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

lucetta10 ha scritto:Per schedare i minorenni su dati del genere Instagram basta e avanza

E allora, che lo lascino fare a instagram (dove la gente mette i cavoli propri per scelta, e non per obbligo istituzionale), senza farne carico alle istituzioni dello stato, né tantomeno renderlo un obbligo pubblico.

...qualcuno ha scritto che si tratta di una cosa sensata?

La mia preside 15 minuti fa

una risata li seppellirà

Ha sostenuto che fosse un utile strumento su cui basare il colloquio d'esame; è stata sostenuta da alcuni colleghi con la motivazione: "aiuta a distinguere chi si è impegnato nei PCTO e chi li ha fatti tanto per farli"
La lamentela principale è stata che i PCTO fatti presso enti esterni dotati di partita iva si "guadagnano" una riga sul curriculum, i PCTO fatti dentro la scuola confluiscono tutti insieme in una riga unica sotto una voce generica "progetti interni".

Pare che la consulta abbia sollevato dubbi (ovvi)
https://www.corriere.it/scuola/secondaria/21_maggio_13/maturita-dubbi-consulta-il-curriculum-favorisce-ricchi-b61d177e-b40e-11eb-92ee-af36a1f66d3c.shtml

lucetta10 ha scritto:Pare che la consulta abbia sollevato dubbi (ovvi)
https://www.corriere.it/scuola/secondaria/21_maggio_13/maturita-dubbi-consulta-il-curriculum-favorisce-ricchi-b61d177e-b40e-11eb-92ee-af36a1f66d3c.shtml

Io ho già scritto ed insisto che il curriculum dello studente non è dannoso, è inutile perchè nessuno lo legge.
Voi vi state concentrando sul fatto che lo ritenete ingiusto perchè classista; in effetti è così, ma è sbagliato che sia così ?

La VITA premia chi è avvantaggiato magari solo per censo, lo sappiamo e non siamo mai riusciti ad evitarlo, sta nell'ordine delle cose che le attività accessorie, non fondamentali, siano appannaggio dei ricchi; se andare all'estero fosse necessario allora lo Stato dovrebbe finanziarlo a tutti, ma non è così; andare all'estero è solo utile ed ogni genitore pensa al proprio figlio.
A me sembra normalissimo che un genitore che se lo può permettere lo mandi e gli altri no.
A questo punto l'attività deve essere mantenuta segreta altrimenti diventa discriminante ? Stiamo scherzando ?

Se andare all'estero fosse veramente formativo (ho seri dubbi a riguardo) e se il figlio del ricco risultasse effettivamente "migliore" di quello del povero, davvero la soluzione sarebbe tenerlo nascosto ? Oppure sarebbe quella di impedirgli di ricevere quella formazione ? O magari impedirgli di lavorare ?

Forse non avete chiaro cosa significhi "democrazia" e la confondete con "omologazione"

E' come se diceste (c'è chi lo fa) che non bisogna dare compiti a casa perchè i figli dei ricchi sono avvantaggiati a svolgerli rispetto ai figli dei poveri.

Quindi veramente la scuola è la palestra dove i figli dei poveri si abituano a essere svantaggiati e i figli cretini ddei ricchi capiscono che possono anche non sforzarsi?
Introduciamo allora la rassegnazione come materia curricolare.
Che finaccia...

lucetta10 ha scritto:Quindi veramente la scuola è la palestra dove i figli dei poveri si abituano a essere svantaggiati e i figli cretini ddei ricchi capiscono che possono anche non sforzarsi?
Introduciamo allora la rassegnazione come materia curricolare.
Che finaccia...

A volte i ricchi hanno figli intelligenti.

Può darsi che l'intelligenza abbia una piccola parte di ereditarietà.

Può darsi che i ricchi lo siano diventati perchè hanno fatto le giuste scelte nella vita e può darsi che questo sia avvenuto perchè sono intelligenti.

In effetti potrebbe essere che un ricco abbia il 51% di probabilità di avere un figlio intelligente ed un povero solo il 49%

Io immagino che la scuola sia il luogo dove il figlio del povero si rimbocca le maniche di più del figlio del ricco perchè gli serve per compensare lo svantaggio economico.
Immagino una società in cui il figlio del povero, diventato colto facendosi il mazzo, possa arricchirsi e rendere un po' più semplice la vita al proprio figlio.

