Ha senso studiare per diventare professore di matematica del liceo?

ciao,
è vero che i professori del liceo guadagnano solo 1300 euro al mese? per quante ore di lavoro?
ho provato a cercare, ma ho trovato solo grande confusione.
potreste indicarmi il riferimento normativo dove viene specificata tutta la retribuzione, le ore di lavoro etc?

mi sembra strano perchè un diplomato può entrare nella Pubblica amministrazione con uno stipendio di 18.927,12 euro annui o 20.198,15 euro annui (ci sono due categorie di ingresso B3 e C1) e un laureato entra con uno stipendio di 21.976,71 euro annui (orario ordinario 36 ore settimanali). [CCNL Funzioni Locali]

possibile che un professore guadagni meno di 21.976,71 euro annui per un lavoro più complesso, difficile e importante?!

grazie

Lo stipendio base è di 1500 euro netti al mese. Ma se ti posso dare un consiglio, non stare a contare le ore di lavoro perchè non sono mai quelle dichiarate nel contratto; se pensi di insegnare e lavorare solo le ore da contratto, lascia stare!
Se decidi di fare questo lavoro ti deve piacere a prescindere dallo stipendio, il tuo lavoro e quello di formare ragazzi e di fargli raggiungere determinati obiettivi, alcune volte questo richiede un impegno orario maggiore e altre volte uno minore.
Poi è vero...lo stipendio è basso e tutti vorremmo un riconoscimento economico maggiore, ma non deve essere lo stipendio a guidare un insegnante.

Seriol85 ha scritto:Lo stipendio base è di 1500 euro netti al mese. Ma se ti posso dare un consiglio, non stare a contare le ore di lavoro perchè non sono mai quelle dichiarate nel contratto; se pensi di insegnare e lavorare solo le ore da contratto, lascia stare!
Se decidi di fare questo lavoro ti deve piacere a prescindere dallo stipendio, il tuo lavoro e quello di formare ragazzi e di fargli raggiungere determinati obiettivi, alcune volte questo richiede un impegno orario maggiore e altre volte uno minore.
Poi è vero...lo stipendio è basso e tutti vorremmo un riconoscimento economico maggiore, ma non deve essere lo stipendio a guidare un insegnante.

ciao, grazie per la risposta.
bisogna valutare tutto.
Mi sapresti dire qual è il contratto collettivo attualmente in vigore?
se è questo, CCNL 2016-2018 del comparto Istruzione e Ricerca - Aran, leggo: 21.693,22 euro per i primi 8 anni. con aliquota irpef 25% sono circa 1355 euro netti.
quindi immagino che non sia questo se parli di 1500 euro netti al mese, puoi dirmi da dove viene questa cifra?
in ogni caso vorrei leggere il CCNL attualmente in vigore.

poi non è chiaro come funziona l'orario.
pare siano 18 ore settiminali ma si possono fare più ore, prendere più classi? come funziona? lo possono decidere le singole scuole, si può fare richiesta? non riesco a capire.
cosa intendi con "le ore di lavoro non sono mai quelle dichiarate"? se ti riferisci a preparazione lezioni, correzioni compiti etc... è chiaro ma altrimenti cosa significa? ti assegnano altre classi senza pagarti? mi sembra strano.
inoltre circa l'orario vorrei leggere il CCNL proprio per capire tutto ciò che è previsto, che altre attività sono previste oltre all'insegnamento, ad esempio nel pomeriggio.

altra cosa che non mi è chiara per niente, e non riesco a seguirne la logica, è come funziona il concorso.

leggo che il candidato può concorrere per una sola Regione e che c'è una ripartizione dei posti per Regione ma non viene specificata nè la città nè il tipo di scuola. è una cosa che veramente non ha senso o c'è qualche informazione che non riesco a trovare?

per me una Regione vale l'altra, ciò che fa la differenza è il tipo di città e il tipo di scuola.
con questo stipedio eviterei le grandi città... sarebbero invivibili. inoltre una preferenza la potrei avere, ad esempio, per una città di mare o per una città che non sia un posto sperduto, perchè dovrebbe interessarmi la Regione?!
poi appunto fondamentale è il tipo di scuola. penso che sia abbastanza normale che un professore di una materia scientifica si possa trovare meglio in uno scientifico, così come un professore di una materia umanistica in un liceo classico o quanto meno che si possa scegliere in base alla graduatoria.

come funziona? in che città e scuola si finisce? a caso? e se non mi va bene?

poi altra cosa che non mi è chiara. mettiamo che uno diventa professore di matematica. se in futuro volesse insegnare anche fisica nella stessa scuola, cosa dovrebbe fare? cioè se vinco un altro concorso (per l'altra classe di concorso appunto) poi non dovrei andare dove mi manderebbero? anche insegnando più materie sarebbero sempre 18 ore settimanali?

grazie a chi volesse rispondere

Bombafumogena ha scritto:
se è questo, CCNL 2016-2018 del comparto Istruzione e Ricerca - Aran, leggo: 21.693,22 euro per i primi 8 anni. con aliquota irpef 25% sono circa 1355 euro netti.
quindi immagino che non sia questo se parli di 1500 euro netti al mese, puoi dirmi da dove viene questa cifra?
in ogni caso vorrei leggere il CCNL attualmente in vigore.

