Le uova del drago: cosa temete per la prossima Legislatura?

Promemoria primo messaggio :

Buonasera,
Ciò che io temo per la prossima Legislatura:

1.La messa a punto di un sistema di valutazione per i docenti che renda la nostra categoria ancora più debole e divisa.
2.Un ritorno alla chiamata diretta in una delle sue forme, ad esempio quella insidiosa del concorso per reti di scuole da albi regionali di abilitati.

Non ne faccio un discorso di partiti perché il primo punto è comune ai tre poli, in modo esplicito o implicito, mentre il secondo, pur essendo in origine del centrodestra (Aprea) è stato poi, in una delle sue varianti, applicato effettivamente dal governo Renzi.

carla75 ha scritto:L'insegnamento Infatti è un obbligo di mezzi e non di risultati per parlare alla "giuridichese", quindi dovremmo essere valutati su come facciamo le cose e non sul risultato che produciamo.  Qui l'esito sarebbe ancor più disastroso: sarebbe eccellente l'insegnante che produce lezioni multimediali, fantasiose , scherzose, accattivanti, a prescindere dal fatto che i ragazzi studino oppure no.  Tanti anni fa aveva una collega alta un metro e cinquanta, per 40 kg di peso.  I ragazzi erano terrorizzati da lei, la sua metodica di insegnamento era la stessa da 40 anni, non l'ho mai vista Alzarsi per prendere un gessetto in mano, per girare tra i banchi,  produrre materiale proprio.  Solo libro. Chiamava tutti per cognome senza dare alcun tipo di confidenza ai ragazzi.  I ragazzi per timore studiavano solo la sua materia. Ed erano anche bravi.  Come verrebbe valutata un insegnante così oggi?

Per fortuna ho avuto forse solo una docente simile a questa, per il resto ho avuto prof autorevoli ma anche con un minimo di empatia, credo sia possibile coniugare il rispetto con un clima sereno e non del terrore. Questi alunni avranno sicuramente studiato per timore delle reazioni della docente in questione, ma è un fallimento in partenza perché un docente veramente bravo dovrebbe essere in grado di motivare e incuriosire non di terrorizzare

Credo che oggi come ieri un docente del genere non sia sicuramente un modello vincente, l'autoritarismo non lo è mai per quanto mi riguarda!

carla75 ha scritto:
Sul potenziamento Stendiamo un velo pietoso. La Fornero non è mai stata abolita, il sistema di Salvini e company era solo temporaneo. Quindi era logico che tornasse in pieno vigore. Pensi che un sistema pensionistico possa reggere diversamente?

Lo so benissimo, figuriamoci se una banderuola come Salvini poteva mantenere una promessa elettorale (superamento definitivo della legge "chiagne e fotte"), per cui ai tempi adottò un procedimento normativo temporaneo.
In quanto alla sostenibilità del sistema pensionistico italiano, questo diceva Mastrapasqua prima dell'approvazione del cd. "Salva Italia" (che non ha salvato affatto l'Italia):

https://www.milanofinanza.it/news/mastrapasqua-inps-il-sistema-pensionistico-italiano-e-sostenibile-201212031507404735?amp=False&archivio=True

"Il sistema pensionistico italiano è sostenibile e lo stato di salute della previdenza non desta preoccupazione. E' questa la fotografia che il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, ha fatto in esclusiva ai microfoni di Class Cnbc"

La riforma Fornero è stata fatta su mandato diretto dell'ue, poteva tranquillamente essere evitata. I problemi al sistema pensionistico li crea l'austerità "europea", dovuta alle attuali regole "europee", che anno dopo anno fanno peggiorare produzione, occupazione e conti pubblici.

antalia ha scritto:

carla75 ha scritto:L'insegnamento Infatti è un obbligo di mezzi e non di risultati per parlare alla "giuridichese", quindi dovremmo essere valutati su come facciamo le cose e non sul risultato che produciamo.  Qui l'esito sarebbe ancor più disastroso: sarebbe eccellente l'insegnante che produce lezioni multimediali, fantasiose , scherzose, accattivanti, a prescindere dal fatto che i ragazzi studino oppure no.  Tanti anni fa aveva una collega alta un metro e cinquanta, per 40 kg di peso.  I ragazzi erano terrorizzati da lei, la sua metodica di insegnamento era la stessa da 40 anni, non l'ho mai vista Alzarsi per prendere un gessetto in mano, per girare tra i banchi,  produrre materiale proprio.  Solo libro. Chiamava tutti per cognome senza dare alcun tipo di confidenza ai ragazzi.  I ragazzi per timore studiavano solo la sua materia. Ed erano anche bravi.  Come verrebbe valutata un insegnante così oggi?

Per fortuna ho avuto forse solo una docente simile a questa, per il resto ho avuto prof autorevoli ma anche con un minimo di empatia, credo sia possibile coniugare il rispetto con un clima sereno e non del terrore. Questi alunni avranno sicuramente studiato per timore delle reazioni della docente in questione, ma è un fallimento in partenza perché un docente veramente bravo dovrebbe essere in grado di motivare e incuriosire non di terrorizzare

Credo che oggi come ieri un docente del genere non sia sicuramente un modello vincente, l'autoritarismo non lo è mai per quanto mi riguarda!

Guardiamola da due prospettive.
Se consideriamo l'insegnamento un obbligo di risultati, come pensa qualcuno, questa docente dovrebbe essere strapagata. I risultati li otteneva, e anche di più. Se consideriamo l'insegnamento come obbligo di mezzi Allora la docente in questione sarebbe la meno pagata.  Da qui la grande difficoltà della valutazione del lavoro del docente.

Per quanto riguarda la tua considerazione è impossibile valutare le classi di oggi facendo un parallelismo con le classi di ieri, ossia quando noi eravamo studenti.
Potevamo essere vivaci certo ma il limite invalicabile oltre il quale era impossibile andare lo conoscevamo.

Se consideriamo l'insegnamento un obbligo di risultati, come pensa qualcuno, questa docente dovrebbe essere strapagata. I risultati li otteneva, e anche di più. Se consideriamo l'insegnamento come obbligo di mezzi Allora la docente in questione sarebbe la meno pagata.  Da qui la grande difficoltà della valutazione del lavoro del docente.

Per quanto riguarda la tua considerazione è impossibile valutare le classi di oggi facendo un parallelismo con le classi di ieri, ossia quando noi eravamo studenti.
Potevamo essere vivaci certo ma il limite invalicabile oltre il quale era impossibile andare lo conoscevamo.[/quote]

Verissimo, sapevamo autocensurarci forse perché eravamo altrettanto consapevoli di non trovare a casa alcuna solidarietà o sostegno dei genitori, anzi sicuramente avrebbero accettato senza polemiche quanto detto dai docenti senza nemmeno metterli in discussione, piuttosto un'eventuale ramanzina l'avremmo presa anche da loro per non aver fatto il nostro dovere!
L'idea di mettere minimamente in discussione una valutazione negativa del docente era impensabile!