Mio nonno pascolava le pecore in Calabria
Mio padre è stato operaio a Torino
Io mi sono laureato in ingegneria nell'università statale
Mio figlio si è laureato alla Bocconi (magistrale, 40000$ in due anni).

Possiamo discutere se la Bocconi formi meglio o no, possiamo discutere se la statale formi a sufficienza o no, ma non vorrei discutere sul fatto che io possa mandare mio figlio alla Bocconi e che poi lui lo possa scrivere sul suo curriculum e non vorrei neanche discutere sul fatto che un datore di lavoro privato possa guardare con favore ai laureati alla Bocconi.

Costa cosi tanto la bocconi? Il rapporto costi benefici è così favorevole? Per 20.000 euro l anno personalmente mi dovrebbero firmare un foglio che dopo la laurea mi assumono il giorno dopo a 3000 euro al mese, altrimenti meglio un Politecnico a 10 volte meno, e con i 18000 che avanzano compro 3-4 gommoni e li noleggio al mare

La badessa ha scritto:Costa cosi tanto la bocconi? Il rapporto costi benefici è così favorevole? Per 20.000 euro l anno personalmente mi dovrebbero firmare un foglio che dopo la laurea mi assumono il giorno dopo a 3000 euro al mese, altrimenti meglio un Politecnico a 10 volte meno, e con i 18000 che avanzano compro 3-4 gommoni e li noleggio al mare

13000 di retta e 7000 di logistica (la Bocconi non è a Torino ma a Milano).

Mio figlio ha iniziato a lavorare ed a guadagnare più di me prima di laurearsi. E' entrato dove ha fatto lo stage e per pura fortuna ora ha un contratto a tempo indeterminato (lo avrebbe avuto comunque entro un paio d'anni)

Possiamo discutere sul fatto che sia veramente più preparato degli altri, ma è indiscutibile che la riga che ha scritto su suo curriculum sia molto apprezzata, forse persino di più di "ho dei buoni compagni di calcetto".

stringiamciacoorte ha scritto:
La VITA premia chi è avvantaggiato magari solo per censo, lo sappiamo e non siamo mai riusciti ad evitarlo

E dunque la scuola deve sancirlo? Farne un parametro proprio? E pure applaudire?

stringiamciacoorte ha scritto:
Se andare all'estero fosse veramente formativo (ho seri dubbi a riguardo) e se il figlio del ricco risultasse effettivamente "migliore" di quello del povero, davvero la soluzione sarebbe tenerlo nascosto ? Oppure sarebbe quella di impedirgli di ricevere quella formazione ? O magari impedirgli di lavorare ?

Ma cosa stai dicendo? Impedirgli di ricevere la formazione? Tenerlo nascosto?
Chi va all'estero lo scriverà sul suo curriculum PROFESSIONALE (e chi lo assume si accerterà che abbia le competenze che millanta). La scuola ha altri parametri per accertare le competenze.

[/quote]e' come se diceste (c'è chi lo fa) che non bisogna dare compiti a casa perchè i figli dei ricchi sono avvantaggiati a svolgerli rispetto ai figli dei poveri.[/quote]

Mi sfugge il senso di questo paragone.

serpina ha scritto:Chi va all'estero lo scriverà sul suo curriculum PROFESSIONALE (e chi lo assume si accerterà che abbia le competenze che millanta). La scuola ha altri parametri per accertare le competenze.

Il curriculum dello studente non è ad uso della scuola ma di chi segue (nella testa di chi l'ha inventato); tant'è vero che a scuola gli unici che lo possono vedere sono i commissari d'esame, giusto per decidere che domanda fare di storia o di latino dopo aver visualizzato che ha fatto PCTO in barca a vela; poi quella scartoffia "accompagnerà lo studente per tutta la vita" e dunque è un curriculum a tutti gli effetti.

La storia dei compiti è del tutto analoga al viaggio all'estero: genitori ricchi e colti possono mandare all'estero ed aiutare nei compiti, genitori poveri ed ignoranti non possono fare nè l'uno nè l'altro. Non lo sai che ci sono docenti che dicono che non si dovrebbe dare compiti a casa altrimenti i figli dei poveri risulterebbero svantaggiati ? Se non lo sai sallo !

stringiamciacoorte ha scritto:Mio nonno pascolava le pecore in Calabria
Mio padre è stato operaio a Torino
Io mi sono laureato in ingegneria nell'università statale
Mio figlio si è laureato alla Bocconi (magistrale, 40000$ in due anni).