È questo. A quella cifra devi aggiungere, se supplente fino ad almeno il 30/6 o di ruolo, circa 150€ di retribuzione professionale docenti.

Bombafumogena ha scritto:poi non è chiaro come funziona l'orario.
pare siano 18 ore settiminali ma si possono fare più ore, prendere più classi? come funziona? lo possono decidere le singole scuole, si può fare richiesta? non riesco a capire.
cosa intendi con "le ore di lavoro non sono mai quelle dichiarate"? se ti riferisci a preparazione lezioni, correzioni compiti etc... è chiaro ma altrimenti cosa significa? ti assegnano altre classi senza pagarti? mi sembra strano.

Puoi fare fino a 24 ore settimanali di lezione frontale sotto alcune condizioni, ma generalmente è sconsigliato.

Bombafumogena ha scritto:inoltre circa l'orario vorrei leggere il CCNL proprio per capire tutto ciò che è previsto, che altre attività sono previste oltre all'insegnamento, ad esempio nel pomeriggio.

40+40 ore, quindi 80 ore annue, di attività come colloqui coi genitori e consigli di classe. Poi, sinceramente, io non le conto, e anzi concedo anche colloqui extra ai genitori...

Bombafumogena ha scritto:altra cosa che non mi è chiara per niente, e non riesco a seguirne la logica, è come funziona il concorso.

È attualmente in attivazione una totale riforma del reclutamento, segui quella. Prima del concorso ce ne passa...

Bombafumogena ha scritto:leggo che il candidato può concorrere per una sola Regione e che c'è una ripartizione dei posti per Regione ma non viene specificata nè la città nè il tipo di scuola. è una cosa che veramente non ha senso o c'è qualche informazione che non riesco a trovare?

Il concorso è nazionale ma svolto su base regionale. Se vinci un concorso, in ordine di graduatoria si sceglie una provincia e, sempre in ordine di graduatoria, la scuola.

Bombafumogena ha scritto:mettiamo che uno diventa professore di matematica. se in futuro volesse insegnare anche fisica nella stessa scuola, cosa dovrebbe fare? cioè se vinco un altro concorso (per l'altra classe di concorso appunto) poi non dovrei andare dove mi manderebbero? anche insegnando più materie sarebbero sempre 18 ore settimanali?

Anche questo è in divenire. Io sono abilitato su matematica e fisica, e vorrei abilitarmi anche su matematica e scienze alle medie, e non è ancora chiarissimo cosa si debba fare...

fntscnzt ha scritto:

Bombafumogena ha scritto:
se è questo, CCNL 2016-2018 del comparto Istruzione e Ricerca - Aran

È questo

grazie, allora lo leggerò per bene per cercare di capirci qualcosa.

le riforme si fanno continuamente, chissà se miglioreranno qualcosa. immagino che sarà sempre su base regionale per costi e organizzazione.

almeno attualmente, come immaginavo, si sceglie in ordine di graduatoria, un senso ce l'ha. spero che da qualche parte informino prima quali province e quali scuole sono quelle disponibili per ogni Regione.

in bocca al lupo

Bombafumogena ha scritto:

fntscnzt ha scritto:

Bombafumogena ha scritto:
se è questo, CCNL 2016-2018 del comparto Istruzione e Ricerca - Aran

È questo

grazie, allora lo leggerò per bene per cercare di capirci qualcosa.

le riforme si fanno continuamente, chissà se miglioreranno qualcosa. immagino che sarà sempre su base regionale per costi e organizzazione.

almeno attualmente, come immaginavo, si sceglie in ordine di graduatoria, un senso ce l'ha. spero che da qualche parte informino prima quali province e quali scuole sono quelle disponibili per ogni Regione.

in bocca al lupo

La maggior parte degli aspiranti insegnanti vuole lavorare il più possibile vicino al luogo di origine o di residenza, e dunque i concorsi su base nazionale non sono graditi e non credo che sarà presa in considerazione questa idea.
In genere ci si può fare un'idea delle regioni e delle province con più cattedre disponibili, ma non è possibile sapere la precisa dislocazione delle cattedre o a quale tipologia di scuola appartengano.

