Non sono l'unico che pensa che gli esami di stato in presenza siano un errore!

Promemoria primo messaggio :

Rilancio, visto che la discussione precedente, seppur molto partecipata, è stata chiusa.
(Chiedo venia ai moderatori, ma non sono riuscito a contattarli per avere spiegazioni: se qualche messaggio, non mio, è stato ritenuto offensivo o contrario alle regole del forum, non sarebbe stato sufficiente cancellarlo?)
Riporto qui il testo del mio primo messaggio.

Mi sfugge il senso di volersi assumere il rischio di svolgere esami di Stato in presenza a fronte:
1) di una percentuale di promossi del 99,7%
2) di una percentuale di ammessi all'esame che supera il 96%
3) della commissione di soli interni, che non potrà che confermare le opinioni già maturate nei precedenti mesi o anni
4) dello spettro di ricorsi/ controricorsi appelli al tar e al santo di turno nel caso di - improbabilissime - bocciature
4) della difficoltà/impossibilità di organizzare l'esame in condizioni di sicurezza per tutti

E' proprio utile rischiare anche soltanto un contagio per mettere in scena una farsa ora più che mai svuotata di ogni significato?
Dobbiamo immolare qualche docente sull'altare del "rito di passaggio" dei poveri maturandi, per la paura di privarli del "giorno più bello della loro vita"?
Il vero esame di maturità consiste, a mio parere, nel prendere atto della realtà e comportarsi di conseguenza.

Finalmente l'imitatrice della Guzzanti ha ammesso che l'esame di Stato in presenza è un esperimento per il rientro a settembre (per chi ci sarà...), almeno questo...

Rispettando le paure di alcuni e le riflessioni fatte, mi domando...se esiste tutto questo timore oggi per l'esame in presenza, come ci si porrà il 1° di settembre, quando gli utenti presenti in ogni istituto saranno dieci volte quelli che lo frequentano durante l'esame di Stato?
Eppure i supermercati e le farmacie li abbiamo frequentati anche durante la fase acuta, e nei supermercati non c'erano tutte le accortezze che in questi giorni vedo nella mia scuola.
Allora non dovremmo farci consegnare neanche una pizza a domicilio, perché non sappiamo quali mani hanno toccato in precedenza il cartone in cui è contenuta. Non dovremmo andare in spiaggia per tutta l'estate, dovremmo tenere blindati i figli a casa.
Penso che con la ragionevolezza e la massima attenzione si possa fare tutto. Il Covid è esploso perché prima facevamo di tutto senza sapere che fosse in circolazione.
Oggi esistono delle attenzioni ed una consapevolezza che prima era inesistente.
Anche la scuola può far parte del resto del Paese che è gradualmente ripartito.
Credo sia sbagliato tirarci indietro. Ovviamente è la mia opinione, quindi assolutamente non condivisibile.