Possiamo discutere se la Bocconi formi meglio o no, possiamo discutere se la statale formi a sufficienza o no, ma non vorrei discutere sul fatto che io possa mandare mio figlio alla Bocconi e che poi lui lo possa scrivere sul suo curriculum e non vorrei neanche discutere sul fatto che un datore di lavoro privato possa guardare con favore ai laureati alla Bocconi.

Tutta questa fatica per rivendicare il diritto di morire bocconiani... forse era meglio democristiani...

P.S. ma si paga in dollari per darsi arie da upper classe o perchè si riciclano più facilmente?

stringiamciacoorte ha scritto:

serpina ha scritto:Chi va all'estero lo scriverà sul suo curriculum PROFESSIONALE (e chi lo assume si accerterà che abbia le competenze che millanta). La scuola ha altri parametri per accertare le competenze.

Il curriculum dello studente non è ad uso della scuola ma di chi segue (nella testa di chi l'ha inventato); tant'è vero che a scuola gli unici che lo possono vedere sono i commissari d'esame, giusto per decidere che domanda fare di storia o di latino dopo aver visualizzato che ha fatto PCTO in barca a vela; poi quella scartoffia "accompagnerà lo studente per tutta la vita" e dunque è un curriculum a tutti gli effetti.

La storia dei compiti è del tutto analoga al viaggio all'estero: genitori ricchi e colti possono mandare all'estero ed aiutare nei compiti, genitori poveri ed ignoranti non possono fare nè l'uno nè l'altro. Non lo sai che ci sono docenti che dicono che non si dovrebbe dare compiti a casa altrimenti i figli dei poveri risulterebbero svantaggiati ? Se non lo sai sallo !

Se il curriculum dello studente non è ad uso della scuola non si capisce cosa c'entri con l'esame, già abbastanza pieno di paccottiglia.
Quando ai compiti (sorvolando sul fatto che i genitori ricchi non sono necessariamente colti e quelli poveri non sono necessariamente ignoranti, e sorvolando anche sul fatto che comunque non sono i genitori a dover risolvere le equazioni dei figli), non ho mai sentito un collega fare i discorsi che riporti: se tu mi assicuri che li hai sentiti comunque ti credo, la nostra categoria non è esente da pirla.

stringiamciacoorte ha scritto: Se non lo sai sallo !

La citazione dotta è sbagliata!

Quelle corrette sono:

a) "Si le cose nun le sai... SALLE!"

b) "Non lo sapevate? SAPEVATELO!"

serpina ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:

serpina ha scritto:Chi va all'estero lo scriverà sul suo curriculum PROFESSIONALE (e chi lo assume si accerterà che abbia le competenze che millanta). La scuola ha altri parametri per accertare le competenze.

Il curriculum dello studente non è ad uso della scuola ma di chi segue (nella testa di chi l'ha inventato); tant'è vero che a scuola gli unici che lo possono vedere sono i commissari d'esame, giusto per decidere che domanda fare di storia o di latino dopo aver visualizzato che ha fatto PCTO in barca a vela; poi quella scartoffia "accompagnerà lo studente per tutta la vita" e dunque è un curriculum a tutti gli effetti.

La storia dei compiti è del tutto analoga al viaggio all'estero: genitori ricchi e colti possono mandare all'estero ed aiutare nei compiti, genitori poveri ed ignoranti non possono fare nè l'uno nè l'altro. Non lo sai che ci sono docenti che dicono che non si dovrebbe dare compiti a casa altrimenti i figli dei poveri risulterebbero svantaggiati ? Se non lo sai sallo !

Se il curriculum dello studente non è ad uso della scuola non si capisce cosa c'entri con l'esame, già abbastanza pieno di paccottiglia.
Quando ai compiti (sorvolando sul fatto che i genitori ricchi non sono necessariamente colti e quelli poveri non sono necessariamente ignoranti, e sorvolando anche sul fatto che comunque non sono i genitori a dover risolvere le equazioni dei figli), non ho mai sentito un collega fare i discorsi che riporti: se tu mi assicuri che li hai sentiti comunque ti credo, la nostra categoria non è esente da pirla.