Bombafumogena ha scritto:

fntscnzt ha scritto:

Bombafumogena ha scritto:
se è questo, CCNL 2016-2018 del comparto Istruzione e Ricerca - Aran

È questo

grazie, allora lo leggerò per bene per cercare di capirci qualcosa.

le riforme si fanno continuamente, chissà se miglioreranno qualcosa. immagino che sarà sempre su base regionale per costi e organizzazione.

almeno attualmente, come immaginavo, si sceglie in ordine di graduatoria, un senso ce l'ha. spero che da qualche parte informino prima quali province e quali scuole sono quelle disponibili per ogni Regione.

in bocca al lupo

No, non informano, perché i posti messi a concorso sono calcolati su una previsione dei posti che saranno disponibili nel periodo successivo, fino ad ora un triennio mentre la riforma attualmente in discussione vedrebbe concorsi e previsioni annuali.
Il fatto che un concorso sia bandito per n posti, poi, non significa che quell’anno il MEF autorizzerà la spesa per l’assunzione su tutti i posti liberati dai pensionati, che in molti casi neppure si avvicinano ad n, inoltre prima delle assunzioni ci sono i trasferimenti dei docenti di ruolo, che ovviamente cambiano la distribuzione delle sedi disponibili.

baustelle ha scritto:
La maggior parte degli aspiranti insegnanti vuole lavorare il più possibile vicino al luogo di origine o di residenza, e dunque i concorsi su base nazionale non sono graditi e non credo che sarà presa in considerazione questa idea.
In genere ci si può fare un'idea delle regioni e delle province con più cattedre disponibili, ma non è possibile sapere la precisa dislocazione delle cattedre o a quale tipologia di scuola appartengano.

Eh ma con questo sistema puoi comunque finire a tanti chilometri dalla tua città. C'è il rischio di finire lontano, in un posto che non ti piace e non nella tua scuola ideale.
Se bisogna trasferirsi tanto vale che ne valga la pena. A quel punto restare nella stessa Regione non penso possa essere una consolazione.

Annaangelaelvira ha scritto:
No, non informano, perché i posti messi a concorso sono calcolati su una previsione dei posti che saranno disponibili nel periodo successivo, fino ad ora un triennio mentre la riforma attualmente in discussione vedrebbe concorsi e previsioni annuali.
Il fatto che un concorso sia bandito per n posti, poi, non significa che quell’anno il MEF autorizzerà la spesa per l’assunzione su tutti i posti liberati dai pensionati, che in molti casi neppure si avvicinano ad n, inoltre prima delle assunzioni ci sono i trasferimenti dei docenti di ruolo, che ovviamente cambiano la distribuzione delle sedi disponibili.

Ah.
Ma i posti si scelgono quando vengono effettivamente liberati?
Se si liberano meno posti del previsto che succede a chi aveva vinto quei posti?

Una cosa che volevo leggere sul CCNL era proprio il trasferimento.

Io comunque al tuo posto a queste cose ci penserei dopo... Con matematica problemi non ci saranno per chiedere eventuali trasferimenti.
Intanto inizia con le supplenze, così tasti il terreno per capire se il lavoro ti può piacere.
Non dimenticare inoltre che per insegnare matematica e fisica contemporaneamente devi essere un matematico o fisico, non ingegnere.

E queste cose non le trovi scritte nel contratto.
La scuola è istituzione di diritto pubblico ed il suo ordinamento e personale sono normati da leggi dello stato, che sono una farragine spaventosa stratificatasi negli anni e cui ogni nuovo ministro mette mano cambiando e/o sovrapponendo di tutto un po’.
Il contratto riguarda solo una piccola parte di ciò che concerne gli insegnanti, principalmente la parte economica, i diritti, le tutele, ma nulla ti dice su come si accede alla docenza e su cosa questo comporta.

Bombafumogena ha scritto:

baustelle ha scritto:
La maggior parte degli aspiranti insegnanti vuole lavorare il più possibile vicino al luogo di origine o di residenza, e dunque i concorsi su base nazionale non sono graditi e non credo che sarà presa in considerazione questa idea.
In genere ci si può fare un'idea delle regioni e delle province con più cattedre disponibili, ma non è possibile sapere la precisa dislocazione delle cattedre o a quale tipologia di scuola appartengano.

Eh ma con questo sistema puoi comunque finire a tanti chilometri dalla tua città. C'è il rischio di finire lontano, in un posto che non ti piace e non nella tua scuola ideale.
Se bisogna trasferirsi tanto vale che ne valga la pena. A quel punto restare nella stessa Regione non penso possa essere una consolazione.

Annaangelaelvira ha scritto:
No, non informano, perché i posti messi a concorso sono calcolati su una previsione dei posti che saranno disponibili nel periodo successivo, fino ad ora un triennio mentre la riforma attualmente in discussione vedrebbe concorsi e previsioni annuali.
Il fatto che un concorso sia bandito per n posti, poi, non significa che quell’anno il MEF autorizzerà la spesa per l’assunzione su tutti i posti liberati dai pensionati, che in molti casi neppure si avvicinano ad n, inoltre prima delle assunzioni ci sono i trasferimenti dei docenti di ruolo, che ovviamente cambiano la distribuzione delle sedi disponibili.

Ah.
Ma i posti si scelgono quando vengono effettivamente liberati?
Se si liberano meno posti del previsto che succede a chi aveva vinto quei posti?

Una cosa che volevo leggere sul CCNL era proprio il trasferimento.

Il trasferimento è normato da contratti annuali