Il primo link che ho trovato
https://www.orizzontescuola.it/compiti-per-le-vacanze-non-servono-anzi-sono-dannosi/
"definendoli inutili, dannosi e discriminanti. Discriminanti in quanto i ragazzi delle famiglie più attrezzate sono premiati dalla scuola, gli altri si perdono."

Ti risulta che a scuola manchino i pirla ?

Ripeto, il curriculum dello studente è in preparazione ora per i ragazzi che faranno la maturità fra un mese; la scuola non ha utilizzato quel curriculum quindi quel curriculum non è per la scuola; al massimo è per i commissari d'esame e certamente è (nelle fantasie dei pirla di turno) per le università e per i datori di lavoro.

Io già mi immagino il mio capo del personale della ThyssenKrupp che nel 1993 mi dice "sto cercando un ingegnere da assegnare alla linea di decapaggio n° 5, dobbiamo sviluppare un sistema di riconoscimento automatico dei bolli sul nastro di acciaio inox; vediamo, lei ha fatto il PCTO in barca a vela, ha partecipato agli open day, fa volontariato alla Caritas ... mmm ... vedo che è arrivato terzo alle olimpiadi di matematica a Torino quando aveva 16 anni ... direi che è perfetto; stavo per cacciarla a pedate quando ho visto che si è laureato al poli in 5 anni e mezzo con solo 100/110, ma la barca a vela ... sti cazzi !"

lucetta10 ha scritto:Tutta questa fatica per rivendicare il diritto di morire bocconiani... forse era meglio democristiani...

P.S. ma si paga in dollari per darsi arie da upper classe o perchè si riciclano più facilmente?

OPS, il 4$ sta vicinissimo alla e€ ed ho sbagliato a cliccare.

No, se vuoi riciclare ora ci sono i bitcoin.

lucetta10 ha scritto:

stringiamciacoorte ha scritto:
Mio nonno pascolava le pecore in Calabria
Mio padre è stato operaio a Torino
Io mi sono laureato in ingegneria nell'università statale
Mio figlio si è laureato alla Bocconi (magistrale, 40000$ in due anni).

Tutta questa fatica per rivendicare il diritto di morire bocconiani... forse era meglio democristiani...

Io ero rimasta a questa catena autoreferenziale:

- il contadino vuole il figlio operaio
- l'operaio vuole il figlio impiegato
- l'impiegato vuole il figlio dirigente
- il dirigente vuole il figlio accademico
- l'accademico vuole il figlio artista
- l'artista vuole il figlio contadino

...e ricomincia il ciclo

paniscus_2.1 ha scritto:
Io ero rimasta a questa catena autoreferenziale:

- il contadino vuole il figlio operaio
- l'operaio vuole il figlio impiegato
- l'impiegato vuole il figlio dirigente
- il dirigente vuole il figlio accademico
- l'accademico vuole il figlio artista
- l'artista vuole il figlio contadino

...e ricomincia il ciclo

Con l'abbreviazione del dirigente che a un certo punto molla tutto e va ad allevare le pecore, senza dover aspettare tre generazioni.

paniscus_2.1 ha scritto:- il contadino vuole il figlio operaio
- l'operaio vuole il figlio impiegato
- l'impiegato vuole il figlio dirigente
- il dirigente vuole il figlio accademico
- l'accademico vuole il figlio artista
- l'artista vuole il figlio contadino

Il figlio se ne fotte e fa quello che vuole

Mi permetto umilmente di osservare che "il figlio fa quello che vuole" se le finanze e l'approvazione dei genitori glielo consentono. Il figlio che ha genitori che non possono permettersi di mantenerlo alla Bocconi con 20mila euro all'anno, NON studia alla Bocconi, punto.

Il che (dal mio punto di vista) non sarebbe neanche un male, ma questa è una questione di gusti personali...

Si infatti. Anche Maria Antonietta faceva cosa voleva , ma appunto ci va il dinero

[quote="stringiamciacoorte"]

laureato alla Bocconi

[/quote]

prima di tutto io non mi vanto
di essere laureato dato che il mondo
e' pieno di laureati incapaci e diplomati competenti

in subordine se proprio devo vantarmi
mi vando di essermi laureato ad una statale
dove il titolo non lo si compra pagando tasse alte